buonasera, ho 20 anni e tendo a sottovalutarmi costantemente, mettendo in dubbio il mio stesso impeg

22 risposte
buonasera, ho 20 anni e tendo a sottovalutarmi costantemente, mettendo in dubbio il mio stesso impegno che metto nello studio. faccio l’università e da quando andavo alle superiori mi sono sempre svalutata da morire, parandomi dietro la scusa delle “aspettative basse” così da non rimanerci male in caso di un risultato negativo. il punto è che vedo il risultato negativo come la peggiore delle sconfitte e questo fatto mi butta giù a livelli estremi. mi sento stupida ed infantile, e la mia autostima cala precipitosamente. inoltre prima di un esame non riesco a gestire bene la mia ansia: vomito, tremolii o brividi. per non parlare dei sintomi nei giorni precedenti all’esame: acne su guance e mento, male e fitte allo stomaco, unghie mangiucchiate, luna stortissima e via dicendo
Buon pomeriggio gentile utente, mi dispiace per ciò che sta vivendo, le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per iniziare un percorso psicologico, che abbia come obiettivo la crescita della sua autostima, così da poter affrontare con maggior serenità gli esami. Sono a disposizione, anche online. Buona giornata, dottoressa Nibbioli.

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Gentilissima, grazie per la condizione. Capisco la situazione che descrive, ed immagino la fatica che sente nel sentirsi costantemente "sbagliata". Credo che intraprendere un percorso di terapia la potrebbe aiutare ad esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti la sua bassa autostima e idea di svalutazione, che sembra portarsi dietro da molti anni.
Resto a disposizione!
AV
Salve, dal modo in cui descrive la situazione, si percepisce il disagio che sta provando in questo periodo. La problematica che racconta è molto eterogenea e, probabilmente, molti sono i fattori che la causano e la mantengono. L'aspetto di svalutazione, l'autostima e l'ansia, accompagnata dalla sintomatologia che descrive, sono tutti aspetti che andrebbero approfonditi tramite un percorso terapeutico.
Chieda un consulto ad un professionista, approfondisca di più tali aspetti e vedrà che imparerà a gestire al meglio l'emotività e, di conseguenza, le situazioni disagianti.
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Mi dispiace per ciò che sta vivendo, penso che iniziare un percorso psicologico possa aiutarla a lavorare sulla sua bassa autostima e a non vedere tutto negativo. Dia fiducia a se stessa e allo/a psicoterapeuta che l'affiancherà!
Se ha bisogno sono a disposizione anche online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa VERENA ELISA GOMIERO
Buonasera, quelli che descrive sono sintomi d'ansia legati ad un'evento specifico (esami universitari), ma quello che mi colpisce di più è la sua percezione di sé stessa come stupida e infantile. Il mio consiglio sarebbe proprio quello di partire da questa bassa autostima, magari con l'aiuto di un terapeuta. Cordiali saluti
Salve, non è impossibile correggere le convinzioni disfunzionali su se stessa e lavorare sull'implementazione dell'autostima. Il mio consiglio è di intraprendere un serio percorso psicoterapeutico improntato alla fiducia; vedrà che in breve tempo verranno messi a fuoco gli ostacoli cognitivi che le impediscono di vivere con la dovuta serenità non solo il percorso universitario, ma anche la sua personale autoefficacia. Resto in ogni caso a disposizione, anche in modalità online. Un caro saluto. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del periodo che sta vivendo. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. L'esperienza che sta vivendo sembra crearle molta frustrazione. Potrebbe essere quindi utile poter scoprire le motivazioni sottostanti a questo malessere che sta sperimentando e che la porta ad avere un immagine di lei così svalutante. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicoló
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Cara utente, mi dispiace davvero molto per il periodo che sta passando, di certo la vita universitaria non aiuta e migliora la situazione. Sono dell’idea però che tutto può sistemarsi e cambiare. Bisogna trasformare questa sua paura e ansia in qualcosa che le dà forza e carica di agire. Trasformiamo questa negatività in un super potere! Resto a disposizione se ha piacere di un confronto. Un caro saluto, Giada
Gentile utente, dalla sua lettera lei esprime un forte bisogno di affermazione della propria identità. Il problema è che identifica la propria identità con i risultati scolastici e questo la mette sotto pressione, perché ad ogni esame c'è in gioco la sua autostima.
Per affrontare lo studio in modo più sereno, sarebbe utile che imparasse a distinguere quello che lei è dal percorso di apprendimento che sta facendo. Quest'ultimo, per essere un'esperienza nuova e formativa prevede prove, sperimentazioni ed errori.
Le consiglio inoltre di imparare, con un professionista, qualche tecnica di rilassamento, al fine di poter gestire la reazione corporea all'ansia e al disagio.
Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Buonasera e grazie per la preziosa condivisione. Le “aspettative basse” sono state la sua strategia per fronteggiare un problema, un compromesso che ha trovato ma che adesso non è più comodo. Tutto ciò che segue, tutti i sintomi che riporta sono i campanellini di allarme che le segnalano l’urgenza di un cambio di direzione. Se vuole sono a disposizione per approfondire. Dott.ssa Martina De Angelis
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Buongiorno, grazie per darci l'opportunità di darle supporto. L'ingresso nel mondo dell'università può rappresentare un banco di prova importante per molti giovani che decidono di intraprendere tale percorso formativo, amplificando la necessità di maturare un maggior senso di responsabilità e buone capacità di gestione della propria autonomia. Paura, ansia e senso di inadeguatezza possono diventare a volte emozioni e vissuti difficili da modulare. L’ansia da esame è molto diffusa tra gli studenti, ma a volte è così forte che si possono avere dei veri e propri comportamenti sintomatici e problemi di rendimento. I principali sintomi dell’ansia da esame possono essere come nel suo caso fisici, mal di testa, dolori addominali, nausea o diarrea, difficoltà respiratorie, accelerazione cardiaca. Si verificano anche irrequietezza, cambiamenti nella temperatura del corpo, sudorazione eccessiva, secchezza della bocca.
Psicologici, paura eccessiva, sensazione di inadeguatezza, bassa autostima come lei racconta. Si può avvertire timore della disapprovazione e del fallimento, voglia di scappare, pianto o risa incontrollati, nervosismo e irascibilità.
Lo stress è una naturale risposta degli esseri umani per proteggerli in caso di pericolo. Questa modalità adattiva purtroppo non si rivela molto utile quando si tratta di affrontare un esame, perché il panico può destabilizzare e mettere a dura prova la nostra memoria e le nostre competenze. Dato che lei si è resa conto che l’ansia da esame sta divenendo eccessiva, tanto da mettere in discussione il suo percorso di studi e il benessere della sua quotidianità può essere importante richiedere un supporto psicologico per il quale mi rendo disponibile.

Cordialmente

Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno. Mi dispiace per l'esperienza e la sofferenza che descrive e che sperimenta.
Mi colpisce il fatto che nella sua condivisione non c'è una domanda o una richiesta, ma solo una descrizione della situazione. Il mio suggerimento è di rivolgersi ad un/a professionista per approfondire la sua condivisione e valutare l'inizio di un percorso psicologico che abbia l'obiettivo di migliorare il proprio benessere personale, lavorando sul rapporto con sé stessa, con le proprie aspettative e con il proprio corpo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Caro utente, mi dispiace per la situazione che riporta e penso sia opportuno intraprendere un percorso psicoterapeutico in cui lei possa rappresentare le sue insicurezze, timori, paure e comprendere la radice .
Saluti
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica. Cordiali saluti
Salve, se arriva a provare sintomi simili a quelli che descrive prima di una prova, dubito che ci metta poco impegno. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
I sintomi somatici che prova possono essere l'espressione di un disturbo di ansia, probabilmente associato ad un importante deficit della sua autostima e forse radicato nelle sue esperienze di attaccamento primarie.
E' importante che richieda una valutazione psicodiagnostica accurata alla quale far seguire un piano di trattamento psicoterapeutico.
Può esserle di aiuto ascolta il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line.
Troverà informazioni e approfondimenti sui disturbi d'ansia , e struementi di auto aiuto che affiancati alla terapia psicologica potranno darle sostegno nei momenti particolarmente difficili.
Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona giornata. Bruno Ramondetti
Gentile utente di mio dottore,

il malessere di cui parla coinvolge la sfera della autostima. Bisognerebbe conoscere maggiormente aspetti della sua storia per poter fare delle ipotesi in merito. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla in tal senso a comprendere di più quali siano le sue difficoltà e come siano nate nel tempo.
Resto disponibile nel caso anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno cara utente, dev'essere davvero difficile fare qualsiasi cosa sapendo già che sarà un insuccesso. Non si merita di vivere in questo stato costante di ansia, con tutto ciò che ne deriva. Le chiederei cosa studia all'università e perché lo sta facendo? Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che la aiuti a capire che succede per comprendere le ragioni di queste continue svalutazioni. A disposizione, Buona fortuna! Dott.ssa Angela Ricucci
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Penso che un percorso di presa in carico di sè potrebbe essere molto importante. Avere uno spazio di ascolto in cui far fluire i propri pensieri e le proprie ansie ed in cui cercare di dare un significato più profondo a quanto lamenta possa restituirle maggior libertà e soprattutto serenità. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad uno specialista per iniziare un percorso psicologico e fare così chiarezza sui suoi vissuti e trovare strategie funzionali a gestire la situazione. Rimango a disposizione. Un saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Buonasera, credo che sia stato, e sia, davvero faticoso vivere costantemente sotto giudizio di se stessa. Probabilmente l'evento esterno, nella sua mente, darebbe la possibilità illusoria di ricostruire una parte del suo mondo interiore e se non ottiene il risultato sperato la voragine aumenta. Ciò che le consiglio è di ricercare aiuto prima che la situazione degeneri ulteriormente. Investa la grande forza che ha avuto nel sostenere una situazione così difficile, per dare risposta appropriata ai suoi bisogni più profondi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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