Buonasera gentilissimi dottori, mi presento. Sono Mirko, un giovane di 24 anni che cercherà di es

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Buonasera gentilissimi dottori, mi presento.

Sono Mirko, un giovane di 24 anni che cercherà di essere il più breve possibile e vi ringrazia vivamente della vostra attenzione.

Sfortunatamente durante una corsetta domenicale nel soleggiato giungo 2021 ho avvertito una fitta improvvisa nella zona laterale del ginocchio (identificata da un ortopedico come sindrome della bandelletta ileotibiale).

Premetto di aver sempre praticato attività sportiva a livello dilettantistico tra cui calcio, corsa ai quali affiancavo esercizi di stretching, tralasciando gli esercizi di potenziamento data la chiusura delle palestre durante quel periodo dell'anno se ben ricordate.

Attualmente sono trascorsi ben 7 mesi ed ho ancora fastidio, nonostante riposo, 10 tecarterapie affiancate da un programma di potenziamento muscolare.

Ieri ho eseguito una nuova risonanza magnetica data la mia volontà di esser visitato e risolvere questo problema, da un professionista del campo.

Vorrei precisare che la prima risonanza magnetica la feci nel giungo 2021 e in quell'occasione uscì fuori una borsite con un modesto versamento all'interno dell'articolazione, paradossalmente la situazione sembrerebbe peggiorata nel corso di questi mesi nei quali non ho praticato sforzi.

Il risultato della risonanza attuale è il seguente:

_Rapporti articolari conservati
_Non significative alterazioni a carico delle fibrocartilagini meniscali
_Rotula in asse
_Lieve tendinosi rotulea
_Modesto impegno fluido del cavo articolare prevalente a livello del recesso sottoquadricipitale
_Non discontinuità delle componenti legamentose, con modesto impegno fluido circostanze il LCA
_Ispessimento reattivo delle borse infrapatellari
_Impegno fluido - edematoso dei tessuti molli perischeletrici del versante supero esterno

Adesso vorrei chiedervi un parere su questa situazione e un consiglio su come comportarmi per uscirne.
Buonasera! Mi dispiace che ancora non ha risolto...il problema è che in queste circostanze solo la valutazione clinica ci fa capire quale sarebbe il percorso ideale e mostrarci il problema di base (alterazione del movimento rotuleo? sovraccarichi? instabilità? etc...). Solo cosi, si può decidere per il giusto percorso riabilitativo, eventuali, tutori, eventuale terapia infiltrativa e quant'altro...

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