Buonasera e grazie a coloro i quali mi risponderanno. Ho effettuato dei test per il colesterolo e

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Buonasera e grazie a coloro i quali mi risponderanno.

Ho effettuato dei test per il colesterolo e mi risultano i valori di colesterolo "totale" e " cattivo " al di sotto del valore di limite, rientrando perfettamente nel range, mentre il colesterolo buono, purtroppo, molto basso rispetto la soglia minima di riferimento.

Nonostante sia la soglia del colesterolo totale, sia di quello cattivo, siano al di sotto della soglia di riferimento limite, sono preoccupato per il valore molto più basso rispetto al minimo del colesterolo buono. ( ho 35 anni, uomo).

Pratico attività fisica, non sono fumatore, ho eliminato fritti, bibite gassate e carni rosse da questa estate.

Circa un mese e mezzo fa il valore del colesterolo buono era 42, questa estate invece era 33, adesso è totalmente crollato. Devo preoccuparmi nonostante sia quello buono che quello normale risultano al di sotto dei valori di limite? Aggiungo valori trigliceridi sui 160.

Grazie in anticipo
Buongiorno. Facciamo chiarezza sull’argomento. Quando effettuiamo indagini ematochimiche sul nostro profilo lipidico osserviamo i valori complessivi della colesterolemia, delle frazioni LDL e HDL, dei trigliceridi. Il colesterolo HDL, spesso soprannominato buono, protegge le nostre arterie rimuovendo le deposizioni colesteriniche veicolandole verso il fegato ( cosiddetto trasporto inverso di colesterolo ) diversamente dal colesterolo LDL, denominato cattivo, che invece le ricopre. Un elevato valore di HDL protegge l’endotelio vascolare dai fenomeni infiammatori e ossidativi, determinati dal colesterolo LDL, che rappresentano la base anatomo-chimica delle malattie cardiovascolari correlate ai processi aterosclerotici. Negli uomini i valori ideali dovrebbero superare i 50 mg/dl mentre nelle donne il valore minino è inferiore, circa 40 mg/dl. Diciamo che i valori ottimali dovrebbero attestarsi con riscontri superiori ai 60 mg/dl mentre livelli inferiori ai 30 mg/dl indicano un rischio tangibile di precoce ateromasia. Va aggiunto infine come il rischio cardiovascolare sia qualcosa di piu’ complesso, influenzato anche da altre molte componenti quali l’età anagrafica, la familiarità, il sesso ( maschile > femminile ), l’obesità, l’ipertensione arteriosa, il tabagismo, la sedentarietà, il diabete. Nel suo caso, alla luce dei riscontri laboratoristici, in assenza di comorbilità, è semplicemente consigliato seguire una dieta equilibrata soprattutto ricca di acidi grassi insaturi contenuti nell’olio di oliva e nel pesce praticando al contempo una regolare attività fisica ma soprattutto cercando di evitare obesità, fumo e sedentarietà che maggiormente incidono in senso negativo sull’assetto lipidico.

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