Buonasera, è da ormai molti anni che ho il fetish di cui vi spiegherò più avanti. Non credo che la
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Buonasera,
è da ormai molti anni che ho il fetish di cui vi spiegherò più avanti. Non credo che la definizione di fetish sia adatta alla questione perché non deriva da alcun tipo di attrazione ma da un senso di inferiorità. Vi riporto delle righe che ho scritto tempo fa sul mio ''diario segreto'' senza intenzione di farle leggere ad un esperto...
Tutto questo è iniziato quando all’età di 11 anni circa, quasi 12. Ora ne ho 20.
Sentivo di non essere al livello degli altri, forse perché ero preso in giro parecchio, mi sentivo inferiore.
Per questo iniziò in me a maturare l’idea di poter stare solo ai piedi (metaforicamente) degli altri ragazzi (quelli più grandi di me,cioè quelli che avevano superato la preadolescenza, non pensavo ai coetanei).
Il significato metaforico si trasformò presto in letterale.
Così cercai su Google ‘piedi ragazzi’, poi ‘piedi maschili’ e trovai un forum, un blog e altri due siti.
I primi due esistono ancora e purtroppo ne diventai dipendente.
Gli altri due non li trovo più sul web, fortunatamente aggiungo. Proprio su uno di questi vidi per la prima volta una foto in cui c’era un ragazzo sdraiato che teneva in bocca un piede del suo amico in piedi.
Sentivo che quel metaforicamente stava diventando anche un letteralmente.
Più leggevo su quei forum/siti più mi sentivo in dovere di stare ai piedi di un ragazzo, di leccarglieli, di annusarglieli, di fargli da poggiapiedi...tutto questo perchè ero convinto (e lo sono aimè inconsciamente tuttora) di essere inferiore. Così, pur non provando attrazione amorosa per i maschi, sviluppai questo fetish per i loro piedi e poi per i muscoli, sempre come simbolo della mia inferiorità.
posso riassumere la mia sensazione in questo modo: mi sento inferiore, quindi mi sento inconsciamente in dovere di 'adorare' quelle parti del corpo dei maschi alpha che rappresentano la loro superiorità.
Adesso, ad oggi, non riesco a non sentirmi inferiore. Non riesco a liberarmi dal mio senso di inferiorità rispetto agli altri ragazzi. Riguarda prevalentemente l’aspetto estetico, mi sono sempre sentito meno bello. Forse per il mio fondoschiena abbondante, che con difficoltà ho accettato. Forse perché mi sono sempre sentito un po’ in carne. Forse per questi e numerosi altri motivi.
Penso che se adesso mi impegnassi per migliorare fisicamente e ci riuscissi, non smetterei di sentirmi meno degli altri, sarei sicuramente in grado di trovare rapidamente un nuovo motivo per nutrire (come una fornace) il mio senso di inferiorità.
Vi chiedo se poteste darmi un parere o un'indicazione.
Grazie, scusatemi se posso sembrare prolisso ma ho cercato di descrivere bene gli aspetti più rilevanti.
è da ormai molti anni che ho il fetish di cui vi spiegherò più avanti. Non credo che la definizione di fetish sia adatta alla questione perché non deriva da alcun tipo di attrazione ma da un senso di inferiorità. Vi riporto delle righe che ho scritto tempo fa sul mio ''diario segreto'' senza intenzione di farle leggere ad un esperto...
Tutto questo è iniziato quando all’età di 11 anni circa, quasi 12. Ora ne ho 20.
Sentivo di non essere al livello degli altri, forse perché ero preso in giro parecchio, mi sentivo inferiore.
Per questo iniziò in me a maturare l’idea di poter stare solo ai piedi (metaforicamente) degli altri ragazzi (quelli più grandi di me,cioè quelli che avevano superato la preadolescenza, non pensavo ai coetanei).
Il significato metaforico si trasformò presto in letterale.
Così cercai su Google ‘piedi ragazzi’, poi ‘piedi maschili’ e trovai un forum, un blog e altri due siti.
I primi due esistono ancora e purtroppo ne diventai dipendente.
Gli altri due non li trovo più sul web, fortunatamente aggiungo. Proprio su uno di questi vidi per la prima volta una foto in cui c’era un ragazzo sdraiato che teneva in bocca un piede del suo amico in piedi.
Sentivo che quel metaforicamente stava diventando anche un letteralmente.
Più leggevo su quei forum/siti più mi sentivo in dovere di stare ai piedi di un ragazzo, di leccarglieli, di annusarglieli, di fargli da poggiapiedi...tutto questo perchè ero convinto (e lo sono aimè inconsciamente tuttora) di essere inferiore. Così, pur non provando attrazione amorosa per i maschi, sviluppai questo fetish per i loro piedi e poi per i muscoli, sempre come simbolo della mia inferiorità.
posso riassumere la mia sensazione in questo modo: mi sento inferiore, quindi mi sento inconsciamente in dovere di 'adorare' quelle parti del corpo dei maschi alpha che rappresentano la loro superiorità.
Adesso, ad oggi, non riesco a non sentirmi inferiore. Non riesco a liberarmi dal mio senso di inferiorità rispetto agli altri ragazzi. Riguarda prevalentemente l’aspetto estetico, mi sono sempre sentito meno bello. Forse per il mio fondoschiena abbondante, che con difficoltà ho accettato. Forse perché mi sono sempre sentito un po’ in carne. Forse per questi e numerosi altri motivi.
Penso che se adesso mi impegnassi per migliorare fisicamente e ci riuscissi, non smetterei di sentirmi meno degli altri, sarei sicuramente in grado di trovare rapidamente un nuovo motivo per nutrire (come una fornace) il mio senso di inferiorità.
Vi chiedo se poteste darmi un parere o un'indicazione.
Grazie, scusatemi se posso sembrare prolisso ma ho cercato di descrivere bene gli aspetti più rilevanti.
Salve, credo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Buonasera, al di là delle sue convinzioni sul senso di inferiorità e di come lo mette in atto, quello che emerge è che non si sente a suo agio su molti aspetti di sé. La sua esperienza di vita sembra costretta in un circolo vizioso e non libera di rigenerarsi nell'esperienza con gli altri.
Le consiglio di prendere seriamente in considerazione di intraprendere un percorso psicoterapeutico, non tanto per correggere le varie fantasie, che di fondo possono cambiare nella vita e non determinano chi si è, quanto piuttosto per darsi la possibilità di esistere in modo soddisfacente.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Le consiglio di prendere seriamente in considerazione di intraprendere un percorso psicoterapeutico, non tanto per correggere le varie fantasie, che di fondo possono cambiare nella vita e non determinano chi si è, quanto piuttosto per darsi la possibilità di esistere in modo soddisfacente.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, solo sulla base delle indicazioni che condivide nella sua nota emerge una forma di disagio che merita un maggiore attenzione e se sta scrivendo su un sito dove rispondono degli psicoterapeuti forse stara valutando l'opportunità di lavorare su questo tema. Pertanto per prima cosa o opportuno un consulto per analizzare anche gli altri aspetti che non descrive nella sua nota. Solo successivamente sarà possibili stabilire la portata di questa forma di disagio e valutare l'opportunità o meno di un lavoro. Ora considerato che ha fatto già il primo passo, che solitamente è anche il più difficile, perché non chiedere un consulto e valutare con uno specialista la situazione. Sicuramente su questo sito può trovare un esperto da consultare. Un cordiale saluto
Salve. Descrive una situazione che collega ad un vissuto di senso di inferiorità. Un buon percorso psicoterapeutico, che indaghi sulle cause, che l'aiuti ad esprimere e a vivere i vissuti emotivi da cui origina il problema e collegati al vissuto attuale del problema, che stimoli la fiducia in sé, andando a scoprire le sue fragilità e le sue capacità, può aiutarla molto. Valuti la possibilità di intraprenderlo, possibilmente con una persona che la faccia sentire a suo agio nella relazione affinché si possa stabilire l'alleanza terapeutica tra il terapeuta e lei. La relazione terapeutica, al di là delle varie metodologie, è quella che funziona di più. Distinti saluti
Gentile utente, le sue considerazioni, riflessioni, consapevolezze, rispetto se stesso e il modo nel quale si sente, credo possano trovare all'interno di uno spazio professionale un buon orientamento. La psicoterapia permette di favorire il pensiero del cambiamento e del movimento verso nuove prospettive, modi di pensare a se stesso. Favorisce la consapevolezza verso i suoi punti di forza e le permette di non rimanere incastrato in pensieri che le provocano disagio.
Si dia la possibilità di indagare ed approfondire con un professionista del campo.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Battista.
Si dia la possibilità di indagare ed approfondire con un professionista del campo.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Battista.
Buonasera Gentile Utente, non mi è molto chiaro quale sia la sua richiesta. Rispetto a ciò che ha scritto, mi sembra molto consapevole delle dinamiche che hanno portato a sviluppare questo feticismo. Il fetish rientra nelle parafilie, ma la domanda che le pongo è: questo aspetto di Sé la disturba in qualche modo? Oppure ci convive serenamente? Perché da ciò che ha scritto sembra che lei non lo viva come un problema. Semmai è il suo sentirsi inferiore agli altri che traspare più in questo senso. Se è interessato a scoprire altre cose su di Sé, può pensare di intraprendere un percorso psicologico. In tal senso potrebbe aiutarla ad aumentare la consapevolezza circa questo suo tema e magari trovare qualche strategia che le possa tornare utile. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera, le domande che si pone sono più che legittime ed è per questo che avrebbero bisogno di essere accolte in uno spazio di terapia personale. Manifesta una buona capacità introspettiva e potrebbe nutrirsi tanto da un percorso di questo tipo. Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Gentile utente, ritengo opportuno che di tutto questo parli in uno spazio congruo, quale solo quello della psicoterapia può essere. Si apra con fiducia con un clinico esperto, che sappia accogliere le sue paure e difficoltà, e rintracciare anche altre caratteristiche di se’ (oltre al feticismo che lei stesso ha riconosciuto).
Non è possibile darle soddisfazione in questa sede, molti sarebbero gli approfondimenti da condurre.
Cerchi con fiducia un professionista!
Non è possibile darle soddisfazione in questa sede, molti sarebbero gli approfondimenti da condurre.
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Buonasera, non sono d'accordo quando dice che avrà sempre, per forza, questo senso d'inferiorità rispetto agli altri. Sarebbe importante che lavorasse su se stesso, sulla sua autostima, perchè potrebbe, invece, ritrovare pian piano la sicurezza in se stesso. Inizi un percorso psicologico dove potrà avere uno spazio tutto suo per aprirsi e, magari, disconfermare questa sua sicurezza di non riuscire a essere sicuro di sè. A volte da soli non si riesce: si affidi a chi potrà guidarla nel giusto modo.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino.
Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Da quello che scrive sarebbe importante che lavorasse su sé stesso, perciò sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Buonasera, si rivolga senza esitazioni ad un/una brava psicoterapeuta.Questo sentimento di inferiorità richiede intenso percorso psicologico.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Caro Amico,
pone delle domande interessanti. Certamente saprà, frequentando blog e siti fetish, che non è l'unico a provare attrazione per i piedi maschili. Ha mai interagito con altre persone che condividono questa attrazione? L'ha mai praticata o è soltanto una fantasia? Si masturba pensando ai piedi maschili? Che orientamento sessuale ha? Eterosessuale, bisessuale, omosessuale?
La spiegazione che dà di questo suo fetish è interessante, ma forse meriterebbe di essere approfondita: non tutti gli uomini che nutrono un senso di inferiorità sviluppano un'attrazione sessuale per i piedi degli altri uomini, alcuni nutrono la stessa attrazione per i piedi di donne forti e umilianti...
Credo che uno spazio di analisi e riflessione su questo (ma soprattutto sul resto della sua esperienza, che in gran parte rimane nascosto da questo fetish) le sarebbe molto utile.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
pone delle domande interessanti. Certamente saprà, frequentando blog e siti fetish, che non è l'unico a provare attrazione per i piedi maschili. Ha mai interagito con altre persone che condividono questa attrazione? L'ha mai praticata o è soltanto una fantasia? Si masturba pensando ai piedi maschili? Che orientamento sessuale ha? Eterosessuale, bisessuale, omosessuale?
La spiegazione che dà di questo suo fetish è interessante, ma forse meriterebbe di essere approfondita: non tutti gli uomini che nutrono un senso di inferiorità sviluppano un'attrazione sessuale per i piedi degli altri uomini, alcuni nutrono la stessa attrazione per i piedi di donne forti e umilianti...
Credo che uno spazio di analisi e riflessione su questo (ma soprattutto sul resto della sua esperienza, che in gran parte rimane nascosto da questo fetish) le sarebbe molto utile.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
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Gentile utente di mio dottore,
sarebbe opportuno intraprendesse un percorso di psicoterapia con l'obiettivo di riuscire a liberarsi dal suo senso di inferiorità rispetto agli altri ragazzi, visto che tutto ciò a quanto pare è fonte di sofferenza. Una relazione di aiuto con un professionista le potrebbe riconsegnare la fiducia persa nel corso della sua vita, comprendendo come sono nate le sue insicurezze e le sue paure e quali strumenti sviluppare affinchè possa continuare il suo percorso evolutivo. Ci pensi, ne vale della sua serenità e della sua vita.
Un cordiale saluto
Dottor Diego Ferrara
sarebbe opportuno intraprendesse un percorso di psicoterapia con l'obiettivo di riuscire a liberarsi dal suo senso di inferiorità rispetto agli altri ragazzi, visto che tutto ciò a quanto pare è fonte di sofferenza. Una relazione di aiuto con un professionista le potrebbe riconsegnare la fiducia persa nel corso della sua vita, comprendendo come sono nate le sue insicurezze e le sue paure e quali strumenti sviluppare affinchè possa continuare il suo percorso evolutivo. Ci pensi, ne vale della sua serenità e della sua vita.
Un cordiale saluto
Dottor Diego Ferrara
Buonasera, credo sia importante per lei affrontare tutte le tematiche in un percorso psicologico. Emerge spesso il tema dell'inferiorità, ma rispetto a cosa?
Trovare uno spazio sicuro in raccontare la sua sofferenza è fondamentale per conoscersi meglio ed acquisire i giusti strumenti per far fronte a questa sofferenza. Resto a disposizione, la dott.ssa Federica Curci
Trovare uno spazio sicuro in raccontare la sua sofferenza è fondamentale per conoscersi meglio ed acquisire i giusti strumenti per far fronte a questa sofferenza. Resto a disposizione, la dott.ssa Federica Curci
Buongiorno
I nodi interiori che lei sente di aver bisogno di affrontare sono di tipo narcisistico in quanto si sente inferiore agli altri e probabilmente inscena questo suo sentire nel rapporto sessuale in cui ha bisogno di dover avere un ruolo sottomesso rispetto al partner che è vissuto come onnipotente ed idealizzato.
Andrebbe analizzata la relazione interiorizzata con la figura paterna.
Resto a disposizione per una consultazione.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
I nodi interiori che lei sente di aver bisogno di affrontare sono di tipo narcisistico in quanto si sente inferiore agli altri e probabilmente inscena questo suo sentire nel rapporto sessuale in cui ha bisogno di dover avere un ruolo sottomesso rispetto al partner che è vissuto come onnipotente ed idealizzato.
Andrebbe analizzata la relazione interiorizzata con la figura paterna.
Resto a disposizione per una consultazione.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Gentile utente, grazie per la sua importante condivisione.
Dalle sue parole si evince un forte senso di disagio diffuso e sarebbe davvero prezioso per lei poterne parlare con uno specialista, motivo per cui il mio consiglio è sicuramente quello di pensare di cominciare un percorso psicologico che possa aiutarla a capire le origini del suo senso di inferiorità e le motivazioni che hanno fatto sì che si perpetuasse nel tempo. E' bene approfondire le tematiche che ha riportato non per "correggere" le sue fantasie, quanto piuttosto per aiutarla a comprendere i motivi reali che la spingono ad averle e, soprattutto, a sentirsi meglio rispetto ad esse.
Resto a sua disposizione anche per un'eventuale consulenza online senza impegno.
Dott.ssa Giulia Voghera.
Dalle sue parole si evince un forte senso di disagio diffuso e sarebbe davvero prezioso per lei poterne parlare con uno specialista, motivo per cui il mio consiglio è sicuramente quello di pensare di cominciare un percorso psicologico che possa aiutarla a capire le origini del suo senso di inferiorità e le motivazioni che hanno fatto sì che si perpetuasse nel tempo. E' bene approfondire le tematiche che ha riportato non per "correggere" le sue fantasie, quanto piuttosto per aiutarla a comprendere i motivi reali che la spingono ad averle e, soprattutto, a sentirsi meglio rispetto ad esse.
Resto a sua disposizione anche per un'eventuale consulenza online senza impegno.
Dott.ssa Giulia Voghera.
Gentile utente,
il feticismo non rappresenta un problema se non è correlato ad un’esperienza vissuta come sgradevole e di disagio. Sicuramente l’insicurezza che descrive, ed il senso di inferiorità esperito, meritano di essere ascoltati. Mi sembra che il luogo dell’esplorazione dei vissuti emotivi e delle cause posso essere quello della psicoterapia.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Zena Ballico
il feticismo non rappresenta un problema se non è correlato ad un’esperienza vissuta come sgradevole e di disagio. Sicuramente l’insicurezza che descrive, ed il senso di inferiorità esperito, meritano di essere ascoltati. Mi sembra che il luogo dell’esplorazione dei vissuti emotivi e delle cause posso essere quello della psicoterapia.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Zena Ballico
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo disagio e le sue preoccupazioni. Sembra che in questi anni lei si sia già dato molte risposte rispetto al suo modo di funzionare e una spiegazione a quello che lei chiama "fetish". Innanzi tutto, il feticismo non è per forza un problema, a meno che, come nel suo caso, non causa disagio a livello personale o relazionale. Ha anche collegato il feticismo alla sua sensazione di sentirsi sempre inferiore agli altri: da cosa deriva però questo senso di inferiorità? dalle prese in giro che subiva da bambino o c'è qualcosa di più? Cosa intende per prese in giro? Da chi veniva preso in giro? Per quali motivi?
Non tutte le persone che vengono prese in giro poi sviluppano un senso di inferiorità; il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso con un professionista con cui poter aumentare la consapevolezza rispetto al suo funzionamento e quindi dare un significato alle sue fatiche e preoccupazioni. Cordialmente, dott. Gianluca Pilotti
Non tutte le persone che vengono prese in giro poi sviluppano un senso di inferiorità; il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso con un professionista con cui poter aumentare la consapevolezza rispetto al suo funzionamento e quindi dare un significato alle sue fatiche e preoccupazioni. Cordialmente, dott. Gianluca Pilotti
Buongiorno, intanto mi viene da dirle che già la consapevolezza che mostra nel parlare del suo vissuto è un ottimo presupposto per capire qualcosa di più su quello che sente. Penso che per andare a fondo della questione sarebbe utile e importante approfondire questo senso di inferiorità e provare a comprendere come si è evoluto e da che esperienze è nato, magari proprio intorno agli 11 anni da cui ha iniziato a descrivere la situazione. Potrebbe essere una strada da percorrere, a partire dalla sua esperienza e dalla sua storia, ricostruire insieme questi pensieri che ha al riguardo ed esplorare significati alternativi. Se desiderasse approfondire la questione resto a disposizione. Dott.ssa Ilaria Avallone
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