Buonasera dottori, sono una ragazza di 26 anni. L'ultimo anno è stato davvero pesante, ho rot

17 risposte
Buonasera dottori,

sono una ragazza di 26 anni.

L'ultimo anno è stato davvero pesante, ho rotto col mio ex ragazzo e da allora ho iniziato a manifestare ansia e panico nell'uscire di casa. Il periodo acuto è durato un paio di mesi, poi è andata molto meglio per fortuna. Recentemente (negli ultimi 4-5 mesi) ho però notato un nuovo segno che si manifesta quando sono molto triste o molto arrabbiata (di carattere mi arrabbio poco, più che altro mi sale spesso l'angoscia, mi viene da piangere, sento proprio un dolore al cuore che si irradia alle braccia, insomma più sentimenti legati alla tristezza che alla rabbia), ovvero il braccio destro, e SOLO il destro, fa degli spasmi involontari, ma molto evidenti, cioè si contrae e si sposta velocemente tutto verso il tronco. Non riesco sempre a controllarlo, solo a volte. So che somatizzo tantissimo lo stress, ma ormai è una risposta involontaria che ho sempre, da che non l'avevo mai avuta. Mi chiedo se passerà, se è davvero ricollegata all'ansia e allo stress, se è solo nervosismo.

Io mi sento meglio in questo periodo (meglio, non bene), almeno rispetto all'anno scorso, non vorrei però che questo fosse l'ennesimo segnale che mi sta dando il corpo che c'è qualcosa che non va.
Ho già fatto un percorso dallo psicologo ma per motivi economici ho dovuto poi smettere.

Vi ringrazio molto
Buonasera,

Capisco perfettamente la sua frustrazione. È chiaro che sta attraversando un periodo molto difficile e che i sintomi fisici che sta sperimentando stanno aggiungendo ulteriore stress alla sua vita.

Quando il corpo manifesta sintomi fisici in risposta a stress emotivo, come gli spasmi involontari al braccio destro che ha descritto, è importante prestare attenzione e affrontare la situazione con cura. Sebbene sia difficile fornire una diagnosi precisa senza un consulto medico diretto, ci sono alcune riflessioni che posso condividere con lei.

La connessione tra mente e corpo è potente e, quando viviamo un periodo di stress emotivo intenso, il corpo può rispondere in modi inaspettati. Gli spasmi possono essere un segnale che il corpo sta cercando di gestire un sovraccarico di stress o emozioni non elaborate.

Ecco alcuni punti che potrebbe considerare:

Riconoscimento delle emozioni: È importante dare spazio alle sue emozioni e riconoscerle. Se sente il bisogno di piangere o di esprimere la sua tristezza, permetta a se stessa di farlo. Questo può alleviare parte della tensione emotiva.

Supporto sociale: Anche se ha dovuto interrompere la terapia, potrebbe cercare il supporto di amici, familiari o gruppi di supporto. Parlare con qualcuno di fiducia può aiutarla a sentirsi meno sola.

Attività rilassanti: Provare a integrare nella sua routine quotidiana attività che la rilassino e che possano alleviare la tensione, come la meditazione, la lettura o l'ascolto di musica.

Consulto medico: Se gli spasmi continuano o peggiorano, è importante consultare un medico per escludere altre possibili cause fisiche e per ricevere ulteriori consigli su come gestire questi sintomi.

Mi rendo conto che tutto questo può sembrare travolgente, ma è importante ricordare che prendersi cura di sé è una priorità. Ogni piccolo passo che fa verso il benessere può fare una grande differenza.

Se desidera ulteriori chiarimenti o ha altre domande, sono qui per ascoltarla e supportarla.

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Buonasera, comprendo bene il suo livello di sofferenza. Quello che lei racconta ci dice quanto a volte il dolore sia difficile da decifrare, da esprimere con pensieri e parole che possiamo dire a noi stessi e ad altri in un modo utile e comprensibile, evolutivo. Il corpo spesso parla per noi, come in una lingua arcaica che dobbiamo provare a tradurre, cosa che spesso non è affatto facile. Come psicoanalista non posso che suggerire almeno una indagine iniziale per capire meglio come stanno le cose, ed eventualmente iniziare una psicoterapia, se ci sono le condizioni per questo. Come medico non troverei superfluo effettuare anche una visita neurologica, per escludere che ci siano altri fatti organici concomitanti, relativamente agli spasmi. Escludendo quelli, tutta l'attenzione può rivolgersi alla mente e ai suoi linguaggi. Come vecchio terapeuta, non posso che consigliarle caldamente di non trascurare la situazione, lo direi a una persona di ogni età, ma particolarmente a una giovane donna come lei, che ha tutta la vita davanti a sé.
Buonasera, dalle sue parole comprendo la sofferenza e il disagio che prova.Per poter escludere cause organiche, le suggerirei di fare un controllo neurologico. Compiere quest'atto la rassicurerà e avrà dato una risposta di attenzione al suo corpo. Dopodiché si potrà concentrare maggiormente sull'aspetto psi che si manifesta attraverso il suo corpo. L'ideale sarebbe riprendere il percorso psicologico, in modo da dare voce a questi sintomi e comprendere che senso hanno per lei. Potrebbe provare con il servizio pubblico, se non ci fosse troppo da attendere. Se proprio non è possibile, potrebbe cercare qualche ora di lavoro (tipo babysitter) e pagarci la terapia. In ogni caso provi a cambiare la sua routine, eviti computer e telefonino la sera, cammini molto o faccia sport, si veda con amici/e. Si concentri sul suo corpo, non quello dei sintomi, ma quello che ha tante risorse che ha, Lo curi cura amorevolmente. Non conosco la sua storia, quindi mi fermo qui. Le faccio tanti auguri, rimango a disposizione dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno,
Capisco benissimo il Suo malessere dopo la Sua delusione con il Suo ragazzo.
I sintomi che Lei descrive vanno affrontati con una terapia del Modello Strutturale Integrato, dove quello che le dice il Suo corpo va integrato con quello che sono le Sue emozioni di rabbia e tristezza, dove avverto una certa incoerenza che va chiarita.
Inoltre andrà indagato quale sono le Sue fantasie e i Suoi pensieri connessi a questa situazione.
Sono molto fiduciosa che con questa terapia non avrà più bisogno dei Suoi sintomi come quello del braccio destro che Le manifesta "un blocco di azione ", ma ritorni ad essere padrone della Sua vita in modo funzionale.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Buongiorno,

Dal suo racconto traspare l'angoscia sia per la rottura della relazione sia per la paura che si ripresentino i sintomi fisici, che purtroppo è un fattore di mantenimento del problema stesso.
Quindi le consiglio un percorso di mindfulness o tecniche di rilassamento mirate ad abbassare l'attivazione fisiologica degli stati di ansia e, se possibile, con le risorse economiche a disposizione, affrontare contemporaneamente l'elaborazione della perdita della relazione precedente.
Resto a disposizione per qualsiasi integrazione e/o chiarimento.
un caro saluto da Dott.ssa Federica Zunino
Buongiorno. Il suo racconto è pieno di contenuti e di emozioni che ne derivano, e la ringrazio innanzitutto per averlo condiviso qui. Ma mi permetta di suggerirle che l'autosufficienza obbligata non la aiuterà a ritrovare un benessere psicofisico. La richiesta di aiuto fatta su questo portale rappresenta un buon punto di partenza. Prima però di pensare di procedere, le consiglierei di effettuare un esame specifico da uno specialista per poter eventualmente escludere qualsiasi causa organica al suo disturbo. Successivamente, può rivolgersi ad un consultorio asp presente nel suo territorio; potrà essere seguita da uno psicologo competente ad un costo più accessibile rispetto ad uno studio privato. Può inoltre considerare un trattamento psicoterapico online che ha dei costi sicuramente più contenuti. Come approccio psicoterapico le consiglio quello cognitivo comportamentale, che dagli studi risulta essere il più efficace in tempi sicuramente più rapidi rispetto ad altri trattamenti. Sono a sua disposizione per ulteriori ed eventuali richieste. un caro saluto. dott.ssa Lorena Assunta De Pari
Buongiorno,
la cosa migliore sarebbe tornare in terapia. La psicoterapia potrebbe aiutarla a trovare gli strumenti con cui fronteggiare le difficoltà della vita in toto, anche quella di adesso.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Gentile Amica,

benché sia quasi certo che la contrazione volontaria che la impensierisce sia un sintomo di ansia, le consiglio prima di consultare un medico.
Quando, come è certo, il medico confermerà che non è nulla di somatico, allora le consiglio di intraprendere una psicoterapia, o in alternativa, di consultare uno psichiatra che possa aiutarla con dei famaci, per un breve periodo, a superare questo momento.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, molto probabilmente si tratta di somatizzazzioni ma sono tali solo quando gli esami organici sono tutti di esito negativo. Per cui in primis si rivolga al suo medico curante per degli esami specifici. In un secondo momento, se fisiologicamente è tutto a posto, cerchi uno psicoterapeuta con tariffe adeguate alle sue possibilità economiche oppure si rivolga al servizio pubblico della sua zona. Prendersi cura di queste emozioni e lavorarci è importante affinché non sfoghino sul corpo e costituiscano un rumore di sottofondo che le impedisce di vivere pienamente la sua vita.
In bocca al lupo per tutto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Carissima, mi sentirei di suggerire controlli medici che possano escludere cause organiche a questi sintomi. A quel punto potrebbe concedersi un ascolto più profondo dei suoi "segnali": è importante per arrivare ad una connessione più profonda con noi stessi. Sicuramente non siamo abituati a farlo, se non riesce a fare un percorso terapeutico può trovare un professionista che le viene incontro con una cifra ridotta oppure rivolgersi al servizio pubblico. Nel frattempo cominci a dare attenzione al corpo camminando, provi a scrivere cosa succede se diventa quel dolore e che cosa vorrebbe comunicargli: già porsi in questa prospettiva le potrebbe far arrivare degli input che piano piano elaborerà. In bocca al lupo e a disposizione per un consulto online
Salve, e sempre bene pensare allo stress e alla somatizzazione però anche andare dal medico per effettuare un eventuale controllo è un atto dovuto.
Se tutto è a posto sotto il profilo corporeo,allora a quel punto si potrà affidare ad un percorso di psicoterapia in modo da poter elaborare il lutto derivato dalla rottura con il suo ragazzo.
Il rifiuto che ha sofferto merita molta cura rispetto a sé stessa, un saluto.
Dott.ssa Sandra Petralli
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Potrebbe rivolgersi alla ASL di competenza per intraprendere un percorso psicologico più costante.
Buona giornata.

Dott. Fiori
Buongiorno! Le consiglio di escludere in primis un problema organico, rivolgendosi al medico. Escluso questo, non potrei che consigliarle un percorso psicoterapeutico: non si arrenda nel cercare uno specialista che possa venirle incontro a livello economico.
Salve, i disturbi psicosomatici non vanno sottovalutati. La sua sofferenza, a mio parere, ha bisogno di essere accolta in uno spazio adeguato. Si rivolga al centro di salute mentale dell'USL della sua zona se ha problemi economici e si prenda cura di sé. Lì sapranno indirizzarla meglio, almeno spero. Oppure potrebbe ricercare un professionista che le faccia un prezzo tenendo conto delle sue difficoltà, ma non si dia per vinta. Un saluto
Gentile utente grazie per la condivisione del suo disagio. Ha già escluso qualcosa di organico, ha già fatto degli esami medici relativi al suo braccio? Se così fosse le consiglio di riprendere un percorso terapeutico e se ci fossero ancora problemi economici di dilazionarlo nel tempo. Potrebbe pensare dopo qualche seduta più ravvicinata a portarlo a ogni 2 o 3 settimane. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buonasera gentile utente, quando finisce un amore è sempre un grande dolore che richiede il suo spazio e il suo tempo per superarlo ed elaborarlo. Il corpo manifesta con i suoi sintomi un dolore inespresso che richiede attenzione. Il percorso psicoterapeutico permette di conoscere se stessi e le proprie emozioni rendendo conscio questo mondo sotterraneo. Capisco che i soldi possono essere un ostacolo a proseguire, ma sono certa che dando la giusta priorità saprà trovare la modalità per sopravvenire a questa esigenza e riprendere il viaggio più importante della sua vita dentro sè stessa. Con fiducia Dott.ssa Lucia Giammattei

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