Buonasera Dottori, sono nuovamente a chiedere un parere, avevo già chiesto un consulto tempo fa per

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Buonasera Dottori,
sono nuovamente a chiedere un parere, avevo già chiesto un consulto tempo fa perché le cose tra me e il mio compagno non andavano bene a causa della trascuratezza che mi aveva riservato e al suo progetto di sviluppare videogiochi che stava diventando troppo preponderante in una fase della mia vita moto pesante (morte di mio padre e nascita del secondo figlio). Ebbene, vi aggiorno perché, da circa tre mesi,ho deciso di lasciare il mio compagno perché i miei sentimenti per lui si sono spenti (nonostante le numerose serate passate a parlare sempre delle stesse cose, in quanto le mie richieste di aiuto emotivo venivano sempre ignorate). Lui ha avuto una vasta gamma di atteggiamenti da quando ci siamo separati(conviviamo periodo tutt'ora in quanto lui non riesce al momento a trovare un alloggio e soprattutto per fare stare bene i bambini visto che sono ancora così piccoli). Dovrei raccontarvi molto di più per darvi un quadro chiaro, ma alla fine ha deciso di non provare neanche a riconquistarmi e a rimediare i suoi errori giustificando il tutto con filosofie di vita troppo diverse tra me e lui ecc.. La mia domanda è questa, siccome ha cercato subdolamente di fami sentire in colpa per la rottura, e io ho sempre replicato che per me era stato lui il primo a disamorarsi, è possibile amare qualcuno solo per un paio di caratteristiche? Perché lui, già quando ancora stavamo insieme, era arrivato a dirmi che lo legavano a me solo l'attrazione fisica e la dolcezza, infatti io mi sono sentita disprezzata per anni (e anche questo mi ha portato a dire basta). Come si può definire amore un sentimento che è legato solo a un paio di caratteristiche e dire che sulle altre si poteva recuperare? Scusate se può sembrare una domanda sciocca, ma sono una persona molto sensibile ed emotiva, e nonostante io sia veramente felice della scelta fatta, le colpe che cerca di attribuirmi a volte mi tormentano e farsi passare lui da innamorato ferito dopo quello che mi ha detto non lo trovo giusto. Per me non esiste un amore a metà. Lui da tempo non mi manifestava affetto fisico (tranne l'intimità,seppur scarsa) e sostegno emotivo,baci, abbracci e parole d'amore, con la scusa che i bambini sono piccoli, quando si addormentavano andava sempre al PC con la giustificazione di creare un futuro migliore per noi (non ci mancava nulla) e diceva che avrei dovuto aspettare tempi migliori per la coppia, e che non avendolo fatto non gli ho dato la complicità che desiderava. Ditemi voi se questo è amore. Grazie
Buongiorno, capisco quanto questa situazione sia stata dolorosa e complessa per lei, e quanto abbia bisogno di dare un senso a ciò che è accaduto. Non esiste una domanda “sciocca” quando si parla di sentimenti, soprattutto quando coinvolgono dinamiche così profonde e delicate come quelle vissute nella coppia. La sua riflessione è molto importante: può davvero essere definito amore un sentimento che si riduce a poche caratteristiche, come l’attrazione fisica e la dolcezza? Probabilmente no, o almeno non un amore sano e completo. L’amore, per poter crescere e durare, ha bisogno di reciprocità, di presenza emotiva e di condivisione. Sentirsi valorizzati, ascoltati e supportati è ciò che permette alla coppia di affrontare anche le fasi più difficili della vita, come quelle che lei ha vissuto con la perdita di suo padre e la nascita del secondo figlio. Quando il suo compagno diceva che sarebbero bastate poche caratteristiche e che “sulle altre si poteva recuperare”, sembra che si riferisse a una visione molto riduttiva della relazione. Probabilmente non riusciva a comprendere appieno i suoi bisogni emotivi o non era in grado di prendersene cura. E questo, a lungo andare, l’ha portata a sentirsi trascurata e disprezzata. Da quello che racconta, è come se lui avesse chiuso gli occhi su ciò che lei stava provando, mettendo al centro solo i suoi obiettivi e le sue giustificazioni. Ma una coppia non può funzionare se uno dei due è sempre costretto ad “aspettare tempi migliori” o a sentirsi in colpa per le proprie esigenze. Le colpe che cerca di attribuirle, probabilmente, sono una modalità difensiva che lo aiuta a non confrontarsi con le proprie responsabilità. È umano, in certi momenti, cercare di alleggerire il peso delle proprie azioni, ma questo non significa che ciò che prova lei non sia valido. Ha tutto il diritto di sentire che non è stato amore quello che ha ricevuto, o perlomeno non un amore che l’ha fatta sentire amata, compresa e rispettata. La sua sensibilità e il bisogno di reciprocità non sono difetti, anzi, sono parte della sua forza emotiva e del suo desiderio di vivere relazioni autentiche. Ora che ha fatto questa scelta importante per la sua vita e per il suo benessere, è normale che ci siano momenti di dubbio e tormento. Uscire da una relazione, soprattutto quando si condivide una famiglia, è sempre un percorso complicato, ma ciò non deve farle dimenticare le ragioni che l’hanno portata a dire “basta”. Il suo bisogno di amore, di affetto e di presenza sono bisogni legittimi e fondamentali in una relazione. Da ciò che racconta, ha già fatto un grande passo verso il prendersi cura di se stessa e verso la consapevolezza. Si dia il tempo necessario per elaborare tutto questo, perché è normale sentirsi scossa anche quando si è sicuri della propria scelta. Si ricordi, però, che lei merita un amore completo, che la rispetti e che non la faccia mai sentire “a metà”. Le auguro di continuare questo percorso di consapevolezza e di ritrovare, giorno dopo giorno, la serenità che merita. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero

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Buongiorno, questo è di sicuro un momento molto difficile per lei, la separazione dal suo compagno, ha due bimbi piccoli e ha la necessità di far fronte ai disagi organizzativi, ma anche e soprattutto emotivi.
Deve affrontare grandi cambiamenti senza dimenticare i suoi bisogni, Per questo è necessario chiedere un colloquio ad uno psicologo per trovare strumenti che possano aiutarla in questo momento di confusione.
La saluto e la invito a contattarmi per qualsiasi chiarimento.
Dott.ssa Marina Corazzi
Buon pomeriggio, ti vorrei rassicurare sulla tipologia di domanda, che di sicura non è stupida. Purtroppo è una situazione che capita spesso, al termine di una relazione, chi prende la decisione viene visto come il cattivo, per cui contenitore di sensi di colpa da parte del partner. La relazione come scrive anche Lei, e come indica il termine, è dovuto ad uno scambio reciproco, per cui l'alimentarsi o l'interruzione è dovuto ad entrambi. Ma chi ha il coraggio di fare il primo passo, ne paga le conseguenze. Ma il senso di colpa che Lei prova, è naturale, avendo investito in una relazione, è la sua autocritica che si fa avanti, ma non la deve bloccare. Tutto quello che La rende più serena è la scelta giusta. Per cui il mio consiglio, è non concentrarsi sul comportamento del partner, ne sul fatto che sia o meno innamorato, ma concentrarsi sul come si sente Lei, su cosa vuole Lei. E' lei e le sue emozioni al centro, non le metta al secondo piano facendosi condizionare dall'atteggiamento del suo ex partner.
Buonasera,

prima di tutto, voglio dirle che non è mai una domanda "sciocca" quella che nasce da un vissuto doloroso e da una ricerca di chiarezza. È importante che si senta accolta e ascoltata.
Quello che descrive sembra evidenziare una grande disconnessione nella relazione, sia dal punto di vista emotivo che pratico. La sensazione di essere trascurata, di non sentirsi vista né sostenuta, soprattutto in momenti cruciali della sua vita come la perdita di suo padre e la nascita di un figlio, è qualcosa di profondamente invalidante per chiunque. È naturale che questo abbia avuto un peso decisivo sulla sua scelta di chiudere il rapporto.
Il dubbio che solleva è molto significativo: l’amore non dovrebbe ridursi a poche caratteristiche, come attrazione fisica o dolcezza, ma essere un legame che abbraccia tutta la persona, basandosi su affetto, supporto emotivo, condivisione e crescita reciproca. Se queste componenti vengono trascurate o rimandate, è comprensibile che lei si sia sentita non valorizzata e poco amata. Un amore che richiede "tempi migliori" senza una reale condivisione quotidiana rischia di diventare insostenibile.

Se il suo compagno stesso ha ammesso di essere legato solo ad alcuni aspetti e di non aver accolto le sue richieste di aiuto nei momenti più difficili, non è strano che i suoi sentimenti si siano spenti. A volte, accettare che una relazione non possa essere salvata da soli è doloroso ma necessario per ritrovare sé stessi.
Riguardo ai sensi di colpa, è importante ricordare che spesso emergono quando si prendono decisioni difficili, ma non significa che queste decisioni siano sbagliate. Se il suo ex compagno attribuisce colpe per la rottura, potrebbe essere una difesa per evitare di riconoscere le proprie responsabilità. Lei ha fatto il possibile per comunicare i suoi bisogni, e non deve sentirsi in errore per aver scelto di mettere sé stessa e il suo benessere al primo posto.
Infine, la sua sensibilità ed emotività sono qualità preziose, non un peso. Si conceda di viverle senza giudicarle, poiché sono una risorsa per costruire relazioni più autentiche e profonde in futuro. Se i pensieri di colpa persistono, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a rafforzare la fiducia nelle sue decisioni.
Le auguro di trovare la serenità e relazioni che la valorizzino davvero.

Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lovati
L'amore è un concetto complesso e multiforme che non si riduce facilmente a pochi tratti distintivi, chiedi come sia possibile amare qualcuno solo per un paio di caratteristiche, ebbene ,l'amore evolve e cambia nel tempo. Quello che inizialmente ci attrae in una persona potrebbe non essere la stessa cosa che ci tiene legati a lungo termine. È normale che le relazioni si adattino e crescano. Anche se una relazione può iniziare con l'attrazione per un paio di caratteristiche, la compatibilità a lungo termine e la volontà di crescere insieme sono altrettanto importanti. Le coppie spesso lavorano insieme per sviluppare aspetti della loro relazione che inizialmente potrebbero essere stati carenti. Ipotizzo che nel vostro rapporto, sia mancato proprio questo sviluppo. L'amore non è statico e non si limita a poche caratteristiche è un percorso fatto di crescita, adattamento e impegno. Non c'è una formula unica e ogni relazione è unica nel suo genere. Dici di essere veramente felice della scelta fatta, perfetto, allora guarda avanti e cerca di liberarti anche dal pensiero di un passato che non ti portava felicità.
Buonasera, mi contatti pure. Credo abbia bisogno di elaborare questa separazione e darle un significato
Buonasera,
inizialmente ha menzionato alcuni momenti significativi della sua vita (morte del padre e nascita di un altro figlio), unito a ciò racconta di significativi cambiamenti nella sua storia affettiva. Le domande che pone sono indice di una necessità di chiarezza, in primis, verso sè e verso quello che le sta succedendo. Di conseguenza, affinchè queste domande possano essere motivo di lavoro su di sè, la invito a chiedere aiuto e iniziare una terapia.
Buongiorno gentile Utente, la situazione che descrive è profondamente complessa e carica di emozioni, ma il fatto che abbia scelto di prendere una decisione così difficile come interrompere una relazione che le causava sofferenza dimostra grande consapevolezza e rispetto per se stessa. Quello che sta vivendo ora, compresi i dubbi e le sensazioni di colpa, è del tutto normale. È naturale interrogarsi su ciò che si è vissuto, soprattutto quando l’altra persona cerca di farle sentire il peso della rottura.
Amare qualcuno non significa legarsi solo a singoli aspetti, come l’attrazione fisica o una caratteristica della personalità. Un amore autentico e duraturo si fonda su una connessione profonda, sulla reciproca comprensione, sul rispetto e sul sostegno, specialmente nei momenti di difficoltà. Lei stessa ha già individuato la contraddizione nelle parole del suo ex compagno: come può dirsi innamorato quando per tanto tempo ha trascurato i suoi bisogni emotivi e non ha agito concretamente per recuperare il rapporto? Dire che l’amore era legato solo a due caratteristiche riduce la relazione a qualcosa di superficiale e, probabilmente, riflette più una sua incapacità di costruire un legame completo e maturo che un fallimento da parte sua.
Non c’è nulla di sciocco nella sua domanda. È normale che, dopo anni di relazione, lei si chieda se ciò che ha vissuto fosse davvero amore. Tuttavia, dalle sue parole emerge chiaramente che si è trovata spesso sola, senza il sostegno emotivo di cui aveva bisogno e che avrebbe meritato. Anche la giustificazione del suo ex, che le chiedeva di attendere “tempi migliori per la coppia”, sembra più una strategia per eludere le sue richieste piuttosto che un impegno concreto a risolvere i problemi.
Le colpe che lui cerca di attribuirle non devono distoglierla dalla realtà dei fatti: lei ha espresso i suoi bisogni, ha cercato di comunicare e di mantenere vivo il rapporto. Quando ha visto che questi sforzi non venivano corrisposti e che il disamore stava prendendo il sopravvento, ha avuto il coraggio di prendere una decisione difficile ma necessaria. Questo non è egoismo, ma la scelta di non continuare a vivere in una relazione che non la rispettava.
Se sente il peso delle sue parole o dei suoi atteggiamenti manipolatori, le sarebbe utile parlarne con uno psicoterapeuta. Potrebbe aiutarla a elaborare meglio ciò che ha vissuto, a rafforzare la sua consapevolezza e a riconoscere la sua forza nel fare una scelta che, pur dolorosa, era nel suo migliore interesse. Non esiste un amore a metà, come lei stessa ha detto: l’amore vero è un impegno reciproco, fatto di cura, comprensione e presenza, e non può ridursi a un’attrazione o a promesse che restano irrealizzate. Si dia il merito di aver compreso ciò che merita davvero e di aver scelto la propria felicità.
Dott. Luca Vocino
Gent. utente, il suo quesito merita un'attenzione profonda, poiché tocca corde sensibili dell'esperienza affettiva umana. Quando si parla di amore, è fondamentale considerare non solo le emozioni e le reazioni immediate, ma anche le aspettative, i desideri e le delusioni che accompagnano una relazione. La sua riflessione sul legame che rappresentano solo alcune caratteristiche pone interrogativi validi: l'amore può davvero ridursi a un insieme limitato di tratti? Spesso, ciò che ci unisce a qualcuno va oltre l'attrazione fisica o la dolcezza; si fonda su una rete complessa di esperienze condivise, sostegno reciproco e comprensione profonda. Per quanto riguarda i sentimenti di colpa che lui sembra cercare di trasferirle, è importante ricordare che la responsabilità in una relazione è condivisa. La sua decisione di allontanarsi rappresenta un atto di cura verso se stessa, e liberarsi da un legame che non la nutre è una scelta coraggiosa. La percezione del disprezzo che ha provato è un segnale potente; merita di essere ascoltata e presa in seria considerazione. Ricordi che la vera connessione emotiva va oltre le superficialità: richiede una partecipazione attiva e un investimento emotivo da entrambe le parti. Non si lasci sopraffare dai tentativi di manipolazione delle sue emozioni; ogni legame deve essere nutritivo e rispettoso. Non esista un amore a metà, perché l'essenza dell'amore implica una dedica profonda e sincera. La sua felicità e il suo benessere sono fondamentali. Le suggerisco di continuare a riflettere su queste esperienze, magari condividendole con qualcuno di fiducia.
Se desidera approfondire ulteriormente questi temi, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita.
Buon giorno,
Credo diventi davvero difficile poter rispondere ad un problema così relazionale che nasconde molto altro, in un messaggio.
Sicuramente all’ interno di un setting terapeutico potrà provare a trovare risposte esaustive e magari anche stare un pochino meglio
Sarebbe riduttivo e poco professionale rispondere qui alle sue giustissime perplessità.
Un caro saluto
Gentilissima,

grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo così dettagliato. Da ciò che scrivi, emerge chiaramente quanto questa situazione ti stia turbando e quanto ti stia interrogando sia sulle intenzioni del tuo fidanzato che sui tuoi sentimenti.

Prima di tutto, vorrei dirti che il tuo malessere è valido. Quando qualcosa in una relazione ci fa sentire sminuiti o non apprezzati, non è mai “inutile” o “banale”. È importante accogliere queste emozioni senza giudicarle, perché ci stanno dicendo qualcosa di importante sui tuoi bisogni e su ciò che ti aspetti dal rapporto.

Esploriamo insieme alcune possibilità:

1. Le tue emozioni: Hai espresso di sentirti “non abbastanza” e “sminuita”. Questi sentimenti potrebbero derivare da una vulnerabilità profonda legata al desiderio di essere amata e apprezzata senza confronti. È normale in una relazione desiderare di sentirsi unica e speciale, ma quando qualcosa sembra metterlo in discussione, la nostra mente può amplificare queste insicurezze. Prova a chiederti: Questa situazione cosa tocca dentro di me? Magari ci sono esperienze passate o pensieri ricorrenti che rendono questa situazione particolarmente difficile da accettare.


2. Il comportamento del tuo fidanzato: Da ciò che descrivi, sembra che lui consideri il suo comportamento “fisiologico” o “automatico”, senza attribuirgli un significato emotivo o intenzionale. Questo potrebbe farlo percepire il tuo disagio come una reazione sproporzionata, il che lo porta a minimizzare la situazione. Tuttavia, il punto non è se il suo comportamento sia “futile” o “insignificante” per lui, ma che è significativo per te. E questo merita attenzione e rispetto.


3. La comunicazione tra voi: Mi sembra che ci sia un gap nella comprensione reciproca. Lui sembra difendere il suo comportamento come “normale”, mentre tu stai cercando di fargli capire come ti fa sentire. È importante che la vostra comunicazione non si trasformi in un confronto di “chi ha ragione”, ma in un dialogo autentico. Potresti provare a esprimere i tuoi sentimenti senza giudicarlo, usando frasi come: “Quando noto che guardi altre donne, mi sento insicura e non amata. Mi rendo conto che forse per te non significa nulla, ma per me è importante. Mi piacerebbe che provassimo a trovare un punto di incontro”.


4. Le sue resistenze: Potrebbe esserci una parte di lui che vive questa tua richiesta come una limitazione della sua libertà o un controllo. Questo non significa che il suo comportamento non debba essere rivisto, ma potrebbe essere utile esplorare insieme come affrontare la questione senza che lui si senta giudicato o forzato.



Proposta per il futuro

Prova a esplorare i tuoi bisogni e chiediti: Cosa desidero realmente? Voglio che lui cambi comportamento o voglio che capisca come mi fa sentire? Spesso, quando ci sentiamo compresi, il bisogno di “modificare” l’altro si riduce. Allo stesso tempo, sarebbe utile chiedergli di mettersi nei tuoi panni: “Come ti sentiresti se io facessi lo stesso?”

Se la comunicazione non porta ai risultati desiderati, potrebbe essere utile un percorso di coppia o individuale per esplorare più a fondo le dinamiche che stanno emergendo.

Ricorda che in una relazione i tuoi sentimenti meritano sempre ascolto e rispetto, così come quelli del tuo partner. La sfida è trovare un equilibrio che rispetti entrambi.

Resto a disposizione per ogni approfondimento.
Un caro saluto,
Dr. Andrea Pappaccogli
Buongiorno e grazie per aver condiviso con tanta apertura il suo vissuto e le sue riflessioni. Da ciò che racconta, è evidente quanto sia stata impegnativa e dolorosa la sua esperienza, e al contempo quanto sia riuscita a prendere una decisione importante per la sua serenità e il benessere dei suoi figli. Mi permetta di dirle che il coraggio di riconoscere i propri bisogni emotivi e di agire per proteggersi è già un segno di grande forza e consapevolezza.
Per rispondere alla sua domanda, l'amore autentico è un sentimento complesso e profondo, e ciascuno lo vive secondo canoni del tutto personali. Naturalmente non si può limitare a poche caratteristiche superficiali o isolate, un amore maturo e pieno deve fondarsi su elementi fondamentali quali il rispetto, la comprensione reciproca, il sostegno emotivo, l'impegno condiviso e la volontà di costruire un futuro insieme. Se queste basi vengono a mancare o si riducono a una semplice "attesa di tempi migliori", il rapporto rischia di perdere il suo equilibrio.
Le parole e i comportamenti del suo ex compagno sembrano riflettere su di lei una mancanza di reale comprensione dei suoi bisogni emotivi e un'incapacità di coltivare una connessione profonda. La sua sensazione di disprezzo e trascuratezza non è solo legittima, ma anche una testimonianza del fatto che l'amore, per essere tale, deve essere vissuto in modo reciproco e pieno, non "a metà".
Per quanto riguarda il senso di colpa che lui cerca di attribuirle, è importante ricordare che nessuno ha il diritto di farla sentire responsabile per aver cercato di soddisfare i suoi bisogni emotivi. Lei ha chiesto sostegno in un momento di grande vulnerabilità e, non trovandolo, ha preso una decisione per proteggere se stessa e i suoi figli. Questo non è un fallimento da parte sua, ma piuttosto una risposta alla mancanza di investimento emotivo da parte sua.
Il fatto che lui si definisca "innamorato ferito" non cancella ciò che lei ha vissuto e non sminuisce la legittimità delle sue scelte. Può essere utile continuare a ricordare a se stessa che la sua felicità e il suo benessere sono prioritari, soprattutto in una fase così delicata della sua vita.
Se sente che il disagio legato alle colpe che le vengono attribuite continua a pesare, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a elaborare pienamente quanto accaduto, a rafforzare la sua consapevolezza di ciò che merita in una relazione e a vivere con maggiore serenità questa nuova fase. Le auguro tutto il meglio per il futuro suo e dei suoi bambini.
Buongiorno, penso che sia importante, prima di esprimere o ricercare un giudizio, capire quanto le relazioni in sé possano essere molto complesse.
Ognuno di noi ha un proprio mondo emotivo, con un proprio sistema di significati che si sono andati costruendo dall'infanzia, attraverso tutte le nostre relazioni significative che ci hanno reso chi siamo oggi. Spesso anche noi stessi siamo inconsapevoli di aspetti che ci portano ad agire e a reagire in una determinato maniera piuttosto che in un'altra. Il nostro universo, sempre in costruzione, si incontra e si scontra con il mondo dell'Altro, altrettanto inconoscibile se non attraverso il "possibile" linguaggio comune. Il mondo della relazione affettiva affronta diverse fasi: la creazione, il mantenimento e a volte la rottura. All'interno di un percorso di psicoterapia una persona ha la possibilità di provare a capire il modo in cui si muove nelle relazioni. Spesso tante situazioni vissute in passato possono essere simili a quella attuale e in questa similitudine possiamo leggere tanti aspetti di noi.
Nel suo caso inoltre è avvenuta anche la nascita di due figli, eventi che cambiano a tutti gli effetti le dinamiche personali e di coppia e portano a nuove perturbazioni. A volte un percorso di coppia, quando possibile, può aiutare a sviluppare una maggior consapevolezza anche di come vive l'altro la relazione e aspetti particolari della sua vita che in un contesto quotidiano potrebbero non trovare quello spazio. Questo vale per entrambe le persone della coppia, è un percorso di conoscenza reciproca anche dei bisogni che possono anche cambiare rispetto alle prime fasi di conoscenza.
Qualora non sia possibile per voi fare un percorso di coppia, o per lei personale, il mio consiglio allo stato attuale è di ritagliarsi un po' di tempo per sé, di auto-ascolto, di rilassamento. Magari in questi contesti può trovare quelle risposte di cui ha bisogno, ascoltandosi e mettendosi costantemente in discussione per stare e vivere meglio.
Buongiorno a lei,
ci sarebbero diversi aspetti da analizzare e una risposta affrettata sarebbe alquanto superficiale su un tema familiare così vasto . Io le consiglio un percorso psicologico per comprendersi meglio, se vuole può consultare la mia agenda e prendere appuntamento anche on line, Cordiali saluti Dott.ssa Labriola Chiara Rita
Cara utente, la ringrazio per la condivisione della sua storia. L'amore è un tema vasto e variegato. Si tratta di quel tema psichico che più di ogni altro va declinato secondo l'individualità soggettiva (e con questo intendo vari aspetti consci, ma soprattutto inconsci: le nostre zone d'ombra, ciò che l'altro rappresenta che a noi manca ed è confinato nell'inconsapevolezza, i bisogni irrisolti, gli schemi acquisiti durante lo sviluppo e molto ancora). Si, è possibile innamorarsi solo di alcune caratteristiche specifiche. Questo però cosa cambierebbe per lei? Rimarrebbe aggrappata a lui se ciò che lui le da (o non da) la fa soffrire? In nome di cosa, dell'amore in quanto concetto sublime? Se lei sente di necessitare di altro è bene che lei segua il suo sentire. Per quanto riguarda i sensi di colpa mi verrebbe da dirle che piuttosto di focalizzarsi sul chiedersi se è giusto o meno che lui tenti di provocarglieli, lavorerei sul perché su lei attecchiscano. Se ha bisogno di maggiore supporto per esplorare più profondamente questa situazione che sta vivendo e per avere un sostegno nel percorrere questo momento di cambiamento mi contatti pure. Dott. Francesco Puleo
Gentile,
La situazione che ha descritto è complessa e carica di emozioni difficili da gestire. È comprensibile che lei si senta confusa e tormentata da questi sentimenti, specialmente in un momento di transizione così significativo nella sua vita.
L'amore è un sentimento multidimensionale, e può manifestarsi in modi diversi per ciascun individuo. È possibile che ci si possa affezionare a una persona per alcune caratteristiche specifiche, ma un amore profondo e duraturo di solito implica una connessione più ampia che abbraccia anche altre dimensioni, come la comunicazione, la fiducia e il supporto reciproco.
La sua riflessione sul fatto che il suo compagno abbia identificato l’attrazione fisica e la dolcezza come le uniche caratteristiche che lo legavano a lei può essere vista come una mancanza di comprensione e di impegno verso una relazione più completa. Il disinteresse per il suo benessere emotivo e la sua incapacità di riconoscere e affrontare le problematiche che hanno portato alla rottura possono contribuire a un senso di disprezzo e di insoddisfazione nella relazione.
È normale sentirsi in colpa quando una relazione finisce, specialmente quando ci sono bambini coinvolti e si desidera il loro benessere. Tuttavia, è importante riconoscere che entrambe le parti hanno delle responsabilità e che le sue scelte sono state influenzate dalle circostanze e dalle sue necessità emotive.
La sua felicità nella scelta di porre fine alla relazione è un segnale di resilienza e autoconsapevolezza. È fondamentale continuare a esplorare e comprendere i suoi sentimenti e le sue esperienze per poter andare avanti in modo sano.
Le consiglio, oltre che a rivolgersi ad un professionista, di concedersi il tempo e lo spazio necessari per elaborare queste emozioni e riflessioni, senza giudicarsi troppo severamente. Le sue domande non sono affatto sciocche, ma piuttosto un passo importante verso la comprensione di sé e delle sue relazioni.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Gloria Giacomin
Gentilissima,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza con tanta autenticità. La decisione di separarsi, soprattutto in una fase così delicata della sua vita, è una scelta che richiede coraggio e profonda consapevolezza. È evidente quanto Lei abbia riflettuto sui suoi sentimenti e sulle sue necessità, dimostrando una grande forza.
Il suo dubbio sull’amore è tutt’altro che banale. L’amore, per essere autentico, deve coinvolgere reciprocità, rispetto e sostegno. Ciò che descrive sembra riflettere un’assenza di questi elementi essenziali, e la sua scelta di interrompere la relazione è un atto di rispetto verso se stessa e i suoi figli.
Consideri questa fase come un’opportunità per ridefinire ciò che desidera in una relazione e costruire una nuova serenità. Il percorso intrapreso non è semplice, ma i suoi passi dimostrano una grande capacità di costruire un futuro più sano per tutti.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Buongiorno, questa situazione da lei descritta mostra come suo marito non accetta il suo rifiuto e come dice lei per mostrate sensi di colpa. L'amore non è definibile, di sicuro se sente di aver fatto la scelta giusta in quanto non più innamorata è un ottima occasione per andare avanti. Da un altro punto di vista affrontare una separazione in casa condivisa non è mai una delle soluzioni migliori poichè può creare confusione nel definire i limiti sia per lei, per suo ex marito e anche per i suoi figli.
L’amore autentico non si basa solo su alcune caratteristiche come attrazione fisica o dolcezza, ma richiede rispetto, affetto e sostegno reciproco. Dal tuo racconto emerge che hai fatto tutto il possibile per salvare la relazione, ma la trascuratezza emotiva e il mancato supporto del tuo compagno hanno spento i tuoi sentimenti. Cercare di farti sentire in colpa è manipolativo e ingiusto, soprattutto considerando i tuoi sforzi e i tuoi bisogni non ascoltati. La tua decisione di interrompere la relazione è stata coraggiosa e necessaria per il tuo benessere e quello dei tuoi figli. Ti meriti un amore completo e rispettoso.
Buonasera,
Innanzitutto, voglio riconoscere il coraggio che hai dimostrato nel prendere una decisione difficile e nel cercare di riflettere sui tuoi sentimenti e sulla tua situazione. È normale sentirsi confusi e tormentati dopo una rottura, specialmente quando ci sono bambini coinvolti e quando ci sono stati momenti di dolore e di difficoltà emotiva.
Per rispondere alla tua domanda, l'amore è un sentimento complesso e multiforme. Può manifestarsi in modi diversi e, come hai notato, può talvolta basarsi su caratteristiche specifiche piuttosto che su una connessione profonda e globale. L'amore dovrebbe includere una varietà di elementi, tra cui rispetto, affetto, sostegno reciproco e la capacità di affrontare insieme le difficoltà. Se nella tua relazione hai percepito che questi elementi mancavano, è comprensibile che tu ti sia sentita disprezzata e poco valorizzata.
L'attrazione fisica e la dolcezza sono sicuramente aspetti importanti in una relazione, ma non sono gli unici. Un amore sano e duraturo si basa su una connessione emotiva profonda, sulla comunicazione aperta e sul sostegno reciproco. Se il tuo compagno si è concentrato solo su alcune caratteristiche e ha trascurato gli aspetti più importanti della relazione, è comprensibile che tu abbia sentito la necessità di allontanarti.
È anche normale che il tuo ex compagno stia cercando di attribuirti delle colpe per la rottura. Questo può essere una forma di difesa per lui, un modo per non affrontare le conseguenze delle sue azioni. È importante ricordare che le relazioni richiedono il contributo di entrambe le persone. Se uno dei partner non è presente emotivamente o non si impegna attivamente per la relazione, è difficile costruire un legame sano.
Infine, è fondamentale che tu ti prenda cura di te stessa e dei tuoi sentimenti. È normale sentirsi in colpa, ma cerca di distinguere tra la responsabilità che ognuno ha nella relazione e il senso di colpa che può derivare da manipolazioni emotive. Se hai preso la decisione di separarti, è perché hai valutato che non c'erano le condizioni per una relazione sana e appagante.
Considera di rivolgerti a un professionista per un supporto emotivo, che ti possa aiutare a elaborare questi sentimenti e a costruire un nuovo percorso per te e per i tuoi bambini. La tua felicità e il tuo benessere sono importanti.
Ti auguro il meglio nel tuo cammino.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli

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