Buonasera dottori. Dal 2021 soffro di un disturbo alimentare (BED) trattato sin dall’inizio con psic
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Buonasera dottori. Dal 2021 soffro di un disturbo alimentare (BED) trattato sin dall’inizio con psicoterapia e sertralina. Quest’anno fortunatamente sono riuscita a raggiungere un buon equilibrio tale da poter gradualmente ridurre e poi sospendere la terapia farmacologia (ero seguita da una psichiatra). Nell’ultimo mese tuttavia la mia quotidianità è stata stravolta da diversi eventi e mi ritrovo a vivere un forte stress e, di pari passo, sono tornati gli episodi bulimici. Premetto che il trattamento psicoterapico non è mai stato interrotto (tuttavia non sta sortendo particolari benefici) a vostro avviso sarebbe bene valutare la ripresa della terapia farmacologica? Se si, posso rivolgermi anche al mio medico di base (per cambio città non sono piu seguita dalla psichiatra).
A vostro avviso dovrei anche valutare di rivolgermi ad un altro psicoterapeuta?
Grazie
A vostro avviso dovrei anche valutare di rivolgermi ad un altro psicoterapeuta?
Grazie
Gentile Utente,
sarebbe senza dubbio opportuno valutare la possibilità di reintrodurre in terapia un farmaco che l'aiuti a gestire questa fase delicata della sua vita, ma è bene comunque rivolgersi ad uno specialista.
Quanto alla psicoterapia, potrebbe trattarsi di un blocco temporaneo, per cui prima di considerare l'inizio di un nuovo percorso psicoterapico, attenderei di reimpostare la farmacoterapia di supporto.
sarebbe senza dubbio opportuno valutare la possibilità di reintrodurre in terapia un farmaco che l'aiuti a gestire questa fase delicata della sua vita, ma è bene comunque rivolgersi ad uno specialista.
Quanto alla psicoterapia, potrebbe trattarsi di un blocco temporaneo, per cui prima di considerare l'inizio di un nuovo percorso psicoterapico, attenderei di reimpostare la farmacoterapia di supporto.
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Penso che sia opportuno approfondire il motivo per cui la psicoterapia "non funziona": può farlo insieme al suo terapeuta attuale. Nel caso fosse impossibile arrivare ad un chiarimento ed ad un superamento dell'impasse valuterei la possibilità di rivolgersi ad altri. La reintroduzione del farmaco va attentamente valutata perché non può significare un ritorno allo stato precedente , vanificando un progresso sostanziale nella sua cura che consiste nell'affrontare un momento di crisi con risorse esclusivamente psicologiche
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