Buonasera Dottori, avrei bisogno di un parere sulla situazione che vivo col mio compagno. Stiamo in

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Buonasera Dottori,
avrei bisogno di un parere sulla situazione che vivo col mio compagno. Stiamo insieme da 15 anni, ci siamo fidanzati anche perché avevamo in progetto in comune,quello della famiglia, che abbiamo iniziato a realizzare 4 anni fa con la nascita del nostro primo figlio. Da un mese e mezzo è nato anche il secondo ma il mio compagno sembra sempre molto più affaticato di me dalla gestione della quotidianità, nonostante sia a casa dal lavoro da un mese e mezzo, e qui viene il punto. Dopo una vita di lavoro come operaio, ha preso il diploma alle serali tre anni fa e gli è capitata adesso un'ottima opportunità lavorativa come impiegato (cosa che lui non avrebbe mai sperato che accadesse) ma non è contento perché non sente il mio supporto siccome dice di aver capito da pochi anni che il lavoro dei suoi sogni è quello di mettersi in proprio sviluppando videogiochi. Questa cosa non c'era quando ci siamo fidanzati, e a me non va molto giù,in quanto penso che con una famiglia sia molto più sensato godere dell'opportunità che è capitata di recente senza incaponirsi su un sogno. Per lui, però,sembra che non ci sia altra via per essere felice e ritiene che la nostra armonia venga messa in crisi dal fatto che io la pensi diversamente sulla questione. Vedo poca voglia di collaborare per aiutarmi,lo fa ma spesso agisce come se fossi un capo che dà ordini,non felice di fare la sua parte. Ho esposto il mio punto di vista e per lui fare dei lavori in casa è levare tempo al suo progetto che pensa possa portare benessere alla famiglia. Ma la famiglia è qui e ora e non posso sentirmi così. Come posso fare a risolvere la situazione? A fine gennaio è anche venuto a mancare mio papà,il che non fa che aggravare la situazione emotiva che ho. Grazie a chi vorrà aiutarmi a capire come risolvere il problema.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione complessa che racconta. Non è facile mantenere gli equilibri familiari nel momento in cui ci sono così tanti cambiamenti. Penso che la cosa migliore possa essere confrontarvi a cuore aperto sulla questione, esprimendo entrambi il vostro punto di vista e le vostre preoccupazioni, senza giudizi. In alternativa, se questo non è possibile, potete pensare di intraprendere una psicoterapia di coppia o intraprendere lei un supporto psicologico per elaborare questo momento difficile. Rimango a disposizione se ha ulteriori dubbi o domande, o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio! Dott.ssa Rota
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Buongiorno gentile utente. Mi rendo conto che vive una situazione difficile e che ciò le causi stress e emozioni negative. Partiamo da una considerazione generale, costruire una famiglia e condurre una vita familiare serena e appagante, implica molto impegno da parte di tutti i componenti, un impegno fatto di empatia, accettazione, condivisione delle emozioni positive, una buona comunicazione, e anche dei compromessi se necessario (spesso è necessario). Questo impegno ha un fattore limitante, il carattere delle persone. Ci sono persone che esprimono le emozioni in modo completamente diverso, così come è diversa la capacità di imporre le proprie idee e i propri bisogni; queste diversità si manifestano in scontri e litigi, che a volte sono risolutivi del problema, altre volte lasciano strascichi di sentimenti negativi. Il mio consiglio per la sua situazione familiare è di trovare un momento di serenità con suo marito e innescare una comunicazione assertiva, in cui ognuno dei due esprima con gentilezza i propri sentimenti e i propri bisogni, è importante che ci sia una fase di ascolto attivo, in cui uno parla e l'altra ascolta senza interrompere e viceversa. Da questo momento deve nascere qualche soluzione che vada nella direzione del benessere familiare, sarà sicuramente un compromesso all'inizio, ma è la direzione giusta da prendere. Ad esempio, parlando del lavoro di suo marito (ascolti bene le sue motivazioni, il significato che attribuisce alle sue ambizioni), potrebbe proporgli con gentilezza di organizzare il suo tempo in modo da contribuire in qualche modo all'economia domestica (faccia scegliere a lui il modo). Se ha grande passione per un progetto diverso lo sostenga, ma cerchi di capire insieme a lui se nel frattempo (visto cha avete bambini molto piccoli) può stringere i denti e far convivere il nuovo lavoro da impiegato con il progetto di sviluppare videogiochi. Un altro consiglio è di scrivere entrambi una matrice delle priorità personali: ha quattro sezioni, 1) ciò che è urgente e importante (da fare ora), 2) ciò che è urgente ma non importante (delegarlo), 3) ciò che è importante ma non urgente (programmarlo nel tempo), infine 4) ciò che è poco importante e poco urgente (rimandarlo a tempi debiti). Noterete che le vostre matrici (si chiamano matrici di Eisenhower) differiranno nei contenuti. Il passo successivo è provare a creare una matrice comune!
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione e un punto di partenza per cambiare l'ambiente familiare nella direzione del benessere psicologico di tutti. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
State insieme da 15 anni, durante i quali avete anche avuto due bambini. In 15 anni tutti cambiamo (per fortuna), nulla rimane immutato, anche se non ce ne accorgiamo. La cosa difficile stando in coppia è riuscire a cambiare rimanendo "paralleli", riuscendo cioè a cambiare restando in contatto, emotivamente e praticamente. Dovete riuscire quindi a capire se i vostri reciproci cambiamenti (naturali) vi hanno portato su rette comunque parallele e costantemente vicine o se vi hanno allontanato, ormai definitivamente. Dovete parlarne seriamente e capire cosa sia meglio per entrambi. Dal mio punto di vista sarebbe utile per entrambi fare una terapia individuale, che per metta ad ognuno di esplorare se stesso, trovare il proprio benessere per poi stare bene in coppia. In alternativa potreste provare una terapia di coppia, per imparare almeno a comunicare i vostri rispettivi bisogni e capire se siete ancora sulla stessa lunghezza d'onda. Un saluto
Buongiorno, scrive che lei e il suo compagno state insieme da 15 anni, con 2 figli. Sembra una relazione solida, certo la gestione dei fii è sempre difficile, coniugare lavoro, casa, figli... La situazione che sta vivendo a livello lavorativo il suo compagno gli ha dato una nuova spinta, l'entusiasmo di sognare e poter cambiare. Credo che andrebbe sostenuto in questo, non ostacolato. Spesso i cambiamenti fanno paura, ma non per questo dobbiamo rimanere intrappolati nel passato.
Sicuramente un confronto insieme ad un professionista vi aiuterebbe a chiarire cosa sta succedendo in questo momento, quali sono le vostre aspettative e quali le paure.
Consiglio di trovare un professionista con cui affrontare quello che sta accadendo.
Resto a disposizione
Un saluto
Claudia m
Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione difficile con il tuo compagno dopo la nascita del secondo figlio. È comprensibile che il tuo compagno si senta affaticato dalla gestione della quotidianità, specialmente considerando che è appena diventato padre per la seconda volta e ha avuto recentemente un cambiamento lavorativo.
La differenza di opinioni riguardo al suo desiderio di intraprendere la carriera di sviluppatore di videogiochi può essere fonte di tensione nella vostra relazione. È importante ricordare che i sogni e le ambizioni personali possono evolvere nel corso della vita e talvolta possono creare conflitti all'interno della coppia. È fondamentale cercare un punto di incontro e una comunicazione aperta per risolvere i contrasti.
Ti suggerisco di cercare un momento tranquillo per sedervi insieme e avere una conversazione sincera. Esprimi il tuo punto di vista sulla situazione e cerca di comprendere anche il punto di vista del tuo compagno. Cerca di trovare un compromesso che possa tener conto delle esigenze di entrambi, come ad esempio dedicare un certo periodo di tempo al suo progetto di sviluppo di videogiochi, ma anche di trovare un equilibrio con la gestione delle responsabilità familiari.
È importante anche cercare di supportarsi reciprocamente in questo momento di transizione. La recente perdita di tuo padre può aver intensificato le tue emozioni e influire sulla tua capacità di affrontare i problemi relazionali. Potrebbe essere utile cercare il supporto di un consulente o terapeuta di coppia, che può aiutare a facilitare la comunicazione e a trovare soluzioni che rispettino entrambi i vostri bisogni.
Infine, cerca di prenderti cura di te stessa in questo periodo di stress emotivo. Ricorda che la risoluzione di questi conflitti richiede tempo, pazienza e impegno da entrambe le parti, ma con il supporto adeguato potrete superare questa difficoltà e trovare un nuovo equilibrio nella vostra relazione.
Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare una soluzione che sia soddisfacente per entrambi.
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Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione complicata che sta vivendo. Mantenere gli equilibri familiari è sempre molto complicato, poiché le relazioni amorose sono composte da numerevoli aspetti. Sicuramente provare ad avere una comunicazione assertiva, nella quale si vanno a tenere conto gli obiettivi di tutti e si vanno a costruire i giusti compromessi, potrebbe essere una buona strada da percorrere. In caso questo non dovesse bastare, o non dovesse portare i risultati sperati, allora consiglio una terapia di coppia.
Rimango disponibile per ulteriori consulti, anche online, cordiali saluti. Dott. Federico Paparozzi
Cara Utente, innanzitutto mi dispiace per la sua importante perdita, una ferita sicuramente ancora fresca. Dopo la morte di suo padre, la nascita del suo secondo bambino, immagino quanto sia difficile per lei, in un momento così delicato della sua vita, immaginare di dover attraversare e affrontare ancora un altro cambiamento: i nuovi desideri di suo marito. Credo che lei ora come ora desideri una stabilità e un supporto. Potrebbe innanzitutto coinvolgere suo marito in un percorso di coppia, per provare ad ascoltarvi reciprocamente e trovare un compromesso. Se non fosse possibile intraprendere questa strada, potrebbe cercare un supporto individuale per se stessa.
Io resto a sua disposizione.
Un caro saluto.
Mariagiulia Sacco
Buongiorno, mi dispiace per la situazione di difficoltà che sta vivendo al momento. Sono sicuro che attraverso una adeguata comunicazione con il suo compagno si riuscirà a raggiungere l'armonia che era già presente all'interno della vostra coppia. Durante la crescita, si può cambiare: ascolti i desideri, i sogni del suo compagno provando a non giudicare ma a vedere quello che anche l'altro sta cercando di farle vedere. In questo modo, senza essere troppo concentrata su sé stessa, avrà un punto di vista diverso e sicuramente riuscirà a comprendere le ragioni del comportamento del suo compagno. Resto a disposizione per colloqui di supporto online.
Gentile signora, sicuramente il momento che state vivendo in famiglia è un po' complicato. La nascita di un figlio, inoltre, mette sempre in crisi gli equilibri coniugali, e i progetti personali, quando non si integrano nella visione comune, creano trambusto , incertezze e insicurezze. D'altronde la famiglia nasce e si mantiene forte su progetti di coppia condivisi che necessitano, a volte, di sacrifici e sforzi.
Mentre lei sente il disagio di una scelta personale e "non condivisibile" del suo compagno, è possibile che lui non si senta appoggiato in un percorso di realizzazione personale che reputa di grande importanza, si senta solo e provi delusione.
E' chiaro che queste circostanze possono allontanare la coppia e generare situazioni di crisi.
La invito a puntare i focus sulle vostre risorse (che saranno sicuramente tante, con una bella famiglia come la descrive) e, laddove lo ritenesse necessario, la invito a contattarmi per una consulenza individuale o di coppia.
Buongiorno, mi spiace per la situazione che si trova ad affrontare emotivamente. Il progetto di una coppia e di una famiglia che cresce è un percorso che richiede comunicazione, confronto, ascolto reciproco. Credo che valutare un percorso di coppia possa esservi utile per riallineare gli equilibri fra voi, cercando di ascoltare i bisogni dell'uno e dell'altro. Resto a sua disposizione per una consulenza. Un caro saluto
Buongiorno, dalle sue righe si può riconoscere alcuni aspetti legati al cambiamento che indubbiamente mettono l'equilibrio di coppia alla prova nel suo percorso evolutivo: la nascita dei figli e il nuovo lavoro possibile di suo marito. Questo richiama a dover ricalibrare gli equilibri e gli obiettivi dei partner e della coppia in sé. Il matrimonio è un contratto che i due soggetti contraggono e che giurano di mantenere attivo nel corso della loro vita. Se avvenimenti esterni mettono in discussione questo vincolo è utile confrontarsi anche con l'aiuto di un esperto che possa aiutare le coppia a "ridefinire" il loro stare insieme e il nuovo percorso che sta affiorando, cercando di individuare nuovi obiettivi e desideri di ciascuno. Cordiali saluti
Gentilissima, la nascita di un figlio comporta sempre un riassestamento in famiglia. Al momento sembra che voi siate su due pianeti diversi, con obiettivi e priorità diverse. Per lui è molto importante questo sogno e che lei lo sostenga, per lei è importante il suo aiuto e la sicurezza di base, mantenendo tutto come è. Purtroppo ogni scelta verso l'ignoto comporta una quota di rischio con ansia associata, perchè siamo abituati a cercare di tenere tutto sotto controllo e quello che non conosciamo ancora ci fa paura. Il mio consiglio è di cercare di trovare una connessione emotiva con suo marito. Anche se con due bambini piccoli non è semplice, provi a ritagliarsi dei momenti solo per voi, una cena fuori, qualsiasi momento. È molto importante curare la coppia e non perdersi. Probabilmente se lei gli esponesse le sue paure, ma riuscisse comunque a sentirlo vicino emotivamente, lui si sentirà più compreso. Se il suo timore è affrontare un cambiamento ora per via degli eventi che sono successi nella sua vita nell'ultimo periodo, glielo comunichi in modo sincero e non aggressivo, dicendogli che vorresti appoggiarlo e assecondarlo, ma non in questo momento. Il continuo conflitto può generare una rottura se non si trovano punti di contatto, ma sono certa che li avete, bisogna solo trovarli. Le auguro il meglio, rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cari saluti, Dott.ssa Roberta Evangelista
Buongiorno, capisco la complessità della situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso di coppia per confrontarvi su questi temi supportati da un professionista.
Le dinamiche di coppia spesso restano sommerse ed inespresse e questo non permette uno sviluppo armonico della relazione coniugale.
A disposizione
Cordiali saluti
D.ssa Giada Turra
Buongiorno,
nessuno di noi può dire/spiegare quanto sia difficile affrontare un lutto. Se all'interno di questa problematica si aggiunge anche un'ulteriore destabilizzazione data da un cambio di rotta, di interessi, di piani e programmi fatta dal suo compagno, la situazione si complica ulteriormente. Se non ho capito male sta vivendo una mancanza di equilibrio forte. Sicuramente bisognerebbe approfondire meglio la relazione che ha con il suo partner, per cercare di capire come fare per cercare di proseguire collaborando come team, piuttosto che creare situazioni di conflitto interne.
Se vuole, possiamo approfondire maggiormente il discorso, ma si ricordi, come diceva Shakespeare "non c'è notte che non veda il giorno".

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno. Quanti cambiamenti assieme: un lutto, una nascita, un cambiamento lavorativo. E' come vivere l'esperienza di un terromoto. Se fosse davvero un terromoto, ognuno di voi cercherebbe istintivamente l'altro per sapere come sta e porgergli la mano.Non penso in nessun modo che vi dareste addosso uno con l'altro per non cercare na via d'uscita. Una terapia di coppia spesso serve a questo: a vedere l'altro con compassione, a farmi dare compassione, a prendersi la mano invece che mettere un muro in mezzo che vi separa, vi fa sentire entrambi soli e non amati. Vi auguro di lavorare assieme per abbassare quel muro e ritornare a camminare assieme. Con qualche sforzo e qualche volta con un supporto esterno. Un abbraccio
Gentile signora,
Il rapporto di coppia segue un percorso di evoluzioni e fasi critiche nel corso degli anni, soprattutto ogni cambiamento (matrimonio, nascita dei figli, cambio del lavoro) genera una necessità di riorganizzazione e di ricreare un nuovo equilibrio di coppia. Da ciò che racconta allo stato attuale Lei sta vivendo emozioni di sofferenza e di incomprensione con suo marito. Il primo consiglio che posso darle è di iniziare un percorso psicologico per lei stessa, per raggiungere una maggiore consapevolezza dei suoi stati psicologici ed emotivi, la possibilità di elaborare le sofferenze legate alla perdita di suo papà, i suoi bisogni di supporto per la gestione familiare e per lo svolgimento delle funzioni genitoriali. In parallelo si lavora anche sul rapporto con suo marito, le aspettative, i bisogni reciproci, lo scambio comunicativo per poter raggiungere il benessere di entrambi.
Per qualsiasi ulteriore richiesta può contattarmi. Saluti
Dott.ssa Maria Luisa Strano
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Mi dispiace molto per la perdita di tuo padre e per le difficoltà che stai attraversando nella tua relazione con il tuo compagno. È comprensibile che tu ti senta frustrata e preoccupata per la situazione attuale.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire questa situazione:

Comunicazione aperta e sincera: È importante continuare a comunicare apertamente con il tuo compagno sui tuoi sentimenti e sulle tue preoccupazioni. Cerca di esprimere i tuoi pensieri in modo calmo e rispettoso, ascoltando anche il suo punto di vista. Parlate dei vostri obiettivi comuni per il futuro e cercate di trovare un compromesso che possa soddisfare entrambi.
Supporto reciproco: Ricorda che siete una squadra e che dovreste sostenervi a vicenda in questo momento difficile. Esprimi al tuo compagno quanto sia importante per te sentirlo vicino e coinvolto nella gestione della famiglia, specialmente dopo la perdita di tuo padre.
Cerca di capire le sue preoccupazioni: Cerca di comprendere le preoccupazioni e i desideri del tuo compagno riguardo al suo lavoro e al suo sogno di sviluppare videogiochi. Potrebbe essere utile avere una conversazione approfondita per capire meglio le sue motivazioni e vedere se c'è un modo per conciliare i suoi desideri con le esigenze della famiglia.
Ricerca di compromessi: Cerca di trovare dei compromessi che possano soddisfare entrambi. Ad esempio, potreste pianificare un periodo di tempo dedicato al suo progetto personale, bilanciato da momenti in cui si concentra sul sostegno della famiglia e sulle responsabilità domestiche.
Considera il supporto professionale: Se la situazione continua a essere difficile da gestire, potreste valutare la possibilità di consultare un consulente matrimoniale o una terapeuta familiare. Questo potrebbe aiutarvi a comunicare in modo più efficace e a trovare soluzioni per affrontare le vostre differenze.
In ogni caso, è importante ricordare che le relazioni richiedono impegno, pazienza e comprensione reciproca. Con il tempo e lo sforzo, spero che tu e il tuo compagno possiate superare questa sfida insieme e trovare un equilibrio che funzioni per entrambi.
Gentilissima utente, e grazie per la condivisione della vostra situazione, che appare complessa e ricca di emozioni. Affrontare questioni relazionali in un contesto di transizione, come la nascita di un nuovo bambino e il cambiamento di lavoro, può essere particolarmente sfidante. L'approccio sistemico-relazionale offre una prospettiva utile per comprendere le dinamiche tra voi due e per trovare possibili soluzioni.
In primo luogo, è importante riconoscere che entrambi state vivendo un periodo di adattamento. La nascita di un figlio comporta un cambiamento significativo nel sistema familiare e può portare con sé tensioni legate ai ruoli, alle aspettative e alle responsabilità. È possibile che il vostro compagno stia lottando con sentimenti di inadeguatezza, soprattutto in relazione alla sua nuova opportunità lavorativa e al sogno di intraprendere un'attività in proprio. Questi sentimenti potrebbero essere amplificati dal recente lutto per la morte di tuo padre, che potrebbe influenzare il tuo stato emotivo e le tue aspettative all'interno della coppia.
Dal punto di vista sistemico, è utile considerare che i vostri comportamenti e sentimenti sono interconnessi. Ad esempio, la percezione di tuo marito di non ricevere il tuo supporto potrebbe innescare una reazione difensiva nella tua risposta, creando un circolo vizioso di incomprensione reciproca. È fondamentale aprire uno spazio di comunicazione in cui entrambi possiate esprimere i vostri bisogni, paure e desideri senza il timore di essere giudicati.
Ti suggerisco alcuni passi che potreste considerare:
1. Comunicazione aperta: Iniziate un dialogo sincero sui vostri sentimenti e le vostre aspettative. Potreste trovare utile farlo in un ambiente tranquillo, lontano dalle distrazioni quotidiane. Portate un focus sulle emozioni e sulle necessità di entrambi, piuttosto che sulle soluzioni pratiche.
2. Riconoscimento reciproco: È importante che entrambi vi sentiate compresi e validati. Riconoscere le paure e i sogni dell'altro può aiutare a creare empatia e apertura. Ad esempio, potresti esprimere di comprendere il desiderio di lui di perseguire il suo sogno e, al contempo, spiegare le tue preoccupazioni riguardo alla stabilità familiare.
3. Riderivare il tempo e le responsabilità: Potreste cercare di esplorare insieme una divisione dei compiti che tenga conto dei sogni di lui, ma anche del bisogno immediato di supporto per la famiglia. Potrebbe essere utile trovare un compromesso che permetta a lui di dedicare alcune ore alla sua passione, ma anche di contribuire alla gestione della casa e dei bambini.
4. Accettare il cambiamento: Entrambi dovete affrontare un momento di transizione e riconoscere che ogni cambiamento porta con sé delle sfide ma anche opportunità. Potreste scoprire che il perseguire i sogni di entrambi può essere parte di un equilibrio più ampio.
5. Supporto esterno: Considerate la possibilità di rivolgervi a un professionista esperto in terapia di coppia o consulenza familiare. Un terapeuta può offrire uno spazio neutro per approfondire queste dinamiche e trovare strategie più efficaci per comunicare.
Infine, ricordate che ogni relazione richiede tempo, pazienza e impegno. La chiave sta nel lavorare insieme per costruire un ambiente in cui entrambi possiate sentirvi supportati nelle vostre aspirazioni e responsabilità, rendendo la vostra famiglia un contesto di crescita condivisa. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Buongiorno e grazie per aver condiviso una parte così delicata della sua vita di coppia. Comprendo quanto la situazione che descrive può risultare complessa e carica di emozioni. È evidente che la recente nascita del secondo figlio e la recente perdita di suo padre hanno aggiunto intensità emotiva e nuovi equilibri da trovare nella quotidianità familiare.
Dal suo racconto emerge una situazione in cui entrambi sembrate avere obiettivi e priorità che, pur essendo validi e legittimi, entrano in conflitto: da una parte, lei sembra desiderare stabilità e un sostegno concreto per affrontare le esigenze quotidiane, dall'altra, il suo il compagno sembra vivere una fase di transizione, forse legata a un bisogno di realizzazione personale che si manifesta nella volontà di intraprendere una nuova strada lavorativa.
In questi casi, è fondamentale che entrambi riusciate a comunicare in modo aperto e rispettoso, cercando di trovare strategie che non compromettano né il progetto familiare né la soddisfazione individuale. Potrebbe essere utile esplorare insieme, magari con l'aiuto di un professionista, quali siano i timori, le aspettative ei desideri che animano entrambi, così da identificare nuove modalità per sostenervi reciprocamente senza sentirvi bloccati o in competizione.
Vi invito a considerare anche il supporto di uno psicologo o di un terapeuta di coppia: un percorso guidato potrebbe facilitare il dialogo tra lei e il suo compagno, offrendo uno spazio sicuro in cui trattare le difficoltà e trovare una via di maggiore armonia e comprensione.

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