Buonasera dottori a parte alcuni commenti di voi dottori che li valuto ottimi... Mentre altri a dire
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Buonasera dottori a parte alcuni commenti di voi dottori che li valuto ottimi... Mentre altri a dire il vero mi mettete più ansia a leggervi☺️vi ripeto io adesso con 5 goccie al mattino e 5 il pomeriggio con 9 di sera sto bene senza ansia e dormo bene ne attacchi di panico... La cosa che volevo sapere è che leggendo il bugiardino non si può continuare con il lexotan x tanto tempo io domenica concludo un mese di terapia ma scalando di poco sto bene... Volevo sapere si può continuare anche x periodi più lunghi visto il basso dosaggio grz....
Salve, può considerare la risposta al messaggio precedente. LA saluto. M.M.
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Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo importante esprimere le proprie questioni relative ai farmaci al medico prescrivente, sicuramente persona più competente. A mio avviso sarebbe inoltre essenziale intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa identificare e riconoscere cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Salve, rivolga questa domanda al proprio medico di fiducia.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buona serata.
Dott. Fiori
La questione farmacologia è una cosa non semplice. Bisogna tenere conto di alcuni aspetti:
- caratteristiche mediche individuali (patologie, allergie, condizione medica generale, ecc...)
- situazione e dosaggio (da quanto tempo, a che scopo, con che obiettivo)
- condizione (perché le serve?) e eventuale stato della terapia psicologica
nelle situazioni con attacco di panico è fondamentale che oltre ad uno psichiatra che le prescrive il farmaco, si avvalga anche di una terapia psicologica. Proprio l'equilibrio tra le due terapie può essere (insieme agli aspetti medici) la chiave per capire l'appropriatezza del dosaggio e il momento in cui, eventualmente, andare a scalare.
Si rivolga al medico prescrivente e senta il suo terapeuta (se c'è) o ne contatti uno per affiancare al farmaco la terapia psicologica.
- caratteristiche mediche individuali (patologie, allergie, condizione medica generale, ecc...)
- situazione e dosaggio (da quanto tempo, a che scopo, con che obiettivo)
- condizione (perché le serve?) e eventuale stato della terapia psicologica
nelle situazioni con attacco di panico è fondamentale che oltre ad uno psichiatra che le prescrive il farmaco, si avvalga anche di una terapia psicologica. Proprio l'equilibrio tra le due terapie può essere (insieme agli aspetti medici) la chiave per capire l'appropriatezza del dosaggio e il momento in cui, eventualmente, andare a scalare.
Si rivolga al medico prescrivente e senta il suo terapeuta (se c'è) o ne contatti uno per affiancare al farmaco la terapia psicologica.
Buonasera, mi dispiace che alcune risposte le hanno messo ansia, cmq per quanto riguarda lo scalaggio del lexton, lo dovrebbe chiedere al medico che gliel'ho prescritto inizialmente è piu adatto di noi psicoterapeuti. Inoltre potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia per poter elaborare il motivo del suo bisogno che la porta ad assumere per tanto tempo questo medicinale, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera Gentile Utente, questa domanda dovrebbe rivolgerla al suo medico di base. Mi permetto di fare un appunto a riguardo: il problema del farmaco è che prima o poi il corpo si abitua e per sortire lo stesso effetto dovrebbe aumentarne le dosi. Questo ovviamente a lungo andare non è sostenibile: per questo il farmaco ha un effetto ottimale nel breve termine, ma non sul lungo termine. Nel caso in cui abbassando le dosi o smettendo di assumere il farmaco dovessero ripresentarsi i sintomi, il mio consiglio è quello di affiancare il farmaco ad una psicoterapia. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera come psicoterapeuta non posso somministrare farmaci, deve rivolgere questa domanda a chi ha prescritto la terapia. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Come già suggerito è opportuno chiedere allo specialista che le ha prescritto come e quando scalare il dosaggio per arrivare alla sospensione dell'assunzione del farmaco
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno,
Il mio suggerimento è quello di rivolgersi al medico che le ha prescritto il lexotan o ad uno specialista per valutare la sospensione e lo scalaggio del farmaco (se necessario), in maniera da essere correttamente seguita e supportata anche in questa fase.
Le suggerisco anche di prendere in considerazione un percorso psicoterapico, con l'obiettivo a lungo-medio termine di poter sospendere del tutto il farmaco; lavorando per costruire abilità e risorse per la gestione efficace dell'ansia e dei fattori di stress quotidiani e identificando le cause e i fattori di mantenimento dei suoi sintomi ansioni.
Il mio suggerimento è quello di rivolgersi al medico che le ha prescritto il lexotan o ad uno specialista per valutare la sospensione e lo scalaggio del farmaco (se necessario), in maniera da essere correttamente seguita e supportata anche in questa fase.
Le suggerisco anche di prendere in considerazione un percorso psicoterapico, con l'obiettivo a lungo-medio termine di poter sospendere del tutto il farmaco; lavorando per costruire abilità e risorse per la gestione efficace dell'ansia e dei fattori di stress quotidiani e identificando le cause e i fattori di mantenimento dei suoi sintomi ansioni.
Buonasera
Faccio seguito alla sua precedente richiesta e le confermo che le domande specifiche inerenti il farmaco vanno formulate al medico specialista che le ha prescritto il farmaco.
Io come i miei colleghi che stanno rispondendo siamo psicologi e psicoterapeuti e non siamo specialisti in farmacologia.
Rimane evidente che il medico potrebbe confermarle o meno i suoi debbi ma rimane fermo il principio che l’aspetto legato alla risoluzione dei suoi problemi verte sulla psicoterapia in quanto il farmaco interviene invece solo sul sintomo ma non sulla causa.
Un cordiale saluto
Faccio seguito alla sua precedente richiesta e le confermo che le domande specifiche inerenti il farmaco vanno formulate al medico specialista che le ha prescritto il farmaco.
Io come i miei colleghi che stanno rispondendo siamo psicologi e psicoterapeuti e non siamo specialisti in farmacologia.
Rimane evidente che il medico potrebbe confermarle o meno i suoi debbi ma rimane fermo il principio che l’aspetto legato alla risoluzione dei suoi problemi verte sulla psicoterapia in quanto il farmaco interviene invece solo sul sintomo ma non sulla causa.
Un cordiale saluto
Gentile signora,
I farmaci possono essere utili per un certo periodo poiché agiscono sul sintomo, ma nel momento in cui finisce l'effetto del farmaco è possibile che il sintomo si ripresenti. Perciò per curare in profondità e definitivamente ansia, panico e insonnia le consiglierei un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto
I farmaci possono essere utili per un certo periodo poiché agiscono sul sintomo, ma nel momento in cui finisce l'effetto del farmaco è possibile che il sintomo si ripresenti. Perciò per curare in profondità e definitivamente ansia, panico e insonnia le consiglierei un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto
Gentile utente di mio dottore, In merito alla posologia dei farmaci e alla loro somministrazione è opportuno rivolgersi al medico prescrivente. Inoltre sarebbe opportuno, al fine di poter guardare ad un benessere di più lungo termine, intraprendere percorso psicoterapico. Approccio integrato, farmaci più psicoterapia in situazioni come la sua sono la cosa più indicata. Cordiali saluti Dott. Diego Ferrara
Come già suggerito dai colleghi, è opportuno chiedere al medico che le ha prescritto il farmaco. Senta esclusivamente, o meglio, prima di altri, il suo parere.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Gentile utente, può chiedere al medico che le ha prescritto il farmaco se può continuarlo per periodi più lunghi o pensare di cambiarlo con altri che hanno un'azione diciamo più continuativa. Valuti comunque l'idea di affiancare un percorso di psicoterapia perché l'ansia sotto farmaci passa ma le cause che l'hanno determinata dovrebbero essere risolte.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, l'utilizzo prolungato di un farmaco credo di per sè non essere una buona pratica. Per quanto al momento il suo corpo risponda bene all'assunzione anche se lieve delle gocce, credo che nel tempo possa assuefarsi alle dosi utilizzate. Quello che io consiglio sempre quando si fa uso di questi farmici è di affiancare una psicoterapia, poichè il farmaco toglie il sintomo ma non aiuta a comprendere il perchè dei suoi disturbi. Un lavoro in profondità, come quello di una psicoterapia, potrebbe aiutarla ad eliminare del tutto sintomi e di conseguenza il farmaco. Un caro saluto Floriana Guccione
Gent.mo utente, per quanto riguarda la farmacoterapia sarebbe opportuno chiedere allo specialista psichiatra. Cordialmente.
Buonasera,
rispetto al suo quesito sarebbe opportuno che si confronti con il professionista che le ha prescritto il farmaco in modo che tenga sotto osservazione l'andamento!
rispetto al suo quesito sarebbe opportuno che si confronti con il professionista che le ha prescritto il farmaco in modo che tenga sotto osservazione l'andamento!
Buonasera, credo sia opportuno rivolgersi al medico specialista che le ha prescritto i farmaci.
Un saluto
Un saluto
Buongiorno, per l'utilizzo di medicinali è sempre consono rivolgersi al medico curante. Le rivolga queste domande per avere più chiarezza sula questione.
MMM
MMM
Buongiorno, Le consiglio di chiedere spiegazioni al medico che le ha prescritto il farmaco.Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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