Buonasera Dottore, la contatto per chiederle un consiglio riguardo alla situazione che sto vivendo a
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Buonasera Dottore, la contatto per chiederle un consiglio riguardo alla situazione che sto vivendo attualmente con il mio compagno!
Io e il mio compagno abbiamo 18 anni di differenza io ne ho 37 e lui 55!
Stiamo insieme da sette anni, però i suoi non mi hanno mai accettata perchè lui prima viveva con loro!
Ora vivendo insieme a 2 ore di macchina dai suoi la situazione non è cambiata ma mi sembra anche peggiorata !
Nonostante io cerchi di essere gentile e rispettosa senza mai rispondere male la madre è sempre sgarbata!
Il mio compagno per di più non è figlio unico ma ha altri tre fratelli!
Però la madre del mio compagno è una rompiscatole anche con le mogli degli altri suoi figli eccetto una!
Chiedo un consiglio su come ci si deve comportare in queste situazioni!
Grazie!
Io e il mio compagno abbiamo 18 anni di differenza io ne ho 37 e lui 55!
Stiamo insieme da sette anni, però i suoi non mi hanno mai accettata perchè lui prima viveva con loro!
Ora vivendo insieme a 2 ore di macchina dai suoi la situazione non è cambiata ma mi sembra anche peggiorata !
Nonostante io cerchi di essere gentile e rispettosa senza mai rispondere male la madre è sempre sgarbata!
Il mio compagno per di più non è figlio unico ma ha altri tre fratelli!
Però la madre del mio compagno è una rompiscatole anche con le mogli degli altri suoi figli eccetto una!
Chiedo un consiglio su come ci si deve comportare in queste situazioni!
Grazie!
Gentile utente,
capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione come quella che descrive, soprattutto quando si tratta di relazioni familiari delicate e complesse. Il suo impegno nel cercare di mantenere un atteggiamento rispettoso e gentile è senza dubbio ammirevole, ma può risultare frustrante quando questo non porta ai risultati sperati.
In questi casi, è importante innanzitutto proteggere il vostro rapporto di coppia e il vostro benessere emotivo. Alcuni suggerimenti utili potrebbero essere:
Comunicazione con il partner: Parli apertamente con il suo compagno delle sue sensazioni e difficoltà. È fondamentale che lui riconosca il suo ruolo nel mediare tra lei e la sua famiglia d’origine. La sua posizione e il suo supporto possono fare la differenza.
Stabilire confini chiari: Insieme al suo compagno, stabilite dei limiti chiari con i suoi familiari. Questo non significa essere irrispettosi, ma garantire che il rispetto reciproco sia mantenuto.
Gestire le aspettative: Accettare che alcune dinamiche familiari possano non cambiare e imparare a non prenderle sul personale può aiutarla a vivere con meno stress.
Focus su di voi: Concentri le sue energie sul rafforzare la vostra relazione, senza permettere che le difficoltà esterne abbiano un impatto eccessivo su di voi come coppia.
Queste sono solo indicazioni generali, poiché ogni situazione è unica e merita di essere approfondita. Sarebbe utile e consigliato confrontarsi con uno specialista che possa offrirle un supporto più mirato e personalizzato.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione come quella che descrive, soprattutto quando si tratta di relazioni familiari delicate e complesse. Il suo impegno nel cercare di mantenere un atteggiamento rispettoso e gentile è senza dubbio ammirevole, ma può risultare frustrante quando questo non porta ai risultati sperati.
In questi casi, è importante innanzitutto proteggere il vostro rapporto di coppia e il vostro benessere emotivo. Alcuni suggerimenti utili potrebbero essere:
Comunicazione con il partner: Parli apertamente con il suo compagno delle sue sensazioni e difficoltà. È fondamentale che lui riconosca il suo ruolo nel mediare tra lei e la sua famiglia d’origine. La sua posizione e il suo supporto possono fare la differenza.
Stabilire confini chiari: Insieme al suo compagno, stabilite dei limiti chiari con i suoi familiari. Questo non significa essere irrispettosi, ma garantire che il rispetto reciproco sia mantenuto.
Gestire le aspettative: Accettare che alcune dinamiche familiari possano non cambiare e imparare a non prenderle sul personale può aiutarla a vivere con meno stress.
Focus su di voi: Concentri le sue energie sul rafforzare la vostra relazione, senza permettere che le difficoltà esterne abbiano un impatto eccessivo su di voi come coppia.
Queste sono solo indicazioni generali, poiché ogni situazione è unica e merita di essere approfondita. Sarebbe utile e consigliato confrontarsi con uno specialista che possa offrirle un supporto più mirato e personalizzato.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
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Grazie per aver condiviso la tua situazione. Capisco quanto possa essere difficile sentirsi non accettata dalla famiglia del tuo compagno nonostante i tuoi sforzi per mantenere un rapporto rispettoso. È importante ricordare che la tua relazione è con il tuo compagno, non con la sua famiglia. In situazioni come queste, il supporto del tuo compagno è essenziale. Parlane con lui in un momento di calma, spiegando come ti senti e quanto la situazione ti pesa. Chiedigli di sostenerti e di essere un mediatore nei rapporti con sua madre, senza mai farlo sentire “obbligato” a schierarsi contro la sua famiglia. Un messaggio come:
"Mi rendo conto che è difficile anche per te, ma avrei bisogno del tuo supporto per affrontare questa situazione. Possiamo pensare insieme a un modo per gestirla meglio?" può aiutarlo a capire quanto è importante il suo ruolo.
Mantieni il tuo comportamento gentile e rispettoso verso sua madre, ma evita di cercare di compiacerla a ogni costo. La calma e l'assertività spesso aiutano a gestire atteggiamenti difficili.
Se te la senti, potresti tentare un dialogo diretto con lei, mostrando apertura e disponibilità al confronto, come ad esempio: "capisco che abbiamo avuto delle difficoltà nel nostro rapporto. Mi piacerebbe sapere come posso migliorare la situazione."
Questo approccio potrebbe aiutarla a riflettere sul suo comportamento.
È importante che tu non lasci che questa situazione consumi la tua energia emotiva. Dedica del tempo a te stessa, alle tue passioni e alle cose che ti fanno stare bene. Ricorda che non sei tu a essere in difetto: il comportamento della madre del tuo compagno è una sua responsabilità, non tua.
Spero di averti dato qualche spunto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lisa Lovati
"Mi rendo conto che è difficile anche per te, ma avrei bisogno del tuo supporto per affrontare questa situazione. Possiamo pensare insieme a un modo per gestirla meglio?" può aiutarlo a capire quanto è importante il suo ruolo.
Mantieni il tuo comportamento gentile e rispettoso verso sua madre, ma evita di cercare di compiacerla a ogni costo. La calma e l'assertività spesso aiutano a gestire atteggiamenti difficili.
Se te la senti, potresti tentare un dialogo diretto con lei, mostrando apertura e disponibilità al confronto, come ad esempio: "capisco che abbiamo avuto delle difficoltà nel nostro rapporto. Mi piacerebbe sapere come posso migliorare la situazione."
Questo approccio potrebbe aiutarla a riflettere sul suo comportamento.
È importante che tu non lasci che questa situazione consumi la tua energia emotiva. Dedica del tempo a te stessa, alle tue passioni e alle cose che ti fanno stare bene. Ricorda che non sei tu a essere in difetto: il comportamento della madre del tuo compagno è una sua responsabilità, non tua.
Spero di averti dato qualche spunto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lisa Lovati
Buonasera,
capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione del genere, nonostante il suo impegno per mantenere un rapporto rispettoso. È evidente che la difficoltà non riguarda solo lei, ma si estende anche ad altre persone nella famiglia.
Il consiglio principale è proteggere la serenità del vostro rapporto, mantenendo una distanza emotiva dai comportamenti negativi della madre del suo compagno. Continui ad essere rispettosa, ma senza farsi carico di ottenere l’accettazione a tutti i costi: non è qualcosa che dipende da lei.
Con il suo compagno, potrebbe essere utile confrontarsi per stabilire dei limiti chiari, in modo che lui la sostenga di fronte a eventuali situazioni spiacevoli. L’importante è che senta il suo supporto e che agiate come una squadra.
Se la situazione continua a crearle disagio, valutare un confronto sereno e rispettoso con sua suocera potrebbe essere un’opzione, ma solo se si sente pronta e supportata dal suo compagno.
Resto a disposizione se volesse approfondire. Un saluto.
capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione del genere, nonostante il suo impegno per mantenere un rapporto rispettoso. È evidente che la difficoltà non riguarda solo lei, ma si estende anche ad altre persone nella famiglia.
Il consiglio principale è proteggere la serenità del vostro rapporto, mantenendo una distanza emotiva dai comportamenti negativi della madre del suo compagno. Continui ad essere rispettosa, ma senza farsi carico di ottenere l’accettazione a tutti i costi: non è qualcosa che dipende da lei.
Con il suo compagno, potrebbe essere utile confrontarsi per stabilire dei limiti chiari, in modo che lui la sostenga di fronte a eventuali situazioni spiacevoli. L’importante è che senta il suo supporto e che agiate come una squadra.
Se la situazione continua a crearle disagio, valutare un confronto sereno e rispettoso con sua suocera potrebbe essere un’opzione, ma solo se si sente pronta e supportata dal suo compagno.
Resto a disposizione se volesse approfondire. Un saluto.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buonasera,
Comprendo il disagio e la frustrazione che può provare in questa situazione. I rapporti con i familiari del proprio partner, soprattutto quando vi sono conflitti o atteggiamenti sgarbati, possono essere emotivamente faticosi e influenzare il benessere della relazione. La situazione che descrive sembra riflettere una dinamica familiare consolidata, in cui il comportamento della madre del suo compagno non è diretto unicamente a lei, ma si manifesta anche verso altri membri della famiglia, con alcune eccezioni.
Il primo aspetto su cui riflettere è il ruolo del suo compagno. È importante che lui riconosca il suo disagio e si impegni a sostenerla, ponendo dei confini chiari con la madre, affinché il vostro legame non venga turbato da ingerenze o tensioni esterne. Questo non significa rompere i rapporti, ma stabilire un equilibrio tra il rispetto verso i genitori e la tutela del vostro spazio di coppia. Un dialogo aperto con lui su come vi fa sentire questa situazione potrebbe aiutarlo a capire l'importanza del suo intervento.
Per quanto riguarda il suo atteggiamento personale, lei sta già dimostrando gentilezza e rispetto, che sono elementi fondamentali per mantenere la serenità. Tuttavia, è altrettanto importante che non si senta obbligata a subire continuamente comportamenti sgarbati. Cercare di mantenere una comunicazione cortese, ma assertiva, può aiutarla a preservare il suo equilibrio emotivo. Ad esempio, se la madre del suo compagno fa commenti poco rispettosi, può rispondere in modo fermo ma gentile, affermando i suoi valori e le sue scelte senza scadere nel confronto diretto.
Può essere utile anche valutare se ci sono situazioni o argomenti specifici che innescano le reazioni sgarbate della madre, così da poterle evitare o gestire in modo preventivo. Allo stesso tempo, prendersi momenti di distacco emotivo e fisico da questa dinamica (limitando le visite o coinvolgendosi meno in situazioni conflittuali) può darle il respiro necessario.
Se ritiene che il peso di questa situazione stia diventando troppo gravoso, un percorso con uno psicologo può offrirle uno spazio per elaborare i suoi sentimenti e trovare strategie più specifiche per affrontare le dinamiche familiari senza compromettere il suo benessere.
Resto a disposizione per offrirle supporto nel caso desideri approfondire questi aspetti.
Un caro saluto.
Comprendo il disagio e la frustrazione che può provare in questa situazione. I rapporti con i familiari del proprio partner, soprattutto quando vi sono conflitti o atteggiamenti sgarbati, possono essere emotivamente faticosi e influenzare il benessere della relazione. La situazione che descrive sembra riflettere una dinamica familiare consolidata, in cui il comportamento della madre del suo compagno non è diretto unicamente a lei, ma si manifesta anche verso altri membri della famiglia, con alcune eccezioni.
Il primo aspetto su cui riflettere è il ruolo del suo compagno. È importante che lui riconosca il suo disagio e si impegni a sostenerla, ponendo dei confini chiari con la madre, affinché il vostro legame non venga turbato da ingerenze o tensioni esterne. Questo non significa rompere i rapporti, ma stabilire un equilibrio tra il rispetto verso i genitori e la tutela del vostro spazio di coppia. Un dialogo aperto con lui su come vi fa sentire questa situazione potrebbe aiutarlo a capire l'importanza del suo intervento.
Per quanto riguarda il suo atteggiamento personale, lei sta già dimostrando gentilezza e rispetto, che sono elementi fondamentali per mantenere la serenità. Tuttavia, è altrettanto importante che non si senta obbligata a subire continuamente comportamenti sgarbati. Cercare di mantenere una comunicazione cortese, ma assertiva, può aiutarla a preservare il suo equilibrio emotivo. Ad esempio, se la madre del suo compagno fa commenti poco rispettosi, può rispondere in modo fermo ma gentile, affermando i suoi valori e le sue scelte senza scadere nel confronto diretto.
Può essere utile anche valutare se ci sono situazioni o argomenti specifici che innescano le reazioni sgarbate della madre, così da poterle evitare o gestire in modo preventivo. Allo stesso tempo, prendersi momenti di distacco emotivo e fisico da questa dinamica (limitando le visite o coinvolgendosi meno in situazioni conflittuali) può darle il respiro necessario.
Se ritiene che il peso di questa situazione stia diventando troppo gravoso, un percorso con uno psicologo può offrirle uno spazio per elaborare i suoi sentimenti e trovare strategie più specifiche per affrontare le dinamiche familiari senza compromettere il suo benessere.
Resto a disposizione per offrirle supporto nel caso desideri approfondire questi aspetti.
Un caro saluto.
Capisco che la situazione con la famiglia del tuo compagno sia complicata e possa creare molta frustrazione. Quando le dinamiche familiari sono tese, è importante cercare un equilibrio tra il rispetto verso il tuo compagno e la protezione del tuo benessere emotivo.
Il primo passo è parlare apertamente con il tuo compagno, esprimendo come ti senti riguardo al comportamento della sua famiglia. È essenziale che lui capisca il tuo punto di vista, in modo da potervi supportare a vicenda. La sua attenzione e comprensione sono cruciali per affrontare questa situazione.
Poi, se la madre continua a comportarsi in modo sgarbato, cerca di stabilire dei limiti chiari, ma sempre con calma e senza conflitti. Ad esempio, puoi semplicemente farle capire che non apprezzi certi atteggiamenti, ma senza entrare in scontri. A volte non è facile cambiare il comportamento degli altri, ma non devi accettare di essere maltrattata.
Anche se la situazione sembra difficile da cambiare, cerca di non prenderla troppo sul personale. Le dinamiche familiari possono essere molto complesse e, a volte, la madre di tuo compagno potrebbe avere difficoltà ad accettarti, indipendentemente dai tuoi sforzi. L'importante è mantenere la tua dignità e non farti coinvolgere troppo.
Se ti senti sopraffatta, potrebbe essere utile cercare un supporto esterno, come un terapeuta, per affrontare le difficoltà emotive che derivano da questa situazione. A volte una prospettiva neutrale può aiutare a comprendere meglio le dinamiche e trovare un modo per migliorare la comunicazione.
In ogni caso, ricorda che non è colpa tua se qualcuno ha una visione negativa di te. Puoi solo comportarti in modo rispettoso e gentile, ma non puoi forzare gli altri a cambiare opinione.
Il primo passo è parlare apertamente con il tuo compagno, esprimendo come ti senti riguardo al comportamento della sua famiglia. È essenziale che lui capisca il tuo punto di vista, in modo da potervi supportare a vicenda. La sua attenzione e comprensione sono cruciali per affrontare questa situazione.
Poi, se la madre continua a comportarsi in modo sgarbato, cerca di stabilire dei limiti chiari, ma sempre con calma e senza conflitti. Ad esempio, puoi semplicemente farle capire che non apprezzi certi atteggiamenti, ma senza entrare in scontri. A volte non è facile cambiare il comportamento degli altri, ma non devi accettare di essere maltrattata.
Anche se la situazione sembra difficile da cambiare, cerca di non prenderla troppo sul personale. Le dinamiche familiari possono essere molto complesse e, a volte, la madre di tuo compagno potrebbe avere difficoltà ad accettarti, indipendentemente dai tuoi sforzi. L'importante è mantenere la tua dignità e non farti coinvolgere troppo.
Se ti senti sopraffatta, potrebbe essere utile cercare un supporto esterno, come un terapeuta, per affrontare le difficoltà emotive che derivano da questa situazione. A volte una prospettiva neutrale può aiutare a comprendere meglio le dinamiche e trovare un modo per migliorare la comunicazione.
In ogni caso, ricorda che non è colpa tua se qualcuno ha una visione negativa di te. Puoi solo comportarti in modo rispettoso e gentile, ma non puoi forzare gli altri a cambiare opinione.
Gentile Utente,
comprendo pienamente la criticità della situazione che sta vivendo, così come la frustrazione e la sofferenza che ne derivano. La dinamica che descrive evidenzia chiaramente una difficoltà nella gestione dell’uscita del figlio dal nucleo familiare, una questione che non dipende direttamente da lei, ma che origina da dinamiche interne alla famiglia d’origine del suo compagno. Proprio per questo motivo le suggerisco di affrontare la questione dialogando apertamente con lui, un confronto sincero e costruttivo potrebbe aiutarvi a comprendere meglio i reciproci punti di vista e a trovare una soluzione che tuteli il vostro rapporto. A tal fine potrebbe essere utile considerare il supporto di una terapia di coppia, percorso che vi offrirebbe uno spazio neutrale e protetto in cui esplorare le vostre emozioni e le dinamiche relazionali, consentendovi di vivere la vostra relazione in modo più consapevole e sereno, al di là delle possibili ingerenze esterne.
Resto a Sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti o necessità.
Margherita Curzio
comprendo pienamente la criticità della situazione che sta vivendo, così come la frustrazione e la sofferenza che ne derivano. La dinamica che descrive evidenzia chiaramente una difficoltà nella gestione dell’uscita del figlio dal nucleo familiare, una questione che non dipende direttamente da lei, ma che origina da dinamiche interne alla famiglia d’origine del suo compagno. Proprio per questo motivo le suggerisco di affrontare la questione dialogando apertamente con lui, un confronto sincero e costruttivo potrebbe aiutarvi a comprendere meglio i reciproci punti di vista e a trovare una soluzione che tuteli il vostro rapporto. A tal fine potrebbe essere utile considerare il supporto di una terapia di coppia, percorso che vi offrirebbe uno spazio neutrale e protetto in cui esplorare le vostre emozioni e le dinamiche relazionali, consentendovi di vivere la vostra relazione in modo più consapevole e sereno, al di là delle possibili ingerenze esterne.
Resto a Sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti o necessità.
Margherita Curzio
Buonasera, grazie per la sua condivisione.
Le consiglio di mantenere un atteggiamento assertvio per quanto possibile, comunicando ciò che prova rispetto al comportamento della suddetta madre, senza giudicare la persona direttamente. In tal modo potrà almeno rimandare all'altro la responsabilità del suo comportamento.
A presto
VB
Le consiglio di mantenere un atteggiamento assertvio per quanto possibile, comunicando ciò che prova rispetto al comportamento della suddetta madre, senza giudicare la persona direttamente. In tal modo potrà almeno rimandare all'altro la responsabilità del suo comportamento.
A presto
VB
Gentilissima,
La ringrazio per aver condiviso con noi ciò che sta vivendo.
Sembra che lei, con la sua gentilezza e il suo rispetto, provi costantemente a fare qualcosa. Nonostante, da ciò che riporta, la suocera sembra essere sgarbata nei suoi confronti, lei rimane sempre superiore mostrando tutta la sua educazione.
E' difficile darle un parere senza conoscere la vostra storia, quello che le posso consigliare è di provare a chiedersi cos'è importante per lei, cosa vorrebbe e come si vive questa situazione.
Spesso le persone non sono disposte a venirci incontro, spesso ci possono essere incompatibilità (anche e soprattutto in famiglia) e altrettanto frequentemente, nonostante i diversi tentativi da parte di una persona di costruire un rapporto, qualcun altro potrebbe non volerlo.
Limitandomi agli elementi che ci ha fornito, non credo che, verso la suocera, possa fare di più di ciò che sta già facendo.
Nel caso in cui non l'avesse già fatto, potrebbe parlarne con il suo compagno, per capire ciò che pensa a riguardo.
In ogni caso, la invito a chiedersi cosa conta per lei: è fondamentale costruire un rapporto con sua suocera? Come si sente? Grazie al supporto del suo compagno riesce ad essere comunque soddisfatta? Cosa ne pensa quest'ultimo a riguardo? Concorda con lei?
Credo che la presenza e il supporto da parte del suo compagno siano fondamentali nell'affrontare e/o accettare questa cosa.
Qualora le facesse piacere, rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
La ringrazio per aver condiviso con noi ciò che sta vivendo.
Sembra che lei, con la sua gentilezza e il suo rispetto, provi costantemente a fare qualcosa. Nonostante, da ciò che riporta, la suocera sembra essere sgarbata nei suoi confronti, lei rimane sempre superiore mostrando tutta la sua educazione.
E' difficile darle un parere senza conoscere la vostra storia, quello che le posso consigliare è di provare a chiedersi cos'è importante per lei, cosa vorrebbe e come si vive questa situazione.
Spesso le persone non sono disposte a venirci incontro, spesso ci possono essere incompatibilità (anche e soprattutto in famiglia) e altrettanto frequentemente, nonostante i diversi tentativi da parte di una persona di costruire un rapporto, qualcun altro potrebbe non volerlo.
Limitandomi agli elementi che ci ha fornito, non credo che, verso la suocera, possa fare di più di ciò che sta già facendo.
Nel caso in cui non l'avesse già fatto, potrebbe parlarne con il suo compagno, per capire ciò che pensa a riguardo.
In ogni caso, la invito a chiedersi cosa conta per lei: è fondamentale costruire un rapporto con sua suocera? Come si sente? Grazie al supporto del suo compagno riesce ad essere comunque soddisfatta? Cosa ne pensa quest'ultimo a riguardo? Concorda con lei?
Credo che la presenza e il supporto da parte del suo compagno siano fondamentali nell'affrontare e/o accettare questa cosa.
Qualora le facesse piacere, rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. Deve essere molto difficile affrontare un clima di tensione che, nonostante i suoi sforzi per essere rispettosa e gentile, sembra non migliorare. Comprendo quanto possa essere frustrante e doloroso sentirsi rifiutata o giudicata, specialmente quando tutto ciò riguarda una relazione così importante per lei. Partiamo dal riconoscere che questa dinamica familiare non riflette necessariamente qualcosa di sbagliato in lei o nel suo comportamento. Può capitare che alcune persone, come la madre del suo compagno, abbiano difficoltà ad accettare cambiamenti nella loro famiglia, come l’entrata di nuovi membri, o che tendano a mantenere atteggiamenti critici per ragioni che hanno più a che fare con loro stesse che con gli altri. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile lavorare su due aspetti. Il primo riguarda il modo in cui lei vive e interpreta queste interazioni. È normale che atteggiamenti sgarbati o ingiusti la facciano sentire ferita o frustrata, ma è importante ricordare che il comportamento della madre del suo compagno è il risultato delle sue credenze e dei suoi schemi, non un riflesso del suo valore personale. Allenarsi a "disaccoppiare" queste due cose può aiutarla a ridurre l’impatto emotivo di queste situazioni. Il secondo aspetto riguarda le sue azioni e come può comportarsi. È evidente che lei si sta impegnando molto per mantenere un atteggiamento rispettoso, e questa è una grande forza. Tuttavia, potrebbe anche riflettere su quanto questi sforzi siano sostenibili per lei nel lungo termine. A volte, in situazioni come questa, può essere utile stabilire dei confini chiari, sia con se stessa (ad esempio decidendo quanto spazio mentale concedere a queste dinamiche) sia con gli altri. Non significa essere conflittuali, ma piuttosto definire quali comportamenti è disposta ad accettare e quali no, mantenendo comunque il rispetto per se stessa. Infine, è fondamentale che lei e il suo compagno siate una squadra in questa situazione. È importante che lui la supporti apertamente e che, se necessario, intervenga per chiarire ai suoi familiari che il rispetto verso di lei è una condizione imprescindibile. Una conversazione sincera con il suo compagno potrebbe aiutarvi a definire una strategia comune. Non è facile affrontare situazioni di questo tipo, ma ricordi che non è sola. Ha già dimostrato grande forza e consapevolezza cercando un aiuto. Se desidera esplorare ulteriormente come gestire al meglio questa situazione, sarò felice di aiutarla. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, la sua situazione riguarda dinamiche che possono essere affrontate con un percorso di coppia: è importante affrontare insieme al suo partner la situazione perché la richiesta parrebbe riguardare aspetti sia di svincolo familiare che di coppia. Rispetto a come comportarsi potrei suggerirle di procedere come meglio crede.
Buonasera, il tema che pone è senz’altro delicato, e sembra suscitare in lei un senso di frustrazione e fatica che è comprensibile. La relazione con il suo compagno sembra essere solida e duratura, ma il peso della disapprovazione da parte della sua famiglia, in particolare della madre, sta creando un disagio che rischia di interferire con il vostro equilibrio.
La difficoltà che percepisce non riguarda necessariamente una carenza da parte sua. Anzi, da quello che racconta, sembra che la madre del suo compagno abbia un atteggiamento problematico generalizzato con le mogli degli altri figli, tranne una. Questo potrebbe suggerire che il suo comportamento non sia determinato dalla sua presenza o dal rapporto specifico con lei, ma da un modello relazionale che la madre tende a riproporre con le persone che entrano nella sua famiglia. È quindi utile distinguere tra ciò che dipende da lei e ciò che invece è una questione legata ai meccanismi familiari di cui lei non è responsabile.
Allo stesso tempo, potrebbe essere utile esplorare come questa situazione influisce su di lei. Ad esempio, sta mettendo in discussione il suo valore personale? Si sente costretta a “dimostrare” qualcosa? Una psicoterapia strategica potrebbe aiutarla a rinforzare la fiducia in sé stessa e a comprendere che la sua validità come persona e come compagna non è legata all’approvazione di questa madre.
Il fatto che lei abbia già mantenuto gentilezza e rispetto nei confronti di questa madre dimostra il suo impegno e la sua maturità. Ora il passo successivo potrebbe essere quello di proteggere il vostro spazio di coppia, con l’aiuto di strategie più strutturate che la terapia può offrirle, così da vivere con maggiore serenità e libertà.
Dott. Tommaso Giovannetti
La difficoltà che percepisce non riguarda necessariamente una carenza da parte sua. Anzi, da quello che racconta, sembra che la madre del suo compagno abbia un atteggiamento problematico generalizzato con le mogli degli altri figli, tranne una. Questo potrebbe suggerire che il suo comportamento non sia determinato dalla sua presenza o dal rapporto specifico con lei, ma da un modello relazionale che la madre tende a riproporre con le persone che entrano nella sua famiglia. È quindi utile distinguere tra ciò che dipende da lei e ciò che invece è una questione legata ai meccanismi familiari di cui lei non è responsabile.
Allo stesso tempo, potrebbe essere utile esplorare come questa situazione influisce su di lei. Ad esempio, sta mettendo in discussione il suo valore personale? Si sente costretta a “dimostrare” qualcosa? Una psicoterapia strategica potrebbe aiutarla a rinforzare la fiducia in sé stessa e a comprendere che la sua validità come persona e come compagna non è legata all’approvazione di questa madre.
Il fatto che lei abbia già mantenuto gentilezza e rispetto nei confronti di questa madre dimostra il suo impegno e la sua maturità. Ora il passo successivo potrebbe essere quello di proteggere il vostro spazio di coppia, con l’aiuto di strategie più strutturate che la terapia può offrirle, così da vivere con maggiore serenità e libertà.
Dott. Tommaso Giovannetti
Buonasera,
da quanto racconta, sembra che lei stia già facendo del suo meglio per gestire questa situazione in modo gentile e rispettoso, nonostante le difficoltà. È importante riconoscere che il comportamento della madre del suo compagno non dipende tanto da lei, quanto da dinamiche familiari preesistenti che probabilmente sono indipendenti dal suo atteggiamento o dai suoi sforzi.
Può darsi che il suo compagno non si sia del tutto svincolato dalla famiglia di origine, e questo potrebbe complicare ulteriormente le cose. In questi casi, ciò che conta maggiormente è capire come lui si pone rispetto a queste dinamiche. Il suo compagno in primo luogo cerca di stabilire dei confini sani con la madre e il resto della famiglia? È disposto a intervenire per proteggerla da situazioni spiacevoli?
Non può fare molto più di ciò che già sta facendo se non osservare come lui reagisce e valutare se il suo supporto è sufficiente a farla sentire tutelata e rispettata. Può essere utile avere una conversazione aperta con lui, in cui esprimere i suoi sentimenti e condividere le sue aspettative riguardo a come affrontare insieme queste difficoltà.
In alcuni casi, il supporto di un terapeuta di coppia può aiutare a chiarire queste dinamiche e a trovare soluzioni condivise per gestire situazioni familiari complesse.
Si ricordi che il rispetto e il benessere all’interno della relazione sono fondamentali, e non dovrebbe mai sentirsi sola ad affrontare un problema che riguarda entrambi. Se desidera, resto a disposizione per approfondire l’argomento e offrirle ulteriore supporto.
Un caro saluto.
da quanto racconta, sembra che lei stia già facendo del suo meglio per gestire questa situazione in modo gentile e rispettoso, nonostante le difficoltà. È importante riconoscere che il comportamento della madre del suo compagno non dipende tanto da lei, quanto da dinamiche familiari preesistenti che probabilmente sono indipendenti dal suo atteggiamento o dai suoi sforzi.
Può darsi che il suo compagno non si sia del tutto svincolato dalla famiglia di origine, e questo potrebbe complicare ulteriormente le cose. In questi casi, ciò che conta maggiormente è capire come lui si pone rispetto a queste dinamiche. Il suo compagno in primo luogo cerca di stabilire dei confini sani con la madre e il resto della famiglia? È disposto a intervenire per proteggerla da situazioni spiacevoli?
Non può fare molto più di ciò che già sta facendo se non osservare come lui reagisce e valutare se il suo supporto è sufficiente a farla sentire tutelata e rispettata. Può essere utile avere una conversazione aperta con lui, in cui esprimere i suoi sentimenti e condividere le sue aspettative riguardo a come affrontare insieme queste difficoltà.
In alcuni casi, il supporto di un terapeuta di coppia può aiutare a chiarire queste dinamiche e a trovare soluzioni condivise per gestire situazioni familiari complesse.
Si ricordi che il rispetto e il benessere all’interno della relazione sono fondamentali, e non dovrebbe mai sentirsi sola ad affrontare un problema che riguarda entrambi. Se desidera, resto a disposizione per approfondire l’argomento e offrirle ulteriore supporto.
Un caro saluto.
Buonasera.
Alla vostra età (io ne ho 58...) una influenza così pesante da parte dei genitori lascia piuttosto perplessi.
Le propongo di valutare due opportunità, che non si escludono: 1. parlarne in modo serio con il suo compagno, che non compare tra le sue parole come persona che per esempio esprima un commento o prenda una posizione in proposito. 2. Fare un colloquio psicologico, per chiarirsi le idee e le emozioni circa questa situazione; per questo le propongo un colloquio online.
Alla vostra età (io ne ho 58...) una influenza così pesante da parte dei genitori lascia piuttosto perplessi.
Le propongo di valutare due opportunità, che non si escludono: 1. parlarne in modo serio con il suo compagno, che non compare tra le sue parole come persona che per esempio esprima un commento o prenda una posizione in proposito. 2. Fare un colloquio psicologico, per chiarirsi le idee e le emozioni circa questa situazione; per questo le propongo un colloquio online.
Buonasera gentile utente, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Immagino quanto possa essere difficile vivere questa situazione, soprattutto data l'importanza che riveste la figura materna. il primo interrogativo che mi pongo è questo: ha provato a parlarne con il suo compagno? soprattutto ponendo l'accento su come la fa sentire questa situazione? Ritengo che il carico emotivo da lei sperimentato sia sicuramente importante e potrebbe esserle utile iniziare un percorso psicologico per approfondire i suoi stati emotivi, analizzando nello specifico anche le caratteristiche del contesto nel quale è inserita. Un caro saluto, Dott. Ciampone Emanuele
Buonasera,
È evidente che hai dimostrato grande pazienza e maturità, cercando sempre di mantenere un atteggiamento rispettoso e di accoglienza verso la famiglia del tuo compagno, nonostante le difficoltà. Questo è un tuo grande punto di forza e un elemento su cui puoi fare leva.
Penso che il tuo rapporto con il tuo compagno sia una risorsa importante. Rafforzare ancora di più la vostra complicità potrebbe aiutarvi a navigare insieme queste dinamiche familiari. Parlare con lui in un momento tranquillo, condividendo i tuoi sentimenti in modo sereno, potrebbe essere un’occasione per rafforzare il vostro legame. Ad esempio, potresti dirgli quanto apprezzi il fatto che lui sia al tuo fianco e quanto vorresti affrontare insieme, in armonia, questa situazione. Costruire una squadra con lui può essere il primo passo per affrontare con serenità ogni sfida.
Riguardo a sua madre, so quanto possa essere difficile mantenere la calma quando dall'altra parte non si riceve la stessa apertura. Ma a volte piccoli gesti di cortesia, anche senza aspettarsi nulla in cambio, possono aiutare a creare un clima più disteso. Non si può cambiare la dinamica da un giorno all'altro, ma si può coltivare un terreno più sereno, passo dopo passo. E se qualcosa ti fa stare a disagio, è del tutto legittimo stabilire confini chiari con gentilezza e rispetto.
Ti auguro di trovare un modo per vivere questa situazione con maggiore serenità e sono certa che il tuo impegno e la tua forza interiore ti guideranno nella direzione giusta. Un caro saluto.
Dott.ssa Simona Cappello
È evidente che hai dimostrato grande pazienza e maturità, cercando sempre di mantenere un atteggiamento rispettoso e di accoglienza verso la famiglia del tuo compagno, nonostante le difficoltà. Questo è un tuo grande punto di forza e un elemento su cui puoi fare leva.
Penso che il tuo rapporto con il tuo compagno sia una risorsa importante. Rafforzare ancora di più la vostra complicità potrebbe aiutarvi a navigare insieme queste dinamiche familiari. Parlare con lui in un momento tranquillo, condividendo i tuoi sentimenti in modo sereno, potrebbe essere un’occasione per rafforzare il vostro legame. Ad esempio, potresti dirgli quanto apprezzi il fatto che lui sia al tuo fianco e quanto vorresti affrontare insieme, in armonia, questa situazione. Costruire una squadra con lui può essere il primo passo per affrontare con serenità ogni sfida.
Riguardo a sua madre, so quanto possa essere difficile mantenere la calma quando dall'altra parte non si riceve la stessa apertura. Ma a volte piccoli gesti di cortesia, anche senza aspettarsi nulla in cambio, possono aiutare a creare un clima più disteso. Non si può cambiare la dinamica da un giorno all'altro, ma si può coltivare un terreno più sereno, passo dopo passo. E se qualcosa ti fa stare a disagio, è del tutto legittimo stabilire confini chiari con gentilezza e rispetto.
Ti auguro di trovare un modo per vivere questa situazione con maggiore serenità e sono certa che il tuo impegno e la tua forza interiore ti guideranno nella direzione giusta. Un caro saluto.
Dott.ssa Simona Cappello
Gentile utente, potrebbe iniziare con una comunicazione aperta ovvero cercare di affrontare eventuali problemi o malintesi. Trovare dei punti in comune per favorire il dialogo e la sintonia così da poter aprire discorsi emotivamente più delicati ed avere un ascolto più propenso creando un rapporto più solido e superare la tensioni. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Buongiorno, la situazione che descrive sembra essere emotivamente impegnativa, soprattutto perché coinvolge non solo il rapporto con il suo compagno, ma anche le dinamiche familiari con la madre ei fratelli. È comprensibile che il suo desiderio di essere accettata e rispettata possa entrare in conflitto con il comportamento che percepisce come sgarbato da parte della madre del suo compagno.
In queste circostanze, può essere utile concentrarsi su ciò che è sotto il suo potere, come il dialogo con il suo compagno. È importante che vi confrontiate apertamente, condividendo come questa situazione la fa sentire e cercando insieme delle soluzioni che proteggono la vostra relazione, senza trascurare i suoi bisogni emotivi. Ad esempio, stabilire confini chiari e concordati potrebbe aiutare a gestire meglio i momenti di interazione con la famiglia.
Per quanto riguarda il comportamento della madre, mantenere la sua gentilezza e rispetto, come sta già facendo, è una scelta saggia, ma è altrettanto importante che tuteli il suo benessere emotivo.
Se la situazione continua a pesarle tanto da intaccare il suo benessere emotivo, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo, per esplorare strategie comunicative e relazionali efficaci per affrontare queste dinamiche familiari complesse. Un caro saluto.
In queste circostanze, può essere utile concentrarsi su ciò che è sotto il suo potere, come il dialogo con il suo compagno. È importante che vi confrontiate apertamente, condividendo come questa situazione la fa sentire e cercando insieme delle soluzioni che proteggono la vostra relazione, senza trascurare i suoi bisogni emotivi. Ad esempio, stabilire confini chiari e concordati potrebbe aiutare a gestire meglio i momenti di interazione con la famiglia.
Per quanto riguarda il comportamento della madre, mantenere la sua gentilezza e rispetto, come sta già facendo, è una scelta saggia, ma è altrettanto importante che tuteli il suo benessere emotivo.
Se la situazione continua a pesarle tanto da intaccare il suo benessere emotivo, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo, per esplorare strategie comunicative e relazionali efficaci per affrontare queste dinamiche familiari complesse. Un caro saluto.
Salve, il passaggio dalla famiglia di origine alla formazione di una nuova coppia e,quindi, di una nuova famiglia è, spesso, un momento di forte crisi per tutti i partecipanti. Comprendo le difficoltà e il disagio di trovarsi in una situazione in cui la mamma del suo partner sembra non accettarla e accoglierla come lei desidera. In queste situazioni ciò che conta è che il suo partner mostri maggiore lealtà a lei (è lui che deve tutelarla e sostenerla) piuttosto che alla sua famiglia di origine. Immagino che questa situazione non sia semplice neanche per il suo partner che, da un lato deve starle accanto e mostrarle vicinanza, dall'altro si trova a dover mantenere la propria vicinanza alla sua famiglia. Dovreste parlarne insieme, tenendo conto che un funzionamento fisiologicamente sano determina maggiore prossimità e lealtà tra i due partner a scapito delle famiglie di origine. Se uno dei due partner si mostra più leale alla famiglia di origine piuttosto che al/alla proprio/a partner, spesso la coppia va in sofferenza. Rimango a sua disposizione per un eventuale consulto. Le dinamiche di cui lei parla sono molto complesse e intricate. La saluto caramente.
Buongiorno, purtroppo non possiamo decidere i pensieri e i comportamenti degli altri (come il fatto che la madre sia sgarbata), l'unica cosa che possiamo fare la sta già facendo, come dice lei cercando di comportarsi al meglio, se l'altro non cambia non dipende purtroppo da noi. Se questa cosa per lei è un problema provi anche a parlarne col suo compagno per comprendere i comportamenti della madre.
Spero di essere stata utile
Spero di essere stata utile
Gent.ma,
Capisco che la situazione che sta vivendo sia delicata e, soprattutto, difficile da gestire, quando si intrecciano le dinamiche familiari e le aspettative di tutti. È comprensibile che lei si senta frustrata nel vedere che, nonostante i suoi sforzi per essere gentile e rispettosa, l'approccio della madre del suo compagno non cambi. Tuttavia, prima di dirle cosa "fare", sarebbe importante riflettere su alcuni aspetti che potrebbero esserle utili: mi sembra che quando parla di "sgarbata", ci sia un ampio spazio di comprensione da esplorare; cosa intende esattamente con questa parola? A volte, può essere utile chiarire cosa ci turba realmente: è il tono, i contenuti, l'atteggiamento complessivo? Provare a comprendere meglio questi aspetti potrebbe aiutarla a gestire la situazione in modo più sereno e consapevole.
Per quanto riguarda il come comportarsi, vorrei sottolineare che non è compito dello psicoterapeuta dire cosa fare. Ogni situazione è unica, e spetta sempre a lei, insieme al suo compagno, comprendere cosa la fa sentire a suo agio o meno. Il nostro ruolo è più quello di accompagnare nel riflettere su queste dinamiche, e far sentire più forte nel prendere decisioni che rispettino i propri bisogni ed i propri valori.
Spero che questa riflessione le possa essere utile per guardare la situazione da una prospettiva diversa e più serena. Se dovesse sentirsi pronta a esplorare ulteriormente questi temi, può rivolgersi da un professionista del settore.
Rimango a disposizione per consulenze, anche online.
Un caro saluto.
G.D.G.
Capisco che la situazione che sta vivendo sia delicata e, soprattutto, difficile da gestire, quando si intrecciano le dinamiche familiari e le aspettative di tutti. È comprensibile che lei si senta frustrata nel vedere che, nonostante i suoi sforzi per essere gentile e rispettosa, l'approccio della madre del suo compagno non cambi. Tuttavia, prima di dirle cosa "fare", sarebbe importante riflettere su alcuni aspetti che potrebbero esserle utili: mi sembra che quando parla di "sgarbata", ci sia un ampio spazio di comprensione da esplorare; cosa intende esattamente con questa parola? A volte, può essere utile chiarire cosa ci turba realmente: è il tono, i contenuti, l'atteggiamento complessivo? Provare a comprendere meglio questi aspetti potrebbe aiutarla a gestire la situazione in modo più sereno e consapevole.
Per quanto riguarda il come comportarsi, vorrei sottolineare che non è compito dello psicoterapeuta dire cosa fare. Ogni situazione è unica, e spetta sempre a lei, insieme al suo compagno, comprendere cosa la fa sentire a suo agio o meno. Il nostro ruolo è più quello di accompagnare nel riflettere su queste dinamiche, e far sentire più forte nel prendere decisioni che rispettino i propri bisogni ed i propri valori.
Spero che questa riflessione le possa essere utile per guardare la situazione da una prospettiva diversa e più serena. Se dovesse sentirsi pronta a esplorare ulteriormente questi temi, può rivolgersi da un professionista del settore.
Rimango a disposizione per consulenze, anche online.
Un caro saluto.
G.D.G.
Buonasera,
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Sicuramente non c'è una cosa giusta da fare, la scelta dipende da vari fattori. Dalle poche righe che ha scritto, mi pare che lei stia cercando di affrontare la situazione in modo individuale, invece potrebbe essere una soluzione quella di coinvolgere il suo compagno ed eventualmente gestirla come un problema di coppia. Non conosco il vostro rapporto, ma penso che possiate esservi di supporto a vicenda, alleggerendo così il carico emotivo che questa condizione può suscitare.
La ringrazio
Alessia
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Sicuramente non c'è una cosa giusta da fare, la scelta dipende da vari fattori. Dalle poche righe che ha scritto, mi pare che lei stia cercando di affrontare la situazione in modo individuale, invece potrebbe essere una soluzione quella di coinvolgere il suo compagno ed eventualmente gestirla come un problema di coppia. Non conosco il vostro rapporto, ma penso che possiate esservi di supporto a vicenda, alleggerendo così il carico emotivo che questa condizione può suscitare.
La ringrazio
Alessia
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