Buonasera. Dopo una separazione ho attraversato un anno molto stressante. Negli ultimi mesi trovo se

18 risposte
Buonasera. Dopo una separazione ho attraversato un anno molto stressante. Negli ultimi mesi trovo sempre un motivo per trovare un problema, soprattutto a livello di salutate personale. Ora, dopo una vestita urologica, che peraltro non ha rilevato alcun problema e nonostante riesco ad avere rapporti completi sento di avere un’ansia che mi porta a mettermi sempre sotto auto osservazione in ambito sessuale. Per ora non ho mai avuto problemi ma ho paura che, non lasciandomi andare e auto monitorando sempre la situazione, possa incappare in situazioni sgradevoli. Sto portando avanti una relazione con una ragazza che ancora non è definita e anche questo mi provoca pensieri. Vorrei disinnescare questo meccanismo che si autoalimenta…grazie
Buongiorno, lei ha già fatto dei passi di consapevolezza rendendosi conto del meccanismo che mette in atto e di quanto possa essere controproducente. Il controllo è qualcosa che esercitiamo quando abbiamo paura, sentiamo che c'è una minaccia. Chiaramente questa emozione e le modalità con cui cerchiamo di superarla, e cioè "buttandoci" su sintomi ansiosi, alimentati dall'incertezza, non fanno che allontanare la sessualità dal piacere, concentrandosi in più sulla prestazione. Le consiglio di osservarsi profondamente, entrare in contatto con le emozioni che ha difficoltà a far scorrere e che forse sono anche legate all'esperienza della separazione.

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Salve, come accennato dalla collega, ha già fatto dei passi importanti prendendo consapevolezza delle sue difficoltà. L'ansia che racconta, ed il ciclo autoalimentante, hanno bisogno di essere compresi e gestiti meglio. Provi a richiedere un consulto per approfondire le cause che hanno fatto scaturire l'ansia in primo luogo e, poi, comprendere come gestirla al meglio.
Resto a disposizione,
SJC
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Dal suo breve racconto emerge un forte ansia legata alla sfera sessuale, che non trovando riscontro empirico (esame dall'urologo), ne riscontro oggettivo (in quanto lei stesso ci dice che effettivamente non ha mai avuto quei problemi per i quali si preoccupa) rimane indefinita e va a crearle un forte disagio in un ciclo che si autoalimenta. Può essere che l'esordio di quest ultima sia legato alla separazione che ha affrontato ma potrebbe avere molti altri collegamenti differenti. Il mio consiglio è quello di iniziare un percorso con uno psicologo/a o psicoterapeuta al fine di indagare quest ansia.
Rimango a disposizione per qualsiasi altro consiglio o anche per un supporto online e nel mentre le faccio un imbocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, Dottor Moraschini Mattia.
Salve , nella sua domanda c'è già la sua risposta quando scrive " meccanismo che si autoalimenta". Lei ha attivato un sistema di autosabotaggio che non le consente di vivere una vita serena guardando al futuro con ottimismo e creando unicamente aspettative negative. Ha bisogno di indagare sul motivo che ha innescato tutto, forse la separazione ed eventuali sensi di colpa oppure altro, e risolvere. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL
Non è possibile escludere che la separazione che le ha provocato situazioni stressanti e ansiogene, l'abbia indotta a mettere in atto una serie di meccanismi di evitamento e di eccessivo controllo. Solamente imparando a lasciarsi andare (cosa di cui è chiaramente consapevole), può allentare queste dinamiche di controllo e di evitamento di ciò che le fa paura e interrompere il circolo vizioso che ha ben descritto. Un professionista potrebbe sostenerla in questo processo di cambiamento e di rivitalizzazione.
Gentile utente, l'ansia è un'emozione e pertanto è fisiologica, non possiamo eliminarla. Un percorso psicologico potrebbe esserle utile a capire meglio come si innesca nel suo corpo, quali sono gli stimoli scatenati e apprendere strategie per vivere anche i momenti più critici. Resto a disposizione.
Un caro saluto
Buongiorno,

Le sue domande sono sensate e meriterebbero di essere esplorate.
Data la sua predisposizione potrebbe trovare utile consultare uno psicoterapeuta per approfondire le cause del suo disagio e poter quindi vivere le relazioni con maggiore consapevolezza e soddisfazione.
Saluti. Lavelli
Gentile utente, noto dalle sue parole una buona praticità con la riflessione personale, un'ottimo punto di partenza per poter esplorare in maniera profonda le dinamiche sottostanti. Emerge dal suo racconto una tendenza al controllo nell'ambito sessuale, tendenza che si presenta dopo un anno dalla separazione e durante una nuova frequentazione con una nuova partner. Questa tendenza al controllo, come lei ben descrive, innesca proprio un circuito che si auto-alimenta. E' una novità nella sua vita, una novità che le crea angoscia, che andrebbe esplorata e ne andrebbe capita l'origine.
A disposizione per altri scambi.

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Gentile Utente, i pensieri intrusivi autosabotanti è probabile che siano alimentati da vari fattori, tra cui lo stress e/o esperienze mortificanti/imbarazzanti che vanno a rivitalizzare delle credenze implicite che hanno un retroterra più antico nella sua storia personale. Le consiglierei un percorso psicoterapeutico per comprendere meglio la genesi di tali pensieri su cui poi lavorare. Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno, è una sintomatologia che può derivare dal periodo stressante che sta affrontando, le consiglio di parlarne con un professionista per affrontare la problematica ansiosa e gestirla, per evitare peggioramenti e vivere più serenamente la sua sessualità.
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Buonasera,
il fenomeno di cui mi sta parlando da questa breve descrizione riconduce a un processo per la quale se la persona adotta una prospettiva esterna potrebbe ridurre il sesso a una performance soggetta a valutazioni e perdere, quindi, di vista la natura piacevole e appagante del sesso. Le cause di tale ansia potrebbero essere differenti.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un vero e proprio meccanismo di difesa che vale la pena affrontare in un percorso terapeutico per comprenderlo al meglio.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa La Rocca
Buonasera, quali sono le sue paure? Cosa pensa possa essere la situazione sgradevole in cui potrebbe incappare?
La sessualità e la salute sono temi molto importanti nella vita umana ed è comprensibile volerli gestire al meglio, tuttavia quando si vivono con ansia sarebbe importante capirne le cause attraverso un percorso psicoterapeutico.
Rimango a disposizione.
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Buongiorno carissimo, noto che ha una buona consapevolezza dei suoi vissuti e percepisco il suo malessere e la sua frustrazione. La sessualità, come hanno già spiegato i miei colleghi, è una parte essenziale per il benessere della persona e va affrontata al meglio, cercando di capire cosa va e cosa non va. Io utilizzo il metodo sistemico, prendendo in considerazione tutti gli aspetti che possono contribuire al disagio, trasformando il conflitto in cambiamento in positivo. Se vuole sono a disposizione per un colloquio online. Le mando un abbraccio.
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Gentile Utente. La consapevolezza di quanto il suo anno sia stato difficile e di come questo impatti sulla sua vita è già un considerevole punto di partenza. Inoltre, da quello che scrive si intuisce forse che il lasciarsi andare sia un elemento di grosso stress per lei, soprattutto se non ci sono le condizioni che possano farle percepire serenità. Le consiglierei, per quanto possibile, di comunicare questi pensieri alla sua ragazza, poiché del tutto legittimi. Inoltre, condividere questi stati attraverso la descrizione di come si sente potrebbe aiutarla a farle capire di cosa lei ha necessità in una relazione. In parallelo a questo potrebbe essere saggio valutare un percorso psicologico, in modo che lei possa avere uno spazio dove esprimere le sue frustrazioni, ansie ed essere supportato nella sua esperienza quotidiana. Un caro saluto.
Buongiorno. Trovo la sua analisi un ottimo punto di partenza per cominciare con qualche colloquio psicologico orientativo e valutare con lo psicologo se non sia utile creare le basi per un percorso più approfondito.
Se può esserle utile, sono disponibile per un primo colloquio online.
Buongiorno, le consiglio di parlarne in maniera più approfondita con un professionista, provando a guardarsi dentro, a leggere la sua paura, da dove questa origina, in che modo gestirla.
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per la condivisione di questo suo vissuto che la sta mettendo a disagio. Nei momenti di transizione, come questo periodo dopo la separazione, possono emergere alcuni disagi nel quotidiano, andando a colpire, come nel suo caso, la sfera sessuale e della salute. Ha una buona capacità di riflessione sui propri stati emotivi e di pensiero, potrebbe perciò essere per lei utile poter esplorare in maniera profonda le dinamiche sottostanti e l'origine di questo stato ansioso. Un percorso personale potrebbe in perciò aiutarla ad indagare le origini del suo malessere e riuscire ad uscire dai meccanismi patogeni che la spingono a mettersi sempre in auto-osservazione. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Cordiali saluti, Dott.ssa Chiara Mantuano

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