Buonasera Devo sottopormi ad una risonanza magnetica con contrasto, e soffro di claustrofobia.

29 risposte
Buonasera

Devo sottopormi ad una risonanza magnetica con contrasto, e soffro di claustrofobia.
Il medico mi ha consigliato di prendere gocce di en, e di prenderle al mattino alle 6, quando farò colazione perché poi sarò a digiuno fino all'esame.
La risonanza ce l'ho alle 14, l'effetto delle gocce dura così tanto? Ho sempre sentito che vadano prese un'ora prima dell'esame... è la prima volta che le uso e non vorrei prenderle con largo anticipo per poi arrivare all'esame che è già svanito l'effetto!

Grazie
Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni riguardo all'uso delle gocce di en per affrontare la claustrofobia durante la risonanza magnetica. Generalmente, l'effetto delle gocce di en inizia a farsi sentire entro un'ora dall'assunzione e raggiunge il massimo effetto dopo circa 1-2 ore. La durata dell'effetto può variare da persona a persona.
Se il suo esame è alle 14 e il medico le ha consigliato di prendere le gocce alle 6 del mattino, è probabile che possa beneficiare dell'effetto desiderato durante la procedura. Tuttavia, è importante tenere presente che la sensibilità individuale può variare, e alcune persone potrebbero preferire prendere le gocce più vicino all'orario dell'esame.
Se ha dubbi o preoccupazioni specifiche riguardo alla tempistica o all'efficacia delle gocce, le consiglio di contattare direttamente il suo medico o lo specialista che le ha prescritto il farmaco. Saranno in grado di fornirle informazioni più dettagliate basate sulla sua situazione specifica e darle ulteriori rassicurazioni.
E' sempre meglio seguire le indicazioni personalizzate del medico e comunicare apertamente con lui riguardo ai timori e alle domande. Le auguro un esame tranquillo e senza stress.
Un caro saluto,
Sara Magliocca

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Gentile utente, se il suo medico curante le ha dato tale indicazione si fidi del suo parare medico. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, le consiglio di porre al Medico che le ha prescritto il farmaco le domande inerenti a questo. Da psicologo, ritengo che sia opportuno intraprendere un percorso di sostegno psicologico per lavorare su ciò che la fa stare in ansia in situazioni come quella che ha descritto. I farmaci sono un rimedio per il sintomo ma con un giusto sostegno psicologico, si può affrontare il problema.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, rispondendo alla sua domanda le consiglio di parlare con il medico che le ha prescritto il farmaco così si toglie qualsiasi dubbio.
Per quanto riguarda la sua difficoltà, le consiglio di capire l' origine della sua paura per poterla affrontare e dargli un nome.
Resto a disposizione per una consulenza online.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tosi Veronica
Buongiorno, seguire le indicazioni del proprio medico curante è un ottimo metodo per prendersi cura di sé. In alternativa, in casi di claustrofobia è possibile richiedere di sottoporti ad anestesia prima dell'esame. I medici competenti valuteranno l'appropriatezza della procedura, e se possibile questo le permetterà di fare l'esame con tranquillità.
Se poi le interessa trattare il sintomo in maniera più approfondita un percorso psicologico potrebbe esserle di aiuto.
Sperando di essere stata sufficientemente esaustiva,
cari Saluti
Dr.ssa Sanvito Martina
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa/o utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve se il medico le ha indicato di fare così ci sarà sicuramente un motivo. Se ha dei dubbi chieda a lui, è la persona più indicata a darle una risposta.
Consideri comunque, in un secondo momento, la possibilità di affrontare il suo disagio con l'aiuto di un terapeuta, immagino possa metterla in difficoltà in varie situazioni della vita. Individuare emozioni e pensieri, rigidi e disfunzionali, che stanno alla base del suo malessere sarebbe un buon modo per poterlo affrontare, trovando anche le strategie più adatte per farlo.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Salve, considerando che l'En è un ansiolitico con un'emivita prolungata rispetto a sostanze come lo Xanax o il Tavor, se il suo medico le ha prescritto questo farmaco, sarebbe consigliabile seguire il suo consiglio. Comprendo la sua preoccupazione; nel frattempo, potrebbe valutare la possibilità di intraprendere alcune sessioni di supporto psicologico per affrontare in modo più approfondito la situazione specifica. Resto a disposizione per ulteriori dettagli o domande. Cordiali saluti, DM.
Caro utente, comprendo la sua preoccupazione in merito. Come prima cosa, si fidi del parere dei medici, in caso di qualsiasi evenienza o problematica durante l'esame lei sicuramente non sarà solo ci sarà personale di riferimento ad assisterla e in tal caso fermare l'esame.
Rispetto alla claustrofobia piuttosto, in maniera specifica può essere gestita in questo modo per tamponare l'utilità dell'esame, ma nel quotidiano? Le consiglierei di intraprendere comunque un percorso di terapia per poterla curare in maniera effettiva.
Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione,
Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Buongiorno, anch'io le consiglio di fidarsi di quello che le ha detto il suo medico curante. Poi fatto l'esame le consiglio un percorso psicologico per affrontare il problema. Un caro saluto Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Gentile Utente, il suo dubbio è molto comprensibile. Trattandosi di una questione medica la persona meglio formata è un medico, perciò le consiglio di interfacciarsi con chi le ha consigliato di prendere le gocce alle 6 in modo da capire perchè ha consigliato in questa maniera e se ci sono delle alternative valide.

Dottor Mauro Simonetti
Gentilissimo utente, credo sia opportuno fidarsi ed affidarsi al proprio medico rispetto l’uso delle gocce, per quanto riguarda la claustrofobia le consiglio di concedersi delle sedute per indagarne l’origine e risolvere la fobia. Resto a disposizione, Dott.ssa Ilaria Pavoni
Gentile utente, le consiglierei di richiedere un chiarimento al medico che le ha prescritto il farmaco. Aggiungerei anche che, se ha la possibilità, potrebbe essere adeguato un percorso psicologico per trattare questa sua paura così che non sia più così invalidante.
Dott.ssa Chiara Carraro
Gentile utente, io mi affiderei al parere del suo medico. Tuttavia se sente di avere ancora qualche perplessità può contattarlo per un ulteriore chiarimento. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente, provi a chiedere un ulteriore chiarimento al suo medico. Un cordiale saluto. Dott.ssa Elena Sonsino
Buongiorno, sarebbe utile sapere il dosaggio per poterle rispondere più precisamente ma per qualsiasi dubbio, come anche indicato dai miei colleghi, può contattare il suo medico curante.
È comprensibile che sia così preoccupat* data l'ansia per l'esame ma vedrà che andrà tutto bene.
Al di sotto di queste paure che si manifestano in maniera così tanto evidente vi è spesso altro, che non sempre si mostra con altrettanta trasparenza: le consiglio caldamente un percorso per comprendere meglio queste sue fobie e poter riscuotere le risorse necessarie per poter stare bene.
Un caro saluto, Dr. Liberatore
Salve, ogni farmaco ha la propria emivita ma entrano in gioco anche le caratteristiche soggettive. Il mio consiglio è quello di fare questa domanda direttamente al medico che conosce sia lei che il farmaco.
Buona giornata!
Buongiorno. Nel rispetto delle competenze afferenti a ogni specifica professione, le suggerirei deontologicamente di interpellare il suo medico curante per ottenere risposte esaustive alle sue domande. Circa la claustrofobia, invece, sarebbe interessante soffermarsi sulla connessione tra i sintomi propri di questa reazione e la matrice conflittuale degli stessi, per capire, ridurre e infine estinguere il meccanismo di innesco della conversione di tali sintomi in rappresentazioni mentali fobiche. Cordiali saluti. FV
Buongiorno, per essere sicura le consiglio vivamente di chiamare il suo psichiatra e spiegare la situazione.
Salve, rivolga il suo dubbio al medico. Per affrontare, invece, l'origine delle sue paure sono a disposizione.
Un caro saluto,
dott.ssa Daniela Delzotti
Gentile utente, le gocce di en sono un sedativo leggero che aiuta a ridurre l'ansia e la paura della claustrofobia durante la risonanza magnetica. Generalmente, l'effetto delle gocce di en dura diverse ore, quindi prendendole alle 6 del mattino, dovresti ancora sentire i benefici al momento dell'esame alle 14.
Tuttavia, è sempre consigliabile seguire le indicazioni del medico per quanto riguarda il momento esatto in cui prendere le gocce per garantire il massimo effetto al momento dell'esame. Se hai dubbi o preoccupazioni, ti consiglierei di contattare il tuo medico per chiarimenti. Buona fortuna con la tua risonanza magnetica! Rimango a sua disponibilità per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Buongiorno noi psicologi non trttiamo farmaci ma le consiglio, per non essere ulteriormente ansioso, di richiedere al proprio medico di bsa se non può rittardare l'assunzione
Buongiorno, per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica e assicurarsi della durata dell'effetto. Se desidera affrontare al meglio preoccupazioni, ansia e paure, possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza online o in studio. Io utilizzo anche tecniche di mindfulness, rilassamento e gestione dello stress e dell’ansia che possono aiutarla. Grazie per la ricchezza della sua condivisione. Dott.ssa Valentina Zoccali
Gentile utente, credo sia opportuno fidarsi ed affidarsi al proprio medico rispetto l’uso del farmaco che le è stato prescritto. Se desidera affrontare il tema della claustrofobia, le consiglio di darsi l'opportunità di capirci di più attraverso una consulenza psicologica. Dott.ssa Martina Panzeri
Gentile Utente, comprendo la sua preoccupazione in merito alla durata dell’effetto delle gocce di en per riuscire a sedare la sua ansia ed effettuare l’esame medico.
Le consiglierei di rivolgere questa domanda direttamente al suo medico curante per risolvere questi dubbi, dato che le indicazioni sulla posologia e sugli effetti dell’utilizzo di medicinali spettano per competenza ad un medico o uno psichiatra.
In quanto psicologa mi consenta però di invitarla a valutare la possibilità di concedersi di intraprendere un percorso psicologico per imparare a capire e gestire l’ansia che le provocano situazioni come questa; l’utilizzo di un farmaco all’occorrenza può sì aiutare ad attenuare l’attivazione emotiva intensa, tuttavia non permette una risoluzione della difficoltà, che invece, tramite l’aiuto di uno psicologo, può certamente essere affrontata. Se ha bisogno di ulteriori informazioni o qualora avesse piacere di iniziare un percorso resto a disposizione attraverso consulenze online. Cordiali saluti. Dott.ssa Ambra Marzoli
Buongiorno, credo sia più opportuno confrontarsi con il suo psichiatra, cosi da spiegare meglio la situazione.
Cordiali Saluti.
Gent.mo/a,

La risonanza magnetica è un'apparecchiatura che può fare questi effetti, lavorare su questo disagio è uno dei miei campi di competenza, se vuole può contattarmi, con la possibilità di trovare anche il modo di arrivare più sereno/a all'esame.
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Buongiorno,
per questa tipologia di dubbi è buona pratica chiedere consiglio ad uno psichiatra o neurologo. In alternativa anche i tecnici della risonanza possono darle indicazioni sullo specialista a cui rivolgersi.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisa Fiora
Capisco la tua preoccupazione, soprattutto dato che è la prima volta che utilizzi questo tipo di ansiolitico e, in più, in una situazione che già di per sé può essere stressante come una risonanza magnetica.

L’En (delorazepam) ha un'emivita piuttosto lunga rispetto ad altri ansiolitici, il che significa che rimane attivo nel corpo per diverse ore. Prenderlo la mattina presto, come indicato dal medico, dovrebbe garantire che tu abbia un effetto calmante che persista fino al pomeriggio, senza il rischio di un picco troppo forte o di sentirti troppo sedato.

Il motivo per cui ti è stato consigliato di prenderlo alle 6 del mattino potrebbe essere per dare al farmaco il tempo di agire in modo graduale, così da farti sentire più stabile e rilassato quando ti troverai ad affrontare l'esame nel pomeriggio. Questo approccio è anche pensato per evitare possibili effetti collaterali improvvisi, soprattutto se è la prima volta che lo assumi.

Detto questo, è naturale avere dubbi! Se senti che potresti aver bisogno di un supporto più vicino all'orario dell'esame, potresti discuterne con il tuo medico, spiegando le tue preoccupazioni. Magari potresti valutare insieme una strategia che ti faccia sentire più sicuro.

Come ti senti all'idea di seguire il piano proposto?
Buona fortuna

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