Buonasera , dal momento che conosco bene i motivi per i quali assumo Mutabon la mattina e Tavor per

18 risposte
Buonasera , dal momento che conosco bene i motivi per i quali assumo Mutabon la mattina e Tavor per dormire ,indicati da un neurologo , non so come potrebbe aiutarmi una terapia psicologica , d’altronde non so come riuscire ad evitare l’assunzione di questi farmaci. Precedentemente usavo Prazene . Grazie per un consiglio .
Gentile utente, i farmaci possono supportare il processo di psicoterapia. È importante ricordare che è difficile per la maggior parte delle persone concentrarsi sulla crescita personale quando lottano con forte ansia e attacchi di panico, agorafobia, depressione, disturbo bipolare o altre condizioni di salute mentale. In questi casi i farmaci sono necessari per permettere alla persona di progredire nella psicoterapia. la letteratura scientifica riporta che la terapia cognitivo comportamentale combinata con farmaci mirati tende a portare a un miglioramento significativo dei sintomi. Naturalmente, un risultato auspicabile di una psicoterapia è la riduzione o l'eliminazione della necessità di farmaci psicotropi o di altro tipo. In letteratura esistono molti studi che hanno dimostrato l’efficacia dei farmaci nella psicoterapia, primi tra tutti i trattamenti psicologici per l’ansia e gli attacchi di panico. Molti problemi di salute emotiva e mentale, tuttavia, non sono riducibili a uno squilibrio neurochimico. Le preoccupazioni psicologiche hanno origine e sono influenzate dagli eventi della vita. Poiché non cambiano il modo in cui le persone si relazionano psicologicamente alle loro esperienze, i farmaci da soli non possono risolvere questi problemi.
Un caro saluto



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Buonasera, con la costruzione di una rete tra professionisti, neurologo e psicologo/psicoterapeuta potrebbe tra qualche tempo, se i medici lo riterranno opportuno, essere pronto a scalare il dosaggio dei medicinali. La psicologia e la psicoterapia potrebbero dare le basi per avere un sostegno emotivo nell'affrontare un percorso di cura o riabilitazione.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di approfondire la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla a identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Salve, come già accennato dai colleghi, la psicoterapia e la farmacoterapia insieme possono permettere di raggiungere risultati migliori in termini di riduzione sintomatologica e riduzione del disagio clinicamente significativo. Spesso la farmacoterapia si rende necessaria per poter lavorare su alcuni aspetti in psicoterapia che altrimenti sarebbero difficili da trattare. Valutando i farmaci che lei assume, credo che una psicoterapia possa esserle molto utile per imparare a gestire e tollerare il disagio sintomatologico e, in futuro, magari anche diminuire il dosaggio farmacologico.
Cordialmente SJC
Gentile utente, trovo che la chiave del discorso sia nella sua frase “non so come riuscire ad evitare l’assunzione di questi farmaci”.
É assolutamente comprensibile il voler smettere di assumere farmaci, dall’altro lato però vi é la consapevolezza che smettendo il problema si ripresenterà.
I farmaci sono molto efficienti nel sedare i sintomi ma non fanno nulla per risolvere il problema che causa quei sintomi.
In questa nicchia prende spazio la terapia psicologica, un’esplorazione che permette in primo luogo di definire quale sia il problema (cosa che ha già avuto modo di fare per suo conto mi sembra di capire) ma prosegue nello sviscerare come esso funziona, come funziona lei e quindi cosa sia possibile fare per evitare o limitare l’arrivo del problema stesso.
In altre parole la terapia non é solo utile nell’aumento della consapevolezza ma anche nell’identificazione di strategie,non farmacologiche chiaramente, per poter gestire le situazioni di vita senza che si arrivi al carico di sofferenza che l’ha portata in prima battuta ad assumere farmaci.
Spero di essere stato chiaro, mi scriva pure in chat se avesse dei dubbi o anche solo altre curiosità, approfondirò volentieri.

Dottor Mauro Simonetti
Buongiorno,
ci scrive di conoscere bene i motivi per i quali assume i suoi farmaci, e allora le chiedo: questa consapevolezza la aiuta a stare meglio?
Conoscere le origini del nostro malessere quasi mai ci aiuta a risolverlo. i farmaci, da soli, neppure.
I farmaci sono come una stampella, la terapia psicologica è la fisioterapia.
I farmaci tengono a bada i sintomi, la terapia psicologica le permette di conoscere il suo funzionamento cognitivo, (cosa, cioè nel suo modo di stare al mondo, di interpretare gli eventi genera la sua sofferenza) e di correggerlo laddove necessario. Solo a quel punto si sentirà abbastanza saldo da diminuire, e piano piano interrompere l'assunzione dei farmaci. Succede davvero, ci creda. Le faccio i miei auguri e resto a disposizione se lo desidera. Dott.ssa Manuela Leonessa
Buonasera, per rispondere alla sua domanda, posso dirle che i farmaci curano i sintomi non la causa. Quindi, per riuscire ad arrivare alla possibilità di non fare più uso dei farmaci, le sarebbe indispensabile una terapia psicologica, che appunto indaga alla base del suo malessere.
Grazie ad essa potrà lavorare su di sé a fondo, scoprire le cause del suo disagio, trovare quelle risorse e strategie funzionali al suo benessere e al modo di agire e reagire alle situazioni che le si presentano. Potrà ritrovare fiducia in se stesso, il coraggio di affrontare e non di evitare.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buonasera. La terapia psicologica, affiancata alla terapia farmacologica, la aiuterebbe rispetto alla promozione di un cambiamento personale costruttivo in relazione alle difficoltà che sperimenta. Il farmaco agisce sul miglioramento dell'aspetto sintomatologico delle problematiche psichiche, la psicoterapia sul suo potere personale rispetto a tali difficoltà, promuovendo un diverso uso delle proprie risorse e capacità interne attraverso un lavoro di consapevolezza di sé. Spero che attraverso queste poche righe sia riuscito ad orientarla maggiormente in merito alla sua domanda. Un saluto, Dott. Felice Schettini
“Non so come potrebbe aiutarmi una terapia psicologica”: certamente! Non può saperlo se non la intraprende.
La inizi e si AFFIDi ad uno specialista, senza cercare di “sapere prima”, chiedere come funziona e a cosa serve. Lo scoprirà strada facendo.
Coraggio, tanti auguri!
Mgf
Gentile utente, è un pò forviante la sua esposizione, nel senso che i farmaci che assume implicano condizioni psicopatoche, ma li ha prescritti il neurologo. Non intendo dire che non li può prescrivere il neurologo. Il punto è, l'antidepressivo suppone uno stato di umore deflesso dovuto a condizioni neurologiche organiche/funzionali o solamente psichiatriche? Ad ogni modo, se è ben seguita da uno specialista con farmaco tp e la sofferenza persiste la psicoterapia è una buona opportunità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Zito
Salve, è possibilissimo. Spesso la farmacoterapia si rende indispensabile per lavorare su alcuni aspetti in psicoterapia che altrimenti sarebbero difficili da trattare. Una psicoterapia potrebbe esserle molto utile per imparare a fronteggiare al meglio il sintomo e lavorare sulla causa, e in futuro prevedere assieme al suo dottore una riduzione del dosaggio e eventualmente l' eliminazione farmacologico. Un caro saluto.
Dott.ssa R.Caponi
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Buonasera,
la terapia psicologica qualche volta viene affiancata a un supporto farmacologico grazie alla collaborazione con altre professionalità, per sedare momentaneamente alcuni sintomi come ansia, insonnia e altri che altrimenti, se troppo invasivi, impedirebbero il lavoro psicologico sulle cause di questi sintomi. Il corpo attraverso i sintomi racconta i vissuti psichici rispetto alla sua storia passata, ma mentre i farmaci lavorano chimicamente riducendo la sintomatologia, il rapporto di terapia lavora psichicamente sulla trasformazione di quel vissuto e sul ritrovamento di risorse umane eternamente vive e trasformative pensate perse.
E’ vero, lei conosce benissimo i motivi per cui ha dovuto assumere quei farmaci, ma il conoscerli non basta a modificarli.
La realtà psichica modificata attraverso un rapporto umano valido come quello di terapia le permetterebbe piano piano di accedere a risorse umane capaci di permetterle di affrancarsi dalla dipendenza da quei farmaci.
Spero di esserle stata di aiuto almeno un po’ e attendo di poterla conoscere presto.
Barbara Brega

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Buongiorno,

nel trattamento dei disturbi d'ansia e depressivi spesso la psicoterapia è affiancata dal trattamento farmacologico. Quest' ultimo deve esser visto come una rete di protezione in un momento in cui la sintomatologia si presenta come abbastanza invasiva, ma non può durare per sempre nel caso di determinate problematiche. La invito a consultare uno specialista quanto prima, affinché possa intraprendere un percorso psicoterapico al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Per quanto concerne la terapia farmacologica, per ogni dubbio la invito a consultarsi col medico prescrivente, figura più indicata nell'accogliere e orientare le sue richieste.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Amica, o Amico,

una domanda assai strana la sua. Intanto il farmaco che ci indica è prevalentemente un ansiolitico. Quindi immagino si senta ansioso e forse un po' troppo triste. O almeno si sentiva così quando le hanno prescritto il farmaco.
La psicoterapia potrebbe servirle se e solo se sente questi sintomi: come sta? Vogliamo partire da sueta domanda?

con i migliori auguri
dr. ventura
Buongiorno, conoscere razionalmente le cause di un malessere non equivale a ciò che si verifica in una terapia psicologica dove i vissuti, le emozioni connesse, vengono espresse ed elaborate. Ai farmaci dovrebbe affiancare un percorso di psicoterapia che la aiuti in tal senso, che agisca sulle cause, sui modi di vedere e sentire gli eventi che le accadono o che sono accaduti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, comprendo che assumi Mutabon e Tavor su prescrizione medica per motivi specificBuonasera, comprendo che assumi Mutabon al mattino e Tavor per dormire su prescrizione di un neurologo. Tuttavia, una terapia psicologica potrebbe offrirti un supporto aggiuntivo. Un terapeuta potrebbe aiutarti ad esplorare le radici delle tue difficoltà emotive e sviluppare strategie alternative per affrontarle, riducendo così la necessità di farmaci. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buonasera, e grazie per aver condiviso la tua situazione. È importante notare che la terapia psicologica e l'uso di farmaci possono spesso essere complementari nel trattamento di molte condizioni psicologiche. Ecco alcuni modi in cui la terapia psicologica potrebbe essere utile in aggiunta al trattamento farmacologico:

Comprensione delle Cause Sottostanti: Un terapeuta può aiutarti a esplorare e comprendere le cause sottostanti dei tuoi sintomi. Questo può includere stress, traumi, problemi relazionali, o altri fattori che possono non essere immediatamente evidenti.
Sviluppo di Strategie di Gestione: La terapia può offrire strategie per gestire l'ansia, lo stress, o altri disturbi emotivi. Questo può includere tecniche di rilassamento, mindfulness, gestione dello stress, e altre strategie di coping.
Supporto nell'Uso dei Farmaci: Un terapeuta può lavorare insieme a te e al tuo neurologo per ottimizzare l'uso dei farmaci. Questo può includere aiutarti a comprendere meglio quando e come usare i farmaci e come gestire gli effetti collaterali.
Riduzione Graduale dei Farmaci: Se il tuo obiettivo è ridurre l'uso dei farmaci, una terapia psicologica può supportarti in questo processo, sempre in coordinamento con il medico che ti ha prescritto i farmaci.
Supporto Emotivo e Psicologico: Oltre alle questioni specifiche per cui stai prendendo i farmaci, la terapia può offrire un luogo sicuro per parlare di qualsiasi altra questione che potrebbe influenzare il tuo benessere emotivo e psicologico.
Integrazione di Trattamenti: Un approccio olistico alla tua salute mentale potrebbe includere sia la terapia farmacologica che quella psicologica. Questo approccio integrato può spesso fornire risultati migliori rispetto all'uso di una sola modalità di trattamento.
Ricorda che ogni percorso terapeutico dovrebbe essere personalizzato in base alle tue esigenze e alla tua situazione. È importante lavorare a stretto contatto con i professionisti della salute mentale e i medici per sviluppare il miglior piano di trattamento per te.
Buonasera,
mi dispiace per la sua situazione e la ringrazio per averla esposta.
una buona terapia farmacologica molto spesso è associata o è di supporto ad un percorso di psicoterapia.
lavorando ad esempio con l'inconscio e con l'ipnosi durante il processo terapeutico si può venire a conoscenza di alcuni malesseri che razionalmente o nel momento presente non ne siamo coscienti.
Rimango a disposizione per una consulenza online.

Cordiali Saluti
Dott.ssa Deborah Vazzano

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