Buonasera, da quattro anni ormai io e il mio compagno lottiamo contro una positività all'ureaplasma
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Buonasera, da quattro anni ormai io e il mio compagno lottiamo contro una positività all'ureaplasma uralyticum con sintomi (sia per me che per lui). Dopo svariati tentativi con antibiotici di ogni tipo siamo di fronte all'ennesimo tampone positivo. I medici a cui ci siamo rivolti hanno pareri contrastanti: c'è chi sostiene di non trattarlo perché è naturalmente presente nell'organismo, chi continuerebbe a prescrivere antibiotici, chi ci ha consigliato di optare per una cura ricostruttiva della flora con fermenti lattici. Le abbiamo provate tutte, ma nulla ha dato i risultati sperati e non so più né a chi rivolgermi né che strategie mettere in atto. Sono molto preoccupata per le conseguenze sulla fertilità che può avere questo batterio. Quali altre strada di cura possiamo percorrere? Grazie a chiunque potrà darci qualche spunto in più
mia cara, si calmi. il Suo discorso è di amplio respiro e non semplice. mancano dei dati (età di entrambi, primo sintomatologia, sintomatologia attuale ,altre infezioni, ad esempio). ulteriore nota: troppi specialisti. sia la nessuna mossa, sia la sostituzione della flora batterica (per via orale o vaginale), molto spesso sono buone raccomandazioni; per future infezioni o sterilità, bisogna indagare con specialista, insieme.
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