Buonasera, da circa un mese sto soffrendo di uno stato di derealizzazione/depersonalizzazione costa

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Buonasera,
da circa un mese sto soffrendo di uno stato di derealizzazione/depersonalizzazione costante, di intensità moderata e piuttosto variabile (non cessa mai del tutto, ma si registrano frequenti oscillazioni nell'arco della giornata). Ho sempre vissuto occasionali episodi di derealizzazione fin da piccolo, sebbene si presentassero sporadicamente e non si protraessero per più di qualche ora. Dopo un fortissimo e inaspettato episodio dissociativo verificatosi il mese scorso (causato semplicemente dall'ansia di poter sperimentare una situazione simile), si è innescato un circolo vizioso fatto di angoscia che ha alimentato e incrementato questa condizione di derealizzazione/depersonalizzazione, di fatto consolidandola e mantenendola viva sino ad oggi. Ora, io sono abbastanza fiducioso che, se mi sforzo di concentrarmi sul presente e sugli stimoli dell'ambiente circostante, "desensibilizzandomi" rispetto a certi meccanismi, nel giro di qualche settimana potrò tornare a percepire il mondo come prima. Tuttavia, più il tempo passa, più il timore che questa possa essere una situazione irreversibile aumenta, amplificando di conseguenza il disturbo. Un altro aspetto che mi rattrista e mi angoscia, oltre alla percezione del mondo esterno come irreale e onirico, è il fatto di non riuscire più a entrare in contatto con me stesso, i miei pensieri e le mie emozioni, quasi che si fosse creata una barriera che mi impedisce di scrutare a fondo nella mia interiorità. Mi confermate che questa è una situazione/un disturbo da cui posso guarire, per cui posso tornare a percepire gli altri e me stesso come un tempo? E nel caso, ritenete sia assolutamente necessario un percorso psicoterapeutico, o questa problematica può anche risolversi spontaneamente nel tempo? Vi ringrazio tantissimo per l'attenzione e rimango in attesa di un vostro gentile riscontro
Buongiorno, ciò che descrive è verosimilmente da addurre ad un disturbo d'ansia. Generalmente, si tratta di condizioni che possono acuirsi in alcuni periodi per poi andare incontro ad una remissione (a volte spontanea, nei casi più lievi). Per una gestione ottimale di questi episodi, le consiglio in prima battuta di intraprendere un percorso di psicoterapia. Successivamente, se non dovessero risolversi, sarebbe meglio eseguire una visita psichiatrica per valutare la necessità di un approccio farmacologico. Cordiali saluti

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