Buonasera, da circa un mese soffro di abbuffate di cibo incontrollate. Sono stata a dieta per perder

19 risposte
Buonasera, da circa un mese soffro di abbuffate di cibo incontrollate. Sono stata a dieta per perdere peso da maggio a dicembre ma nell’ultimo periodo non sono riuscita a seguirla e spesso mi sono abbuffata di dolci senza riuscire a fermarmi. Non sono in sovrappeso ma temo che se continuerò così a breve ingrasserò molto. Cosa posso fare?
Gentile Utente, a prescindere dal suo peso corporeo il fatto che abbia vissuto come “incontrollate” le sue abbuffate descrive molto bene il disagio che ha provato e la spiacevolezza della situazione.
Questo vissuto é ovviamente negativo è già solo per questo avrebbe valore di essere portato da uno psicologo per poter essere esplorato insieme a lei.
Capire meglio cosa succede prima,durante e dopo le abbuffate, quali pensieri e sensazioni ci sono e così via la aiuterebbe a fare chiarezza e quindi sviluppare consapevolezza. Con maggiore consapevolezza si può lavorare su strategie da attuare per evitare che si ricada nelle abbuffate.
Le consiglio quindi di valutare l’inizio di un percorso psicologico.
Spero di essere stato utile, se avesse ancora dubbi o voglia di approfondire la questione mi scriva pure in chat.

Dottor Mauro Simonetti

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Buongiorno gentile utente, sarebbe utile capire perché sente il bisogno di dimagrire; partendo dal presupposto dei condizionamenti sociali, visto che viviamo in una "società grassofobica" e contestualizzando le circostanze nella sua vita con altre osservazioni e valutazioni, si potrebbe procedere a valutare se sta solo attraversando una fase, oppure no, per aiutarla a cogliere cosa è meglio fare per lei.
Sono a disposizione, anche online.
Cordialmente, Dott.ssa Marina C.
Buongiorno, spesso l'abbuffata corrisponde a un senso di insoddisfazione di vuoto e di malessere. Nel caso fossero per lei troppo pesanti, ne parli con qualcuno per vedere che cosa sta accadendo nella sua vita.
Buongiorno, oltre ad essere consapevoli del problema sarebbe utilissimo essere consapevoli delle dinamiche interne che la spingono a concedersi queste abbuffate. Quale è la dimensione del controllo, ad esempio, che applica ad altri campi della sua vita? E' possibile che una tendenza eccessiva al controllo possa portare poi a situazioni di incontrollata perdita dello stesso. Ad ogni modo un'indagine approfondita andrebbe affrontata in una stanza di terapia (reale o virtuale) dove contenere i suoi timori rispetto a questo comportamento. Resto a disposizione, Mariano Fioretto.
Salve,

Per effettuare una diagnosi di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione è necessario conoscere nel dettaglio i sintomi di cui parla, che devono essere persistenti, o collegati all'alimentazione, determinando un alterato consumo o assorbimento di cibo e danneggiando significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale (DSM-5).
Pertanto, il mio invito è di rivolgersi ad un professionista della salute mentale per un'eventuale diagnosi e iniziare un eventuale trattamento.

Al di là di queste considerazioni tecniche, da un punto di vista più psicologico è interessante il modo in cui scrive il suo messaggio.
Sembra avere una certa consapevolezza che possa esserle utile un intervento psicologico: infatti parla di sofferenza e paure, di non riuscire a perseguire una meta prefissata e pertanto di recare danno a sé stessa, contro la sua volontà e il suo controllo.
Dietro a dei comportamenti incontrollati e nocivi per la salute si celano spesso sofferenze, sconforto, paure di non farcela ed altri stati d'animo che se non presi in considerazione, non elaborati e integrati nella propria mente, portano a rendere stabile o a peggiorare il disagio senza comprenderlo.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad approfondire gli aspetti emotivi e cognitivi che spesso si esprimono con i sintomi di cui sta soffrendo, a mettere in movimento le sue risorse per fronteggiarli, incrementando la sua capacità di prendersi cura di sé e della propria salute.

I miei auguri,

Dott.ssa Sara Larice

Buongiorno, cosa cerca di "riempire" quando si abbuffa? Quali emozioni sono troppo difficili da affrontare? Il rapporto con il cibo è un indicatore del rapporto con noi stessi e con quello che proviamo, il mio consiglio è rivolgersi a un professionista per imparare a conoscersi meglio e trovare modi più sani per affrontare le difficoltà.
Gent.ma, nonostante il suo attuale peso corporeo il fatto che abbia descritto come “incontrollate” le sue abbuffate denota molto bene il disagio che sta provando e la consapevolezza della situazione. Quando le emozioni prendono il sopravvento lei vive un disturbo chiamato Abbuffata Compulsiva. Quello che contraddistingue l’abbuffata è la totale solitudine in cui spesso si svolge soprattutto la presenza di una sensazione di totale perdita del controllo. Le difficoltà di controllo dell’alimentazione spesso sono legate ad una difficoltà nella gestione delle emozioni e degli impulsi. Togliere questo sintomo senza analizzarlo potrebbe portare la persona in uno stato di profonda sofferenza, quindi le consiglio qualora volesse di contattarmi per sviscerare il problema e insieme al suo nutrizionista effettuare un approccio combinato. Cordialmente Dott.ssa Bachiorri Sara
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Salve, comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, quanto descrive è una situazione tipica di chi tenta di mettersi a dieta, ovvero dopo un periodo di estremo controllo si sfocia nella perdita di controllo. I meccanismi specifici della sua situazione andrebbero approfonditi in sede di colloquio, ma in linea generale, il digiuno o la dieta non sono la soluzione, ma la trappola. E' importante inserire nel suo stile alimentare quei cibi che di solito si vieta nella dieta in piccole quantità (e che generalmente sono cibi presenti nelle abbuffate, come i dolci). Ricalcando un bene noto aforisma: se se lo concede potrà rinunciarvi, se non se lo concede diverrà irrinunciabile. Un saluto, D.ssa Giada Turra
Buonasera, il fatto che noti che “si abbuffa di dolci senza fermarsi” è un buon segno perché sta prendendo consapevolezza di un suo comportamento che desidera modificare.
Sarebbe bene riflettere maggiormente sulle emozioni che la spingono a queste abbuffate. Un caro saluto, dott.ssa Beatrice Gaboardi
Buongiorno gentile utente, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la preoccupazione nel sentire di star perdendo il controllo. La sensazione di cui si è accorta è già un fattore protettivo, in quanto ci si può lavorare. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla a comprendere e approfondire la motivazione sottostante il suo bisogno di abbuffarsi.
Resto a disposizione
AV
Buongiorno, la tendenza ad abbuffarsi è generalmente il riflesso di un disagio emotivo. Sicuramente è molto importante che lei sia in grado di riconoscere questo problema e che sia per lei una preoccupazione da affrontare. Le consiglio un percorso con un terapeuta che la aiuti a comprendere le motivazioni sottostanti la sua necessità di abbuffarsi.
Resto a sua disposizione, Valentina Pisu.
Buongiorno cara utente, la sua consapevolezza rispetto "all'abbuffarsi" è un grande passo verso il cambiamento.
Le consiglio un percorso psicologico per approfondire le emozioni/motivazioni che la portano a determinati comportamenti. Resto a disposizione, un caro saluto!
Buonasera, grazie per la condivisione.
Può essere utile rivolgersi ad un professionista per approfondire meglio gli episodi di abbuffata incontrollata che riferisce soprattutto rispetto alla sua storia di vita.
E' importante cercare di capire insieme ad un terapeuta le cause di questi comportamenti alimentari, il significato che hanno e quali sono i fattori che ne permettono il mantenimento nella sua quotidianità.
Inoltre la rigida restrizione alimentare spesso non è la scelta migliore, perchè spesso capita che tutto ciò che si elimina dalla propria alimentazione diventa motivo di abbuffata.
Quando c'è una sofferenza psicologica sottesa alle abbuffate è molto utile esplorarla in percorso psicoterapeutico strutturato.
Caldamente consigliata dal mio punto di vista anche la collaborazione con il nutrizionista/dietologo in modo da proporre un supporto integrato.
Inoltre la sua consapevolezza rispetto alle sue condotte alimentari è una risorsa preziosa per iniziare un percorso di psicoterapia.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, mi dispiace per la sua situazione che immagino le provochi sofferenza e proccupazione. L'alimentazione è strettamente collegata con le emozioni. Quello che le posso consigliare è di affidarsi ad uno psicologo, o psicoterapeuta, per comprnedere come gestire le emozioni, comprendere quando si attiva la "fame emotiva" e di conseguenza trovare strategie alternative all'abbuffata per ricercare un benessere.
L'alimentazione è strettamente collegata con le emozioni. Quello che le posso consigliare è di affidarsi a uno psicologo, o psicoterapeuta, per comprendere come gestire le emozioni, comprendere quando si attiva la "fame emotiva" e di conseguenza trovare strategie alternative all'abbuffata per ricercare un benessere.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e/o per consulti.
Le auguro una buona serata.
Cordialmente,
Dr.ssa Benedetta Cereda
Ciao, come prima cosa va riconosciuta la causa delle sue "abbuffate"; mi sembra abbastanza evidente che non si parla di fame fisiologica, ma di fame emotiva. Dunque è fondamentale capire e riconoscere l'emozione /il vissuto che le provoca questo comportamento; così le "abbuffate" inizieranno a diminuire fino a poi scomparire.

Saluti
Dott.ssa Giovanna Napolitano
Gentile Utente, al di là del suo stato corporeo e di quale sia il peso misurato dalla bilancia, mi sembra di capire che lei ha percepito un cambiamento nello stile di alimentazione nell'ultimo periodo. Questo potrebbe essere dettato da un cambio nel suo status emotivo: come lei dice ci sono queste "abbuffate incontrollate".
è importante cercare di capire quali emozioni sta provando in questo periodo, e un consulto con uno psicologo potrebbe aiutarla a riconoscere che cosa genera e mantiene il suo comportamento alimentare.
Resto a disposizione per ulteriori domande.
Cordialmente, dott.ssa AIF
Buonasera, Grazie per aver condiviso la Sua esperienza. Le abbuffate potrebbero rappresentare il tentativo di colmare un vuoto emotivo o di rispondere a conflitti interiori non espressi, più che una semplice perdita di controllo sul comportamento alimentare.
La dieta che ha seguito per molti mesi potrebbe aver innescato una dinamica di restrizione e privazione, e le abbuffate potrebbero essere un modo per il Suo inconscio di ribellarsi a tali restrizioni.
Il cibo, specialmente i dolci, spesso assume nella nostra mente un significato simbolico, legato a conforto e gratificazione immediata. È importante esplorare più a fondo quali emozioni o situazioni possano aver innescato queste abbuffate.
Le suggerisco di valutare l’opportunità di consultare un professionista che possa aiutarla a comprendere meglio le dinamiche sottostanti e a sviluppare strategie utili per gestirle.
Attraverso un percorso di questo tipo, potrebbe scoprire nuove modalità per affrontare lo stress e le emozioni difficili, trovando un equilibrio che promuova il benessere sia fisico che emotivo.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o desidera discuterne più approfonditamente, La invito a contattarmi.
Cordiali saluti, Laura Lanocita

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