Buonasera, comincio seriamente ad avere il presentimento di essere una persona malsana e con comport

18 risposte
Buonasera, comincio seriamente ad avere il presentimento di essere una persona malsana e con comportamenti narcisistici all'interno dei miei contesti sociali e con le amicizie. Ho deciso comunque di credere sempre alla mia personale consapevolezza ricordandomi alla fine di essermi sempre reputato una persona con una grande energia psicofisica e intraprendenza, mista alle volte a tanta pigrizia e cinismo, ho stimolato spesso le invidie e i bullismi sin dalla tenera età semplicemente per il questo mio modo d'essere ma per fortuna questa immagine veniva controbilanciata da un altra metà precisa di persone e affetti che sono sempre riusciti ad apprezzarmi per ciò che sono ricordandomi che siamo luce e buio allo stesso tempo, come se alla fine potesse davvero tranquillizzare il riverbero dei miei pensieri.
Vivo con la percezione che è solo questione di tempo prima che finisca di deludere anche quest'ultime, infatti tendo sempre di più a palesarmi fra le persone in situazioni il più possibile intime, per poi riuscire comunque a sentirmi sbagliato, alle volte perchè attuo la necessità di rimembrare autenticità in situazioni di superficialità e quindi vengo subito preso come il presuntuoso di turno. Mi hanno detto di voler essere a tutti i costi interessante, il più intelligente, che parlo anche quando non so nulla, di voler prevalere sugli altri, di esprimere cose giustema in una forma violenta e drastica.
Ho timore di non poter recuperare gli sbagli commessi.
Buonasera. Ha ragione, siamo buio e luce. Ma quando la nostra stessa valutazione ci rende insicuri e si riceve anche qualche conferma dall'esterno, proprio per fugare dubbi ed insicurezze che potrebbero essere ingiustificati, sarebbe bene esplorare meglio la situazione con l'aiuto di un professionista. Non drammatizzi, ma sia prudente. Un saluto
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Buonasera,

Mi dispiace sentire che sta attraversando un periodo di difficoltà con la sua autopercezione e le sue relazioni sociali. È positivo che stia cercando di comprendere meglio i suoi comportamenti e le loro conseguenze. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarla a esplorare queste problematiche e a trovare un modo per sentirsi meglio con se stesso e con gli altri:

Riflettere sui suoi comportamenti: Cerchi di identificare i momenti specifici in cui sente di comportarsi in modo narcisistico o malsano. Prenda nota delle situazioni e delle sue reazioni. Questo può aiutarla a riconoscere i pattern nei suoi comportamenti.

Autoconsapevolezza: Il fatto che lei sia consapevole delle critiche degli altri e dei suoi stessi dubbi è un buon segno. La consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento. Cerchi di capire se queste critiche sono costruttive e come potrebbe utilizzare queste osservazioni per migliorarsi.

Empatia e ascolto: Cerchi di mettersi nei panni degli altri e di ascoltare attivamente ciò che hanno da dire. Questo può aiutarla a moderare i suoi interventi e a evitare di sembrare presuntuoso o dominante.

Comunicazione assertiva: Lavori sulla sua comunicazione per esprimere le sue opinioni in modo chiaro ma rispettoso. Essere assertivi significa esprimere i propri bisogni e desideri senza calpestare quelli degli altri.

Gestione delle emozioni: Cerchi di lavorare sulla gestione delle sue emozioni. Se si sente frustrato, arrabbiato o ansioso, prenda un momento per riflettere prima di reagire. Tecniche come la respirazione profonda o la meditazione possono essere utili.

Supporto professionale: Consideri la possibilità di parlare con uno psicologo o un terapeuta. Un professionista può aiutarla a esplorare le sue preoccupazioni in profondità e a sviluppare strategie per migliorare le sue relazioni e il suo benessere personale.

Accettazione degli errori: Tutti commettiamo errori e tutti possiamo imparare da essi. Se sente di aver deluso qualcuno, cerchi di fare ammenda in modo sincero e di utilizzare l'esperienza come un'opportunità per crescere.

Sviluppare relazioni sane: Si concentri su costruire relazioni basate sulla fiducia, il rispetto reciproco e l'autoaccettazione. Cerchi di essere autentico e di coltivare amicizie con persone che lo apprezzano per quello che è.

Sono a disposizione come terapeuta per offrirle supporto e guidarla attraverso questo percorso di autoconsapevolezza e crescita personale. Non esiti a contattarmi per ulteriori consigli o per discutere di un possibile percorso terapeutico.

Cordiali Saluti
Gentilissimo, è complesso quello che scrive, quello che è certo che esprime malessere e sconcerto, a cui, giustamente sta cercando di dare risposte. Altrimenti non avrebbe scritto qui.Nella sua lettera sono tanto presenti gli altri, come li vede lei, come la vedono loro. Lei non fa riferimento alla sua età, ma fa delle considerazioni legate ad esperienze vissute nel tempo. Potrebbe essere il momento di un lavoro introspettivo, non più da solo, ma in un setting protetto, dove può dar voce a ciò che sente e sarà ascoltato e visto senza giudizio. Per dare un senso, per riposizionarsi in un equilibrio fra mondo interno e mondo esterno. Rimango a disposizione e la saluto cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera, al di là delle etichette attribuite da altri e/o riconosciutesi, se ha necessità di comprendersi meglio e lavorare su sue criticità può essere prezioso l'accompagnamento di uno psicoterapeuta in questo perorso di autoesplorazione ed individuazione di obiettivi su cui lavorare. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno,
La ringrazio per aver condiviso il Suo problema relazionale.
Innanzitutto per fare maggiore chiarezza, dovrebbe lavorare sulla persona che Le sta più vicino, cioè se stesso. Il Suo rapporto con il proprio corpo, la Sua capacità di assertività e vicinanza. Approfondire anche quali emozioni sono connesse come la paura di avvicinarsi.
Solo così può arrivare ad una maggiore consapevolezza di come sta funzionando e vedere quali sono gli schemi utili e quali quelli che andranno ristrutturati, come è previsto nella psicoterapia con il Modello Strutturale Integrato.
Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
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Gentile utente di mio dottore,
sarebbe una opportunità per lei quella di approfondire meglio queste sue difficoltà relazionali in un contesto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. La sua domanda appare come una vera e propria richiesta di aiuto. Si affidi ad uno specialista che la possa accompagnare nel trovare le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, è proprio in un momento di crisi che si apre l'opportunità di riflettere e lavorare su noi stessi, al di là delle etichette o descrizioni che le vengono rimandate cerchi di approfittare di questo momento per aumentare la sua consapevolezza e migliorarsi attraverso un percorso psicoterapeutico.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi dispiace leggere del suo periodo difficile legato alle relazioni sociali. Da ciò che scrive è possibile dare uno sguardo, seppur superficiale, a quanto sia importante per lei come gli altri la vedano, ma lei come si vede?
Sarebbe sicuramente utile intraprendere un percorso di scoperta e consapevolezza di sé che possa darle fiducia nell’esprimere liberamente timori e incertezze in un contesto sicuro.
Ha ragione quando scrive che siamo luce e buio e sarebbe, sicuramente, interessante scoprire e conoscere entrambi questi lati di se stesso.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Tilotta
Buongiorno, credo che porsi delle domande e avere tenacia per progredire spiritualmente, sia un modo proficuo per crescere spiritualmente. Se si pone delle domande e ha la forza per andare avanti, oltre al desiderio di cambiare qualcosa nelle sue relazioni, io le suggerirei di sfruttare questi aspetti e intraprendere un percorso per valutare le aree di intervento e migliorare la qualità della propria vita. Forse ora sente l'esigenza di mostrarsi per ciò che è veramente e di essere accettato in toto, con le sue luci e le sue ombre. Non si può reprimere o recitare per sempre. Non posso sapere se si tratti di forme narcisistiche o di un'autostima fragile o di un falso sé. Questo può dirlo un professionista dopo una raccolta adeguata anamnestica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi e le sue riflessioni. Non esistono oggettivamente 'sbagli' o situazioni a cui non possiamo rimediare. C'è sempre la possibilità di un cambiamento e c'è sempre la possibilità di modificare quei lati di noi che sentiamo non esserci più utili. Da ciò che descrive sembra che il problema sia come gli altri la vedono e come lei, a specchio e di conseguenza, vede sé stesso. Questa dinamica può portare a basare eccessivamente la propria immagine di sé sul come si è visti dagli altri, e tutto ciò porta a una grande sofferenza. Dal suo racconto emerge inoltre che sta già iniziando a porsi delle domande su di sé, sul fatto di voler sembrare in un certo modo agli occhi degli altri (più intelligente, più interessante, come lei diceva). Al di là delle etichette che non sono mai utili (lei dice di sé di essere una 'persona malsana' e 'con comportamenti narcisistici'), sarebbe importante andare al cuore della sofferenza che lei porta dentro di sé e che in questo momento manifesta nelle relazioni. Ha già iniziato a porsi delle domande su di sé, e questo è già un grande passo. Potrebbe essere importante ora andare più in profondità e conoscere davvero la sua sofferenza, per attraversarla. Rimango a disposizione per dubbi o domande. Cordialmente, Dott.ssa Chiara Tumminello.
Salve, è molto importante che lei si metta in discussione e riconosca di aver commesso degli sbagli. Probabilmente la sua consapevolezza la aiuterebbe molto se lei decidesse di intraprendere una psicoterapia. Questo la aiuterebbe anche a vedersi in modo equilibrato, senza eccedere nei giudizi su se stesso.
Buonasera,

Capisco che la sua situazione possa essere difficile da gestire e che possa causare molta preoccupazione e introspezione. Prima di tutto, è importante riconoscere la sua capacità di riflettere su se stesso e di cercare una comprensione più profonda dei propri comportamenti e delle loro implicazioni nelle relazioni sociali. Questo è già un segnale di una significativa autoconsapevolezza, una qualità che è preziosa e non sempre presente nelle persone con tratti narcisistici. L'autoconsapevolezza è il primo passo per comprendere se alcuni dei suoi comportamenti potrebbero essere percepiti come narcisistici o malsani. La capacità di riflettere criticamente su se stesso e di riconoscere sia le proprie forze che le proprie debolezze indica una profondità di pensiero che non è comune in chi ha tratti narcisistici. Le persone con tendenze narcisistiche spesso hanno difficoltà a vedere se stesse in modo obiettivo o a riconoscere l'impatto negativo dei loro comportamenti sugli altri. Pertanto, il fatto che lei stia prendendo in considerazione questa possibilità e stia cercando di capire meglio il suo comportamento suggerisce che potrebbe non essere così "malsana" come teme. Lei menziona l'idea di essere una miscela di luce e buio, il che è una rappresentazione accurata della natura umana. Tutti noi abbiamo aspetti di luce e di ombra, e parte della crescita personale è imparare a bilanciare queste parti di noi stessi. È importante non cadere nella trappola di etichettarsi in modo eccessivamente negativo basandosi solo sui propri difetti percepiti. Questo porta ad una spirale di malessere che non può generare nulla di utile. Tuttavia, ha menzionato che le persone intorno a lei le hanno dato dei feedback riguardo ai suoi comportamenti, come il desiderio di prevalere sugli altri o di esprimere opinioni in modo troppo drastico. Può essere utile riflettere su questi feedback non come una condanna, ma come una possibilità di crescita. Come si sente quando riceve queste critiche? Ci sono momenti specifici in cui sente di agire in modo da confermare questi commenti? Riconoscere le situazioni che scatenano determinati comportamenti può essere un passo cruciale per modificare le proprie reazioni. Queste sono alcune domande che possono aprire degli scenari di sentire di sé e di comprensione di ciò che sta vivendo e delle strategie che ha messo in campo fino a questo momento per poter sopravvivere.
Se sente che questi comportamenti e questi pensieri stanno influenzando in modo significativo la sua vita e le sue relazioni, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista potrebbe aiutarla a esplorare ulteriormente le radici di questi sentimenti e comportamenti, e a sviluppare strategie per modificarli in modo sano e costruttivo.
Gentile utente, penso che il fatto che lei se ne renda conto e cominci a vivere questi suoi comportamenti come fastidiosi ed estranei è un ottimo indice prognostico. Da queste poche informazioni è impossibile dedurre se si tratta di narcisismo o meno, ma se così dovesse essere, mi sembra giunto il momento di cominciare un percorso psicoterapeutico serio per imparare nuove modalità di stare in relazione con le altre persone. Spesso sentire il disagio ci spinge a lavorare su noi stessi e questo può essere evolutivo.
Spero di esserle stato utile. Rimango a disposizione per ulteriori questioni.
Dott. Paolo Di San Diego
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Comprendo quanto possa essere difficile affrontare un periodo di conflitto interiore, che spesso porta con sé un notevole disagio emotivo. Come hanno già evidenziato alcuni colleghi, è significativo notare i movimenti di consapevolezza che stanno emergendo in lei. Un percorso di psicoterapia potrebbe offrirle un valido supporto in questa fase di scoperta personale, poiché la consapevolezza, se non adeguatamente gestita, può trasformarsi in una fonte di ansia. Inoltre, è cruciale distinguere tra narcisismo patologico e comportamenti che potrebbero essere percepiti come tali; anche su questo aspetto, la psicoterapia potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza e a lavorare sulle dinamiche che stanno emergendo. Le auguro il meglio e rimango a disposizione per eventuali ulteriori necessità. Cordialmente, Dott. Gianluca Pignatelli.
Buongiorno, credo che la psicoterapia possa essere per lei un’opportunità per trovare le risposte che cerca, attraverso un processo di conoscenza di sé e delle dinamiche relazionali che mette in atto. Faccia sì che il disagio che sta sperimentando diventi promotore di scoperta e di cambiamento. Un saluto.
Buonasera,

le sue parole raccontano una personalità complessa, capace di grande energia e intraprendenza, ma anche di momenti di introspezione e dubbi. L’equilibrio tra la sua autenticità e la percezione che gli altri hanno di lei sembra essere una delle principali sfide. Non è raro sentirsi fraintesi quando si esprime in modo diretto e deciso, soprattutto in situazioni intime o sociali dove le dinamiche di gruppo possono portare a interpretazioni diverse.

Il punto cruciale che emerge dalle sue riflessioni è legato a come dosare l'autenticità senza che questa venga percepita come presunzione o arroganza. Non significa dover rinunciare a essere se stessa, ma piuttosto trovare un modo di esprimersi che non lasci spazio a fraintendimenti o sensazioni di "prevalenza" sugli altri.

Spesso, le esperienze passate di bullismo o invidia, che lei descrive, possono averla portata a sviluppare una sorta di "protezione" che, pur essendo utile in certi contesti, potrebbe ora influenzare le relazioni in modo indesiderato. L’importante è riconoscere che non si tratta di un problema di fondo della sua persona, ma di come certi comportamenti o reazioni si sono sviluppati come risposta a esperienze dolorose.

È evidente che tiene molto alle persone che le stanno vicino e che non vuole deluderle. Questa preoccupazione è naturale, ma non deve diventare un peso che le impedisca di vivere serenamente le relazioni. La sfida, forse, sta nel trovare un equilibrio tra il suo desiderio di essere autentica e la capacità di ascoltare e adattarsi alle dinamiche interpersonali, senza perdere la sua identità.

Le suggerirei di considerare un percorso di riflessione più profondo, magari con il supporto di un professionista, per esplorare meglio come le sue esperienze passate influenzano le interazioni attuali. Non si tratta di "risolvere" qualcosa, ma di capire come navigare meglio tra le sue luci e ombre, integrandole in un modo che le permetta di esprimersi pienamente senza sentirsi sbagliata.

Le relazioni sono complesse, ma la capacità di mettere in discussione se stessi, come sta facendo lei, è un grande segno di forza e apertura. Il lavoro su se stessa è già in corso, e la vera sfida sarà forse trovare un nuovo modo di relazionarsi agli altri che rispetti sia la sua autenticità che il loro punto di vista.

Resto a disposizione se desidera approfondire o se ha altre domande.

Un saluto,

Violeta
Salve, la sua descrizione parla di una certa consapevolezza riguardo il suo agire, i suoi pensieri, e le sue relazioni.
Si confronti con uno specialista, affronti i tanti temi con una persona che possa accompagnarla nel ragionare sulle tante cose che ha elencato. Per lei sarebbe di grande aiuto.
Se vuole approfondire la questione sono disponibile.
Ricevo a Roma in Prati ed effetto colloqui Online.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli

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