Buonasera, ciò che mi porta a scrivere su questo format, è una situazione di carattere personale. Co

16 risposte
Buonasera, ciò che mi porta a scrivere su questo format, è una situazione di carattere personale. Come tutti ho i miei difetti, che si possono tradurre in stacanovismo, perfezionismo, impulsività, allergia ai consigli, ribellione, ma la cosa che più mi ferisce è che il mio atteggiamento ferisce le persone a cui voglio più bene (che si tratti di familiari, colleghi ecc.). A volte tendo ad accendermi per situazioni insignificanti, soprattutto sul lavoro (condivido l’ufficio con due colleghe). Con loro ho un buon rapporto ma a differenza mia riescono a farsi scivolare le cose di dosso più facilmente, mentre io mi irrito e loro, a ragione, tendono ad allontanarsi leggermente. Solo quando realizzo che è il mio atteggiamento a causare ciò mi sento male. É capitato più volte purtroppo, e ho chiesto scusa per questo, ma quando si ripete non credo che le scuse siano più ben accette. Mi capita di pensare, in questi casi, a chi è stato più sfortunato di me nella vita, e a quello che ho avuto io (non poco) e quando realizzo di incavolarmi o imbronciarmi per poco, allora realizzo che non sono ancora un uomo ( ho 29 anni) ma forse o sicuro, un bambino viziato e ingrato. Ringrazio molto chi leggerà questo messaggio, anche se si tratta più di uno sfogo che di un quesito, ma chi dovesse scrivere due righe avrà la mia gratitudine. Buona notte.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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Gentilissimo Utente,
vorrei condividere giusto qualche considerazione sulla base ci quanto ha riportato. Lei sembra avere una certa consapevolezza di quei suoi atteggiamenti forse troppo irruenti, poiché si rende conto che talvolta questi feriscono le persone a lei vicine, tuttavia mi sento di dissuaderla da adoperare questa sua consapevolezza, questi suoi ragionamenti per incolparsi e sminuirsi. Il mio consiglio è quello di concersi l'opportunità di approfondire e compendere questi suoi atteggiamenti rivolgendosi ad un* Collega, penso ne potrebbe trarre giovamento.
Le auguro tutto il meglio
Un caro saluto
Mauro Fadda
Buona sera. Mi chiedo con chi ce l'abbia lei veramente. Mi chiedo da dove provenga la sua rabbia, di cui è evidente che ha consapevolezza e sente come estranea a sè. Se fossi in lei approfondirei tali questioni. Ogni difficoltà che affrontiamo può essere una grande occasione per conoscersi meglio. Ne approfitti. Buona serata da Paolo Di San Diego.
Buonasera Carissimo
Grazie per aver condiviso così apertamente le tue sfide personali e le tue riflessioni. È coraggioso riconoscere i propri difetti e desiderare un cambiamento positivo nella propria vita e nei propri rapporti.
Il fatto che tu sia consapevole dei tuoi comportamenti e del loro impatto sulle persone intorno a te è già un passo importante verso la crescita personale. È normale provare frustrazione quando ci si accorge di ferire le persone a cui si tiene di più, ma è altrettanto importante non perdersi d'animo e lavorare costantemente su se stessi per migliorare.
Ti incoraggio a esplorare le radici dei tuoi comportamenti e delle tue reazioni emotive. Cosa scatena la tua impulsività e la tua ira? C'è qualcosa nel tuo passato o nel tuo presente che influisce su di te in modo significativo?
La consapevolezza di sé è fondamentale per il cambiamento. Cerca di esplorare le tue emozioni, magari attraverso la pratica della mindfulness o tramite la consulenza psicologica, per capire meglio te stesso e trovare strategie più efficaci per gestire le tue emozioni e i tuoi comportamenti.
È importante anche essere gentile con te stesso durante questo percorso di crescita. Non sei solo. Molti di noi lottano con simili sfide e attraversano momenti di auto-riflessione e crescita.
Ti auguro sinceramente il meglio nel tuo percorso di auto-scoperta e di miglioramento personale. Se hai bisogno di ulteriore sostegno o desideri approfondire ulteriormente queste tematiche, non esitare a contattare un professionista della salute mentale.
Ti auguro una buona notte e ti ringrazio per aver condiviso la tua storia con noi.
Sono disponibile anche online
Cordiali saluti
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, essere consapevole delle proprie difficoltà è già un primo passo. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a conoscersi meglio, rintracciando le cause di questi atteggiamenti e andando lavorarci su per avere un'approccio diverso verso la vita e nelle relazioni. Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Se questi suoi atteggiamenti la fanno soffrire e non riesce a spiegarseli, potrebbe essere una buona idea cominciare un percorso. Facendosi affiancare da un professionista sarà più semplice capire perchè si comporta così e dare un significato a quello che fa, perchè tutto quello che noi facciamo ha un motivo. Comprendendo quello che ci muove sarà più semplice capire come cambiare in meglio. Se avesse bisogno di ulteriore supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno, leggendo ho percepito la sua sofferenza, ma tuttavia credo che proprio la sofferenza che sta sperimentando porti con sè una possibilità evolutiva. Lei è consapevole del fatto che la sua rabbia può essere talvolta non proporzionata alla situazione e sente la responsabilità dei suoi comportamenti. Queste non sono affatto consapevolezze di poco conto e possono costituire, per lei, il punto di partenza per una comprensione ancora più profonda del modo in cui lei funziona, per guadagnare una maggiore serenità, sia personale che nelle relazioni. Spesso la rabbia copre anche altri vissuti e comprendere quali potrebbe esserle di grande aiuto per una maggiore serenità. Un percorso di psicoterapia potrebbe essere l'occasione per esplorare le ragioni profonde della sua rabbia e questo potrebbe aiutarla a rapportarsi più serenamente con il suo mondo emotivo e anche con le altre persone. Il mio suggerimento, perché questa sofferenza possa trasformarsi in un'occasione di evoluzione e maggiore serenità, è quello di contattare una psicoterapeuta o uno psicoterapeuta e intraprendere un lavoro di conoscenza di sè. Le mando un saluto. Dott.ssa Sara Zamperlin
Salve, posso comprendere il disagio che questa situazione può apportare alla sua quotidianità ed all'interno delle relazioni che costruisce con gli altri. La consapevolezza è il primo passo per iniziare a svolgere un lavoro sulla propria persona perciò, anche se non le sembra, è già a buon punto! Si ricordi che le critiche che rivolgiamo a noi stessi le sentiamo molto bene, perciò non è il caso che dica di essere un bambino viziato ed ingrato. Ognuno ha una propria storia, un proprio sfondo sociale ed una famiglia che ha plasmato la nostra persona. Sarebbe bene che si aprisse ad un percorso psicologico per comprendere meglio come mai utilizza queste modalità relazionali e come poter gestire al meglio la sua emotività da cui scaturiscono. Rimango a disposizione per un confronto o una consulenza e le porgo un saluto, dott.ssa Covri Annalisa.
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Buongiorno. La consapevolezza dei suoi atteggiamenti e delle conseguenze che possono apportare sull'Altro è da una parte positivo, ma dall'altra controproducente, perché potrebbe portare ad interpretazioni e valutazioni dei suoi pensieri non ancorati totalmente alla realtà. Aspettative negative, inoltre, possono contribuire ad una svalutazione del sé: il rimuginio e la ricerca di (auto)controllo delle situazioni possono rivelarsi strategie di coping che alla lunga possono soffocare i suoi reali bisogni e alimentare una idea di sé e del rapporto con l'altro negativa. Una psicoterapia potrebbe essere utile a capire come rappresenta sé stesso, il rapporto con gli altri e quali coping utilizza e, attraverso strategie e tecniche specifiche (ImRs, training attentivi, mindulness) puó imparare a visualizzare meglio pensieri ed emozioni a volte nascosti, valorizzare le sue parti sane, modificare schemi di sé disfunzionali sostituendoli con nuovi schemi interpersonali piú adattivi. In questo modo, avendo un terapeuta come guida, potrá muoversi liberamente nel mondo, con più consapevolezza delle sue risorse.
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Sedi a Torino e Asti
Consulenze online
Salve, grazie per la condivisione e chiaramente, come espresso da qualche collega, gai il porsi dei quesiti è un passo verso la ricerca di una consapevolezza. Indubbiamente cercare uno spazio che le possa permettere un lavoro su quelli aspetti di se che sente, o giudica, meno adulti potrebbe essere un opportunità che l'arricchisca. Mi sembra che il suo star male dopo le discussioni le produca anche dei sensi di colpa a riguardo e chiaramente rischia di minare anche quegli aspetti positivi che le relazioni ci veicolano nella crescita, pur nelle discussioni.
Comprenderli darà indubbiamente maggiore consapevolezza nel trasdurre nelle relazioni con gli altri quelle che saranno le sue emozioni .
Cordiali saluti.
Gentile utente, dal racconto da lei fornito, si evince una elevata reattività e una tendenza costante a porsi in opposizione o conflitto a fronte di ciò che vive. Questa prassi del vivere, l'ha sempre caratterizzata? O si è manifestata a partire da un certo punto della sua vita?
Dice che si tratta di uno sfogo, ma in realtà sembra che lei voglia mettere in discussione questo modo di essere. Pertanto, potrebbe cominciare a farsi carico di questo suo modo di essere (ovvero comprendere meglio come accade, mediante un costante esercizio attentivo su di sè e la situazione che vive), per capire quanto è disposto ad assumere una posizione diversa. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Buongiorno, avere la consapevolezza di alcuni tratti del proprio carattere è un fattore assolutamente positivo su cui poter iniziare un percorso di accettazione e comprensione dei meccanismi alla base.
Le consiglio un percorso di psicoterapia per poter star meglio con se stesso e con gli altri.
Buongiorno, le sue parole sono importanti in quanto rivelano da un lato una persona rigida e perfezionista e dall'altro invece una persona che inizia a comprendere che il proprio atteggiamento non va bene e corre ai ripari ma le sole scuse non sono più sufficienti e sta chiedendo aiuto. E' di fronte al fatto che spesso la sola comprensione di un atteggiamento "errato" e volontà di non agirlo più non sono sufficienti al cambiamento profondo. Probabilmente attraverso un percorso psicoterapeutico potrà iniziare a comprendere cosa si muove in lei nel momento che reagisce così fortemente in alcune situazione e cosa sente dentro da non riuscire a controllare la sua reazione. Se desidera possiamo approfondire insieme sia on line che in presenza. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno,
grazie per aver condiviso così chiaramente i suoi vissuti. Dev'essere molto difficile sapere che i suoi comportamenti feriscono involontariamente gli altri. La terapia è indicatissima per situazioni come la sua. Perchè può capire come mai lei ha determinati tratti di personalità e come gestirli in modo da essere soddisfatto di sè e non fare male agli altri.
Personalmente le consigli uno psicoterapeuta formato in TMI, EMDR o Schema therapy. Cordialmente
Dott.ssa Elena Sirotti
Salve, riuscire a vedere che alcune modalità si sono irrigidite potrebbe essere il punto di partenza per comprendere da cosa si protegge.
Forse fermarsi e stare più su di se’ che su quello che non ci piace dell’altro potrebbe aiutarla a comprendere cosa ci dice la sua rabbia.
Un buon percorso di psicoterapia la aiuterebbe a comprendere il suo funzionamento e a trovare nuove modalità poi utili e adeguate.
Oggi mi sembra di capire che inizia ad essere costosa tale modalità.
Resto a disposizione per un consulto
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice. 
Riconosco che sta attraversando un momento molto difficile e voglio che sappia che non è sol* in questo percorso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
La sua domanda è importante, ha un contenuto rilevante, prezioso per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare una preziosa opportunità di conoscenza di sé.

La incoraggio vivamente a considerare l'opportunità di iniziare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.

Le invio un caro saluto.

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