Buonasera cari specialisti. Non è facile per me raccontare questa cosa, che nel corso degli anni mi

17 risposte
Buonasera cari specialisti.
Non è facile per me raccontare questa cosa, che nel corso degli anni mi ha fatto ammalare di depressione e ansia.
In sostanza soffro di un disturbo chiamato bromidrosi, per chi non sapesse è un disturbo della sudorazione che risulta acida e maleodorante, ancora oggi non ho trovato una cura a questo problema che sembra essere irrisolvibile nonostante le tante visite specialistiche, i vari trattamenti eseguiti e puntualmente andati male.
Ora capite bene che per me stare con le persone è una vera e propria tortura, sentirsi dire dalle persone "Che puzza", "Che schifo!", hanno annientato la mia autostima. Ecco che da questo problema nasce poi una vera e propria fobia sociale, infatti esco solo per lavoro e solo se necessario, non ho ovviamente una vita sociale nè tanto meno una sentimentale.
So che qualcuno di voi se lo chiederà e no, non è un problema che esiste solo nella mia testa, perchè sia familiari che medici mi hanno confermato che emano un cattivo odore nonostante io mi lavi più volte al giorno ed usi qualsiasi tipo di deodorante.

Credetemi se vi dico che sono esausto, non ne posso più di questa condizione che vivo come una condanna, spero di trovare al più presto una soluzione per recuperare la mia vita. Cosa consigliate?
Aldilà della sua funzione fisiologica, il sudore ha anche una valenza psicologica. Particolari stati emotivi, infatti, possono innescare una sudorazione profusa in diverse parti del corpo. Le zone più colpite sono quelle in cui la concentrazione di ghiandole sudoripare è maggiore: ascelle, mani, piedi e viso. Per l’inconscio, il sudore è una sorta di meccanismo di difesa che scatta in determinati momenti della vita, quando ti senti più esposto e viene fuori una tua fragilità.
Devi capire che l’inconscio conosce poche vie di espressione, quella psicosomatica s’interseca con la sfera fisica e nascono così diversi malesseri.
Parlando di sudore psicosomatico, in base a dove sudi di più si possono configurare diverse interpretazioni psicosomatiche, riferite a differenti fragilità. Le mani rappresentano il secondo stadio della comunicazione, per capirlo ti basterà pensare alla gestualità: tendere una mano, salutare, stringere una mano… si tratta di gesti che indicano una interazione sociale. Se hai problemi di sudorazione psicosomatica a carico delle mani ti porti un carico di insicurezza, vergogne e paura del giudizio. Di fondo c’è una mancata accettazione del sé. Se soffri di sudorazione psicosomatica a carico dei piedi, probabilmente sei una persona che tende a essere ancorata al passato, con forti fragilità di fondo che ti portano a pensare a livello più o meno inconscio di non essere all’altezza di determinate situazioni…. Ma non fraintendere, se hai piedi perennemente sudati, non significa necessariamente che scappi davanti alle responsabilità ma che hai una forte fragilità di fondo che ti rende più arduo il compito di affrontarle. La sudorazione psicosomatica delle ascelle vede due differenti meccanismi, il primo tipico delle persone passive e il secondo tipico delle persone reattive. L’innesco della sudorazione a livello delle ascelle può essere la solitudine/paura dell’abbandono in un primo caso e la rabbia nel secondo. La sudorazione psicosomatica localizzata a livello delle ascelle è tipica delle persone che hanno bisogno di essere amate e che si portano un vuoto emotivo da colmare. Persone con una spiccata sindrome abbandonica, con una carenza affettiva o una personalità dipendente sono più predisposte a soffrire di sudorazione eccessiva alle ascelle. Nelle persone che manifestano una certa reattività, la sudorazione a carico delle ascelle esprime forti frustrazioni e rabbia. Nella psicosomatica, la sudorazione sembra camminare a braccetto con la rabbia, soprattutto quando questa è a carico delle ascelle. In questo caso il problema si manifesta in caso di agitazione legata a sentimenti di rabbia. Le esplosioni di rabbia possono dare vita a una sensazione di calore diffusa in tutto il corpo.
Tutte queste informazioni sono soltanto per farle comprendere che il suo corpo e la sua psiche sono molto articolate e lei ha bisogno di persone qualificate che sappiano aiutarla a superare i nodi emotivi e psichici che attivano queste risposte fisiologiche che le stanno rovinando la qualità della sua vita e delle sue relazioni.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti e delucidazioni, non esiti a contattarmi anche online.
dott.ssa Letizia Muzi

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Gentile utente, grazie per aver condiviso anzitutto
Sicuramente, il disturbo di cui è portatore, è qualcosa che le crea non poco disagio (inutile negarlo)
Il corollario di evitamenti da lei attuati, è più che fisiologico: probabilmente, avrà imparato ad agire molto di naso, trascurando magari le vie degli altri organi di senso...
Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a riprendere consapevolezza degli altri sensi, potrebbe sicuramente aiutarla in una condizione così delicata, ricordando che mente e corpo sono un binomio imprescindibile, ragion per cui, prendendosi cura della psiche, ci si prende cura anche del corpo
Resto a disposizione, anche online
Un caro saluto
Dr Eliana Nola
Salve, le suggerisco di rivolgersi a un medico specialista per affrontare il suo problema affiancandolo con un percorso terapeutico al fine di valutare la possibile relazione tra eccessiva sudorazione e altre componenti psicologici. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera,grazie per questa condivisione.
Comprendo il suo disagio che a quanto pare impatta negativamente anche sul piano psicologico.
Le suggerisco di avere come punto di riferimento un dermatologo e di intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per gestire le sue emozioni.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
il quadro che ci ha fornito descrive molto bene l'impatto esistenziale che questa patologia sta avendo.
Le relazioni, l'immagine di sé stessi e del proprio corpo, il senso di appartenenza, sono aspetti essenziali per il nostro benessere e in questo momento sono stati in qualche modo compromessi e danneggiati.
Insieme ai percorsi medici che sta seguendo e che spero abbiano presto un esito positivo, può essere molto utile un percorso di sostegno psicologico, per recuperare e valorizzare le risorse che già ha e apprenderne di nuove, al fine di fronteggiare questa ingente mole di stress che sta vivendo!
Buongiorno Gent. utente, la situazione che riporta lascia comprendere quanto per lei sia ad oggi invalidante rispetto al sentirsi sereno e in buona relazione con gli altri. Al di là di accorgimenti fisici, oltre a qualche esame specifico, penso che ci sia una forte correlazione fra la sua sfera emotiva e la sudorazione eccessiva. Attraverso un percorso psicoterapeutico potrebbero emergere aspetti interiori che rendono la sudorazione eccessiva: magari nella relazione con l'altro, stima di se', sicurezza. Se desidera sono a sua disposizione anche per qualche incontro on line. Cordialità.
Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno a lei e grazie della sua condivisione! Leggendo la sua esperienza di vita ho immaginato la difficoltà di cui parla. Sento tutta la sua sofferenze. Oltre a questa però mi arriva anche la sua tenacia nel cercare di riorganizzare la sua vita intorno a questo aspetto così presente nella sua vita.
Indubbiamente sarà importante per lei seguire due strade parallele, quella della ricerca medico-specialistica della "bromidrosi" e l'altra relativa al suo benessere psicologico per sostenere al meglio la situazione che sta vivendo.
In particolar modo un percorso di psicoterapia le può essere utile per alleviare la condizione di malessere generale che crea la bromidrosi nella sua vita.
Il disagio più grande nella sua vita sembrerebbe infatti relativo principalmente al modo di vivere il suo corpo e le sue relazioni e non alla bromidrosi in sè.
È fondamentale pertanto che possa scegliere una psicoterapia nella cui relazione si senta comodo, indipendentemente dall'approccio, purché lei senta di potersi aprire e lavorare sull'integrazione di questa parte di sè che la sta facendo soffrire.
Le auguro di riscoprire una lettura del suo corpo che tenga positivamente conto della sua unicità.
Resto a disposizione.

Cordialmente

Dott.ssa Barbara Papini
Gentile utente, per prima cosa grazie per la condivisione di quanto sta affrontando. Dalle sue parole emerge tutta la stanchezza di una condizione che la porta ad evitare gli altri, a chiudersi, ma anche la tenacia con cui sta cercando una soluzione. Per questo penso che, oltre al consulto di medici specialisti che spero possano trovare presto un rimedio da un punto di vista fisiologico, potrebbe essere importante iniziare un percorso terapeutico sia per aiutarla a riconoscere ciò che ha già a disposizione per affrontare e gestire meglio la problematica, sia per esplorare i suoi vissuti, eventuali conflittualità che possono incidere sulla sintomatologia della "bromidosi".
Saluti, dott.ssa Camilla Raccosta
Gentilissimo, mi spiace per ciò che sta passando e la ringrazio per averlo condiviso. Non deve esser facile cercare costantemente di nascondersi e di trovare una soluzione a qualcosa che apparentemente sembra non averla. Il suo aspetto fisiologico non può non essere intaccato anche dai suoi pensieri che non fanno altro che ridurre la bassa autostima e la fanno sentire sempre inadeguato. Le condiglierei di rivolgersi a un professionista con il quale indagare emozioni e pensieri che contribuiscono al suo malessere, insieme troverete le strategie più adatte ad affrontare ciò che la vita le impone. Non risolverà tutto ma migliorerà la sua situazione, l'immagine che ha di sé e le permetterà di pensare al futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott. ssa Miculian
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Immagino che fra tutte le visite mediche che ha fatto si sia rivolto anche ad un nutrizionista/dietologo. Se così non fosse, lo consiglierei, in quanto ritengo che la sudorazione come anche l'alito cattivo, sia collegata all'alimentazione.
Buona serata
Paolo Lippi
Ad una terapia medica affianchi anche una terapia psicologica per affrontare il suo problema.
Salve comprendo molto bene il disagio che lei si trova ad affrontare ogni giorno e risulta evidente come tutto ciò rappresenti un ostacolo allo svolgimento delle attività della vita quotidiana, con possibile compromissione della propria autorealizzazione personale.
Immagino che nel tempo i feedback provenienti dall'esterno, con rimandi precisi all'impatto negativo che il suo sintomo ha sugli altri, contribuiscano all'elaborazione di un'immagine di sé negativa, con il rischio di ledere la propria autostima e potenziare un circolo vizioso che porta all'amplificazione del disagio alla base del suo sintomo. Lavorare in terapia sui meccanismi che sottendono tali schemi potrebbe essere di aiuto. In particolare, focalizzandosi su ciò che più la disturba quando si trova nelle situazioni in cui sperimenta il disagio di cui lei parla permetterà l'elaborazione emotiva del vissuto negativo sottostante il sintomo e facilitare così il cambiamento. Abbiamo sempre risorse interiori sulle quali poter far leva nell'affrontare i nostri limiti.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Come per i miei colleghi, vale anche dal mio personale punto di vista: occuparsi degli aspetti legati al tema dell'immagine di sè, e dello sguardo altrui con un collega, credo sia la giusta strada da seguire. Sapendo che i temi legati al corpo possono raccontare qualcosa di noi stessi, e aprire finestre sul proprio mondo interno, al di là dei validi motivi per cui è qui, ma in un'ottica di migliore comprensione di sè.
I miei auguri
Dott. Francesco Luca
Salve,i medici fanno il loro lavoro e se le hanno detto questo la situazione è importante e seria.
Può tentare comunque un percorso di psicoterapia a base corporea.
A volte le risposte somatiche derivano dal fatto che non vogliamo e non possiamo avvicinarci agli altri.
In questo modo la risposta corporea protegge la psiche da avvicinamenti eccessivi.
Non so se sia il suo caso, però sarebbe possibile fare un tentativo, se non altro anche per tamponare il suo disagio.
Esistono sul mercato, in negozi non commerciali ma dedicati,delle essenze naturali e concentratissime che potrebbero soverchiiare il suo odore.
Faccia un tentativo, anche quello la potrebbe aiutare. Saluti, dott.ssa Petralli
Gentilissimo, mi dispiace per questo profondo disagio che sta vivendo. Comprendo come sia difficile per lei vivere la quotidianità e i rapporti sociali. Ovviamente continui con tutte le possibilità mediche, che sono comunque in continua evoluzione. Nel frattempo quello che potrebbe esserle utile è un supporto psicologico, sia come sostegno al suo umore sia per esplorare dei possibili nessi tra questo disturbo e la sua dimensione psicologica. Ci pensi. Resto a disposizione e le mando cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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