Buonasera, avrei bisogno di un vostro parere. Scrivo per mio fratello un ragazzo di 36 anni che non
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Buonasera, avrei bisogno di un vostro parere. Scrivo per mio fratello un ragazzo di 36 anni che non riesce a vivere una vita equilibrata. in età infantile ha avuto un'esperienza genitoriale destabilizzante, all'età di 9 anni scopre che quello che era il suo papà non lo è più e al suo posto arriva un'altro uomo con il quale cresce... nell'adolescenza da i primi segnali di ribellione, lascia la scuola e fino ad oggi è sempre peggio. non ha mai condotto una vita equilibrata ma sempre inseguendo lo "sballo" per ultimo si aggiunge una relazione con una ragazza che ha una brutta influenza su di lui, vivono la classica relazione " tossica" continui litigi e separazioni ma poi tornano sempre insieme. E' un uomo di 36 anni ma celebralmente e emotivamente fermo a 10. irresponsabile e incapace di prendersi cura di se stesso. in famiglia non sappiamo più come aiutarlo anche perchè non vuole essere aiutato. E' evidente che ha bisogno di un aiuto psicologico per superare qualcosa che non ha mai risolto, mi domandavo che tipo di percorso sarebbe più utili se con uno psicoterapeuta o psichiatra, ma soprattutt noi familiari come possiamo aiutarlo? vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi spunto riusciate a darmi.
Gentile utente, rivolgersi ad uno psicoterapeuta può già essere la strada corretta. Nel caso il terapeuta lo ritenga opportuno può fare l'invio ad uno psichiatra per abbinare una terapia farmacologica. Non avendo fatto una valutazione psicologica sulla persona, non posso sapere su cosa bisogna lavorare terapeuticamente. Voi familiari più che dare la vostra opinione non potete fare perché affrontare un percorso psicologico è un atto motivazionale personale, senza il quale non si hanno risultati clinici. Magari potete impostare la comunicazione sui vantaggi che un percorso potrebbe dare a vostro fratello proprio per allargare la prospettiva in lui.
Mi auguro di averle dato uno spunto.
Se ha bisogno di un ulteriore confronto terapeutico mi può contattare anche online.
Dott.ssa Melania Filograna
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Salve, comprendo la preoccupazione che riferisce nei confronti di suo fratello.
Sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per imparare a gestire i suoi stati emotivi partendo dal vissuto personale.
Voi familiari potete supportarlo, farlo sentire accolto e non giudicato e rimandargli che siete preoccupati per lui.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per imparare a gestire i suoi stati emotivi partendo dal vissuto personale.
Voi familiari potete supportarlo, farlo sentire accolto e non giudicato e rimandargli che siete preoccupati per lui.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera, grazie mille per questa condivisione e mi dispiace molto del periodo che sta vivendo. Rivolgersi ad uno psicoterapeuta può essere sicuramente la scelta migliore. Nel caso il terapeuta lo ritenga opportuno, poi, può fare l'invio ad uno psichiatra per abbinare una terapia farmacologica a quella psicologica. La famiglia può essere un ottimo campo di riflessione per la persona in questione, aiutandolo a riflettere sulla situazione e rimandandogli quanto siete preoccupati per lui. Resto a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buongiorno grazie per averci scritto.
Mi spiace molto per il periodo che state vivendo.
Purtroppo i percorsi di psicoterapia individuale funzionano se c'è una motivazione da parte della persona. Proporre un percorso a suo fratello può funzionare se lui lo vuole.
In alternativa potrei consigliarle un percorso familiare, in cui voi tutti vi mettete in gioco. In questo modo il focus non sarebbe solo su di lui e potrebbe essere un'occasione di riflessione profonda per tutti. Eviterei di proporre un consulto psichiatrico in quanto solitamente sono più difficili da accettare rispetto ai percorsi psicologici.
Non esiti a contattarmi in caso di dubbi,
Un caro saluto
D.ssaa Simona Torrente -Torino
Mi spiace molto per il periodo che state vivendo.
Purtroppo i percorsi di psicoterapia individuale funzionano se c'è una motivazione da parte della persona. Proporre un percorso a suo fratello può funzionare se lui lo vuole.
In alternativa potrei consigliarle un percorso familiare, in cui voi tutti vi mettete in gioco. In questo modo il focus non sarebbe solo su di lui e potrebbe essere un'occasione di riflessione profonda per tutti. Eviterei di proporre un consulto psichiatrico in quanto solitamente sono più difficili da accettare rispetto ai percorsi psicologici.
Non esiti a contattarmi in caso di dubbi,
Un caro saluto
D.ssaa Simona Torrente -Torino
Salve, mi dispiace sentire della difficoltà che suo fratello sta affrontando. È molto comune che esperienze traumatiche dell'infanzia possano influenzare il modo in cui una persona vive e si relaziona con gli altri in età adulta. È importante che suo fratello sia in grado di riconoscere l'impatto che queste esperienze hanno avuto su di lui e che sia pronto a ricevere aiuto per superarle.
Per quanto riguarda il tipo di percorso terapeutico, dipende dalle esigenze e dalle preferenze. Uno psicoterapeuta e uno psichiatra sono professionisti diversi con approcci diversi. Uno psicoterapeuta lavora con il paziente attraverso la terapia verbale per aiutare a comprendere le difficoltà emotive e comportamentali e sviluppare strategie per affrontarle. Uno psichiatra, invece, è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento di problemi di salute mentale e potrebbe prescrivere farmaci per aiutare a gestire i sintomi.
In ogni caso, è importante che suo fratello si senta a suo agio con il professionista che sceglie e che sia pronto ad impegnarsi in un percorso terapeutico a lungo termine.
Per quanto riguarda come aiutarlo come familiari, potete offrire il vostro supporto e il vostro incoraggiamento per cercare un aiuto professionale. Potete anche cercare informazioni su servizi e risorse disponibili nella vostra zona, ad esempio servizi di consulenza o supporto per la salute mentale. Tuttavia, è importante anche rispettare la sua decisione rispetto al cercare aiuto quando si sente pronto e non forzarlo a fare qualcosa che non vuole fare. Inoltre, potreste anche voi stessi rivolgervi a un professionista per ricevere supporto e suggerimenti su come gestire al meglio questa situazione difficile.
In generale, è importante ricordare che il percorso di guarigione e crescita personale è un percorso individuale che ogni persona deve intraprendere autonomamente, e che il supporto di familiari e amici può essere un grande aiuto ma non può sostituire il lavoro individuale che deve essere fatto. Spero che queste indicazioni possano esservi utili.
Per uleriori chiarimenti sono a sua disposizione, può scrivermi un messaggio in privato, Dott. Antonio Panza
Per quanto riguarda il tipo di percorso terapeutico, dipende dalle esigenze e dalle preferenze. Uno psicoterapeuta e uno psichiatra sono professionisti diversi con approcci diversi. Uno psicoterapeuta lavora con il paziente attraverso la terapia verbale per aiutare a comprendere le difficoltà emotive e comportamentali e sviluppare strategie per affrontarle. Uno psichiatra, invece, è un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento di problemi di salute mentale e potrebbe prescrivere farmaci per aiutare a gestire i sintomi.
In ogni caso, è importante che suo fratello si senta a suo agio con il professionista che sceglie e che sia pronto ad impegnarsi in un percorso terapeutico a lungo termine.
Per quanto riguarda come aiutarlo come familiari, potete offrire il vostro supporto e il vostro incoraggiamento per cercare un aiuto professionale. Potete anche cercare informazioni su servizi e risorse disponibili nella vostra zona, ad esempio servizi di consulenza o supporto per la salute mentale. Tuttavia, è importante anche rispettare la sua decisione rispetto al cercare aiuto quando si sente pronto e non forzarlo a fare qualcosa che non vuole fare. Inoltre, potreste anche voi stessi rivolgervi a un professionista per ricevere supporto e suggerimenti su come gestire al meglio questa situazione difficile.
In generale, è importante ricordare che il percorso di guarigione e crescita personale è un percorso individuale che ogni persona deve intraprendere autonomamente, e che il supporto di familiari e amici può essere un grande aiuto ma non può sostituire il lavoro individuale che deve essere fatto. Spero che queste indicazioni possano esservi utili.
Per uleriori chiarimenti sono a sua disposizione, può scrivermi un messaggio in privato, Dott. Antonio Panza
Buongiorno,
Sicuramente la situazione è complessa.
Se è possibile e vuole può effettuare colloqui o Psicoterapia.
Credo che sia Lui a dover fare richiesta personalmente per mettersi in gioco totalmente.
Sono disponibile ad aiutarlo.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Sicuramente la situazione è complessa.
Se è possibile e vuole può effettuare colloqui o Psicoterapia.
Credo che sia Lui a dover fare richiesta personalmente per mettersi in gioco totalmente.
Sono disponibile ad aiutarlo.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lui possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendogli il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendogli il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buon giorno, deve essere difficile assistere alle difficoltà di un proprio familiare con la sensazione di non poter fare nulla, perché lui stesso rifiuta l'aiuto. Sicuramente un percorso terapeutico sarebbe di grande beneficio, perché aiuterebbe suo fratello a rielaborare gli eventi critici e traumatici della propria vita e il loro impatto sul suo equilibrio emotivo e relazionale. Tuttavia solo suo fratello può decidere, autonomamente, se intraprendere un percorso di questo tipo. Quello che voi familiari potreste fare è aiutarlo a riflettere su questa opportunità e su quanto potrebbe giovargli.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
La psicoterapia funziona solo se una persona sente di averne bisogno e riconosce di avere un problema, altrimenti non è possibile avviare alcun cambiamento. Mi dispiace ma non c'è modo di aiutare chi non vuole essere aiutato. Ciò non impedisce a lei e ai suoi familiari di cercare un aiuto per voi al fine di gestire al meglio la situazione e il malessere che vi provoca. Spero di esserle stata di aiuto, un caro saluto
Gentile utente,
comprendo la preoccupazione per suo fratello, credo anche che i vostri trascorsi familiari abbiano destabilizzato tutti voi, in modo diverso.
Un percorso terapeutico a indirizzo familiare potrebbe aiutarvi a narrare la vostra storia con parole nuove e mai ascoltate, esplorare gli stati emotivi di ognuno di voi e permettere nuovi movimenti e equilibri individuali e familiari.
Un caro saluto
comprendo la preoccupazione per suo fratello, credo anche che i vostri trascorsi familiari abbiano destabilizzato tutti voi, in modo diverso.
Un percorso terapeutico a indirizzo familiare potrebbe aiutarvi a narrare la vostra storia con parole nuove e mai ascoltate, esplorare gli stati emotivi di ognuno di voi e permettere nuovi movimenti e equilibri individuali e familiari.
Un caro saluto
Gentile utente comprendo la preoccupazione per suo fratello.
Senza una precisa valutazione,quello che posso consigliare è un intervento integrato ossia farmacologico e psicoterapeutico.
La famiglia può fare molto in termini di sostegno e supporto,. Ma l’esperienza resta comunque una scelta personale e soggettiva.Sostenga suo fratello in questo percorso.
Per qualsiasi approfondimenti resto a disposizione.
Dr.ssa Tiziana Liverani
Senza una precisa valutazione,quello che posso consigliare è un intervento integrato ossia farmacologico e psicoterapeutico.
La famiglia può fare molto in termini di sostegno e supporto,. Ma l’esperienza resta comunque una scelta personale e soggettiva.Sostenga suo fratello in questo percorso.
Per qualsiasi approfondimenti resto a disposizione.
Dr.ssa Tiziana Liverani
Salve, comprendo benissimo la sua preoccupazione per suo fratello. Le suggerisco di rivolgervi entrambi a uno psicologo per una terapia familiare che sara di aiuto a tutti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve indubbiamente rivolgersi a uno psicoterapeuta può essere la soluzione migliore per cercare di lavorare non solo sui malesseri presenti ma per cercare di approfondire le situazioni irrisolte del passato, nel percorso psicoterapeutico si andrebbero ad analizzare le carenze genitoriali soprattutto legate alla figura paterna e non solo anche i motivi di scelte sbagliate legate alla vita sentimentale. Per qualsiasi curiosità e voglia di approfondire resto a sua disposizione. Cordiali saluti.
Dott.ssa Antonella Colantoni
Dott.ssa Antonella Colantoni
Gentile utente,
suo fratello dovrebbe prendere consapevolezza dei suoi problemi, per intraprendere un persorso psicoterapico, magari coinvolgendo anche voi familiari. Il vostro aiuto è prezioso, però, purtoppo, se lui non accetta di essere aiutato, diventa difficile che possa migliorare la sua qualità di vita.
Cordialmente
Sara Chiara Pompili
suo fratello dovrebbe prendere consapevolezza dei suoi problemi, per intraprendere un persorso psicoterapico, magari coinvolgendo anche voi familiari. Il vostro aiuto è prezioso, però, purtoppo, se lui non accetta di essere aiutato, diventa difficile che possa migliorare la sua qualità di vita.
Cordialmente
Sara Chiara Pompili
Mi dispiace sentire che tuo fratello sta affrontando una situazione così difficile e che voi familiari state cercando di aiutarlo. È importante ricordare che non sono un professionista della salute mentale, ma posso darti alcune informazioni generali che potrebbero esserti utili.
Dato il quadro che hai descritto, sembra che tuo fratello possa beneficiare di un aiuto psicologico per affrontare le sue difficoltà emotive e comportamentali. Un percorso con uno psicoterapeuta potrebbe essere un'opzione da considerare. Lo psicoterapeuta può aiutare tuo fratello a esplorare le sue esperienze passate, a comprendere come abbiano influenzato la sua vita e a sviluppare strategie per affrontare le sfide attuali. La terapia può fornire un ambiente sicuro in cui tuo fratello può esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni, lavorare su schemi di pensiero disfunzionali e acquisire nuove abilità per prendersi cura di sé stesso. È importante sottolineare che la decisione di iniziare un percorso terapeutico spetta a tuo fratello. Se non è disposto ad accettare aiuto al momento, potrebbe essere difficile convincerlo a intraprendere un percorso terapeutico. In questi casi, potrebbe essere utile cercare di mantenere una comunicazione aperta e compassionevole con tuo fratello, offrendo il tuo sostegno e la tua disponibilità a supportarlo quando sarà pronto ad accettare aiuto.
Oltre alla terapia individuale, potrebbe essere utile considerare anche il coinvolgimento di un terapeuta familiare o di un consulente familiare. Un terapeuta familiare può aiutare a comprendere meglio le dinamiche familiari e a identificare modi per sostenere tuo fratello come unità familiare. Potrebbe essere utile anche cercare gruppi di sostegno o risorse nella vostra comunità che possano offrire supporto a famiglie che affrontano situazioni simili.
Infine, è importante ricordare che ogni persona è unica e che il percorso di guarigione di tuo fratello potrebbe richiedere tempo e pazienza. È fondamentale cercare il supporto di professionisti della salute mentale qualificati che possano valutare la situazione specifica di tuo fratello e fornire indicazioni e consigli personalizzati.
Spero che queste informazioni ti siano state utili. Ti auguro il meglio nel supportare tuo fratello e nella ricerca di aiuto per lui.
Dr. Roberto Prattichizzo
Dato il quadro che hai descritto, sembra che tuo fratello possa beneficiare di un aiuto psicologico per affrontare le sue difficoltà emotive e comportamentali. Un percorso con uno psicoterapeuta potrebbe essere un'opzione da considerare. Lo psicoterapeuta può aiutare tuo fratello a esplorare le sue esperienze passate, a comprendere come abbiano influenzato la sua vita e a sviluppare strategie per affrontare le sfide attuali. La terapia può fornire un ambiente sicuro in cui tuo fratello può esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni, lavorare su schemi di pensiero disfunzionali e acquisire nuove abilità per prendersi cura di sé stesso. È importante sottolineare che la decisione di iniziare un percorso terapeutico spetta a tuo fratello. Se non è disposto ad accettare aiuto al momento, potrebbe essere difficile convincerlo a intraprendere un percorso terapeutico. In questi casi, potrebbe essere utile cercare di mantenere una comunicazione aperta e compassionevole con tuo fratello, offrendo il tuo sostegno e la tua disponibilità a supportarlo quando sarà pronto ad accettare aiuto.
Oltre alla terapia individuale, potrebbe essere utile considerare anche il coinvolgimento di un terapeuta familiare o di un consulente familiare. Un terapeuta familiare può aiutare a comprendere meglio le dinamiche familiari e a identificare modi per sostenere tuo fratello come unità familiare. Potrebbe essere utile anche cercare gruppi di sostegno o risorse nella vostra comunità che possano offrire supporto a famiglie che affrontano situazioni simili.
Infine, è importante ricordare che ogni persona è unica e che il percorso di guarigione di tuo fratello potrebbe richiedere tempo e pazienza. È fondamentale cercare il supporto di professionisti della salute mentale qualificati che possano valutare la situazione specifica di tuo fratello e fornire indicazioni e consigli personalizzati.
Spero che queste informazioni ti siano state utili. Ti auguro il meglio nel supportare tuo fratello e nella ricerca di aiuto per lui.
Dr. Roberto Prattichizzo
Gentilissima, comprendo la sua preoccupazione e lo sconforto. Quando dice noi familiari a chi si riferisce? Non mi è chiaro data la storia riportata. Qual'è il familiare che lui ascolta di più? o per lo meno con cui ha il miglior rapporto? Immagino lei. Sarebbe utile che continui a stargli vicino, testimoniando il suo affetto e possibilmente non giudizio. Se mai ci fosse uno sprazzo di apertura verrebbe da lei e allora si potrebbe vedere se si può fare qualcosa. A livello di famiglia potreste fare due cose: andare voi da uno specialista e farvi supportare e guidare su come comportarsi con lui, o andare tutti (fratello compreso se ci viene), in terapia familiare. In questo caso il motivo sarebbe che il lavoro è per tutto il nucleo familiare e non solo per lui. Ci pensi. Lei conosce la situazione familiare e sa cosa è possibile fare. In alternativa, se tutti i familiari non si mettono d'accordo potrebbe essere lei a chiedere un supporto psicologico per sè e per stare vicino a suo fratello nel modo più salutare per lei e di utilità a lui. Complimenti per quello che sta facendo. Rimango a disposizione per approfondimenti, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera, capisco la vostra preoccupazione per la situazione di vostro fratello. La sua storia suggerisce che potrebbe avere dei nodi emotivi irrisolti legati a esperienze passate, in particolare legate alla sua infanzia e adolescenza. L’elemento della scoperta della vera identità del padre biologico, unito a un ambiente familiare destabilizzante, potrebbe aver avuto un impatto significativo sul suo sviluppo emotivo.
Da quanto descritto, sembra che ci sia una certa resistenza da parte sua a riconoscere il bisogno di aiuto. Questo è comune in situazioni in cui la persona vive una realtà complessa fatta di insicurezze, dolore emotivo, e una vita che cerca continuamente "lo sballo" come meccanismo di fuga. La relazione tossica aggiunge un ulteriore livello di disfunzione, e probabilmente conferma in lui dei comportamenti autodistruttivi.
Un approccio che includa sia uno psicoterapeuta che un psichiatra dovrebbe essere il più indicato, dato che potrebbe aver bisogno sia di un supporto emotivo profondo che, eventualmente, di un aiuto farmacologico. L’importante è avvicinarsi a lui con comprensione e pazienza, offrendo la possibilità di un aiuto senza imporglielo.
D.ssa Raileanu
Da quanto descritto, sembra che ci sia una certa resistenza da parte sua a riconoscere il bisogno di aiuto. Questo è comune in situazioni in cui la persona vive una realtà complessa fatta di insicurezze, dolore emotivo, e una vita che cerca continuamente "lo sballo" come meccanismo di fuga. La relazione tossica aggiunge un ulteriore livello di disfunzione, e probabilmente conferma in lui dei comportamenti autodistruttivi.
Un approccio che includa sia uno psicoterapeuta che un psichiatra dovrebbe essere il più indicato, dato che potrebbe aver bisogno sia di un supporto emotivo profondo che, eventualmente, di un aiuto farmacologico. L’importante è avvicinarsi a lui con comprensione e pazienza, offrendo la possibilità di un aiuto senza imporglielo.
D.ssa Raileanu
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