Buonasera, attraverso un periodo difficile e non dormo più, arrivo quasi a 96 ore senza riuscire a c

20 risposte
Buonasera, attraverso un periodo difficile e non dormo più, arrivo quasi a 96 ore senza riuscire a chiudere occhio, poi crollo e ricominciare la stessa storia, i sonniferi più potenti sul pianeta non mi fanno niente, sembra incredibile ms è così, una volta ho provato con una piccola dose di thc e ho dormito subito , non ci credevo ma sono contro ogni tipo di droga quindi non l'ho più fatto a costo di soffrire le pene dell'inferno, non so più che fare , neanche il mio medico se li spiega , cosa posso fare? vi chiedo aiuto
Se il suo medico di base non fa altro che raccogliere i dati, le dovrebbe prescrivere del thc a scopo terapeutico, come già avviene in molti paesi avanzati. Le ricordo che molti farmaci in circolazione e prescrivibili dal sistema sanitario nazionale, sono vere e proprie droghe. Con la salute di mezzo, si metta le mani sul cuore ed assuma thc a cuor leggero. buona serata, e buon riposo

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Buona sera,
comprendo la sua difficoltà nel non riuscire a dormire e quanto possa essere debilitante. Sicuramente, come prima cosa, è meglio se ne parla con il suo medico curante per effettuare tutti i controlli del caso e per escludere una causa fisiologica; una volta escluse condizioni mediche o, se ne sente la necessità anche da subito, può intraprendere un percorso psicologico CBT-I specifico per l'insonnia.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Gentile paziente, intervenire esclusivamente sul sonno, quindi sul sintomo, potrebbe non essere del tutto efficace e rischierebbe di cronicizzare il problema. Le consiglio di consultare uno specialista in ambito psichiatrico per regolare temporaneamente il ciclo sonno-veglia e, successivamente, approfondire con maggiore lucidità le cause di questa intensa attivazione insieme a uno psicologo. È normale attraversare periodi difficili, ma quando questi influenzano in modo significativo la nostra quotidianità, è importante affrontarli con il supporto di un professionista.
Gent. Sig.ra,
la situazione che descrive richiede certamente un approfondimento psico diagnostico.
E' importante considerare la possibilità che il suo sia un caso di somniofobia in cui il desiderio e bisogno di dormire entra in conflitto con una parte di sè che ha paura del sonno e al sonno associa qualcosa di terrificante e pericoloso.
Trovo curioso che quando lei ha individuato una sostanza che le consente di dormire, l'ha esclusa preferendo "soffrire le pene dell'inferno" piuttosto che dormire .
Qual'è il suo desiderio profondo? Dormire? O forse evitare di dormire?
Proverei a interrogare quella parte di lei che resiste anche ai sonniferi e non vuole abbandonarsi al sonno.
Cordialmente. Dr Bruno Ramondetti
Gentile utente, il sonno è’ importante e non e’ possibile non risolvere il problema senza rischiare la propria salute psichica e fisica.
Non ci racconta molto della sua vita ma è’ importante comprendere le radici del problema e da quando ne soffre.
Credo sia urgente contattare uno/a psicologo psicoterapeuta che possa aiutarla.
Un saluto cordiale
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,

mi dispiace molto per la sofferenza che sta attraversando. L'insonnia cronica è una condizione estremamente debilitante che può influire su ogni aspetto della vita, sia fisico che mentale. Ciò che descrive, con periodi prolungati di veglia alternati a crolli temporanei, richiede un’attenta valutazione medica e psicologica.

Innanzitutto, è fondamentale esplorare le possibili cause del suo disturbo. L’insonnia persistente può essere legata a diverse condizioni, come stress acuto o cronico, ansia, depressione, squilibri ormonali, disfunzioni del sistema nervoso centrale, oppure può essere l’effetto di fattori ambientali o comportamentali. Alcune condizioni mediche o neurologiche, come l’apnea notturna o il disturbo del ritmo circadiano, potrebbero inoltre contribuire al problema.

Poiché sembra che i farmaci tradizionali non abbiano avuto l’effetto desiderato, potrebbe essere utile:

Consultare uno specialista del sonno: Un neurologo o un medico specializzato in medicina del sonno potrebbe proporle indagini più approfondite, come una polisonnografia, per comprendere meglio le dinamiche del suo sonno e individuare eventuali anomalie.

Esplorare terapie non farmacologiche: Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I), la mindfulness, il rilassamento progressivo o l’ipnosi clinica hanno dimostrato efficacia in molti casi di insonnia resistente.

Indagare il legame con lo stress e le emozioni: Se c’è un carico emotivo o situazioni difficili che stanno contribuendo al problema, uno spazio di cura psicologica potrebbe essere cruciale per affrontare le radici del disagio.

Considerare integratori naturali: Sotto consiglio medico, alcune sostanze come la melatonina, la valeriana o il magnesio possono aiutare a regolare il ritmo circadiano e migliorare la qualità del sonno.

Infine, la sua esperienza con il THC potrebbe suggerire che una componente neurochimica è coinvolta nel suo problema. Anche se è contro l’uso di sostanze, sappia che esistono cannabinoidi medici che possono essere prescritti legalmente in Italia per trattare condizioni come l’insonnia severa. Non è necessario adottare soluzioni che vadano contro i suoi principi, ma discutere con un medico esperto in terapia del dolore o cannabis terapeutica potrebbe fornirle opzioni alternative.

La invito a non affrontare questa situazione da solo. Esistono centri del sonno e servizi specialistici che possono supportarla. Se desidera, posso aiutarla a trovare risorse nella sua area. Non esiti a chiedere supporto: prendersi cura di sé è il primo passo verso una vita migliore.
Buonasera, le consiglierei di vedere uno specialista per il suo problema, uno psichiatra che possa aiutarla a trovare la terapia più adatta al problema del sonno. Tenga conto che il THC di per sé non è una droga ma una molecola come un'altra che può essere usata, e viene di fatto utilizzata con grande successo, in medicina e nelle terapie farmacologiche.
Oltre però ad una soluzione medica le consiglierei di approfondire la questione anche con uno psicoterapeuta per capire come "il suo periodo difficile" interferisca nella sua quotidianità e sul suo sonno, trovando assieme soluzioni alternative da quelle che già mette in atto con scarso successo.

Grazie

Dr Emilio Selvini
Buonasera,

Mi dispiace sapere che stai attraversando un periodo così difficile. Quello che descrive sembra essere una condizione di insonnia grave, che può avere molteplici cause, sia psicologiche che fisiche. È comprensibile che si sente frustrato, soprattutto considerando che anche i sonniferi non sembrano funzionare.

L'insonnia persistente potrebbe essere legata a uno stato di ansia, stress cronico o ad altre condizioni che sarebbe importante approfondire. È fondamentale affrontare questo problema in modo sistematico, magari combinando approcci psicologici e medici. Tecniche come la Mindfulness, l'EMDR o la terapia cognitivo-comportamentale possono essere di grande aiuto per identificare e lavorare sulle cause sottostanti, oltre a promuovere strategie efficaci per migliorare il sonno.

Riguardo al THC, capisco il suo desiderio di evitare l'uso di sostanze, e ci sono molti altri approcci sicuri e supportati scientificamente che potrebbero aiutarla a ritrovare un equilibrio.

Sarebbe davvero utile e consigliato rivolgersi a uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a comprendere e affrontare al meglio questa situazione. Non esiti a cercare supporto: nessuno dovrebbe affrontare queste difficoltà da solo.

Dottoressa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Ha effettuato mi immagino tutte le analisi necessarie, ma se non fosse così partirei da quelle. Successivamente le consiglio vivamente di affrontare la situazione da un punto di vista psicologico. Probabilmente alla base di questa insonnia c'è qualcosa da sciogliere. Mi contatti pure
Gentilissim*,
ha pensato di iniziare un percorso di terapia? Se anche il medico ha escluso delle cause organiche, le prime da dover indagare, è probabile che ci sia qualche disagio psicologico che si cela dietro l'insonnia. Cordiali saluti SM
Buonasera, grazie per aver condiviso la tua esperienza. La difficoltà di dormire e il fatto che tu abbia sperimentato un periodo così estremo di insonnia sono segnali molto forti, che meriterebbero attenzione e cura. È possibile che dietro questa difficoltà nel dormire possano esserci aspetti emotivi e psicologici non ancora del tutto esplorati o compresi.
Il sonno è strettamente legato alla nostra vita psichica. Quando attraversiamo periodi di grande sofferenza, ansia o stress, la mente può rispondere con un blocco del sonno. A volte, infatti, il nostro inconscio “rifiuta” il sonno come una difesa contro emozioni troppo intense o dolorose, come se il corpo volesse rimanere vigile per evitare di affrontare un mondo interiore che è troppo difficile da sopportare.
Il fatto che tu abbia provato a usare il THC per dormire, anche se è qualcosa che non vuoi ripetere, potrebbe riflettere una ricerca di sollievo immediato da una sofferenza che ti sembra insostenibile. Quello che accade in questi casi è che, sebbene ci sia un benessere temporaneo (come il sonno indotto dal THC), la causa sottostante della sofferenza psicologica e del disturbo del sonno rimane intatta. Questo potrebbe spingerti a cercare soluzioni sempre più potenti, senza però riuscire a risolvere la radice del problema.
La tua esperienza con i sonniferi potenti che non funzionano potrebbe anche suggerire che il disturbo del sonno non sia puramente biologico, ma che ci sia una componente emotiva o psicologica che sta impedendo al tuo corpo di rilassarsi e riposare. Questo tipo di blocco potrebbe essere legato a una situazione di stress, ansia, o anche a un conflitto interno che la tua mente sta cercando di evitare.
Ti consiglio di non sottovalutare la possibilità che il sonno, in questo caso, stia fungendo da "simbolo" per qualcosa di più profondo. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a esplorare queste dinamiche. Lavorare su come gestisci il dolore, la frustrazione, l'ansia o la paura potrebbe essere il primo passo per permetterti di ritrovare un sonno più sereno.
Un altro aspetto da considerare è che, nonostante la tua determinazione a non ricorrere a droghe, potresti trovarti in una situazione in cui il corpo e la mente richiedono un rilascio, una forma di "rilassamento" che, purtroppo, spesso viene cercata in soluzioni che potrebbero non essere sicure. La psicoterapia potrebbe anche offrire degli strumenti per trovare modalità più sane per gestire il disagio e il bisogno di “scollegarsi” dalla sofferenza.
Ti invito a prendere in considerazione l'idea di affrontare questo periodo con il supporto di un professionista, che possa accompagnarti nel comprendere meglio cosa sta accadendo dentro di te e nel trovare, gradualmente, soluzioni che possano portarti a un sonno riposante senza dover ricorrere a sostanze o soluzioni temporanee.
Buongiorno, mi spiace deluderla ma non è detto che tutti questi sonniferi siano meno dannosi del tetrahidrocannabinolo, thc, e la sua esperienza dimostra che in ogni caso quest'ultimo è più efficace. Sulla storia del THC c'è una lunga storia interessante, non cada nel gioco linguistico per cui ciò che è chiamato "droga" è il diavolo, e ciò che è legale, come certi psicofarmaci, non lo sarebbero, (droghe) oppure farebbero meno male, come l'alcol e il fumo. A parte questo, più combatterà l'insonnia, più questa la perseguiterà. Ci sono delle tecniche e degli strumenti per superarla, se mi scriverà avrò piacere di risponderle e di darle una risposta più accurata. A presto!
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Dal suo racconto non si evince da quanto tempo ha iniziato a soffrire di "insonnia" e quali problematiche altre sta affrontando. Le consiglierei di indagare in maniera più approfondita sulle origini del disturbo da lei descritto e di considerare la presenza di un eventuale stato ansioso che influisce sulla qualità del sonno.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Laura Pia Altieri.
Salve, la sua condizione sembra scaturire da un eventuale sbilanciamento dell’attività dei neuroni durante il sonno, oppure da alti livelli ormonali di non meglio precisata causa.La sintomatologia richiede un approfondimento presso un centro del sonno dedicato alla diagnostica relativa a questi disturbi.
Da lì la sapranno indirizzare verso un trattamento idoneo.
Contestualmente consulti uno psicoterapeuta per ottenere diagnosi relativa a fattori di stress eventualmente presenti nella sua vita.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, la deprivazione e quindi l'insonnia è una condizione che può provocare grande malessere a chi ne soffre. Si potrebbe rivolgere ad un centro per i disturbi del sonno specializzato. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, può richiede accertamenti di un neurologo o di un centro per i disturbi del sonno. Servirebbe il cosiddetto "studio del sonno" per valutare ciò che succede a livello fisiologico.
Solo se gli esami sono tutti negativi, si può pensare a cause psicologiche che andrebbero affrontate con una psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. La situazione che descrive è complessa e merita un'attenzione particolare. Di seguito, alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarla a trovare un miglioramento.
Riflessioni sulla situazione
Importanza del benessere mentale: affrontare periodi di stress intenso può influire notevolmente sul benessere mentale e fisico. Riconoscere e prendere sul serio questi segnali è un primo passo importante verso la ricerca di una soluzione.
Ruolo delle abitudini e delle routine: talvolta, le abitudini quotidiane e le routine possono contribuire all'insorgenza o all'aggravamento di sintomi di disagio. Riconoscere i fattori scatenanti è cruciale per poterli gestire in modo efficace.
Strategie di gestione
Igiene del sonno: migliorare le abitudini relative al sonno può fare una grande differenza. Alcuni suggerimenti includono:
Mantenere una routine di sonno regolare.
Creare un ambiente di sonno confortevole e privo di distrazioni.
Evitare l'uso di dispositivi elettronici prima di dormire.
Limitare il consumo di caffeina e alcol nelle ore serali.
Tecniche di Rilassamento: praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda e lo yoga può aiutare a ridurre l'ansia e a preparare il corpo e la mente per il riposo.
Supporto psicologico: considerare il supporto di uno psicologo può offrirle uno spazio sicuro per esplorare questi sentimenti senza giudizio. La terapia può aiutarla a sviluppare una maggiore comprensione di sé e a trovare modi per gestire i fattori stressanti che influenzano il sonno.
Attività fisica: l'esercizio fisico regolare può migliorare il benessere generale e facilitare il sonno. Anche attività leggere come camminare o fare stretching possono contribuire a ridurre lo stress e migliorare la qualità del sonno.
Conclusione
Affrontare l'insonnia e i periodi di stress richiede un approccio multidisciplinare e una stretta collaborazione con i professionisti della salute. È importante che qualsiasi decisione presa sia allineata con i suoi valori personali e con il desiderio di migliorare il proprio benessere. Le auguro di trovare la serenità e la chiarezza necessarie per affrontare questa situazione nel modo migliore per lei.
Cordiali saluti.
Gentile utente di mio dottore,
la sua insonnia può essere la manifestazione di un malessere più profondo. Si apra alla possibilità di intraprendere un percorso psicologico, vedrà che con il tempo troverà le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara

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