Buonasera a tutti, volevo esporvi il mio problema Ho 23 anni e circa 5 anni fa ho sofferto di atta
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Buonasera a tutti, volevo esporvi il mio problema
Ho 23 anni e circa 5 anni fa ho sofferto di attacchi di panico e forte ansia.
Ho effettuato tutte le analisi "fisiche" del caso, risultando fortunatamente negative.
Dal mio medico curante mi è stata dunque consigliata una terapia farmacologica (che purtroppo non ricordo) abbinata a degli ansiolitici per risolvere questo problema.
Posso dire che dopo alcuni mesi molto difficili, tutto si è risolto. Non al 100% ma comunque ho vissuto degli anni molto belli, riuscendo a gestire anche alcuni attacchi di panico transitori.
Specifico che non bevo, non fumo o altro. Raramente esco con gli amici, anche perché non ne ho molti visto che non seguo tanto le mode. Mi piace definirmi all'antica diciamo così.
Ritornando al presente, era qualche settimana in cui mi sentivo angosciata, e poco attiva durante le varie giornate.
(Ci sono alcuni pensieri che mi affliggono, i quali sto cercando di elaborare pian piano)
Durante una notte ho avuto una bruttissima paralisi del sonno che possiamo dire essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ho avuto una forte crisi ansiosa in cui non riuscivo ad essere razionale e tranquillizzarmi, decidendo così di prendere un piccolo ansiolitico e fare una passeggiata in natura. Cosa che li per li mi ha aiutato.
Ma adesso sento di vivere in un vortice, alcune notti riesco a dormire bene con un bel sonno profondo, ma arrivato il mattino, intorno alle 7 (solitamente mi svegliavo alle 8 - 8,30, avendo la mia classica routine con la colazione, riordino della stanza, dedica alle mie passioni e hobby per alcune orette e poi mi concentravo sulla cucina per preparare il pranzo ai miei genitori fuori per lavoro. Il che mi gratificava molto, facendomi sentire utile nei loro confronti)
mi sveglio di colpo con una forte ansia al livello del petto che mi impedisce di iniziare bene la giornata. Mi ritrovo spaesata, qualsiasi cosa faccia, dall'alzarmi dal letto, lavarmi e vestirmi mi viene difficile. Mi sento distante dalla realtà e dalle mie azioni. Non riesco a fare più nulla, non cucino, non riordino la casa, non riesco più a godermi i miei hobby, guardare le mie serie TV preferite mi provoca angoscia. Mangio pochissimo, non avendo appetito. Non riesco a concentrarmi sul guardare la TV essendo immersa totalmente in me stessa. Interagire con le persone mi viene pesante, pensando di non essere in grado di dialogare con loro.
Sono sempre stata una ragazza apprezzata da tutti, a detta loro, sincera, solare, sempre pronta a dare una mano.
Ma adesso, da un giorno all'altro mi sento bloccata, ogni minimo cambiamento rompe il mio equilibrio e mi genera ansia, la quale non riesco a gestire e anche con l'aiuto di un piccolo quantitativo di ansiolitico non riesco a Trovare nessun modo per rilassarmi o tranquillizzarmi. Mi sembra di impazzire.
In poche parole sento di essere stretta in una morsa dalla quale non riesco a liberami, che perdura per la maggior parte della giornata.
Mi sembra di non essere lucida e alla classica domanda "cos'hai? Cosa ti senti?" non riesco a rispondere precisamente, non essendo degli attacchi di panico come ho avuto 5 anni prima, con la tachicardia, i tremori, la sudorazione ecc.
Riesco solamente a dire che mi sento spaesata e distaccata da quello che sto vivendo e che non capisco nulla.
Quanto arriva qualche momento in cui mi sento meglio, i miei pensieri ritornano sul motivo per il qualche io stia così male e non essere in gradi di esprimermi e saper gestire cosa provo.
Mi sento molto fortunata nel poter dire di avere una bella famiglia che mi è molto vicina in questi momenti e mi dispiace farli preoccupare per questi miei problemi.
Mi piacerebbe avere qualche vostra opinione e aiuto perché sento di essere in un periodo molto complicato e la luce fuori dal tunnel mi sembra lontanissima.
Vi ringrazio tanto anticipatamente.
Ho 23 anni e circa 5 anni fa ho sofferto di attacchi di panico e forte ansia.
Ho effettuato tutte le analisi "fisiche" del caso, risultando fortunatamente negative.
Dal mio medico curante mi è stata dunque consigliata una terapia farmacologica (che purtroppo non ricordo) abbinata a degli ansiolitici per risolvere questo problema.
Posso dire che dopo alcuni mesi molto difficili, tutto si è risolto. Non al 100% ma comunque ho vissuto degli anni molto belli, riuscendo a gestire anche alcuni attacchi di panico transitori.
Specifico che non bevo, non fumo o altro. Raramente esco con gli amici, anche perché non ne ho molti visto che non seguo tanto le mode. Mi piace definirmi all'antica diciamo così.
Ritornando al presente, era qualche settimana in cui mi sentivo angosciata, e poco attiva durante le varie giornate.
(Ci sono alcuni pensieri che mi affliggono, i quali sto cercando di elaborare pian piano)
Durante una notte ho avuto una bruttissima paralisi del sonno che possiamo dire essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ho avuto una forte crisi ansiosa in cui non riuscivo ad essere razionale e tranquillizzarmi, decidendo così di prendere un piccolo ansiolitico e fare una passeggiata in natura. Cosa che li per li mi ha aiutato.
Ma adesso sento di vivere in un vortice, alcune notti riesco a dormire bene con un bel sonno profondo, ma arrivato il mattino, intorno alle 7 (solitamente mi svegliavo alle 8 - 8,30, avendo la mia classica routine con la colazione, riordino della stanza, dedica alle mie passioni e hobby per alcune orette e poi mi concentravo sulla cucina per preparare il pranzo ai miei genitori fuori per lavoro. Il che mi gratificava molto, facendomi sentire utile nei loro confronti)
mi sveglio di colpo con una forte ansia al livello del petto che mi impedisce di iniziare bene la giornata. Mi ritrovo spaesata, qualsiasi cosa faccia, dall'alzarmi dal letto, lavarmi e vestirmi mi viene difficile. Mi sento distante dalla realtà e dalle mie azioni. Non riesco a fare più nulla, non cucino, non riordino la casa, non riesco più a godermi i miei hobby, guardare le mie serie TV preferite mi provoca angoscia. Mangio pochissimo, non avendo appetito. Non riesco a concentrarmi sul guardare la TV essendo immersa totalmente in me stessa. Interagire con le persone mi viene pesante, pensando di non essere in grado di dialogare con loro.
Sono sempre stata una ragazza apprezzata da tutti, a detta loro, sincera, solare, sempre pronta a dare una mano.
Ma adesso, da un giorno all'altro mi sento bloccata, ogni minimo cambiamento rompe il mio equilibrio e mi genera ansia, la quale non riesco a gestire e anche con l'aiuto di un piccolo quantitativo di ansiolitico non riesco a Trovare nessun modo per rilassarmi o tranquillizzarmi. Mi sembra di impazzire.
In poche parole sento di essere stretta in una morsa dalla quale non riesco a liberami, che perdura per la maggior parte della giornata.
Mi sembra di non essere lucida e alla classica domanda "cos'hai? Cosa ti senti?" non riesco a rispondere precisamente, non essendo degli attacchi di panico come ho avuto 5 anni prima, con la tachicardia, i tremori, la sudorazione ecc.
Riesco solamente a dire che mi sento spaesata e distaccata da quello che sto vivendo e che non capisco nulla.
Quanto arriva qualche momento in cui mi sento meglio, i miei pensieri ritornano sul motivo per il qualche io stia così male e non essere in gradi di esprimermi e saper gestire cosa provo.
Mi sento molto fortunata nel poter dire di avere una bella famiglia che mi è molto vicina in questi momenti e mi dispiace farli preoccupare per questi miei problemi.
Mi piacerebbe avere qualche vostra opinione e aiuto perché sento di essere in un periodo molto complicato e la luce fuori dal tunnel mi sembra lontanissima.
Vi ringrazio tanto anticipatamente.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso i suoi vissuti con noi e mi dispiace che stia vivendo un periodo difficile, in cui si sente distaccata e spaesata.
Le consiglio di prendersi del tempo per lei, per ascoltarsi e capirsi: da ciò che dice è una persona propensa a tendere la mano al prossimo, ma adesso credo sia arrivato il momento di aiutare sé stessa per poter capire ciò che sta vivendo in modo da tornare ad essere più serena. Le consiglio dunque di rivolgersi ad un psicoterapeuta che possa sostenerla in un percorso psicologico e che nel caso possa collaborare con il suo medico per la prescrizione degli ansiolitici: questo potrebbe essere un modo per vedere la luce in fondo al tunnel.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
la ringrazio per aver condiviso i suoi vissuti con noi e mi dispiace che stia vivendo un periodo difficile, in cui si sente distaccata e spaesata.
Le consiglio di prendersi del tempo per lei, per ascoltarsi e capirsi: da ciò che dice è una persona propensa a tendere la mano al prossimo, ma adesso credo sia arrivato il momento di aiutare sé stessa per poter capire ciò che sta vivendo in modo da tornare ad essere più serena. Le consiglio dunque di rivolgersi ad un psicoterapeuta che possa sostenerla in un percorso psicologico e che nel caso possa collaborare con il suo medico per la prescrizione degli ansiolitici: questo potrebbe essere un modo per vedere la luce in fondo al tunnel.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Gentilissima buongiorno, è evidente che qualcosa nella sua vita debba essere rivisto. Queste ansie e i sintomi ad esse correlati sono la spia di qualcosa che non va, qualcosa che probabilmente lei cerca di tenere sotto soglia e che sta spingendo per salire in superficie. I suoi problemi hanno voglia di essere risolti e glielo stanno dicendo così, come un bimbo inascoltato che urla sempre più forte per farsi sentire. Forse c'è paura per la convinzione di non avere le risorse per affrontare questi problemi, forse qualcos'altro. Sta di fatto che con una sofferenza così grande sarebbe utile l'aiuto di un sostegno psicologico. A tutto c'è rimedio, si tratta solo di capire quale. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto caramente, dott.ssa Manuela Leonessa
Gentile utente, ho letto con attenzione ciò che ha scritto.Il farmaco non abbinato ad un adeguato supporto psicologico, cura solo il sintomo. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione.
Dott. Luca Rochdi
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Cara utente, sarebbe importante iniziare un percorso psicologico per essere sostenuta e accompagnata nelle sue esperienze di tutti i giorni. Aggiungerei che essere all'antica non la esclude dalla vita.
Resto alla sua disposizione
Un abbraccio
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Cara utente, grazie per aver condiviso con noi questi vissuti.
A volte la nostra mente (così come anche il nostro corpo) inizia a presentarci delle condizioni di fastidio o sintomatiche per farci capire che qualcosa non va. I sintomi sono la risultante di un lavoro psichico e lo scopo è proteggere la persona da qualcosa. Il nostro corpo e la nostra mente ci stanno dicendo: "Fermi tutti, qualcosa qui non va", è il modo che la psiche trova per sopravvivere a una condizione già insopportabile.
Per cercare di risolvere questa situazione bisognerebbe dar voce a questo sintomo/condizione, comprendere cosa comunica, per questo sarebbe importante intraprendere un percorso psicologico. Un caro saluto Dott.ssa Simona Spiezia
A volte la nostra mente (così come anche il nostro corpo) inizia a presentarci delle condizioni di fastidio o sintomatiche per farci capire che qualcosa non va. I sintomi sono la risultante di un lavoro psichico e lo scopo è proteggere la persona da qualcosa. Il nostro corpo e la nostra mente ci stanno dicendo: "Fermi tutti, qualcosa qui non va", è il modo che la psiche trova per sopravvivere a una condizione già insopportabile.
Per cercare di risolvere questa situazione bisognerebbe dar voce a questo sintomo/condizione, comprendere cosa comunica, per questo sarebbe importante intraprendere un percorso psicologico. Un caro saluto Dott.ssa Simona Spiezia
Cara utente, la ringrazio per aver deciso di condividere il suo vissuto con noi.
Rispetto a quello che ha detto, sarebbe più opportuno andare a comprendere le cause di tale stato ansioso, e anche se in concomitanza vi possa essere un'altra difficoltà a cui non ha avuto ancora accesso a livello di consapevolezza.
Probabilmente, le sue difficoltà nel gestore tale stato ansioso ,fino ad' ora, sono rimaste nel suo substrato psichico, ma adesso stanno spingendo per risalire in superficie.
Parallelamente ad una cura farmacologica è fondamentale iniziare un percorso psicologico.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Angela M. Zanfanti
Rispetto a quello che ha detto, sarebbe più opportuno andare a comprendere le cause di tale stato ansioso, e anche se in concomitanza vi possa essere un'altra difficoltà a cui non ha avuto ancora accesso a livello di consapevolezza.
Probabilmente, le sue difficoltà nel gestore tale stato ansioso ,fino ad' ora, sono rimaste nel suo substrato psichico, ma adesso stanno spingendo per risalire in superficie.
Parallelamente ad una cura farmacologica è fondamentale iniziare un percorso psicologico.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Angela M. Zanfanti
Buonasera, sono dispiaciuta che stia attraversando questo momento molto difficile che condiziona la qualità della sua vita quotidiana.
L'ansia si manifesta in modi molto diversi, in passato le è arrivata sotto attacchi di panico più chiari ed evidenti, adesso con una forma meno definita ma altrettanto forte e improvvisa: la sensazione di non avere più il controllo di se stessi è piuttosto comune. In qualche modo, attraverso l’ansia, il suo corpo sta cercando di comunicarle qualcosa.
In questo momento in cui l'ansia è tornata a trovarla, forse sarebbe importante, per lei, valutare un percorso psicologico oltre alla farmacoterapia che in passato le è bastata per stare meglio.
Spesso è necessario per comprendere ciò che sta dietro ai sintomi che viviamo così da poterli rileggere all’interno della nostra storia personale. Un caro saluto, Dott.ssa Selene Quercioli
L'ansia si manifesta in modi molto diversi, in passato le è arrivata sotto attacchi di panico più chiari ed evidenti, adesso con una forma meno definita ma altrettanto forte e improvvisa: la sensazione di non avere più il controllo di se stessi è piuttosto comune. In qualche modo, attraverso l’ansia, il suo corpo sta cercando di comunicarle qualcosa.
In questo momento in cui l'ansia è tornata a trovarla, forse sarebbe importante, per lei, valutare un percorso psicologico oltre alla farmacoterapia che in passato le è bastata per stare meglio.
Spesso è necessario per comprendere ciò che sta dietro ai sintomi che viviamo così da poterli rileggere all’interno della nostra storia personale. Un caro saluto, Dott.ssa Selene Quercioli
Carissima, mi dispiace per questa sua sofferenza. credo che si siano riattivati dei meccanismi di ansia piuttosto simili agli attacchi di panico e mi sembra piuttosto impattanti nell'ordinario della sua giornata. Le suggerisco vivamente di prendere contatti con un professionista con il quale avviare una fase di consulenza psicologica e valutare un percorso psicoterapeutico. Occorre comprendere quali meccanismi, probabilmente legati alla sua storia di vita ed alla situazione attuale, generano i sintomi ansiosi, quali significati sono associati a queste sue fatiche. Sono ovviamente disponibile qualora lei lo ritenesse utile, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, che descrive con una lucidità e consapevolezza notevoli nonostante il difficile periodo che sta attraversando. È chiaro che lei è una persona riflessiva, una qualità che sarà di grande aiuto nel suo cammino verso il benessere.
Voglio innanzitutto rassicurarla che ciò che sta vivendo è una reazione comprensibile alle situazioni di stress e ansia. La sua descrizione indica che potrebbe trarre beneficio dall'esplorare alcune strategie per gestire l'ansia, specialmente quella che emerge al mattino. La paralisi del sonno e la crisi ansiosa che ha descritto possono essere esperienze molto spaventose, ma sono reazioni naturali del corpo e della mente a uno stato di forte stress. È incoraggiante sapere che una passeggiata in natura l'ha aiutata; questo suggerisce che attività rilassanti e il contatto con l'ambiente potrebbero essere molto efficaci per lei.
Potrebbe essere utile riprendere un percorso terapeutico, se non lo sta già facendo. Un professionista può aiutarla a comprendere le cause profonde del suo stato attuale e a sviluppare strategie efficaci per affrontare queste sfide. Pratiche di rilassamento come la meditazione possono essere utili per gestire l'ansia e sentirsi più connessi al momento presente. Consideri anche di stabilire una routine mattutina che includa attività calmanti o meditative per impostare un tono positivo per la giornata.
L'esercizio fisico regolare è un ottimo antistress e può aiutarla a migliorare l'umore e la qualità del sonno. Un'alimentazione equilibrata può influire significativamente sul suo benessere generale e sull'umore. È importante anche il supporto sociale; continui a comunicare con la sua famiglia e i suoi amici, poiché il sostegno che riceve è fondamentale nel processo di guarigione.
Ricordi che è normale avere periodi in cui ci si sente sovraccarichi dalle proprie emozioni. Ogni piccolo passo che fa verso il suo benessere è importante. Queste sfide non definiscono chi lei è e, con il sostegno e le strategie appropriate, può superarle.
Le faccio mille auguri! A.D.
Voglio innanzitutto rassicurarla che ciò che sta vivendo è una reazione comprensibile alle situazioni di stress e ansia. La sua descrizione indica che potrebbe trarre beneficio dall'esplorare alcune strategie per gestire l'ansia, specialmente quella che emerge al mattino. La paralisi del sonno e la crisi ansiosa che ha descritto possono essere esperienze molto spaventose, ma sono reazioni naturali del corpo e della mente a uno stato di forte stress. È incoraggiante sapere che una passeggiata in natura l'ha aiutata; questo suggerisce che attività rilassanti e il contatto con l'ambiente potrebbero essere molto efficaci per lei.
Potrebbe essere utile riprendere un percorso terapeutico, se non lo sta già facendo. Un professionista può aiutarla a comprendere le cause profonde del suo stato attuale e a sviluppare strategie efficaci per affrontare queste sfide. Pratiche di rilassamento come la meditazione possono essere utili per gestire l'ansia e sentirsi più connessi al momento presente. Consideri anche di stabilire una routine mattutina che includa attività calmanti o meditative per impostare un tono positivo per la giornata.
L'esercizio fisico regolare è un ottimo antistress e può aiutarla a migliorare l'umore e la qualità del sonno. Un'alimentazione equilibrata può influire significativamente sul suo benessere generale e sull'umore. È importante anche il supporto sociale; continui a comunicare con la sua famiglia e i suoi amici, poiché il sostegno che riceve è fondamentale nel processo di guarigione.
Ricordi che è normale avere periodi in cui ci si sente sovraccarichi dalle proprie emozioni. Ogni piccolo passo che fa verso il suo benessere è importante. Queste sfide non definiscono chi lei è e, con il sostegno e le strategie appropriate, può superarle.
Le faccio mille auguri! A.D.
Buongiorno,
i disturbi d'ansia possono esser trattati con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. L' indicazione è quella di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine, comprendendo al meglio il significato dei suoi sintomi
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
i disturbi d'ansia possono esser trattati con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. L' indicazione è quella di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine, comprendendo al meglio il significato dei suoi sintomi
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, intanto grazie della condivisione. Lei riporta una difficoltà nella quotidianità che si esprime attraverso la rottura della sua routine che invece la stabilizzava molto: penso alle ore che dedicava agli hobby e al piacere nel cucinare il pranzo ai suoi genitori verso cui, sembra, si rapporta in termini di utilità. Le routine rappresentano un modo piuttosto funzionale di contenere l'ansia e quindi difensivo rispetto la stessa. Questi episodi notturni hanno però riacceso un senso di incontrollabilità dell'ansia che adesso la mette in crisi.
Per difficoltà che sperimenta nella vita quotidiana e questo senso di immobilità, sarebbe consigliabile una psicoterapia , sorretta in un primo momento da un aiuto farmacologico che già comunque assume.
Resto a disposizione,
dott.ssa Carmelinda Campilongo
Per difficoltà che sperimenta nella vita quotidiana e questo senso di immobilità, sarebbe consigliabile una psicoterapia , sorretta in un primo momento da un aiuto farmacologico che già comunque assume.
Resto a disposizione,
dott.ssa Carmelinda Campilongo
Buongiorno,
Le sensazioni che ha descritto sono proprio quelle che l'ansia crea in chi la prova. Le consiglio di intraprendere un percorso con un collega che la possa aiutare a trovare le cause ed il significato di quest'ansia.
Dott. Marco Cenci
Le sensazioni che ha descritto sono proprio quelle che l'ansia crea in chi la prova. Le consiglio di intraprendere un percorso con un collega che la possa aiutare a trovare le cause ed il significato di quest'ansia.
Dott. Marco Cenci
Cara ragazza, mentre scrivo la risposta alla tua domanda, un raggio di sole entra dalla finestra della mia stanza e ne assorbo la luminosità e il calore. Penso alla natura che, dopo un periodo di apparente inattività, manda segnali specifici che comunicano l'arrivo della nuova stagione ed io la immagino già nella sua meravigliosa bellezza. Anche il nostro organismo prima dell'insorgere di un attacco di panico attiva una serie di campanelli di allarme che le persone possono imparare a comprendere e a controllare. Spegnere l'allarme con il solo prodotto farmacologico, a mio avviso, è una soluzione semplice per il beneficio temporaneo e unidirezionale poiché priva di un ascolto profondo di sé. Mi sembra di capire da ciò che racconti che il disagio si è strutturato negli anni e incide notevolmente sulla tua autonomia e libertà. Sono consapevole, per esperienza pregressa, che buoni risultati per i disturbi d'ansia, sono sempre frutto di un intervento multidisciplinare: professionisti della salute mentale, farmacologia, paziente a cui è diretto il processo di cura. Ti suggerisco di iniziare a pensarlo così come ti confermo la mia disponibilità per ulteriori chiarimenti.
Ti saluto con affetto e spero che tu possa trovare la strada per riprendere a godere della "meravigliosa bellezza" della Vita che meritano tutti i ragazzi della tua età.
Dott.ssa Chiara Lagi
Ti saluto con affetto e spero che tu possa trovare la strada per riprendere a godere della "meravigliosa bellezza" della Vita che meritano tutti i ragazzi della tua età.
Dott.ssa Chiara Lagi
Grazie di aver portato il suo vissuto.
Da ciò che scrive pare che l’ansia (che può sfociare in attacchi di panico) non dipenda molto da stimoli specifici, ma Le faccia degli agguati, ad oggi molto frequenti inquinando le Sue giornate-notti.
Al riguardo mi permetto di consigliarLe un supporto che utilizzi l’approccio breve strategico, per poter comprendere cosa sta incrementando queste escalation emotive e avere strategie di gestione concreta dell’emozione.
Rimango volentieri a disposizione per un percorso o anche approfondimenti.
Un saluto
Da ciò che scrive pare che l’ansia (che può sfociare in attacchi di panico) non dipenda molto da stimoli specifici, ma Le faccia degli agguati, ad oggi molto frequenti inquinando le Sue giornate-notti.
Al riguardo mi permetto di consigliarLe un supporto che utilizzi l’approccio breve strategico, per poter comprendere cosa sta incrementando queste escalation emotive e avere strategie di gestione concreta dell’emozione.
Rimango volentieri a disposizione per un percorso o anche approfondimenti.
Un saluto
Buonasera gentile utente, lei descrive una diffusa sintomatologia ansiosa, che la fa sentire spaesata, distante dalla realtà quotidiana e in difficoltà nelle relazioni sociali. I bruschi risvegli la proiettano immediatamente in questo clima e affronta le giornate con fatica. Questo "vortice" d'ansia è qualcosa che lei non riconosce, che non si sa spiegare, anche messo a confronto con gli attacchi di panico di cui ha sofferto qualche anno fa. Tutto questo la spaventa. Le mancano ora la sua routine, gli hobbies, le piccole azioni quotidiane che danno un ritmo al vivere e contengono l'ansia. Penso che possa essere utile per lei riflettere sul fatto che un sintomo, per quanto sgradito, ha una sua funzione, ci parla, ci sottolinea qualcosa che magari ancora ci sfugge. Un desiderio o un bisogno di cambiamento, la voglia di imprimere una nuova direzione alla nostra vita.
Gli ansiolitici che lei assume, le danno un aiuto in questo momento, sarebbe anche importante rivolgersi ad uno specialista e iniziare un percorso psicoterapeutico. Sono certa che ne trarrebbe grande giovamento. Non si scoraggi, accetti la sfida di questo momento difficile e la usi per sé stessa. Un caro saluto.
Dott.ssa Marisa Zaninotto
Gli ansiolitici che lei assume, le danno un aiuto in questo momento, sarebbe anche importante rivolgersi ad uno specialista e iniziare un percorso psicoterapeutico. Sono certa che ne trarrebbe grande giovamento. Non si scoraggi, accetti la sfida di questo momento difficile e la usi per sé stessa. Un caro saluto.
Dott.ssa Marisa Zaninotto
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
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Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua storia. Quelli che lei ha descritto corrispondono ai sintomi fisici e cognitivi legati all'ansia. Come anche lei ha riportato i farmaci possono aiutarla a tenere sotto controllo i sintomi in modo momentaneo; un percorso psicologico può aiutarla a comprendere le cause della sua ansia e insegnarle delle strategie per imparare a gestirla. Resto a disposizione qualora volesse approfondire, anche online. Un saluto, Dott.ssa Sonia Castagnolo
Gentile utente, la sintomatologia da lei espressa è un campanello di allarme che indica che qualcosa non va. La invito a parlarne e ad articolare queste questioni in privato con uno specialista.
Buon pomeriggio cara utente,
grazie per aver condiviso così accuratamente il tuo vissuto.
Emerge una nota di determinazione e forza d'animo notevoli.
Purtroppo però per uscire da questa inquetudine, da questo malessere che via via ti assalgono minacciando la tua integrità psicofisica io ti consiglio di cuore di iniziare un percorso psicoterapeutico.
una relazione che cura.
resto a disposizione e ti faccio i miei migliori auguri
cortesi saluti
grazie per aver condiviso così accuratamente il tuo vissuto.
Emerge una nota di determinazione e forza d'animo notevoli.
Purtroppo però per uscire da questa inquetudine, da questo malessere che via via ti assalgono minacciando la tua integrità psicofisica io ti consiglio di cuore di iniziare un percorso psicoterapeutico.
una relazione che cura.
resto a disposizione e ti faccio i miei migliori auguri
cortesi saluti
Gentilissima utente, è evidente che ti trovi in una fase di grande difficoltà emotiva e psicologica, nonostante tu abbia già affrontato e superato in passato attacchi di panico e ansia. È importante che tu continui a cercare aiuto e supporto, sia dal punto di vista medico che psicologico. Potresti considerare di rivolgerti a uno psicologo specializzato in terapia sistemico-relazionale, che possa aiutarti a esplorare le radici di queste sensazioni di spaesamento e distacco, e a trovare strategie per gestirle in modo più efficace. Inoltre, potresti valutare la possibilità di ridiscutere con il tuo medico curante la terapia farmacologica, per valutare se ci siano eventuali aggiustamenti da fare. Ricorda che chiedere aiuto è un segno di grande coraggio e autoconsapevolezza, e che meriti di sentirti meglio e di trovare la luce fuori dal tunnel. Spero che queste informazioni possano esserti di aiuto e ti auguro di cuore di superare questo momento difficile. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Buon pomeriggio gentile utente, comprendo non sia semplice per lei convivere con tutto ciò. Questo stato di allerta inoltre la porta a non godersi le piccole cose e riesco a percepire la frustrazione. Ci tengo a dirle però che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere accolto ed analizzato in un ambiente sicuro che sarà in grado di accogliere le sue necessità e i suoi bisogni.
Si guarisce (o si apprende come gestire) dall’ansia quando si impara a fermarsi, a concedersi uno spazio per sé così da guardarla e capire cosa è venuta a comunicarci e perché.
Spero di esserle stata utile. Cordialmente Dott.ssa Elvira Prezioso
Si guarisce (o si apprende come gestire) dall’ansia quando si impara a fermarsi, a concedersi uno spazio per sé così da guardarla e capire cosa è venuta a comunicarci e perché.
Spero di esserle stata utile. Cordialmente Dott.ssa Elvira Prezioso
Buonasera, mi dispiace molto sentire che sta attraversando un periodo così difficile. È evidente che stia affrontando una situazione molto complessa e che si sente intrappolata da sentimenti di ansia e spaesamento. Quello che descrive suona come una forma di ansia generalizzata, accompagnata da sintomi di depersonalizzazione e derealizzazione, che sono spesso collegati a periodi di forte stress e ansia.
Le sensazioni di distacco dalla realtà e da se stessa, l'incapacità di godere delle sue passioni e la difficoltà a svolgere le attività quotidiane sono segnali che indicano che potrebbe essere utile cercare un supporto professionale per affrontare questo stato di malessere.
A volte, le ricadute ansiose possono essere scatenate da periodi di stress, e un percorso terapeutico può aiutarla a comprendere meglio cosa stia innescando queste sensazioni e come affrontarle. Se preferisce non riprendere subito i farmaci, ci sono tecniche di gestione dell'ansia che possono essere molto efficace nel trattare ansia e attacchi di panico.
È chiaro che sta affrontando un periodo molto complicato e doloroso. È importante che si dia tempo e non si giudichi troppo duramente per come si sente. I momenti di difficoltà, anche se sembrano interminabili, possono essere superati con il giusto sostegno e strategie. Il fatto che abbia già avuto a che fare con l’ansia in passato e sia riuscita a uscirne è una testimonianza della sua forza e resilienza.
La luce in fondo al tunnel può sembrare lontana adesso, ma con il supporto giusto, potrebbe trovarsi più vicina di quanto sembri. Non esiti a cercare aiuto da uno specialista e a prendere piccoli passi verso la ripresa del controllo della sua vita. Lei non è sola in questo, e ci sono molte risorse disponibili per aiutarla.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o consigli specifici, non esiti a chiedere. Sono qui per aiutarla.
Cordiali saluti, dott. Feriti
Le sensazioni di distacco dalla realtà e da se stessa, l'incapacità di godere delle sue passioni e la difficoltà a svolgere le attività quotidiane sono segnali che indicano che potrebbe essere utile cercare un supporto professionale per affrontare questo stato di malessere.
A volte, le ricadute ansiose possono essere scatenate da periodi di stress, e un percorso terapeutico può aiutarla a comprendere meglio cosa stia innescando queste sensazioni e come affrontarle. Se preferisce non riprendere subito i farmaci, ci sono tecniche di gestione dell'ansia che possono essere molto efficace nel trattare ansia e attacchi di panico.
È chiaro che sta affrontando un periodo molto complicato e doloroso. È importante che si dia tempo e non si giudichi troppo duramente per come si sente. I momenti di difficoltà, anche se sembrano interminabili, possono essere superati con il giusto sostegno e strategie. Il fatto che abbia già avuto a che fare con l’ansia in passato e sia riuscita a uscirne è una testimonianza della sua forza e resilienza.
La luce in fondo al tunnel può sembrare lontana adesso, ma con il supporto giusto, potrebbe trovarsi più vicina di quanto sembri. Non esiti a cercare aiuto da uno specialista e a prendere piccoli passi verso la ripresa del controllo della sua vita. Lei non è sola in questo, e ci sono molte risorse disponibili per aiutarla.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o consigli specifici, non esiti a chiedere. Sono qui per aiutarla.
Cordiali saluti, dott. Feriti
Gentile utente, da quanto scrive, sembra che l'ansia, che talvolta si manifesta anche con attacchi di panico, non sia legata a stimoli specifici, ma appaia come un "attacco improvviso" che interviene in modo imprevedibile, influenzando negativamente la qualità delle sue giornate e notti. È comprensibile che un'emozione così travolgente possa risultare difficile da gestire, soprattutto quando si presenta in maniera ricorrente. In situazioni come queste, un approccio che si concentri sul riconoscimento e la gestione concreta di queste emozioni potrebbe essere di grande aiuto. L'ansia è uno stato emotivo naturale, spesso scatenato da situazioni percepite come incerte o minacciose. Non è un segnale di debolezza, ma un messaggio del corpo e della mente, una richiesta di attenzione ai bisogni profondi che forse sono rimasti inascoltati. Quando l'ansia diventa difficile da gestire, può essere il momento di fermarsi e riflettere: non su ciò che "non funziona" in noi, ma su quali aspetti della nostra vita richiedono maggiore cura e ascolto.
È importante sapere che non si è soli e che l'ansia, se affrontata con il giusto supporto, può trasformarsi da ostacolo in opportunità. Attraverso strumenti come la psicoterapia, si possono esplorare le sue radici e sviluppare strategie per gestirla con consapevolezza. Riconoscere l'ansia come parte di un processo umano e comprensibile è il primo passo verso un percorso di maggiore serenità e resilienza. Con il tempo e il sostegno adeguato, è possibile imparare a convivere con essa, trasformandola in una risorsa per la propria crescita personale.
Intraprendere un percorso di psicoterapia, in particolare di orientamento psicodinamico, può rappresentare un'opportunità preziosa. Questo approccio si concentra sul comprendere come i processi inconsci e le esperienze passate influenzino le emozioni e i comportamenti attuali, aiutando a dare un significato profondo ai vissuti e a sviluppare nuove strategie di adattamento. Un terapeuta esperto potrà accompagnarla in un cammino di consapevolezza, permettendole di esplorare le sue risorse interne e di affrontare con maggiore serenità le difficoltà che sta vivendo. Prendersi cura della propria salute mentale è un passo coraggioso e fondamentale verso il benessere, non esiti a contattare uno psicologo della sua città.
Rimango disponibile per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dott. Mauro Vargiu
È importante sapere che non si è soli e che l'ansia, se affrontata con il giusto supporto, può trasformarsi da ostacolo in opportunità. Attraverso strumenti come la psicoterapia, si possono esplorare le sue radici e sviluppare strategie per gestirla con consapevolezza. Riconoscere l'ansia come parte di un processo umano e comprensibile è il primo passo verso un percorso di maggiore serenità e resilienza. Con il tempo e il sostegno adeguato, è possibile imparare a convivere con essa, trasformandola in una risorsa per la propria crescita personale.
Intraprendere un percorso di psicoterapia, in particolare di orientamento psicodinamico, può rappresentare un'opportunità preziosa. Questo approccio si concentra sul comprendere come i processi inconsci e le esperienze passate influenzino le emozioni e i comportamenti attuali, aiutando a dare un significato profondo ai vissuti e a sviluppare nuove strategie di adattamento. Un terapeuta esperto potrà accompagnarla in un cammino di consapevolezza, permettendole di esplorare le sue risorse interne e di affrontare con maggiore serenità le difficoltà che sta vivendo. Prendersi cura della propria salute mentale è un passo coraggioso e fondamentale verso il benessere, non esiti a contattare uno psicologo della sua città.
Rimango disponibile per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dott. Mauro Vargiu
Buonasera, capisco il suo dolore e la sua preoccupazione, perché sembrerebbe dalle sue parole di vivere come si sentisse intrappolata. Se la può sollevare, è una delle sensazioni con cui l'ansia può esprimersi e sicuramente indica che c'è qualcosa nella sua vita che la sta condizionando e che se ne vorrebbe liberare per sentirsi più libera. Se non lo ha ancora fatto è importante che si rivolga ad uno psicologo per poter comprendere quali sono i motivi psicologici che scatenano e mantengono questo stato di malessere. Perché probabilmente le è ancora poco chiaro che cosa ha scatenato questo malessere e come può gestirlo. Le auguro In bocca al lupo!
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