Buonasera a tutti. Sono un ragazzo di 21 anni e avverto da molto tempo (almeno un anno e mezzo)a que
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Buonasera a tutti. Sono un ragazzo di 21 anni e avverto da molto tempo (almeno un anno e mezzo)a questa parte la sensazione di avere come una nube nella testa. La memoria non funziona come dovrebbe e dimentico persino cose importanti per me. Ho paura di star rincitrullendo,quando studio nulla mi rimane in mente se non per qualche ora. Eppure non penso a nulla, è come se la mia testa fosse piena ma non capissi per cosa... è strano perché anche facendo visite da psicologi non mi è mai stato diagnosticato nulla. La mia paura più grande è che magari ci sia qualcosa di grave sotto, magari nel mio cervello e io stia semplicemente facendo peggiorare le cose...vi ringrazio per la risposta, e voglio precisare che sono un ragazzo molto ansioso e ipocondriaco ma non so se si possa arrivare fino a questo punto semplicemente per la paura...
Buonasera. Comprendo le sue preoccupazioni legate all'ansia e all'ipocondria. Una terapia breve strategica potrebbe aiutarla a gestire questi sintomi. L'approccio potrebbe focalizzarsi su come cambiare rapidamente i modelli di pensiero negativi e offrirle strumenti pratici per affrontare l'ansia, come tecniche di rilassamento e strategie di gestione dello stress. È importante continuare a collaborare con uno psicologo per esplorare ulteriormente le sue preoccupazioni e trovare soluzioni adatte al suo contesto.
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Buonasera a lei, mi dispiace molto per la difficile situazione che sta vivendo da ormai più di un anno. Lei cita problematiche a livello mnestico che potrebbero avere un sia un origine fisica sia psicologica perciò innanzitutto le consiglio di effettuare esami e valutazioni a livello neuro per escludere in prima istanza possibili problematiche organiche. Dopodiché sarebbe davvero importante per lei dedicarsi uno spazio di supporto psicologico in cui lavorare sulla sua ansia e sulle sue paure ipocondriache. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e per un possibile percorso insieme. Un saluto, dott.ssa Chiara Marino
Buonasera,
le suggerisco un percorso psicologico per aiutarla a gestire l'ansia e la paura che riporta. Inoltre, potrebbe effettuare una valutazione neuropsicologica per valutare diverse capacità tra cui quelle mnesiche, in modo da escludere eventuali deficit.
cari saluti
le suggerisco un percorso psicologico per aiutarla a gestire l'ansia e la paura che riporta. Inoltre, potrebbe effettuare una valutazione neuropsicologica per valutare diverse capacità tra cui quelle mnesiche, in modo da escludere eventuali deficit.
cari saluti
Buonasera, mi dispiace per il momento certamente molto difficile che sta attraversando. A mio parere sarebbe opportuno agire su un doppio binario. Prima di tutto occorre escludere che le sue prestazioni di memoria deficitarie abbiano cause organiche. Per fare ciò nel modo più completo bisognerebbe sottoporsi a esami strumentali (Tac encefalo, meglio ancora risonanza magnetica). Sarebbe bene anche abbinare una valutazione neuropsicologica, che le potrà dare il quadro generale dello stato di tutte le principali funzioni cognitive. Se dovesse risultare tutto nella norma, concordo con i colleghi che suggeriscono una psicoterapia strategica breve. Cordiali saluti, dott. Stefano Giuffrida
Gentilissimo, ci chiede se una determinata sintomatologia fisiologica possa essere generata dalla paura, dall'ansia. Ebbene sì! L'ansia è una condizione di attivazione fisiologica che si manifesta ad esempio con tachicardia, tremori, sudorazione, arrossamento, mal di testa, bocca secca, nausea, tensione muscolare. Se protratta nel tempo e con un'intensità troppo elevata può portare ad un aggravamento della sintomatologia (ad esempio disturbi gastroenterici, dolori muscolo-scheletrici cronici) e anche a delle ripercussioni sul funzionamento cognitivo (ad esempio ridotta concentrazione, facile distraibilità, deficit della memoria e riduzione della vigilanza). In sostanza, si è talmente attenti, concentrati a percepire che cosa c'è che non va, ad individuare i segnali ambientali percepiti come minacciosi (o, nel caso dell’ipocondria, i segnali che ci manda il nostro corpo), che alla fine non si è presenti nel momento contingente, ma ci si trova costantemente immersi in pensieri negativi che certi stimoli suscitano . Questi pensieri spesso ci portano ad ignorare ciò che sta avvenendo attorno a noi, ad esempio in una conversazione si potrebbe non cogliere ciò che la persona di fronte sta dicendo, così successivamente se si fa riferimento ai contenuti di quella conversazione non si è in grado di rievocarli. Potrebbe essere utile per lei rivolgersi ad un medico che in base ai sintomi che descrive potrà prescriverle degli esami di accertamento, se da questi non risultasse nulla, sarebbe sicuramente auspicabile intervenire a livello psicologico per la gestione dell’ansia (compresa l’ipocondria che altro non è che una forma di ansia patologica per le proprie condizioni di salute).
Gentile, mi dispiace per quanto sta vivendo.
Che tipo di visite psicologiche ha fatto? Ha fatto una valutazione neuropsicologica? Ricerche scientifiche hanno dimostrato che quando si prova forte ansia, non si possono apprendere nuove informazioni.
Potrebbe essere utile capire cosa nella sua vita le porta questa forte ansia, tale da sentirsi annebbiato quotidianamente.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni, cordialmente, Sara Pratticò
Che tipo di visite psicologiche ha fatto? Ha fatto una valutazione neuropsicologica? Ricerche scientifiche hanno dimostrato che quando si prova forte ansia, non si possono apprendere nuove informazioni.
Potrebbe essere utile capire cosa nella sua vita le porta questa forte ansia, tale da sentirsi annebbiato quotidianamente.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni, cordialmente, Sara Pratticò
Gentile, sono certa che questi sintomi mnestici possano provocare in lei una forte preoccupazione, anche in relazione alla sua giovane età. Innanzitutto, è bene specificare che l'ansia può realmente incidere sulle capacità cognitive e in particolare sul corretto funzionamento dell'attenzione e - in secondo luogo - della memoria, in quanto si rischia di immagazzinare o trattenere in modo scorretto le informazioni che ci servono. L'ansia e l'ipocondria pongono il focus anche sui minimi campanelli d'allarme, generando un circolo vizioso in cui ogni singola dimenticanza non farà altro che rinforzare la sua paura di avere problemi neurologici.
Ciò che le consiglio di fare, per sondare ogni dubbio, è fare degli esami strumentali neurologici (TC/RM), per escludere qualsiasi tipo di disturbo organico; oppure di sottoporsi ad una valutazione neuropsicologica, che le potrà dare un quadro molto più chiaro delle sue funzioni cognitive, ed escludere reali problemi di memoria.
In secondo luogo, le consiglierei di iniziare un percorso psicologico che la aiuti a gestire e superare questa forte ansia da lei riportata. Vedrà che otterrà anche dei miglioramenti nel suo funzionamento "cognitivo".
Sono a sua disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Cordialmente, Dott.ssa Desirèe Pesce.
Ciò che le consiglio di fare, per sondare ogni dubbio, è fare degli esami strumentali neurologici (TC/RM), per escludere qualsiasi tipo di disturbo organico; oppure di sottoporsi ad una valutazione neuropsicologica, che le potrà dare un quadro molto più chiaro delle sue funzioni cognitive, ed escludere reali problemi di memoria.
In secondo luogo, le consiglierei di iniziare un percorso psicologico che la aiuti a gestire e superare questa forte ansia da lei riportata. Vedrà che otterrà anche dei miglioramenti nel suo funzionamento "cognitivo".
Sono a sua disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Cordialmente, Dott.ssa Desirèe Pesce.
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