buonasera a tutti. sono stata lasciata da poco più di un mese e da quel momento non riesco a trovare

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buonasera a tutti. sono stata lasciata da poco più di un mese e da quel momento non riesco a trovare la tranquillità e la serenità di cui ho bisogno, soprattutto dai miei pensieri. premetto che il mio ex ragazzo, durante il nostro confronto, non è stato per niente esaustivo e il fatto di avere tante domande e nessuna risposta mi tormenta perché non posso accettare di essere lasciata senza avere dall'altra parte un discorso e delle risposte alle mie domande, penso sia normale. mi è stato detto che non posso continuare a chiedermi cosa è nella sua testa ma devo concentrarmi su me stessa, anche se io ho ben chiaro il mio comportamento nella relazione e le ripercussioni che sta avendo questa situazione adesso: sento che mi manca la terra sotto i piedi, la mia ansia prende il sopravvento, mi capita di scoppiare a piangere anche quando sono per strada o nel supermercato ad esempio, ho mal di testa perché continuo a riflettere sul suo comportamento ogni giorno e chiaramente tutta questa situazione mi appesantisce, in poche parole mi sento sprofondare. cosa potrei fare a riguardo, da quali spunti di riflessione potrei partire?
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile a un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Si ricordi che purtroppo non possiamo modificare le persone ma possiamo modificare la nostra reazione sulla base di come sono gli altri.
Resto a disposizione, anche online Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima buongiorno,
la fine di una relazione è una perdita, equivale a un lutto, ed è questo che sta vivendo e cercando di elaborare. Il dolore è inevitabile e ha una sua funzione: il dolore pretende spazio per esprimersi ci costringe in qualche modo a interrompere il resto per dare a noi il tempo di riprenderci. Non abbia fretta e si coccoli. Per quanto riguarda le domande per le quali non trova risposta, anche questo succede nei lutti. Uno si chiede perché sia successo, e continua a chiederselo anche quando in cuor suo conosce la risposta, succede perché spera sempre che continuando a pensarci magari troverà una risposta diversa, una che piaccia di più.
Il problema è che questo pensare e ripensare non mitiga la sofferenza, la accresce e la rende perenne. Ci pensi e provi a fare la somma: da un lato c’è il dolore della perdita e dall’altro quello che questo continuo rimuginare le provoca.
Ecco cosa le consiglio, si prenda tempo perché la sua perdita lo pretende, ma se ad un certo punto si renderà conto che la ricerca di risposte diventa ossessiva e la sofferenza non si placa chieda aiuto.
Un sostegno psicologico l’aiuterà a gestire l’ansia, a ricercarne le fonti, a ridimensionare il rimuginio, a fare la pace con le domande per le quali non troverà mai risposta, a conoscersi un pezzetto di più per imparare in futuro a gestire meglio situazioni difficili che nella vita incontrerà.
Resto a disposizione, anche online, se lo desidera, e la saluto cordialmente.
Buongiorno cara,
immagino quanto sia difficile questo momento che sta attraversando e capisco quanto sia dolorosa la fine di questa relazione. Credo però che un sostegno psicologico possa aiutarla ad affrontare questo vissuto nei confronti della sua relazione e a focalizzare l'attenzione e successivamente poter lavorare sui pensieri connessi a ciò che le sta accadendo e sulle emozioni che prova. L'ansia stessa è un emozione e come tale può essere gestita in modo tale da vivere la sua quotidianità con maggiore benessere.
Rimango a sua disposizione anche online, un saluto, dott.ssa Ficara.
Salve, mi dispiace per quello che sta vivendo. Capisco quanto possa essere impattante sull’ sua vita adesso. Un percorso psicologico la potrebbe aiutare a tirare fuori le emozioni e i pensieri sottostanti che le creano e mantengono la sofferenza. Se vuole sono a disposizione anche online. Saluti
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Buongiorno, mi dispiace per quello che sta vivendo e comprendo quanto possa essere difficile e doloroso il momento in cui si trova.
Le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia. Entrambi i percorsi sono un valido aiuto per approfondire e comprendere ciò che sta passando ed inoltre possono aiutarla a trovare in lei quegli strumenti e quelle risorse per superare positivamente questo momento. Dott. Iacopo Curzi
Cara ragazza, è normale vivere tutto ciò. La perdita di un'amore è sempre forte, e c'è bisogno di tempo per poter accettare la situazione. Si mettono in discussione molte cose, si pongono molte domande e sembra di aver bisogno di tante risposte che nessuno può darci se non la persona che ci ha lasciati. Quello che sento di dirti è di considerare te stessa, vivi questo momento ma se inizia ad essere troppo forte per te non esitare a contattare un professionista che posso aiutarti a rifocalizzare le tue attenzioni su di te e magari sulle tue modalità relazionali in modo da riuscire a prenderti quante più risposte possibili che riguardano le tue modalità nello gestire una separazione senza eccessiva preoccupazione. Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Gent.ma grazie per l'opportunità di darle supporto. La fine di una storia d’amore è un momento difficile. Separarsi è sempre un’esperienza molto dolorosa, potremmo dire la più dolorosa tra le esperienze umane.
Si tratta a tutti gli effetti di una perdita e come tale le emozioni che ne conseguono, sono molto simili a quelle che potremmo sperimentare durante un lutto: sconcerto, dolore, senso di vuoto. La separazione mette inevitabilmente l’individuo di fronte allo spettro della solitudine, del vuoto e del dolore. Comporta il dover ricominciare, il doversi mettere nuovamente in discussione e perdere i propri punti di riferimento. La fine di una relazione stimola le stesse aree cerebrali deputate alla percezione del dolore fisico. Pertanto, tale evento può generare un’intensa sofferenza psico-fisica.
Gli esseri umani sono predisposti biologicamente e psicologicamente a costruire e mantenere legami affettivi. Ogni volta che una relazione termina, la conseguenza è un certo grado di sofferenza la cui intensità varia a seconda del coinvolgimento, della durata e della consapevolezza rispetto al rapporto.
Le motivazioni per cui le relazioni sentimentali finiscono sono numerose.
Quando una relazione termina, soprattutto se inaspettatamente, la persona ha una prima reazione definita di shock. Le sensazioni tipiche sono abbattimento, ansia, rabbia e perdita di motivazione.

Talvolta, dato il profondo dolore provato, la mente utilizza una strategia di conservazione chiamata negazione. La persona sperimenta una sorta di vuoto e di ottundimento emotivo che la distacca dall’evento. Oscilla tra momenti di profonda sofferenza e momenti in cui agisce “come se” non fosse accaduto nulla.

Lo scopo di tale strategia, spesso automatica, è mantenere la persona funzionante e operativa nonostante la sofferenza provata. Questo fenomeno, a seconda del livello di sofferenza, può generare fenomeni dissociativi e di depersonalizzazione. Essi sono spesso transitori e tendono a scomparire con il tempo.

Con il passare dei giorni l’efficacia della negazione nel limitare il dolore si riduce ed emergono sempre più chiari sentimenti di ansia, tristezza e rabbia; spesso accompagnati da ricordi e immagini intrusivi dell’ex-partner.

Altra esperienza comune è la difficoltà della persona nel distogliere la propria mente dalla relazione appena terminata. I pensieri tornano ripetitivamente e in modo apparentemente incontrollabile sull’ex-partner. La mente cerca ricorsivamente una spiegazione al fine di risolvere quello che considera un “problema”: la fine della relazione.Ciò di cui la persona non è consapevole, tuttavia, è che perpetuare l’evitamento (esperienziale) non solo non risolve il problema, ma la espone a ondate di dolore qualora queste attività vengano a mancare. In tal senso, è utile che al termine di una relazione la persona riesca ad assumere un atteggiamento di compassione verso se stessa. Ricordando che i primi mesi sono i più difficili a causa degli inevitabili momenti di scoraggiamento, paura e confusione.La fine di una relazione è un evento che modifica profondamente la vita della persona, vengono meno aspettative, sicurezze e sogni. Quanto detto finora si è concentrato sulla gestione della fase acuta che segue la fine della relazione, ma sarebbe riduttivo e semplicistico limitare la ripresa a tali aspetti.

La fine di una relazione necessita di una rimodulazione dell’intera vita e, pertanto, si utilizza il termine elaborazione. Con questo termine si identifica il processo che porta la persona a integrare i nuovi aspetti della propria vita con ciò che resta del passato, sia a livello pratico che psicologico.

Solitamente tale processo avviene in modo naturale e automatico, a volte però esso resta bloccato e non permette alla persona di costruirsi la vita che desidera.

In questi casi è probabile che elementi del passato, anche remoto, e le credenze sulle relazioni possano impedire l’elaborazione. Un percorso terapeutico può facilitare lo sbloccarsi della situazione e, grazie alla comprensione delle dinamiche interne ed esterne che bloccano il processo, sostenere la persona nel costruirsi una vita sentimentale nuova e appagante.
Resto a sua disposizione on-line per iniziare un percorso in un contesto protetto come la psicoterapia.
Dott.ssa Bachiorri Sara

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Buongiorno, Mi dispiace per il malessere che prova. La fine di una relazione ha bisogno di essere elaborata, in quanto lascia delle dinamiche profonde di sofferenza che devono trovare il giusto spazio. È normale ed anzi importante che lei si viva questi momenti di fragilità e di dolore che sente, proprio perché bisogna entrare in contatto con il nostro dolore per riuscire a superare il momento di difficoltà che si vive.
Le consiglio di prendersi un suo spazio personale psicologico proprio per farsi supportare in questo suo momento, vivere le diverse fasi che l'elaborazione richiede e così ritrovare una sua serenità interiore e il giusto modo di vivere se stessa, anche per le relazioni future e le situazioni della sua vita quotidiana.
Resto a disposizione, può contattarmi quando vuole, lavoro anche on-line. Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno,
Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un periodo difficile dopo la fine della tua relazione. Capisco che ti senti confusa e tormentata dai pensieri riguardo al comportamento del tuo ex e dalla mancanza di risposte alle tue domande. E' normale che in queste situazioni ci siano molte domande e incertezze.

E' importante che tu cerchi di concentrarti su te stessa e prenderti cura di te in questo momento difficile. Potrebbe essere utile considerare di cercare supporto in una terapia per elaborare i tuoi pensieri e le tue emozioni. La terapia potrebbe essere un ottimo modo per elaborare questa situazione e per aiutarti a trovare la pace e la serenità di cui hai bisogno.

Inoltre, potrebbero essere utili trattamenti. di Neurofeedback, Biofeedback o il metodo Tomatis.
Il neurofeedback e il biofeedback sono tecniche di trattamento non invasivo che possono essere utilizzate per gestire l'ansia e il mal di testa. Il neurofeedback utilizza sensori per misurare l'attività cerebrale e fornire un feedback in tempo reale sullo stato dell'attività cerebrale. Il biofeedback, utilizza sensori per misurare le risposte fisiologiche del corpo come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la temperatura e fornire un feedback in tempo reale sullo stato di queste risposte. Il metodo Tomatis è una tecnica di riabilitazione uditiva che utilizza la musica filtrata per migliorare l'ascolto, la concentrazione e il rilassamento. Tutte queste tecniche aiutano a migliorare la consapevolezza del proprio corpo e dei propri pensieri, e a imparare a modificare i propri pensieri e le risposte fisiologiche per ridurre l'ansia e il mal di testa.

Potrebbe essere utile anche considerare di fare delle attività che ti piacciono che possano migliorare respirazione e il benessere generale, ad esempio yoga, passeggiate a seconda dei tuoi interessi.
Dott.ssa Nicoletta Pinna
Gentilissima, comprendo quanto possa lasciare disorientati una rottura e credo che meriti di dare spazio in sicurezza ai suoi vissuti e bisogni. Un percorso non solo psicologico ma anche psicoterapeutico potrebbe aiutarla a fare luce su diversi aspetti della sua vita per poterne uscire più consapevole e rafforzata, dando un senso diverso a quello che le è capitato.
Un caro saluto
Dott.ssa Costa Valentina
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Gentilissima, buongiorno. Comprendo la situazione che descrive, e immagino la sua fatica nel vivere questa esperienza. Credo che per le fatiche e malessere che riporta, le potrebbe essere utile un percorso di terapia in modo da esplorare ed elaborare quello che le sta succedendo.
Resto a disposizione!
AV
Gentile utente la ringrazio per avere condiviso con noi le difficoltà che sta sperimentando. Si è trovata recentemente a vivere un evento di perdita come la fine di una relazione e come spesso accade si possono creare disequilibri nella nostra vita e nella percezione di noi stessi. Cio su cui può focalizzare la sua attenzione è comprendere in che modo i cambiamenti attuali stanno interferendo con la sua vita, con i suoi obiettivi e valori, quali emozioni e pensieri entrano in gioco. Potrebbe esserle utile discutere con uno specialista che possa guidarla nella scoperta di se stessa e delle difficoltà che sta vivendo al fine di ristabilire un suo equilibrio. Cordialmente Dott.ssa Deborah Pontuale
Buona sera, grazie per la condivisione del suo vissuto emotivo momentaneo. Comprendo pienamente quanto sia doloroso affrontare la fine di una relazione, sicuramente ciò che può fare è vivere e lasciarsi attraversare da questo dolore e dall'angoscia, tristezza, rabbia che in questo momento si stanno manifestando. L'ansia che lei descrive si presenta in quelle situazioni in cui si sperimenta un senso di abbandono e rifiuto. Fondamentale è che intraprenda un percorso di supporto psicologico o psicoterapico in cui creare uno spazio e un tempo da dedicare a lei, ai suoi vissuti emotivi, ai suoi pensieri relativi alla storia e alla sua fine, indagare i suoi bisogni, valori, comportamenti e schemi relazionali che si sono verificati. Il perchè lui sia vago nelle risposte non ci è dato saperlo, ma fondamentale è che lei trovi delle risposte alle sue personali domande, che rimetta Sè stessa al centro della sua vita, che riscopra cosa sia importante per lei, che lavori sulla sua autostima e sulle strategie necessarie da attuare per poter agire efficacemente per lei, nella gestione delle proprie emozioni e dei propri comportamenti. Lavorare anche sull'accettazione che non tutto è sotto il proprio controllo.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordialmente
Dott.ssa Alibrandi Giovanna
Grazie per aver condiviso la situazione che sta vivendo, posso capire quanto sia spiacevole ciò che descrive. Ha analizzato bene il suo stato emotivo e come la fa sentire. Non possiamo modificare i pensieri delle altre persone, ma possiamo lavorare sui nostri pensieri e le nostre emozioni. Una consulenza psicologica sarebbe utile per identificare e lavorare su quei pensieri rigidi connessi al suo stato emotivo, cosi da lavorare su una reazione emotiva e comportamentale per lei più funzionale. Resto a disposizione per chiarimenti.
Gentile ragazza, quando un amore finisce, in realtà non c'è mai una causa precisa. L'amore non può essere spiegato razionalmente: inizia senza un motivo logico, e finisce senza un motivo logico.
Ecco perché il suo ex ragazzo ha preferito non darle spiegazioni esaustive: perché non ci sono.
Perciò è inutile perdere tempo ad acciurvellarsi: il cambiamento è ciò che caratterizza l'esistenza di ogni essere vivente.
Ciò che fino a ieri esisteva, oggi può non esserci più, compresa la vita stessa. Perché si muore?
Possiamo dare mille spiegazioni, ma in realtà un vero motivo non c'è.
L'amore è un mistero, come la vita. Ed è un mistero anche la loro fine.
Accolga il dolore che prova senza commentarlo, e nel frattempo osservi la natura che la circonda: i fiori che ci sono adesso non c'erano qualche mese fa.
Ecco: se lasciamo che la natura faccia il suo corso, e ci affidiamo alla sua saggezza senza cercare delle spiegazioni, la vita tornerà a sorprenderci e a regalarci dei nuovi incontri, dei nuovi colori, dei nuovi profumi, dei nuovi amori.

Resto a disposizione per eventuali domande o approfondimenti.

Un caro saluto

Dott.ssa Vanessa Tribuzi




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La riflessione che ti propongo è come mai tu sia tanto concentrata su ciò che prova, pensa, desidera lui. Finchè le risposte le cercherai fuori da te non potrai che rimanere frustrata, arrabbiata, delusa e rattristata, semplicemente perchè non possiamo davvero sapere cosa provi, pensi e desideri l'altro, soprattutto se l'altro non vuole comunicarcelo. Non possiamo sapere cosa farà l'altro o perchè. Sposta la tua attenzione su te stessa, sulle cose che di te ti piacciono e rafforzale; sulle cose che di te non ti piacciono e cambiale. Inizia un percorso personale: conosciti, amati, migliora e vedrai che starai bene! Un saluto
Mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione così difficile. È normale voler cercare risposte e comprendere il motivo della rottura. Tuttavia, è importante concentrarti su te stessa e sul tuo benessere emotivo. Cerca di accettare che potresti non ottenere le risposte che cerchi e concentrati sulla guarigione. Cerca il supporto di amici, familiari o un professionista per affrontare l'ansia, le emozioni e il dolore che stai vivendo. Lavora su te stessa, dedicati ad attività che ti portano gioia e cerca di costruire una vita soddisfacente indipendentemente dalla situazione con il tuo ex.
Gentile utente, le consiglio un percorso di supporto psicologico per elaborare questa relazione amorosa ormai conclusa.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Mi spiace molto sentire quanto questa situazione la stia facendo soffrire, ed è assolutamente comprensibile che l’assenza di risposte da parte del suo ex renda tutto ancora più difficile. La mancanza di un confronto esaustivo può lasciare una sensazione di vuoto, quasi come se non ci fosse una chiusura chiara della relazione. È normale voler trovare delle risposte, ma questa ricerca rischia di tenerla bloccata in una spirale di riflessioni senza via d'uscita. Un primo spunto di riflessione potrebbe essere accettare che, purtroppo, non tutte le domande troveranno una risposta esaustiva, specialmente quando si tratta delle intenzioni e dei pensieri altrui. Spostare gradualmente l’attenzione dal "perché lui" al "come sto io" può essere un inizio per riprendere il controllo del suo benessere. Non è sbagliato voler comprendere cosa sia accaduto, ma è ancora più importante prendersi cura di se stessa in questo momento. Forse, può iniziare a chiedersi cosa può fare per lenire questo dolore, per ritrovare un po' di respiro in mezzo all’ansia che sente. Ogni piccolo passo verso il suo benessere è importante. Se sente che la sofferenza è troppo pesante da affrontare da sola, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista che possa offrirle uno spazio sicuro per esplorare questi sentimenti e trovare un po' di luce in questa fase così faticosa. Cordialmente, Dottoressa Laura Mangione, Psicologa.
Milano

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