buonasera a tutti, sono circa 8 mesi che soffro di una infiammazione al tendine rotuleo, le ho prova

12 risposte
buonasera a tutti, sono circa 8 mesi che soffro di una infiammazione al tendine rotuleo, le ho provate tutte per ritornare, tutori, pomate, ghiaccio, fisioterapia ma tutti con senza alcuna efficacia, dalla ecografia sembrava una cosa banale dicendomi di stare fermo soli 21 giorni ma si sta rilevando un calvario irrisolvibile, la mia pazienza sta davvero esaurendo e mi manca fare sport in modo sano e competitivo, abito a milano e cerco un professionista "CAPACE" di risolvermi questo problema non mi sembra di chiedere miracoli siccome da quello che mi dicono sia da professionisti e tramite rete sembra un qualcosa di "BANALE", se siete capaci e sopratutto già risolto questo problema allora sarò lieto di iniziare un percorso che dovrà porre fine a questo male
Salve, le patologie tendinee richiedono un approccio basato sul rinforzo graduale del tendine tramite esercizi e la gestione del carico a cui il tendine è sottoposto. Lei quando dice che ha già provato a fare fisioterapia a cosa si riferisce esattamente? Spesso ci si limita a massaggi e terapie fisiche strumentali che però si sono dimostrate poco efficaci per questo genere di problematiche. Resto a disposizione, saluti

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Buonasera, le tendiniti vanno sicuramente gestite in maniera attenta, bilanciando la componente infiammatoria con quella del rinforzo per il ritorno al gesto sportivo. Per essere chiari, il tendine è infiammato, ma se si sta troppo fermi per far passare l'infiammazione, non appena si ritorna a muovere quel muscolo il tendine si infiamma nuovamente perché non è più abituato. Invece bisogna muovere la zona rinforzando il muscolo problematico attraverso esercizi graduali che non facciano infiammare eccessivamente la zona e poi gestire la piccola infiammazione che si risveglia con il movimento. È purtroppo un lavoro lungo e ci vuole pazienza, ma se fatto bene e con costanza permette un recupero ottimale e permette soprattutto di prevenire eventuali recidive. Spero di esserle stata di aiuto.
Buona serata.
Buongiorno, le tendiniti non sono mai semplici e bisogna essere seguiti da persone che sanno lavorare con questo tipo di problematica. Tutto quello che ha provato a livello di studi non è efficace, a parte la riabilitazione appunto con carico, fatta in un certo modo e progressiva e va fatta da persone che abbiano almeno una minima idea di ciò che stanno facendo. Se le hanno fatto una fisioterapia senza un programma preciso allora non hanno fatto la cosa giusta, non basta fare esercizi senza seguire uno schema preciso che mettà il tendine in una condizione giusta per recuperare. Lo stare fermo inoltre oggi come oggi non è più il gold standard tra le cose da fare. Non so chi l'ha seguita, io le parlo degli ultimi studi che hanno fatto.
Buonasera, le tendiniti non sono mai banali! Mi dispiace che qualcuno le abbia detto questo e spero che non sia un professionista. Detto questo faccia una ricerca accurata che verrà su un fisioterapista che cura queste problematiche. In zona Milano sicuramente ci sarà
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
buongiorno, purtroppo le tendiniti sono a lenta risoluzione. basti pensare che il tendine rotuleo è impiegato in ogni movimento del ginocchio ma anche solo nella sua stabilità quindi è sempre sollecitato. forse una visita ortopedica e una risonanza completerebbero il quadro del suo ginocchio. probabilmente se il trattamento conservativo non ha funzionato andrebbe coadiuvato con un trattamento farmacologico (dato da medici).
successivamente sarebbe interessante una valutazione da un fisioterapista posturologo per valutare come lavora il suo ginocchio in statica e in dinamica e capire come fare per migliorare la sollecitazione durante cammino, corsa e sport del suo tendine.
saluti
Buongiorno, concordo con quanto esposto dai colleghi ma non sottovaluti la possibilità di eseguire esercizi terapeutici per anca e caviglia. Spesso molte problematiche di ginocchio derivano da ipomobilità di queste articolazioni.
Buongiorno, se il problema è realmente una tendinite ha bisogno di strutturare un programma riabilitativo con carichi graduali e progressivi. Sarebbe opportuno capire più precisamente che tipo di protocollo fkt ha seguito. È probabile che il ginocchio stia compensando una ipomobillità di anca o caviglia se non addirittura più a monte. Mi rivolgerei a un collega che abbia un approccio di tipo posturale per una corretta valutazione.
Buongiorno, la gestione delle tendiniti richiede sicuramente un approccio attento, bilanciando la gestione dell'infiammazione con il rinforzo muscolare per favorire il ritorno all'attività sportiva. In modo chiaro, il tendine è soggetto a infiammazione, ma l'immobilità prolungata può causare una reinfiammazione quando si riprende a muovere il muscolo, poiché il tendine non è più abituato al movimento. Pertanto, è essenziale adottare un approccio che coinvolga il movimento graduale della zona, rinforzando gradualmente il muscolo coinvolto attraverso esercizi che non provocano un'infiammazione eccessiva. Successivamente, è importante gestire eventuali piccole infiammazioni che si possono manifestare durante l'attività fisica.

Questo processo richiede tempo e pazienza, ma se eseguito correttamente e con costanza, può portare a un recupero ottimale e contribuire a prevenire future recidive. Spero che queste informazioni le siano utili. Cordiali saluti
Buongiorno, per esperienza un recupero da tendiniti va seguito in maniera attenta e bilanciata alla persona, in quanto l'aspetto infiammatoria entra spesso in conflitto con il rinforzo muscolare, figuriamoci con il gesto atletico. Ecco perché è importante si lavorare sull'infiammazione, ma per poi passare alla "rieducazione informazionale funzionale-posturale e propriocettiva" con tutte le sue fasi, arrivando alla riatletizzazione del gesto atletico e in fine facendo prevenzione ed educazione posturale.
Perché se non si cambia il modo di guidare la macchina-corpo (eliminando le compensazioni posturali disfunzionali), non potranno mai cambiare le conseguenti sollecitazioni che si creano.
(Es. se ha una deambulazione compensatoria disfunzionale (il suo modo di camminare) e il suo sport preferito è la corsa, è ovvio che potrà potenziare quanto vuole, ma il suo gesto atletico sarà eseguito sempre in compensazione disfunzionale con tutte le conseguenze del caso.
Le consiglio dopo la visita dallo specialista, una visita posturale. Spero di esserle stato di aiuto.

A disposizione
dott. Maurizio Di Benedetto


Salve, purtroppo parlare di fisioterapia vuol dire tutto e niente. Mi spiego: esistono vari approcci e varie terapie che racchiudono il termine fisioterapia, io le consiglio di non arrendersi e cercare il professionista adatto alla risoluzione del problema vicino a lei, purtroppo io lavoro nella zona di Ferrara. Se posso darle un consiglio, solitamente le tendiniti conviene valutare eventuali atteggiamenti posturali errati che portano sovraccarico al tendine, che possono venire dalla schiena, anca, o dal piede, quindi tramite un lavoro di terapia manuale o anche se necessario di un plantare. Successivamente serve un programma di esercizio terapeutico progressivo al fine di "abituare" di nuovo il tendine a lavorare al meglio.
Leone Gianluca
La tendinopatia rotulea fa parte delle patologie da sovraccarico tendineo, più frequenti negli atleti e in alcuni sport specifici. A seconda del grado irritativo del tendine i tempi di recupero possono essere lunghi, arrivando anche a 6 mesi per il ritorno all'attività sportiva. Il tempo di recupero è però molto variabile, poiché se non si elimina lo stimolo irritativo che ha prodotto il sovraccarico e si inizia un percorso fisioterapico in maniera costante, i tempi possono dilatarsi, con il persistere della sintomatologia e il mantenimento della tendinopatia. La valutazione clinica, oltre all'ecografia che ha effettuato, risulta necessaria per la valutazione dello stato di irritabiltà tendinea e per poter impostare un piano terapeutico ottimale. L'approccio è sicuramente conservativo, la gestione della tendinopatia può prevedere un programma di esercizio terapeutico, suddiviso in fasi (a seconda dell'irritabilità tendinea) con carico progressivo, in modo tale da ripristinare e aumentare la tollerabilità al carico del tendine per il ritorno allo sport. La gestione della tendinopatia non è semplice sia per il clinico che per l'atleta e il dolore può mantenersi durante tutto il percorso fisioterapico, ma risulterà importante il monitoraggio costante del dolore a seguito dell'applicazione del carico, per valutare la risposta tendinea e il suo stato irritativo. Le consiglio per questo tipo di riabilitazione un fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici ed esercizio terapeutico.

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