Buonasera, A seguito della chiusura di un rapporto di 12 anni e alla situazione psicologica molto i

17 risposte
Buonasera,
A seguito della chiusura di un rapporto di 12 anni e alla situazione psicologica molto instabile del mio ex compagno, come ultimo tentativo stavo valutando l' opzione di una terapia di coppia. So che sembrerà paradossale, ma la mia domanda è:
esistono terapie di coppia le cui sedute vengono fatte individualmente? Questa domanda nasce dal fatto che in una seduta a tre non riusciró mai ad essere sincera al 100% per paura che le mie parole possano ferirlo. Nel contempo mi sembrava una buona idea per far "rompere il ghiaccio" e i pregiudizi del mio ex nei confronti della psicoterapia.
Grazie a chi mi saprà rispondere
Salve, Mi spiace molto per la situazione e delle disagio espresso e comprendo quanto questa situazione possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto.
Per ciò che concerne la sua domanda, nelle terapie di coppie può accadere che il terapeuta decida di effettuare talvolta dei singoli colloqui anche con i protagonisti della coppia Tuttavia rimane essenzialmente un lavoro incentrato sulla coppia dove dunque gli incontri sono prevalentemente di coppia, onestamente Penso che sia meglio evitare confusione creando modalità alternative di intendere le terapie onde evitare Maggiore confusione e conflittualità nei due membri. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima, grazie per la condivisione innanzitutto. Credo che essendo proprio terapia di coppia, per provare ad ascoltarvi entrambi, sarebbe meglio e utile fare i colloqui congiuntamente. Capisco la paura di poter ferire, ma talvolta colloquiare anche delle cose difficili e dolorose, con la presenza di un terapeuta, può far risultare come costruttivo e positivo il momento.
Resto a disposizione
AV
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione di coppia. Se non se la sente di parlare di fronte all'altra persona, potrebbe inizialmente fare un percorso individuale dove parlare della vita di coppia e magari successivamente farlo insieme. Nel caso in cui volesse fare un percorso esclusivamente di coppia sarà il terapeuta ad aiutarvi nel parlarvi.
Buongiorno, capisco bene le difficoltà che esprime, non sempre è facile condividere, con chi si vuole bene, ciò che ci fa star male. Solitamente in terapia di coppia il terapeuta trova il modo di favorire la comunicazione anche in quegli aspetti più duri e dolorosi. Si può valutare, in alcune situazioni, di fare dei colloqui anche individuali al fine di far esprimere al meglio i propri vissuti, per poi trovare il modo di riportarli in coppia. Cordiali saluti. Stefania Zonta
Buongiorno, mi dispiace per la sua coppia e per lei. Quanto riportato da lei e cioè di non riuscire ad esser sincera al 100% in una terapia a tre per paura di ferire il suo compagno, è già questo una parte del vs. problema relazionale. In una terapia di coppia comunque sono previsti anche degli incontri individuali ma non esclusivamente quelli. Se desidera però potrebbe intanto iniziare lei un percorso per se stessa e poi magari valutare se ci sono i presupposti per entrambi per una terapia di coppia.
Se vuole può contattarmi. Un caro saluto. Alessandra Domigno
Buongiorno, avrei bisogno di capire cosa la spinge ad una terapia di coppia quando dalle sue parole questa coppia non esiste più. La chiusura dopo dodici anni di relazione è tuttavia impattante a livello personale e mi sembra di capire che la sua situazione sia complessa e non ancora (?) elaborata e conclusa in maniera definitiva. Le suggerisco di approfondire con un percorso psicoterapico individuale. A disposizione. Un caro saluto e buone feste, dr. Maria Zaupa
Buonasera, purtroppo a mio parere non è possibile dare una risposta univoca al suo quesito. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista e poi valutare insieme a lui come è meglio fare. un caro saluto
Salve, lo psicologo saprà guidarvi e prepararvi al percorso per chiarire e parlare con le giuste modalità dei vostri problemi e incomprensioni. Le resistenze di suo marito e le sue saranno risolte da chi vi seguirà e affrontere anche tematiche spinose con la giusta modalità. Stia tranquilla perché ci sono sistemi di approccio per superare anche questi normali timori. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, nelle terapie di coppia mi muovo sempre nel seguente modo: una seduta a settimana con una delle due parti e una seduta con l'altra. La settimana successiva, invece, li ricevo entrambi. Nella mia esperienza, valuto ottima questa dinamica per dare spazio ad ognuno dei membri della coppia e nello stesso tempo andare avanti con l'analisi della coppia.
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Buonasera, forse, non ho ben capito. Ma sembrerebbe che lei voglia fare una terapia di coppia ora che il rapporto si è concluso. Probabilmente ha bisogno di elaborare i motivi che l'hanno portata alla chiusura e alla separazione. Con una terapia individuale potrà sicuramente rispondere alle domande che l'affliggono. Un caro saluto
Salve, comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Gentile Utente, comprendo il disagio che sta vivendo in questo momento, chiudere un rapporto di coppia può essere molto doloroso. Intraprendere una terapia di coppia offre la possibilità di comunicare in uno spazio protetto e non giudicante grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta. Iniziare un percorso simile per offrire la possibilità all'altro di superare i propri pregiudizi non credo sia il presupposto adeguato. Le consiglio di contattare un professionista per analizzare la sua domanda ed elaborare i suoi vissuti e in seguito, se lo riterrà utile iniziare un percorso di coppia.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Gentile signora, mi dispiace molto deludere le sue aspettative, ma non è possibile, né utile, intraprendere una terapia di coppia, se la coppia non è più in essere e se manca il consenso di entrambi. Purtroppo, neanche il terapeuta ha il potere di convincere qualcuno a cambiare idea su qualsiasi cosa, se quella persona non lo decide in primis. Invece, la invito a farsi sostenere nell' esplorare i motivi che la spingono a porsi mete tanto difficili quanto frustranti.
Le auguro di trovare beneficio dalla soddisfazione di quei bisogni autentici che non ha ancora preso in considerazione!
Gent.ma, sembra descrivere una situazione sentimentale un po' intricata: la chiusura del rapporto, la preoccupazione per il disagio del suo ex compagno, le resistenze o le perplessità nel farsi aiutare, il desiderio di riprendere il rapporto tramite un lavoro di coppia che vorrebbe tuttavia individuale. Potrebbe in questo momento valutare di chiedere una consultazione individuale per sé stessa, all'interno della quale il suo disagio può trovare una maggiore chiarezza e le motivazioni ad un eventuale cura più comprensibili. SG
Gentilissima,
il rischio che vedo io rispetto alla sua richiesta è che non ci sia una reale domanda di terapia di coppia ma il desiderio che lui cambi ("situazione psicologica molto instabile del mio ex") e inizi una psicoterapia individuale ("idea per far rompere il ghiaccio e i pregiudizi del mio ex nei confronti della psicoterapia").
La mia è un'ipotesi, magari sbagliata, ma credo possa in ogni caso aiutarla a riflettere su cosa vuole lei (tornare con lui? lasciarlo ma si sente male? cambiarlo, aiutarlo? ...), e decidere così se vuole aiutare la coppia o se stessa, ovvero una persona che merita di essere felice. Perché se sta con una persona che vuole cambiare, penso allora che non voglia veramente quella persona; il bisogno è un altro.
I migliori auguri
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
Salve, non è inusuale che insieme a percorsi di coppia ciascuno possa fare anche un percorso personale con altro terapeuta.
Per cui in questo modo potrebbe procurarsi agevolmente uno spazio personale.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente,

Le terapie di coppia si svolgono generalmente con entrambi i partner presenti, ma alcune possono includere incontri individuali per affrontare determinate dinamiche personali. È importante però che l'obiettivo della terapia rimanga quello di migliorare la relazione di coppia, e le sessioni individuali potrebbero essere integrate con quelle di coppia.
Le consiglio di parlarne direttamente con un terapeuta specializzato, che potrebbe offrirle la giusta soluzione per voi. Potrebbe anche essere utile considerare un approccio con metodologie attive, che facilitano l'espressione emotiva e la comprensione delle dinamiche relazionali attraverso l'azione, come lo psicodramma.

Le auguro il meglio per questo percorso.

Cordiali saluti.

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