Buonasera 62 anni circa due anni fa improvvisamente non riuscivo più a deglutire acqua in maniera no

11 risposte
Buonasera 62 anni circa due anni fa improvvisamente non riuscivo più a deglutire acqua in maniera normale, ossia bevendo tendevo " a strozzarmi". Questo stato mi ha provocato paura anche nel mangiare e devo dire che per me è molto imbarazzante.
Ho fatto da un otorino la laringoscopia che non ha rilevato nulla di particolare rilevanza tranne un leggero edema all altezza dell epoglotide.Mi è stato prescritto del cortisone 10 mg e dopo circa un mese la situazione è migliorata anche se non ho ripreso ha bere con normalità.
Adesso proprio in questo ultimo periodo si è ripresentato il problema di due anni fa e cioè bevo pochissimo e in tanto tempo ed anche per mangiare faccio fatica.Tutto questo è accaduto perché circa un mese fa ho fatto delle sedute dL logopedista per migliorare il bere e invece vedo che è peggiorato riportando indietro di due anni.
Chiedo cortesemente di sapere se il problema va trattato a livello psicologico perché ormai la paura è lo stress quando bevo mi attanaglia, oppure se può esistere un problema a livello fisiologico di un cattivo funzionamento dell epiglottide.
Grazie
Saluti
Buonasera, mi dispiace sentire che stai attraversando questa difficoltà con la deglutizione. Dal tuo racconto emerge chiaramente una componente psicologica legata alla paura e allo stress associati al bere e al mangiare. È possibile che questa problematica abbia radici profonde legate al modo in cui affronti lo stress e le emozioni nella tua vita quotidiana.
È importante considerare che, oltre alla dimensione psicologica, potrebbe esserci anche un aspetto fisiologico legato al funzionamento dell'epiglottide. È consigliabile consultare nuovamente un medico specialista per escludere eventuali problemi fisici che potrebbero contribuire alla difficoltà nel deglutire.
Inoltre, una valutazione da parte di uno psicologo o psicoterapeuta potrebbe essere utile per esplorare più in profondità le dinamiche emotive e relazionali che potrebbero influenzare il tuo rapporto con il cibo e il bere. Attraverso un approccio psicologico sistemico relazionale, è possibile comprendere meglio i fattori che contribuiscono alla tua difficoltà e lavorare su strategie e risorse per affrontarla in modo più efficace.
Ti incoraggio a cercare supporto professionale sia a livello medico che psicologico per affrontare questa situazione in modo completo e trovare il percorso di guarigione più adatto a te. Spero che tu possa trovare sollievo e risoluzione a questa problematica. Grazie per aver condiviso la tua esperienza e i tuoi dubbi. Saluti. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
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Salve,
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco quanto possa essere preoccupante e frustrante il problema della deglutizione. Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Consultazione Medica Completa:

È importante continuare a collaborare con il tuo medico curante e, se necessario, cercare ulteriori pareri specialistici. Se non l'hai già fatto, potresti considerare una visita con un gastroenterologo o un neurologo per escludere qualsiasi problema fisiologico o neurologico che possa influenzare la deglutizione.
Esami Diagnostici Supplementari:

Potrebbe essere utile sottoporsi a ulteriori esami diagnostici, come una videofluoroscopia della deglutizione (VFSS) o una manometria esofagea, per valutare più dettagliatamente la funzione della deglutizione e dell'epiglottide.
Valutazione Psicologica:

Lo stress e l'ansia possono influenzare significativamente la deglutizione. Se i problemi fisiologici sono stati esclusi o trattati senza successo, potrebbe essere utile considerare una valutazione psicologica. Un terapeuta specializzato in disturbi dell'ansia o un consulente comportamentale può aiutarti a gestire la paura e lo stress associati alla deglutizione.
Logopedia:

Anche se hai avuto un'esperienza negativa con la logopedia, non escludere completamente questa opzione. Potresti cercare un logopedista con esperienza specifica nei disturbi della deglutizione. La terapia logopedica può includere esercizi per migliorare la coordinazione e la forza dei muscoli coinvolti nella deglutizione.
Tecniche di Rilassamento:

L'adozione di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione e la mindfulness può aiutare a ridurre l'ansia durante i pasti. Queste tecniche possono essere particolarmente utili se lo stress e la paura giocano un ruolo significativo nei tuoi sintomi.
Approccio Integrato:

Considera un approccio integrato che coinvolga il tuo medico, un logopedista e un terapeuta. Una collaborazione tra questi professionisti può offrirti un piano di trattamento più completo e personalizzato.
Dieta Modificata:

Nel frattempo, potresti trovare utile modificare la consistenza degli alimenti e dei liquidi per renderli più facili da deglutire. Parla con un dietista specializzato che può consigliarti su come adattare la tua dieta per minimizzare il rischio di soffocamento e migliorare la tua sicurezza durante i pasti.
Affrontare un problema di deglutizione può richiedere tempo e pazienza, ma con il giusto supporto medico e psicologico, puoi trovare modi per gestire i tuoi sintomi e migliorare la tua qualità di vita.

Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori chiarimenti, non esitare a contattarmi.

Un caro saluto
Buona sera
affiancare agli esercizi di logopedia anche un percorso di sostegno psicologico dove possa affrontare il suo vissuto emotivo e la percezione della qualità delle sue relazione sociali può essere un elemento importante per ottenere dei risultati terapeutici e riabilitativi efficaci e duraturi.
Se ha bisogno di ulteriori indicazioni non esiti a contattarmi, sarò lieta di darle ulteriori indicazioni.
dott.ssa Letizia Muzi
Salve buona sera, grazie della condivisione. Eliminati i problemi fisiologici con adeguate diagnosi, credo l'ipnosi sia un buon metodo per capire la radice del problema che può affondare le radici in svariati campi e esperienze anche inconsce, non ultimi problemi legati a fenomeni poco noti e conosciuti dagli psicologi tradizionali, in quanto non trattati dalla accademia e dalle università..
Gentile utente, è importante che faccia dei controlli medici e se negativi, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico. È probabile che ancora non abbia metabolizzato la dinamica che ha descritto.
Se ne avesse voglia, può contattarmi per un primo incontro gratuito.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentile utente, visto che il medico ha escluso patologie di tipo organico la causa del suo disturbo va ricercata sicuramente a livello psicologico (le due cose vanno insieme in ogni caso). A volte un singolo episodio può causare tanto stress e tanta ansia da diventare l'innesco di un disturbo d'ansia che in questo caso le rende difficoltoso l'atto della deglutizione. Le consiglio dunque di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Le auguro tutto il meglio, Dott.ssa Giorgia Maimone
Buonasera, mi dispiace molto per la difficoltà che sta vivendo e il disagio che le sta comportando. Per capire se si tratti di una questione fisiologica o psicologica, è necessario come primo passaggio una valutazione medica. Se venissero escluse cause organiche, sarebbe opportuno approfondire la storia pregressa e attuale del sintomo per poterlo comprendere meglio: come e quando si è presentato la prima volta, cosa stava succedendo nella sua vita, come lo ha affrontato e in che modo e come mai si è ripresentato invece ora. Sicuramente, sia che sia riconducibile a cause psicologiche che mediche, sarebbe importante lavorare sullo stato di elevata paura e di stress che questa difficoltà nella deglutizione le comporta poiché sembrano compromettere molto la qualità della sua vita quotidiana. Le auguro di riuscire al più presto a comprendere e risolvere questa difficoltà per tornare a bere e mangiare in serenità. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio e nel caso volesse approfondire insieme la questione. Un caro saluto
Buonasera,
Data la forte componente emotiva, legata alla paura che sperimenta di bere o mangiare, le sarebbe indubbiamente d'aiuto rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a gestire e risolvere la sua difficoltà; a prescindere dalla causa iniziale o scatenante il problema (meccanica o emotiva).

Resto a disposizione qualora desiderasse approfondire e la saluto cordialmente.
Buonasera, comprendo quanto possa essere frustrante non riuscire a deglutire in modo naturale. È difficile dare una risposta precisa al suo interrogativo senza un colloquio conoscitivo. Tuttavia, posso offrirle alcuni suggerimenti. Se ha dubbi sul funzionamento dell’epiglottide, le consiglio di consultare il suo medico curante per escludere con certezza eventuali cause organiche. Inoltre, le suggerisco di parlare in modo aperto ed esplicito con la logopedista a cui si è rivolta. Condivida con lei le sue preoccupazioni e perplessità; è fondamentale che possa avere fiducia nel professionista che la segue.
Infine, un supporto psicologico può esserle d'aiuto per affrontare l’ansia anticipatoria di cui scrive, che sembra avere un impatto significativo sulla sua vita quotidiana. Questo è un aspetto importante che non dovrebbe trascurare, indipendentemente dalla natura/origine del problema. Se lo desidera, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Romagnano
Buongiorno.
Il lavoro molto spesso fianco a fianco con medici di diversa specialità, proprio perché i sintomi che le persone presentano hanno diversi livelli di significato: il nostro corpo e la nostra mente sono strettamente intrecciati.
Se può esserle utile, possiamo fare un colloquio online per focalizzare meglio il suo problema.
Buonasera,
lei riporta un problema che merita ulteriori approfondimenti, in primis di natura medica.
Ha controllato per esempio se soffre di intolleranze o allergie, oppure se la ghiandola tiroidea o le paratiroidi sono nella norma?
Ed è solo per fare un esempio, se non l’ha fatto vada dal suo medico di base che le saprà dire quali sono gli esami più opportuni.
Diversamente, in presenza di una eventuale somatizzazione mi verrebbe da chiederle se nella sua vita si sono verificate di recente situazioni spiacevoli “difficili da mandare giù”.
Questo potrebbe spiegare una parte del disturbo.
Cordiali saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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