Buonaseea, Convivo da qualche mese con il mio compagno. Stasera gli ho chiesto se poteva lasciarmi
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risposte
Buonaseea,
Convivo da qualche mese con il mio compagno.
Stasera gli ho chiesto se poteva lasciarmi casa ( preciso che pago io il mutuo) in quando devo parlare con mio padre di una questione molto importante per la quale serve tranquillità e poco si addice un ristorante con il tempo pressochè limitato e la cameriera che interrompe .
Lui capendo la situazione tornerà per questa sera dalla madre. Mi sento in colpa ad aver chiesto questa cosa e credo di averlo ferito. Ho sbagliato?
Convivo da qualche mese con il mio compagno.
Stasera gli ho chiesto se poteva lasciarmi casa ( preciso che pago io il mutuo) in quando devo parlare con mio padre di una questione molto importante per la quale serve tranquillità e poco si addice un ristorante con il tempo pressochè limitato e la cameriera che interrompe .
Lui capendo la situazione tornerà per questa sera dalla madre. Mi sento in colpa ad aver chiesto questa cosa e credo di averlo ferito. Ho sbagliato?
Gentilissima, perchè si sente in colpa? Che torto pensa di aver fatto al suo compagno? Lei ha chiesto un favore, non ha cambiato la serratura di casa, giusto? Trovo interessante la precisazione "pago io il mutuo": è come se da un lato questo la facesse sentire in diritto di esprimere certe richieste, dall'altro il fatto di esigere questo diritto l'ha fatta sentire prepotente o in qualche modo ingiusta, è così? In una relazione i favori si fanno e si chiedono, perchè teme di avere sbagliato? Resto a disposizione se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
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Buonasera. Per quale motivo pensa di averlo ferito? Scrive che il suo compagno ha capito la situazione. Cosa la porta a sentirsi in colpa? La richiesta di privacy, il fatto che lui non possa partecipare a questa questione importante o altro? La precisazione riguardo chi paga il mutuo, secondo lei può in qualche modo c'entrare qualcosa? Queste sono domande che le farei in un colloquio e a cui credo trovare una risposta aiuterebbe. Può esplicitare ciò che sente al suo compagno, condividendo un dialogo aperto. Spero in questa breve risposta di esserle comunque stata di aiuto, rimango a disposizione. Dott.ssa Giulia Remondini
Gentile utente, perché si fa questa domanda? Sono sicura che il suo compagno che la ama abbia capito e condivida il suo pensiero, lei non avrebbe fatto lo stesso se fosse stata la sua richiesta per una cosa simile? Non stia in pensiero per questo e condivida la sua preoccupazione con lui e vedrà che la rassicurerà a riguardo. Buona serata
Gentile utente, esprimere una propria necessità e chiedere che venga rispettata è un suo diritto e dovere verso se stessa. Posso comprendere come, a volte, anche nelle situazioni in cui non si sta facendo direttamente del male a qualcuno ci si possa sentire in difetto ma spesso questo deriva da modalità di entrare in relazioni che sono state acquisite durante l'infanzia. Per questo motivo, la inviterei a riflettere sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico, così da approfondire queste tematiche e riuscire a comprendere se stessa in maniera più profonda e funzionale a non vivere nuovamente tali situazioni.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, le auguro una buona serata.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, le auguro una buona serata.
Buonasera, penso che sia molto positivo il fatto che lei si senta libera di esprimere una propria necessità. C'era una motivazione dietro questa richiesta legittima. Mi chiederei, più che altro, perchè emergono questi sensi di colpa e quanto spesso. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o domande. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
È comprensibile che tu abbia bisogno di un ambiente tranquillo per affrontare una questione importante con tuo padre. Non è necessariamente sbagliato aver chiesto a tuo compagno di lasciarti la casa per un po' di tempo per avere la tranquillità di cui hai bisogno. La comunicazione aperta è fondamentale in una relazione, quindi è positivo che tu abbia espresso i tuoi bisogni.
Tuttavia, è anche importante prendere in considerazione i sentimenti e le esigenze del tuo compagno. Se la tua richiesta lo ha ferito o ha causato disagio, potrebbe essere utile dedicare un po' di tempo per parlare apertamente della situazione. Esprimi le tue ragioni e spiega che la tua intenzione non era quella di ferirlo, ma semplicemente di cercare un ambiente più adatto per discutere di una questione importante con tuo padre.
Una comunicazione aperta e rispettosa può aiutare a chiarire i malintesi e a trovare una soluzione che soddisfi entrambi. Potreste cercare un compromesso, come ad esempio fissare un orario specifico per il vostro incontro con tuo padre in modo da minimizzare il disturbo per entrambi.
Ricorda che ogni relazione richiede un costante lavoro di comunicazione e comprensione reciproca. Essere disposti ad ascoltarsi a vicenda e ad adattarsi alle esigenze dell'altro può contribuire a creare un ambiente di fiducia e armonia nella relazione.
In generale, è importante considerare il benessere di entrambi i partner e cercare di trovare un equilibrio che soddisfi le esigenze di entrambi.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
Tuttavia, è anche importante prendere in considerazione i sentimenti e le esigenze del tuo compagno. Se la tua richiesta lo ha ferito o ha causato disagio, potrebbe essere utile dedicare un po' di tempo per parlare apertamente della situazione. Esprimi le tue ragioni e spiega che la tua intenzione non era quella di ferirlo, ma semplicemente di cercare un ambiente più adatto per discutere di una questione importante con tuo padre.
Una comunicazione aperta e rispettosa può aiutare a chiarire i malintesi e a trovare una soluzione che soddisfi entrambi. Potreste cercare un compromesso, come ad esempio fissare un orario specifico per il vostro incontro con tuo padre in modo da minimizzare il disturbo per entrambi.
Ricorda che ogni relazione richiede un costante lavoro di comunicazione e comprensione reciproca. Essere disposti ad ascoltarsi a vicenda e ad adattarsi alle esigenze dell'altro può contribuire a creare un ambiente di fiducia e armonia nella relazione.
In generale, è importante considerare il benessere di entrambi i partner e cercare di trovare un equilibrio che soddisfi le esigenze di entrambi.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
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Gentile utente, aver chiesto al suo compagno un momento di privacy per poter parlare liberamente con suo padre è un suo diritto. Per quale motivo si sente in colpa? Cosa sente di aver fatto nei confronti del suo compagno? E quanto spesso sente il senso di colpa nei confronti degli altri? Per ulteriori informazioni rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Marcelletti
Salve, ha provato a parlare con il suo compagno dei suoi sensi di colpa? Mi viene spontaneo riflettere su quanto lei consideri il suo compagno come un convivente, o quanto le pesa pagare il mutuo da sola.
Allo stesso modo mi verrebbe da chiedermi quando lui senta di vivere in casa propria e quanto invece si senta un ospite.
Allo stesso modo mi verrebbe da chiedermi quando lui senta di vivere in casa propria e quanto invece si senta un ospite.
Gentile Utente, condividere col il partner una necessità è sicuramente legittimo e mi sembra di capire che in questo caso lui abbia anche accolto questa necessità.
La domanda quindi che mi viene da porre è: c'è stato qualcosa che lui ha detto o fatto che le faccia sospettare che lui si sia sentito ferito?.
Chiedo perchè da un lato è sicuramente possibile che uno a parole dica "ok" mentre nei modi o comportamenti faccia intendere che "non è per niente ok". Dall'altro lato è altrettanto possibile che il semplice aver fatto questa richiesta abbia attivato in lei un senso di colpa e che questo faccia temere di aver ferito il suo partner.
Ritengo che avrebbe valore quindi capire in prima battutta se il senso di colpa e la sensazione di aver fatto del male abbiano più origine da un "indizio" che ha notato o più da un pensiero suo interno che se ha fatto questa richiesta allora avrà ferito il suo compagno, anche se lui non lo dice e anche se non si vede da fuori.
Se davvero si è sentito ferito e lo ha espresso non a parole potrebbe essere di beneficio un confronto tra voi in modo da capire come si potrebbe fare in futuro per far si che lei possa soddisfare le sue necessità senza che lui venga ferito, il famoso compromesso.
Se invece non si è sentito ferito e/o niente suggerisce che lo sia stato diventa più plausibile si tratti di un suo timore e di una sua fatica il fare richieste, cosa assolutamente legittima e che può essere prima esplorata, poi gestita, in un percorso di supporto psicologico qualora avesse piacere.
Spero di essere sttao chiaro, avesse altri dubbi o curiosità mi scriva pure in chat e approfondiremo.
Dottor Mauro Simonetti
La domanda quindi che mi viene da porre è: c'è stato qualcosa che lui ha detto o fatto che le faccia sospettare che lui si sia sentito ferito?.
Chiedo perchè da un lato è sicuramente possibile che uno a parole dica "ok" mentre nei modi o comportamenti faccia intendere che "non è per niente ok". Dall'altro lato è altrettanto possibile che il semplice aver fatto questa richiesta abbia attivato in lei un senso di colpa e che questo faccia temere di aver ferito il suo partner.
Ritengo che avrebbe valore quindi capire in prima battutta se il senso di colpa e la sensazione di aver fatto del male abbiano più origine da un "indizio" che ha notato o più da un pensiero suo interno che se ha fatto questa richiesta allora avrà ferito il suo compagno, anche se lui non lo dice e anche se non si vede da fuori.
Se davvero si è sentito ferito e lo ha espresso non a parole potrebbe essere di beneficio un confronto tra voi in modo da capire come si potrebbe fare in futuro per far si che lei possa soddisfare le sue necessità senza che lui venga ferito, il famoso compromesso.
Se invece non si è sentito ferito e/o niente suggerisce che lo sia stato diventa più plausibile si tratti di un suo timore e di una sua fatica il fare richieste, cosa assolutamente legittima e che può essere prima esplorata, poi gestita, in un percorso di supporto psicologico qualora avesse piacere.
Spero di essere sttao chiaro, avesse altri dubbi o curiosità mi scriva pure in chat e approfondiremo.
Dottor Mauro Simonetti
Buongiorno, perché pensa di averlo ferito? Perché non parlarne in modo schietto? Il suo compagno rappresenta sicuramente la sua nuova famiglia ma è lecito trovare uno spazio adeguato per parlare di cose importanti con la sua famiglia di origine che con lui non c'entra nulla o poco. Rifletta su quanto in generale possa risultarle difficile tutelare spazi esclusivi per lei. Questa potrebbe essere una domanda utile a farsi chiarezza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentilissima, la sua richiesta non consiste in un torto fatto al suo compagno, bensì un semplice favore dettato da una necessità.
In una coppia bisognerebbe potersi sentire liberi di chiedere e ricevere, sempre nei limiti del rispetto reciproco.
Se questo non accade, bisognerebbe capire il motivo che sta alla base di questi suoi dubbi.
Nondimeno, il modo migliore per risolvere questo tipo di dubbi è il dialogo; perciò le consiglio di condividere le sue preoccupazioni con il suo compagno, il quale, quasi certamente, la rassicurerà.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
In una coppia bisognerebbe potersi sentire liberi di chiedere e ricevere, sempre nei limiti del rispetto reciproco.
Se questo non accade, bisognerebbe capire il motivo che sta alla base di questi suoi dubbi.
Nondimeno, il modo migliore per risolvere questo tipo di dubbi è il dialogo; perciò le consiglio di condividere le sue preoccupazioni con il suo compagno, il quale, quasi certamente, la rassicurerà.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Salve,
la richiesta fatta al suo compagno non ha nulla di sbagliato. Stare insieme in fondo significa anche sostenersi a vicenda, e questo pare far parte anche del vostro rapporto; nulla di più sano.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
la richiesta fatta al suo compagno non ha nulla di sbagliato. Stare insieme in fondo significa anche sostenersi a vicenda, e questo pare far parte anche del vostro rapporto; nulla di più sano.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Tutto ciò che ha scritto mi fa sentire un disequilibrio nella relazione. C'è uno dei due che in questa relazione è più "forte", ha più "potere"? Può essere un vantaggio nel carattere piuttosto che economico.. Bada bene, le relazioni funzionano anche nel non equilibrio ma, per evitare che uno dei due si stanchi della propria posizione, è bene essere consapevoli del proprio ruolo nella relazione e chissà, magari anche orgogliosi del ruolo assunto dal proprio partner
Diciamo che se fosse normale che il suo compagno le chieda a sua volta di lasciarle la casa non vedo grossi problemi. Diversamente se crede di poter gestire lei la cosa in questo modo perchè "paga il mutuo" allora c'è uno squilibrio di poteri nella coppia. Un progetto di vita insieme prevede una "unione delle risorse", marcare il territorio non porta generalmente benefici nel lungo termine
Buongiorno, comprendo il suo disagio e la invito ad interrogarsi sul perché si sente in colpa per aver espresso una sua sana richiesta. Forse sarebbe interessante poter dare un senso a queste sue preoccupazioni. Che origini antiche ha questo vissuto della colpa? È un vissuto che si ripresenta spesso anche in altre occasioni?Che tipo di rapporto c’è con il suo compagno? Penso che una terapia la aiuterebbe a trovare delle risposte e a sentirsi più ‘libera’ di poter scegliere senza sentirsi troppo in colpa.
Gentile, si tratta di una situazione che potrebbe aprire alla possibilità di interrogarsi su come vive il rapporto col suo compagno e questa nuova convivenza: si tratta di un passo sicuramente importante ed è normale cercare un nuovo equilibrio insieme, inciampando talvolta in dubbi o sensi di colpa che potrebbero trovare spazio di approfondimento in un percorso psicologico. Resto a disposizione. Dott.ssa Emanuela Inguscio
Salve. Mi pare di capire che dietro questa vicenda, apparentemente innocua, ci siano assai più complicate vicende familiari e relazionali... Forse occorrerebbe sciogliere questa matassa, che dice?
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Buonasera, il senso di colpa che sta provando è comprensibile, ma è importante riconoscere che non ha fatto nulla di sbagliato. Chiedere uno spazio per affrontare una conversazione delicata con suo padre, in un ambiente tranquillo, è legittimo. La sua richiesta è stata espressa con rispetto, e il suo compagno ha compreso la situazione, scegliendo di andare dalla madre per la sera. In una relazione sana, è fondamentale che ognuno possa soddisfare i propri bisogni senza sentirsi colpevole. Se ha la sensazione di averlo ferito, parlarne apertamente può chiarire eventuali incomprensioni. Rimango a disposizione per un consulto, qualora lo desideri. Dott.ssa Cristina Borghetti Psicologa
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