Buona sera, vorrei chiedere una informazione circa la riassunzione della Bryonia Alba CH9 monodose,

3 risposte
Buona sera,
vorrei chiedere una informazione circa la riassunzione della Bryonia Alba CH9 monodose, tra le cure per la mia secchezza agli occhi cronica.
E' da circa 3 anni che mi è comparsa e la sto curando anche con antibiotici. Ho assunto per un po' la Bryonia,e, specialmente la monodose, mi dava beneficio per 2 giorni, permettendo la secrezione delle mucose. Ho letto che, in casi cronici, 2 tubetti a settimana vanno bene, e, in casi acuti, è consigliato un tubetto al giorno; avevo anche letto che, se assunta in dosi consistenti, la Bryonia potrebbe provocare infarti. Prima ne assumevo max 1-2 tubetti a settimana. Potrei, volendo, passare a 3 tubetti, siccome i miei occhi rimangono bene idratati per 2 giorni? Cordialmente, Beatrice.
Per il discomfort oculare o occhio secco la prima cosa è cercare di scoprirne la causa. In questo modo si riuscirà a trovare rimedi omeopatici/omotossicologici utili non solo per risolvere "momentaneamente" il fastidio ma per cercare di risolvere il problema alla radice. L'OftalmOmotossicologia lavora proprio in questo modo.
Buona Giornata
Dottoressa Raffaella Bertoglio

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Buongiorno, sono pienamente d'accordo con la collega che per prima cosa bisogna ricercare la causa di tale secchezza.
Aggiungo che se non ci sono particolari problemi può provare a usare colliri con acido ialuronico più volte al dì e la sera una pomata oculare a base di vitamina A.
Oltre a bryonia ci sono altri rimedi omeopatici ( e altre diluizioni) che potrebbero essere utili per il suo disturbo, sarebbe importante valutare l'insieme delle sue caratteristiche psico- fisiche e dare a Lei il rimedio "più simile": per questo c'è bisogno di una attenta valutazione da parte di un medico omeopata unicista.
Cordiali saluti
Non ci si può fossilizzare su un rimedio e poi riportare frasi simili. Non è assolutamente vero che a dosi consistenti (quali?) la Bryonia potrebbe provocare infarti. Non esiste. Al massimo, la sostanza originale della Bryonia dioica, la pianta intera, può avere effetti infiammatori su diversi sistemi dell’organismo. Ma questo è comune a tutti i rimedi omeopatici derivati da tossici o veleni, che sono appositamente trasformati in sostanze curative dalla diluizione e dinamizzazione. Un esempio? Noi somministriamo, quando occorre e nelle opportune diluizioni, l’Arsenicum album, cioè l’arsenico, che a dosi intere è letale.
Smettiamola di leggere male e riportare cose scorrette e facciamoci curare affidandoci a un serio professionista.
Per fare bene il mestiere dell’omeopata, bisogna essere degli ottimi medici e conoscere a fondo la materia. Non basta leggere un manualetto e improvvisare.
Cordialmente.

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