buona sera sono una ragazza. scrivo perché da quando sono piccola ho sempre pensato al co

4 risposte
buona sera sono una ragazza. scrivo perché da quando sono piccola ho sempre pensato al cosiddetto "principe azzurro" solo che quando stavo nella mia intimità inconsapevolmente guardavo le foto o video di donne nude e mi toccavo senza sapere il motivo e ad oggi ho capito che mi eccitavo. Alle elementari i miei amici maschi guardavano le foto di ragazze nude e io sentivo sempre quella stessa sensazione ovvero l'eccitazione. Diventando grande ho sempre pensato solo ai ragazzi e non mi è mai passato per il cervello di essere lesbica. In seconda media ebbi il primo ragazzo solo perché tutte erano fidanzate e quindi vorpco esserlo anche io. Non ho mai provato niente detto con sincerità infatti lo lasciai più e più volte. (era solo per sentirmi anche io accettata e sapere di piacere a qualcuno). Il secondo ragazzo invece mi "piaceva"? ci stavo insieme e mi lasciò lui ci stetti male ma niente di che. Mi sono piaciuti vari ragazzi col tempo solo che quando mi ci mettevo insieme mi sentivo come dire strana infatti li lasciavo sempre. Il problema sorge quando conobbi questa ragazza che ad oggi ci sto insieme. con lei è tutto diverso. io non ho mai toccato un ragazzo perché lo desiderassi ma lei invece si. È come se fossi me stessa. però mi ricordo che quando stavo con un ragazzo in situazioni intime, un po' mi eccitavo. quindi non so se sono lesbica o bisex. Io se mi immagino, vorrei stare con una ragazza anche se nella mia testa a volte suona più normale un ragazzo perché magari sono cresciuta con quegli standard. ma io con i ragazzi se immagino sembra noioso avere rapporti. quindi le mie domande sono due posso essere lesbica anche se magari in una situazione intima anche un ragazzo potrebbe eccitarmi o c'è la possibilità di essere bi?
non c'è una risposta univoca alla sua domanda, in quanto solo il tempo le darà la risposta più opportuna. Il consiglio è quello di vivere secondo le pulsioni che la pervadono, senza nuocere a nessuno, ma assecondando i propri istinti senza falsi pudori. So bene che l'educazione gioca un ruolo fondamentale nelle nostre scelte, ma l'intelligenza può sicuramente creare uno stimolo migliore per perseguire la nostra serenità. In bocca al lupo

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Buongiorno, l'orientamento sessuale può essere fluido e quindi, a volte, non riusciamo a darci un'etichetta precisa. Quello che più mi ha colpito di tutto quello che lei scrive è la frase in cui usa la parola "normale" e "standard". Forse potrebbe essere utile per lei interrogarsi se questi dubbi/pensieri sul suo orientamento, se non siano delle voci che derivano dalle figure per lei importanti e significative che l'hanno influenzata in maniera più o meno consapevole rispetto a un giudizio morale sulla sessualità.
Mi sento di dirle che qualsiasi sia il suo orientamento sessuale, questo va bene se agito in un contesto di consenso e rispetto nelle relazioni di coppia. Assecondare i nostri desideri e cercare la soddisfazione dei nostri bisogni è un modo per volersi bene e prendersi cura di sé.
Perché vuoi “etichettarti” incasellarti in una definizione che probabilmente ti “andrà stretta”?
un’etichetta, cambierebbe qualcosa alla percezione della tua relazione?
Sono importanti le persone , non il ruolo o il “genere” che hanno o gli viene attribuito dall’esterno.
Non importa volersi etichettare, a volte le parole “non sanno” descrivere qualcosa.
Soprattutto non deve essere una persona esterna a te a “definirti”.
Vivi serenamente le tue emozioni e pulsioni, segui il tuo “cuore”.
“Suona più normale”. Che cosa è davvero “normale”? È necessario essere eterosessuali, in nome di una presunta necessità di normalizzazione, cioè, “perché così fan tutti”…? Se i suoi dubbi sull’orientamento sessuale le creano disagio, può essere utile una consultazione sessuologica. Diversamente, viva la relazione con la sua partner con la serenità, l’affettività e il trasporto sessuale del caso.

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