Buona sera sono una ragazza di 37 anni sposata con 2 figli da un po' di mesi soffro di frequenti att
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Buona sera sono una ragazza di 37 anni sposata con 2 figli da un po' di mesi soffro di frequenti attacchi di panico. Mia figlia grande e autistica di 1 livello nata a 6 485 gr. mio figlio piccolo cardiopatico con una massa in testa con restringimento del canale dell'acquedotto ecc.. da quando ho saputo alla morfologica della cardiopatia piano Piano mi è sembrato di affogare poi è nato anche lui prematuro dopo 6 giorni cateterismo e poi il problema in testa oggi dopo 7 anni dalla nascita della prima bimba e 2 dalla nascita del piccolo..ho attacchi di panico quasi ogni giorno spesso molto violenti con sudorazione palpitazioni nausea. Ormai mi sono annullata come persona come donna.. vivo in funzione delle esigenze dei miei figli..ma questa situazione mi stressa molto portando a questi attacchi di panico e a vari dolori diffusi
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata ricca di complessità.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
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Salve, la sua situazione è molto complessa e pesante da gestire, direi che è stata molto brava a non perdersi d'animo e affrontare tutto senza un supporto! Gli attacchi di panico sono un campanello d'allarme che il suo corpo le sta fornendo. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto terapeutico al fine di ritrovare se stessa e ritrovare una tranquillità nello stare con i suoi figli. A disposizione Dott.ssa Maria Elisa delle Fave
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Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, non è semplice. Credo che possa aiutarla intraprendere un percorso psicologico per riuscire a gestire meglio l'ansia. Con il tempo vedrà che starà meglio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Cara utente, mi dispiace molto per la sofferenza espressa. Non deve essere per niente facile gestire una condizione familiare così delicata. Posso solo immaginare come può sentirsi. Gli attacchi di panico avvisano quando una parte di sé resta inascoltata.
Penso sia necessario un supporto psicologico e magari anche psicofarmacologico come donna e come mamma che la accompagni nella ricerca del benessere.
Un caro saluto. Dott.ssa Francesca Tardio
Penso sia necessario un supporto psicologico e magari anche psicofarmacologico come donna e come mamma che la accompagni nella ricerca del benessere.
Un caro saluto. Dott.ssa Francesca Tardio
Buongiorno, si capisce subito la situazione. Si faccia supportare e sostenere. Mobiliti ogni canale. Dove può deleghi a famigliari amici parti delle cure ai figli per poter lei sopravvivere emotivamente. È necessario!
Provi il canale privato oppure pubblico contattando consultori e ASL.
A presto
Omar
Provi il canale privato oppure pubblico contattando consultori e ASL.
A presto
Omar
Immagino sia difficile rispondere in modo sollecito alle cure necessarie per i suoi figli e allostesso tempo rispondere anche alle necessarie esigenze personali e/o professionali. È una dura battaglia. Potrebbe essere utile farsi aiutare per trovare le giuste soluzioni come madre e come donna.
Gent.ma,
la situazione che descrive è molto complicata e onerosa dal punto di vista emotivo e nella gestione familiare. Sicuramente sua figlia necessita di una presa in carico integrata e suo figlio di cure specialistiche: immagino si sia rivolta al SSN per le cure necessarie. Potrebbe provare anche a contattare associazioni del suo territorio che forniscono un supporto in queste situazioni così complesse, se ancora non lo ha fatto. Potrebbe giovarle anche un consistente sostegno psicologico che le consenta di rivalorizzare quegli aspetti di sé (come persona e come donna) che ora trascura e che, persistendo, generano ulteriore dolore e magari altre difficoltà nella cura dei figli. SG
la situazione che descrive è molto complicata e onerosa dal punto di vista emotivo e nella gestione familiare. Sicuramente sua figlia necessita di una presa in carico integrata e suo figlio di cure specialistiche: immagino si sia rivolta al SSN per le cure necessarie. Potrebbe provare anche a contattare associazioni del suo territorio che forniscono un supporto in queste situazioni così complesse, se ancora non lo ha fatto. Potrebbe giovarle anche un consistente sostegno psicologico che le consenta di rivalorizzare quegli aspetti di sé (come persona e come donna) che ora trascura e che, persistendo, generano ulteriore dolore e magari altre difficoltà nella cura dei figli. SG
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Da quello che ha scritto non riesco a cogliere una domanda precisa, ma ho percepito molta sofferenza. Le consiglio di prendere in considerazione un percorso psicologico: gli attacchi di panico sono un chiaro segno di scompenso rispetto alle difficoltà che sta affrontando. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni.
Salve. È stata bravissima a gestire la situazione finora. Ma il suo corpo le sta mandando dei segnali, che deve pensare anche a sé. Tenga presente che solo se ci prendiamo cura di noi, troveremo le energie per prenderci cura degli altri. Sarebbe utile che intraprendesse un percorso psicoterapeutico che la possa sostenere e che l'aiuti a individuare meglio l'origine dell'ansia e degli attacchi di panico. Distinti saluti
Buonasera, comprendo la scelta di dedicarsi ai suoi figli totalmente, ma se lei si " scarica" e si annulla come può prendersi cura dei bambini. La invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta emdr per aiutarla a pensare a come può riorganizzare la sua vita per trovare spazi, anche piccoli, per se stessa, per valutare le risorse relazionali che può avere, ed elaborare i vissuti relativi alla malattia dei suoi bambini. Gli attacchi di panico le stanno gridando forte che ha bisogno di prendersi cura di sé. Anche un caregiver deve essere sostenuto per sostenere. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Cara signora,
La sua storia è molto dolorosa. La maternità segnata dalla nascita di due figli prematuri , con gravi difficoltà, l'ha messa e la sta mettendo a dura prova.
In questi casi tutte le risorse, psicologiche, materiali, ambientali (anche in termini di aiuti e di servizi) vengono focalizzate sui bambini, con scarsa attenzione all'elaborazione del lutto della ferita narcisistica che la nascita di uno e addirittura due bambini non sani hanno prodotto sui genitori.
E' naturale che il corpo e la mente le dicano che non ce la si puo' fare. C'e bisogno di allentare la presa, alleviate i sensi di colpa e poter depositare l'angoscia su qualcuno, e non sempre le persone che ci sono vicine sono sufficienti
E' importante, se non l'ha già fatto, che chieda aiuto per i suoi bambini ma anche per sé stessa, oltre che per suo marito.
I servizi socio-sanitari (di Neuropsichiatria Infantile e Consultori) , anche se con grandi difficoltà in questo periodo, possono dare delle valide risposte e, se non è sufficiente, individui nella sua città un'Associazione che si occupi di autismo, dove può incontrare altri genitori che hanno fatto la sua stessa esperienza. Se cio' non e' sufficiente si regali un sostegno psicologico se per lei è sostenibile. C'è bisogno di ripercorrere la propria storia, ridimensionare i problemi, prendere respiro e risollevarsi.
Mi sono occupata e mi occupo di bambini in difficoltà e del sostegno alle funzioni genitoriali. Le faccio un grande augurio e se lo desidera rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
La sua storia è molto dolorosa. La maternità segnata dalla nascita di due figli prematuri , con gravi difficoltà, l'ha messa e la sta mettendo a dura prova.
In questi casi tutte le risorse, psicologiche, materiali, ambientali (anche in termini di aiuti e di servizi) vengono focalizzate sui bambini, con scarsa attenzione all'elaborazione del lutto della ferita narcisistica che la nascita di uno e addirittura due bambini non sani hanno prodotto sui genitori.
E' naturale che il corpo e la mente le dicano che non ce la si puo' fare. C'e bisogno di allentare la presa, alleviate i sensi di colpa e poter depositare l'angoscia su qualcuno, e non sempre le persone che ci sono vicine sono sufficienti
E' importante, se non l'ha già fatto, che chieda aiuto per i suoi bambini ma anche per sé stessa, oltre che per suo marito.
I servizi socio-sanitari (di Neuropsichiatria Infantile e Consultori) , anche se con grandi difficoltà in questo periodo, possono dare delle valide risposte e, se non è sufficiente, individui nella sua città un'Associazione che si occupi di autismo, dove può incontrare altri genitori che hanno fatto la sua stessa esperienza. Se cio' non e' sufficiente si regali un sostegno psicologico se per lei è sostenibile. C'è bisogno di ripercorrere la propria storia, ridimensionare i problemi, prendere respiro e risollevarsi.
Mi sono occupata e mi occupo di bambini in difficoltà e del sostegno alle funzioni genitoriali. Le faccio un grande augurio e se lo desidera rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
Gentile utente,
Mi dispiace per ciò che sta vivendo. Sembra che i dolori diffusi che riporta e gli attacchi di panico così frequenti, possono essere un modo per lei di affrontare diversamente la sua vita in questo momento, affidandosi ad un/una psicoterapeuta, il/la quale possa darle un sostegno specifico al suo essere madre, donna e moglie.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
Mi dispiace per ciò che sta vivendo. Sembra che i dolori diffusi che riporta e gli attacchi di panico così frequenti, possono essere un modo per lei di affrontare diversamente la sua vita in questo momento, affidandosi ad un/una psicoterapeuta, il/la quale possa darle un sostegno specifico al suo essere madre, donna e moglie.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
Gentile utente, credo che abbia inquadrato in parte i suoi difficili vissuti che sono sicuramente legati alla fatica del momento che sta vivendo. Essersi annullata come donna è stata una conseguenza e sicuramente non le dà la possibilità di trovare energie adeguata a fronteggiare tutto quanto. Non parla del padre e della situazione di coppia. Le consiglio di rivolgersi prima possibile ad uno psicoterapeuta per trovare uno spazio suo di comprensione, di accoglienza e di sostegno ai suoi sentimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno signora, lei ha vissuto esperienze fortemente traumatiche che evidentemente da tempo la stanno affaticando oltre misura; non è chiaro da quanto riferisce se sia presente una rete di sostegno famigliare o sociale che possa aiutarla a gestire una quotidianità sicuramente molto impegnativa. E' naturale che lei si sia dedicata così tanto ai figli, bisognosi di cure e di attenzioni, ma il suo sintomo ci dice che è arrivato il momento di prendersi cura anche di sé, di dedicarsi del tempo e dello spazio in cui portare tutte quelle emozioni e quei vissuti che hanno diritto di legittimazione. Questo tempo di cura di sé non è tempo rubato ai figli, anzi! recuperare un maggior benessere le permetterà di avere energie positive da portare nella relazione coi suoi bambini. Un caro saluto. Vittoria Sbarbaro
Buonasera signora, posso comprendere il suo malessere: si è fatta giustamente carico di situazioni fortemente traumatiche e stressanti. Sarebbe utile sapere se è sola oppure c'è il papà dei suoi figli, quindi se ha un supporto nella gestione quotidiana. Se ha comunque un sostegno familiare che possa supportarla al bisogno.
Visto il suo stato emotivo e psicologico attuale che racconta, sarebbe importante prendersi un momento per se stessa e farsi aiutare da uno psicologo a gestire la sua ansia. Le sarà senz'altro di aiuto in primis per lei, poi anche per la sua famiglia perché i nostri stati d'animo possono incidere negativamente sulla capacità di fronteggiare le problematiche quotidiane.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Visto il suo stato emotivo e psicologico attuale che racconta, sarebbe importante prendersi un momento per se stessa e farsi aiutare da uno psicologo a gestire la sua ansia. Le sarà senz'altro di aiuto in primis per lei, poi anche per la sua famiglia perché i nostri stati d'animo possono incidere negativamente sulla capacità di fronteggiare le problematiche quotidiane.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Gentile utente di mio dottore,
La sua situazione è complessa, avrebbe bisogno di uno spazio proprio per poter recuperare se stessa. Iniziare una psicoterapia potrebbe aiutarla in tal senso, e le consentirebbe di riappropriarsi dei propri spazi per quanto possibile coi doveri familiari. Qualora in questo momento la sintomatologia ansiosa fosse particolarmente invalidante la invito a sottoporsi anche ad un consulto psichiatrico. Una leggera somministrazione farmacologica potrebbe in questo momento metterla a riparo sino a che la psicoterapia nn farà il suo corso.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
La sua situazione è complessa, avrebbe bisogno di uno spazio proprio per poter recuperare se stessa. Iniziare una psicoterapia potrebbe aiutarla in tal senso, e le consentirebbe di riappropriarsi dei propri spazi per quanto possibile coi doveri familiari. Qualora in questo momento la sintomatologia ansiosa fosse particolarmente invalidante la invito a sottoporsi anche ad un consulto psichiatrico. Una leggera somministrazione farmacologica potrebbe in questo momento metterla a riparo sino a che la psicoterapia nn farà il suo corso.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Gentile Signora, ha portato un riassunto della sua vita attuale di forte emotività. Gli attacchi di panico sono un "campanello di aiuto e soccorso" da parte del suo corpo per ciò che sta vivendo, meglio portare quanto sta vivendo a livello corporeo ed emotivo all'interno di una psicoterapia. Credo che la frase in cui si descrive come "annullata" come persona e come donna sia il punto di partenza su cui iniziare a lavorare, in modo che lei si possa riappropriare di parti di lei che ha lasciato nel tempo, anche e soprattutto chiedendo il sostegno da parte di suo marito e/o a chi potrebbe aiutarla anche sul territorio. La saluto con la speranza che possa fare un buon lavoro si di sè.
Dott.ssa Francesca Maggi.
Dott.ssa Francesca Maggi.
Buongiorno, la situazione familiare da lei riportata è indubbiamente molto impegnativa, sia in termini logistici che in termini psicologici. Lei si dedica tanto ai suoi bambini ma è giusto che si ricavi un piccolo spazio per sé. Gli attacchi di panico, oltre ad essere invalidanti circa alcuni aspetti della vita, sono molto dolorosi da sopportare, pertanto potrebbe esserle utile vedere uno psicoterapeuta che la aiuti a comprenderne l'origine e ad elaborare i vissuti che le generano questi sintomi.
Un caro saluto Dottoressa Michela Campioli
Un caro saluto Dottoressa Michela Campioli
Buongiorno. Mi spiace molto per quanto descrive. Sembra che i dolori diffusi che riporta siano preambolo di un problema maggiore e di più ampia entità. Prenda in considerazione di parlarne con uno specialista.
Saluti
MT
Saluti
MT
Buonasera, mi dispiace molto per il suo stato e per i problemi dei suoi bimbi. Cmq vorrei raccomandarla di prendersi cura di sè, altrimenti non potrà aiutare i suoi bimbi. E' importante che lei sia nelle piene capacità e forza fisica xchè è una situazione complicata e difficile da portare avanti. Sarà importante che lei venga aiutata nella gestione famigliare ed inoltre trovi del tempo x sè, un aiuto psicologico la potrà a farsi sentire meno sola, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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