Buona sera, Sono una donna di 37 anni. Scrivo perché nonostante la mia vita sia migliorata da mol
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Buona sera,
Sono una donna di 37 anni.
Scrivo perché nonostante la mia vita sia migliorata da molti punti di vista, c'é ancora aualcosa che mi turba profondamente.
Da circa 3 anni lavoro sulle navi: un lavoro perfetto sulla carta ma tanto faticoso ( non ci sono giorni liberi e si lavora per la maggior parte del tempo).
Mi piace quel che faccio a volte. Dipende da cosa faccio perché nelle mia posizione facciamo un po' di tutto. Questo lavoro mi permette di viaggiare e io amo viaggiore e si guadagna bene ma ho subito davvero troppo e sto considerando di lasciare ( forse, dato che non posso permettermelo).
Durante il mio primo contratto ho avuto un capo che ci ha sfruttato e mi sono ritrovata con polipo ed edema alle corde vocali.
L'ultimo mio contratto è stato uno dei peggiori, con un capo arrogante, pressante che ha fatto vivere il team in un clima di stress e ansia e che è riuscita a metterci contro l'un l'altro ( per fortuna alcuni di noi se ne sono accorti), mentendo nelle valutazioni e attribuendo il lavoro malfatto a persone a caso nel team.
Mi sono sentita dire che " non ascolto" e sono stata inserita in un programma di PDP (personal development) superandolo al 100%.
Questo clima ha lasciato ferite profonde in me.
In qualche mondo mi manca la rahazza che ero. Studiavo canto in un paese estero, lavoravo e so, che la mia situazione è migliorata.
Ma la vita da nave toglie la possibilità di studiare canto, di avere i fine settimana liberi per andare in montagna, la privacy e la posdibilità di uscire quando si vuole.
In più non so come interfacciarmi con questi capi, anche se andrò su un'altra nave e loro non ci saranno. Ho paura.
Ho paura di non saper farmi valere e il mio ragazzo gudagna molto di più di quanzo guadagnerebbe a terra e ha un figlio da mantenere. Vale anche per me ma a volte mi sembra che questa dituazione mi dia tanto e mi tolga altrettanto.
Ho una condiziona particolare a casa. Mia mamma sente voci e immagina che le persone le facciano del male e sono figlia unica.
I suoi fratelli e miei cugini sono invidiosi dei miei viaggi e inventano bugie sul mio conto.
Mi sento sola e incompresa.
Non so a chi rivolgermi. Che tipo di terapia affrontare.
Per favore datemi un consiglio.
Chiedo scusa per la lunghezza di questo messaggio.
Sono una donna di 37 anni.
Scrivo perché nonostante la mia vita sia migliorata da molti punti di vista, c'é ancora aualcosa che mi turba profondamente.
Da circa 3 anni lavoro sulle navi: un lavoro perfetto sulla carta ma tanto faticoso ( non ci sono giorni liberi e si lavora per la maggior parte del tempo).
Mi piace quel che faccio a volte. Dipende da cosa faccio perché nelle mia posizione facciamo un po' di tutto. Questo lavoro mi permette di viaggiare e io amo viaggiore e si guadagna bene ma ho subito davvero troppo e sto considerando di lasciare ( forse, dato che non posso permettermelo).
Durante il mio primo contratto ho avuto un capo che ci ha sfruttato e mi sono ritrovata con polipo ed edema alle corde vocali.
L'ultimo mio contratto è stato uno dei peggiori, con un capo arrogante, pressante che ha fatto vivere il team in un clima di stress e ansia e che è riuscita a metterci contro l'un l'altro ( per fortuna alcuni di noi se ne sono accorti), mentendo nelle valutazioni e attribuendo il lavoro malfatto a persone a caso nel team.
Mi sono sentita dire che " non ascolto" e sono stata inserita in un programma di PDP (personal development) superandolo al 100%.
Questo clima ha lasciato ferite profonde in me.
In qualche mondo mi manca la rahazza che ero. Studiavo canto in un paese estero, lavoravo e so, che la mia situazione è migliorata.
Ma la vita da nave toglie la possibilità di studiare canto, di avere i fine settimana liberi per andare in montagna, la privacy e la posdibilità di uscire quando si vuole.
In più non so come interfacciarmi con questi capi, anche se andrò su un'altra nave e loro non ci saranno. Ho paura.
Ho paura di non saper farmi valere e il mio ragazzo gudagna molto di più di quanzo guadagnerebbe a terra e ha un figlio da mantenere. Vale anche per me ma a volte mi sembra che questa dituazione mi dia tanto e mi tolga altrettanto.
Ho una condiziona particolare a casa. Mia mamma sente voci e immagina che le persone le facciano del male e sono figlia unica.
I suoi fratelli e miei cugini sono invidiosi dei miei viaggi e inventano bugie sul mio conto.
Mi sento sola e incompresa.
Non so a chi rivolgermi. Che tipo di terapia affrontare.
Per favore datemi un consiglio.
Chiedo scusa per la lunghezza di questo messaggio.
Buongiorno. Credo sia opportuno che lei possa discutere tutto quanto qui accennato con uno specialista, per poi eventualmente intraprendere un primo percorso (anche online se non praticabile di persona) interlocutorio di esposizione della problematica e valutazione congiunta delle opzioni di possibile correzione nella vita che sta conducendo. Successivamente potrà valutare eventualmente un percorso psicoterapico più strutturato. In ogni momento della nostra vita, possiamo ricevere segnali dalla parte più profonda o anche cosciente di noi stessi, spesso indicatori utili per un miglioramento. Importante comunque non drammatizzare. Un saluto.
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buongiorno, dal suo messaggio si avverte la sua sofferenza, e la sua confusione. sicuramente ci sono stati molti miglioramenti nella sua vita (come scrive), dall'altro lato ha varie situazioni da pensare e da risolvere. si racconta bene e ha buone capacità introspettive, potrebbe esserle di aiuto un percorso di psicoterapia. un saluto
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