Buona sera mia madre ha sia il parkinson che la neuropatia diabetica e quindi da un po soffre di inc
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Buona sera mia madre ha sia il parkinson che la neuropatia diabetica e quindi da un po soffre di incontinenza a volte da urgenza a volte non sente niente proprio.
Il neurologo per certificare una probabile vescica neurologica ci ha prescritto un esame urodinamico il fatto è che da 6 mesi ormai non riesco a prenotarlo perchè mamma ha un infezione cronica alle vie urinarie che non curiamo piu nel senso che essendo diabetica e resistente a molti antibiotici si è deciso in mancanza di sintomi di non procedere a cure antibiotiche.
Quindi è sempre positiva a batteri alle vie urinare e di conseguenza non potrebbe mai fare l'esame urodinamico perchè bisogna essere negativi cosi facendo però non possiamo verificare la vescica neurologica che potrebbe forse essere curata un circolo vizioso.
Quindi vi chiedo se in casi del tutto particolari come questo si può procedere ad un esame urodinamico segnalando eventualmente la situazione cronica e complessa il giorno dell'esame?
Il neurologo per certificare una probabile vescica neurologica ci ha prescritto un esame urodinamico il fatto è che da 6 mesi ormai non riesco a prenotarlo perchè mamma ha un infezione cronica alle vie urinarie che non curiamo piu nel senso che essendo diabetica e resistente a molti antibiotici si è deciso in mancanza di sintomi di non procedere a cure antibiotiche.
Quindi è sempre positiva a batteri alle vie urinare e di conseguenza non potrebbe mai fare l'esame urodinamico perchè bisogna essere negativi cosi facendo però non possiamo verificare la vescica neurologica che potrebbe forse essere curata un circolo vizioso.
Quindi vi chiedo se in casi del tutto particolari come questo si può procedere ad un esame urodinamico segnalando eventualmente la situazione cronica e complessa il giorno dell'esame?

Non so a quanto realmente serva fare l'esame uridinamico che tanto farebbe altro che avvallare quanto già rilevato in sede clinica e poco o nulla cambierebbe in termini terapeutici. Non ha neanche senso continuare a somministrare antibiotici per ogni batterio che possa essere rilevato, sempre che non siano in realtà batteri da contaminazione locale, che alla fine disastra il microbiota intestinale con peggioramento complessivo del quadro. Probabilmente occorre rivedere la terapia per io parkinson limitandola all'essenziale e cercare di mettere un migliore equilibrio nell'assetto diabetico evitando i regolatori glicemici che aumentano la secrezione di glucosio nell'urina. Se poi tutto ciò non riesce a dare rimedi significativi, cosa possibile, allora non resterà che la cateterizzazione permanente controllata adeguatamente. Certo è un quadro difficile da gestire, ma proprio per questo occorre molta attenzione e meno inseguimento dei sintomi.
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