Buona sera. Mi chiamo Mary, ho 47 anni. Dallo scorso anno, ho iniziato ad avere delle palpitazioni,

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Buona sera. Mi chiamo Mary, ho 47 anni. Dallo scorso anno, ho iniziato ad avere delle palpitazioni, erano iniziate con l'utilizzo di un farmaco per combattere i reflussi gastroesofagei. Ne parlai con il medico di base che mi consigliò di interrompere il farmaco e, così feci. Farmaco mai più assunto. Le palpitazioni a poco a poco erano scomparse. Poi però, da circa 4 mesi, si sono ripresentate. Quindi ho fatto un'elettrocardiogramma risultato nella norma, il cuore è sano, ho la pressione che tende a soffermarsi intorno ai 140/80. In seguito, ho fatto un'ecocardiogramma e, si è scoperto che ho una lieve insufficienza alla valvola mitralica, causata da un grumo di sangue. Il cardiologo mi ha consigliato di fare un controllo annuale e di stare tranquilla. Negativo per ipertensione polmonare. Per le palpitazioni, il medico mi ha detto che potrebbe essere causato dal farmaco Eutirox che assumo a due dosaggi: 100/125 suddiviso in base ai giorni della settimana. La mia paura è che, mia mamma, 7 anni fa, è deceduta a causa dell'ipertensione polmonare. Quindi, ora vivo nel terrore che accada anche a me. Esiste un modo per impedire di ammalarmi di ipertensione polmonare? E a oggi, quanti anni si può vivere approssimativamente con ipertensione polmonare. Mia mamma ha vissuto 10 anni e poi ha vinto questa terribile malattia. Grazie, saluti.
Salve.
Come detto dal collega, il primo esame da eseguire è il controllo completo del profilo tiroideo (TSH, fT3 e fT4) in modo tale che lo specialista possa valutare la corretta dose dell'Eutirox, farmaco che lei assume e che in dosaggi elevati potrebbe mimare a tutti gli effetti un iperfunzionamento della ghiandola tiroidea e causare appunto palpitazioni.
Per quanto riguarda l'ipertensione polmonare, questa condizione risulta in massima parte secondaria a malattie del "cuore sinistro" o malattie polmonari; solo in rari casi si tratta di forme dette "idiomatiche" senza altre cause. Occorerebbe sapere innanzitutto di quale forma risultasse affetta sua madre, se primitiva o secondaria. Se, come probabile, parliamo di forma secondaria l'approccio migliore nei suo caso è quello di fare regolari controlli cardiologici con ecocardiogramma (annuali), in modo da seguire nel tempo l'insufficienza mitralica di cui soffre, descritta di lieve entità. Consideri che nella maggior parte di questi casi non si verifica un peggioramento del vizio valvola, e quindi dello sviluppo di ipertensione polmonare.
Spero di esserle stata di aiuto, saluti.

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