Buona sera, io credo di avere un problema grande di autostima. Mi viene il nervoso di non riuscire a
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Buona sera, io credo di avere un problema grande di autostima. Mi viene il nervoso di non riuscire a stare serena quando sto in giro. A volte penso di essere sobbarcata da tanti pensieri, stati d'animo tristi che un pó mi atterrano. E non riesco a vedere una via d'uscita. Adesso sto cercando un nuovo lavoro e quando faccio i colloqui ho paura di trasmettere tutte le mie paure. Ho paura pensano male di me oppure mi vengono delle scene in mente di angoscia di me che non riesce a sopportare il disagio di sentirmi giudicata ( e magari non è cosi, ma è come se a me adesso parte spontaneo questo pensiero) e questo mi fa entrare in un circolo vizioso che non troverò lavoro, che non servo a nulla che sono una fallita. Io ci sto davvero male. Ho scelto un lavoro come operatrice socio sanitaria ma ho paura di essere falsa di fare la simpatica solo per farmi accettare. Per avere autostima (ma così poi dipendo dagli altri, mentre io vorrei essere me stessa) vorrej stare più rilassata. Invece di mettere da parte questi pensieri mi viene una valanga nella testa. Non riesco più a leggere un libro a fare attività distese. Poi cerco chissà da fuori qualuno che mi tenga per mano mi dica davvero il mio valore, ma le persone non mi conoscono come voi psicologi ci vuole tempo per conoscere una persona. Ho pure queste pretese. Si ho delle amiche ma spesso non sanno davvero nella testa cosa mi passa. Vorrei solo uscirne. Grazie a tutti
Mia cara, certo che la terapia funziona. Funziona perchè è una alleanza tra paziente e terapeuta, che deve essere mirata. Mirata a cosa? Beh dipende. Molte volta ad un cambiamento. Nelle abitudini, nelle credenze o negli approcci etc etc. Si cercano e si trovano strumenti e modalità per ottenerli. Ma poi il paziente deve metterci, e molto, del proprio. Non credi? Affidati. Anche a te stessa...
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Il problema che ci sta esponendo è famigliare per molte persone perchè viviamo in un mondo che basa tutto sulla performance e sull'apparenza. Molto spesso è difficile mettere un confine tra lo sguardo dell'altro su di noi e lo sguardo che rivolgiamo semplicemente a noi stessi. D'altra parte è importante riuscire a riconoscere che, come ogni essere umano, abbiamo dei punti di forza e dei punti di debolezza e che le comunicazioni che gli altri ci fanno hanno molto più a che fare con loro che con noi.
Potrebbe essere utile per lei iniziare un percorso che le permetta di migliorare la sua autostima e vivere appieno le situazioni sociali. Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa De Luca
Potrebbe essere utile per lei iniziare un percorso che le permetta di migliorare la sua autostima e vivere appieno le situazioni sociali. Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa De Luca
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buonasera,
grazie per aver condiviso i suoi pensieri e le sue difficoltà, che dimostrano una grande sensibilità e un desiderio di migliorarsi. Il senso di insicurezza che descrive, insieme alla paura di essere giudicata, sono esperienze comuni a molte persone, soprattutto nei momenti di cambiamento o in situazioni che richiedono di mettersi in gioco, come la ricerca di un nuovo lavoro. Questi sentimenti possono essere amplificati dalla tendenza a confrontarsi con gli altri o dal desiderio di essere accettata, e ciò può creare un circolo vizioso in cui i pensieri negativi aumentano il senso di disagio.
L’autostima, che percepisce come fragile, non dipende solo dal giudizio altrui, ma anche da come lei valuta sé stessa e le sue capacità. Il fatto che stia cercando un nuovo lavoro, nonostante le sue paure, è già un segnale della sua forza e della volontà di migliorare la sua situazione. È importante ricordarsi che nessuno è immune dal sentirsi insicuro, e che queste sensazioni non definiscono il suo valore come persona.
Per uscire da questo circolo vizioso, può essere utile lavorare su alcune strategie: imparare a riconoscere e accettare i suoi pensieri senza lasciarsene sopraffare; dedicarsi ad attività che le diano piacere e la facciano sentire competente; praticare la gratitudine per ciò che già ha e riconoscere i suoi successi, anche piccoli. Avere momenti per sé stessa, in cui rallentare e staccare dalla pressione mentale, è altrettanto essenziale.
La sensazione di cercare conferme dagli altri è naturale, ma è importante bilanciarla con un dialogo interno positivo e costruttivo. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere meglio questi meccanismi e a costruire una base di autostima più solida, indipendente dai giudizi altrui. La sua autenticità non è qualcosa che deve essere "costruito" per piacere agli altri, ma un aspetto da esplorare e valorizzare per sentirsi a proprio agio con sé stessa.
Se desidera, rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti o per aiutarla a identificare un percorso che le permetta di sentirsi più sicura e rilassata. Non è sola in questo cammino, e ogni passo che fa per affrontare queste difficoltà è già un successo.
grazie per aver condiviso i suoi pensieri e le sue difficoltà, che dimostrano una grande sensibilità e un desiderio di migliorarsi. Il senso di insicurezza che descrive, insieme alla paura di essere giudicata, sono esperienze comuni a molte persone, soprattutto nei momenti di cambiamento o in situazioni che richiedono di mettersi in gioco, come la ricerca di un nuovo lavoro. Questi sentimenti possono essere amplificati dalla tendenza a confrontarsi con gli altri o dal desiderio di essere accettata, e ciò può creare un circolo vizioso in cui i pensieri negativi aumentano il senso di disagio.
L’autostima, che percepisce come fragile, non dipende solo dal giudizio altrui, ma anche da come lei valuta sé stessa e le sue capacità. Il fatto che stia cercando un nuovo lavoro, nonostante le sue paure, è già un segnale della sua forza e della volontà di migliorare la sua situazione. È importante ricordarsi che nessuno è immune dal sentirsi insicuro, e che queste sensazioni non definiscono il suo valore come persona.
Per uscire da questo circolo vizioso, può essere utile lavorare su alcune strategie: imparare a riconoscere e accettare i suoi pensieri senza lasciarsene sopraffare; dedicarsi ad attività che le diano piacere e la facciano sentire competente; praticare la gratitudine per ciò che già ha e riconoscere i suoi successi, anche piccoli. Avere momenti per sé stessa, in cui rallentare e staccare dalla pressione mentale, è altrettanto essenziale.
La sensazione di cercare conferme dagli altri è naturale, ma è importante bilanciarla con un dialogo interno positivo e costruttivo. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere meglio questi meccanismi e a costruire una base di autostima più solida, indipendente dai giudizi altrui. La sua autenticità non è qualcosa che deve essere "costruito" per piacere agli altri, ma un aspetto da esplorare e valorizzare per sentirsi a proprio agio con sé stessa.
Se desidera, rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti o per aiutarla a identificare un percorso che le permetta di sentirsi più sicura e rilassata. Non è sola in questo cammino, e ogni passo che fa per affrontare queste difficoltà è già un successo.
Buonasera,
la ringrazio per la sua condivisone, spesso credere di trasmettere le proprie paure e i propri pensieri, ha a che fare con un meccanismo difensivo che il nostro inconscio mette in atto denominato: "proiezione", proiettiamo negli altri ciò che sentiamo e pensiamo di noi stessi, e perciò in realtà siamo noi a giudicarci e a pensar male di noi.
Per lavorare sulla propria autostima è necessario iniziare un percorso esplorativo dentro di sé, e per far si che gli altri riconoscano il nostro valore è fondamentale che siamo noi in primis a conoscerlo e riconoscerlo.
La terapia può essere un percorso utile per esplorare questi temi in profondità, aiutandoti a sviluppare una maggiore autocomprensione e accettazione di te stessa.
Un caro saluto,
Sofia Mameli
Psicologa, psicoterapeuta
la ringrazio per la sua condivisone, spesso credere di trasmettere le proprie paure e i propri pensieri, ha a che fare con un meccanismo difensivo che il nostro inconscio mette in atto denominato: "proiezione", proiettiamo negli altri ciò che sentiamo e pensiamo di noi stessi, e perciò in realtà siamo noi a giudicarci e a pensar male di noi.
Per lavorare sulla propria autostima è necessario iniziare un percorso esplorativo dentro di sé, e per far si che gli altri riconoscano il nostro valore è fondamentale che siamo noi in primis a conoscerlo e riconoscerlo.
La terapia può essere un percorso utile per esplorare questi temi in profondità, aiutandoti a sviluppare una maggiore autocomprensione e accettazione di te stessa.
Un caro saluto,
Sofia Mameli
Psicologa, psicoterapeuta
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso questo suo stato attuale. Indubbiamente non deve essere facile vivere questa condizione e cercare di mettere da parte i pensieri che le occupano la mente in questo momento. Pensi alla possibilità di affrontare queste questioni in terapia, vedrà che potrà trovarne giovamento!
Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti e/o per un eventuale colloquio psicologico.
Le auguro di stare bene!
Dott.ssa Daniela Ammendola
Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti e/o per un eventuale colloquio psicologico.
Le auguro di stare bene!
Dott.ssa Daniela Ammendola
Buonasera,
Capisco quanto possa essere difficile convivere con questi pensieri e con il peso delle emozioni che descrive. La sensazione di sentirsi "bloccati" da una mancanza di autostima e da un vortice di pensieri negativi può essere molto opprimente, soprattutto in un momento delicato come la ricerca di un nuovo lavoro. È importante sapere che ciò che prova è comune e che esistono strumenti per affrontarlo.
Innanzitutto, il fatto che lei sia consapevole di questi meccanismi è già un primo passo fondamentale. Spesso, i pensieri negativi e il timore del giudizio degli altri ci portano a costruire convinzioni su noi stessi che non sono necessariamente reali. Questo "circolo vizioso" può essere spezzato lavorando su come interpreta le situazioni e su come gestisce le sue emozioni.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio queste dinamiche e a costruire una visione di sé più serena e positiva. Inoltre, imparare tecniche di rilassamento, come la mindfulness o il training autogeno, potrebbe offrirle sollievo immediato per calmare la mente e ridurre la pressione emotiva.
Non è una debolezza cercare supporto esterno, anzi: il desiderio di trovare una guida è un segnale di forza e determinazione. Se vuole davvero "uscirne," come dice, questo percorso potrebbe aiutarla a riscoprire il suo valore, indipendentemente dal giudizio altrui, e a trovare quel senso di equilibrio e serenità che sta cercando.
Un caro saluto,
Dott. Nasti
Capisco quanto possa essere difficile convivere con questi pensieri e con il peso delle emozioni che descrive. La sensazione di sentirsi "bloccati" da una mancanza di autostima e da un vortice di pensieri negativi può essere molto opprimente, soprattutto in un momento delicato come la ricerca di un nuovo lavoro. È importante sapere che ciò che prova è comune e che esistono strumenti per affrontarlo.
Innanzitutto, il fatto che lei sia consapevole di questi meccanismi è già un primo passo fondamentale. Spesso, i pensieri negativi e il timore del giudizio degli altri ci portano a costruire convinzioni su noi stessi che non sono necessariamente reali. Questo "circolo vizioso" può essere spezzato lavorando su come interpreta le situazioni e su come gestisce le sue emozioni.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio queste dinamiche e a costruire una visione di sé più serena e positiva. Inoltre, imparare tecniche di rilassamento, come la mindfulness o il training autogeno, potrebbe offrirle sollievo immediato per calmare la mente e ridurre la pressione emotiva.
Non è una debolezza cercare supporto esterno, anzi: il desiderio di trovare una guida è un segnale di forza e determinazione. Se vuole davvero "uscirne," come dice, questo percorso potrebbe aiutarla a riscoprire il suo valore, indipendentemente dal giudizio altrui, e a trovare quel senso di equilibrio e serenità che sta cercando.
Un caro saluto,
Dott. Nasti
Buongiorno! Le sue righe hanno suscitato in me una "valanga" di emozioni. Tristezza, solitudine, rabbia, paura. Ho l'impressione che parli di qualcosa che l'accompagna da sempre, qualcosa di radicato, viscerale, antico. Immagino sia sempre stato difficile sentire che l'altro possa essere genuinamente interessato a lei. Capisco bene la fatica che affronta ogni giorno per non essere fagicitata dal timore del giudizio altrui, dalla paura di non essere degna di amore, dalla sensazione di non valere abbastanza. Credo abbia fatto e faccia ancora tutto quello che può per "resistere", per "sopravvivere", pagando però un prezzo altissimo in termini di genuinità e spontaneità. Forse, questa crisi le suggerisce che è arrivato il "tempo di prendersi tempo". Chissà che non possa aiutarla trovare una persona dotata degli strumenti necessari ad offrirle un'esperienza relazionale nuova e diversa in cui potersi sentire riconosciuta e riconoscersi, in cui potersi specchiare e prendere contatto con tutti gli aspetti di sé, quelli belli e quelli meno belli. Qualcuno che sia al suo fianco mentre legge e restituisce senso e valore al suo libro più intimo e personale. In bocca al lupo
Buongiorno,
sta affrontando sfide nella vita che la mettono in difficoltà, mi sembra di capire. I pensieri e i vissuti che ha meritano uno spazio maggiore dove esprimersi ed emergere, potendo così maneggiarli e capire che significato hanno per lei. Ha mai pensato di iniziare una terapia? Può essere il momento giusto.
sta affrontando sfide nella vita che la mettono in difficoltà, mi sembra di capire. I pensieri e i vissuti che ha meritano uno spazio maggiore dove esprimersi ed emergere, potendo così maneggiarli e capire che significato hanno per lei. Ha mai pensato di iniziare una terapia? Può essere il momento giusto.
bupngiorno. Potrebbe essere che c'è qualcosa che la turba di cui lei non è consapevole. Potrebbe essere utile chiedere un consulto psicologico e discutere quindi di questi stati d 'animo che la opprimono.Se vuole posso essere disponibile ad un consulto on line.
Emerge molta sofferenza dalla sua descrizione e forse, se ha scritto proprio qui, anche la consapevolezza che necessita di un aiuto per poterne uscire. Non è per niente facile mettersi in gioco e rovistare nella propria vita, aprire degli scatoloni che si tenevano chiusi da tempo, a volte però, è necessario per poter sperare in un futuro sgombro dai fantasmi del passato. le auguro di iniziare presto un percorso tutto suo
Buonasera,
Grazie per aver condiviso il suo vissuto. Quello che descrive è un circolo comune tra autosvalutazione, paura del giudizio e difficoltà a rilassarsi. Il fatto che sia consapevole è un primo passo importante. L’autostima non deve dipendere solo dagli altri: può iniziare identificando piccoli successi quotidiani e apprezzando i suoi punti di forza.
La terapia interazionista potrebbe essere particolarmente utile: questo approccio non si concentra su etichette diagnostiche ma sul significato dei suoi vissuti, aiutandola a scoprire come i pensieri ricorrenti e le relazioni influenzano il suo stato d’animo.
Anche tecniche come la mindfulness o attività che le piacciono possono alleviare il peso dei pensieri, aiutandola a ritrovare equilibrio. Cercare supporto è una scelta coraggiosa e il primo passo per costruire una relazione più serena con sé stessa.
Un caro saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Grazie per aver condiviso il suo vissuto. Quello che descrive è un circolo comune tra autosvalutazione, paura del giudizio e difficoltà a rilassarsi. Il fatto che sia consapevole è un primo passo importante. L’autostima non deve dipendere solo dagli altri: può iniziare identificando piccoli successi quotidiani e apprezzando i suoi punti di forza.
La terapia interazionista potrebbe essere particolarmente utile: questo approccio non si concentra su etichette diagnostiche ma sul significato dei suoi vissuti, aiutandola a scoprire come i pensieri ricorrenti e le relazioni influenzano il suo stato d’animo.
Anche tecniche come la mindfulness o attività che le piacciono possono alleviare il peso dei pensieri, aiutandola a ritrovare equilibrio. Cercare supporto è una scelta coraggiosa e il primo passo per costruire una relazione più serena con sé stessa.
Un caro saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Ciao, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e il tuo sentire. Mi spiace sentire quanto stai soffrendo e quanto ti sembri difficile trovare una via d'uscita. Quello che stai vivendo è davvero pesante, e comprendendo il desiderio di sentirti accettata per quella che sei, senza dover fingere.
Prima di tutto, è importante ricordare che le emozioni che provi, sebbene dolorose, siano valide e comuni a molte persone. Quello che descrivi sembra essere un mix di ansia sociale e bassa autostima, che ti fa sentire come se non riuscissi a essere te stessa, né a ricevere il riconoscimento che cerchi. Ma hai già fatto un primo passo importante: riconoscere la difficoltà e desiderare di stare meglio.
L'autostima è data sia dal rispecchiamento positivo degli altri, e da una connessione profonda con te stessa, anche se a volte può sembrare difficile. Potresti provare a lavorare, a piccoli passi per migliorare la tua serenità e per accettarti anche nei momenti di incertezza. Ogni passo che fai, anche solo nel riconoscere il tuo valore al di là delle apparenze, ti aiuta a costruire autostima e fiducia in te stessa.
Forse, parlare con una terapeuta potrebbe darti lo spazio per esplorare questi sentimenti e trovare insieme delle strategie per gestire l'ansia e il giudizio che temi.
Ricorda, non sei sola in questo cammino, e non sei un fallimento, stai cercando di fare qualcosa di positivo per te stessa e meriti tutto il supporto di cui hai bisogno per arrivare dove desideri. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Prima di tutto, è importante ricordare che le emozioni che provi, sebbene dolorose, siano valide e comuni a molte persone. Quello che descrivi sembra essere un mix di ansia sociale e bassa autostima, che ti fa sentire come se non riuscissi a essere te stessa, né a ricevere il riconoscimento che cerchi. Ma hai già fatto un primo passo importante: riconoscere la difficoltà e desiderare di stare meglio.
L'autostima è data sia dal rispecchiamento positivo degli altri, e da una connessione profonda con te stessa, anche se a volte può sembrare difficile. Potresti provare a lavorare, a piccoli passi per migliorare la tua serenità e per accettarti anche nei momenti di incertezza. Ogni passo che fai, anche solo nel riconoscere il tuo valore al di là delle apparenze, ti aiuta a costruire autostima e fiducia in te stessa.
Forse, parlare con una terapeuta potrebbe darti lo spazio per esplorare questi sentimenti e trovare insieme delle strategie per gestire l'ansia e il giudizio che temi.
Ricorda, non sei sola in questo cammino, e non sei un fallimento, stai cercando di fare qualcosa di positivo per te stessa e meriti tutto il supporto di cui hai bisogno per arrivare dove desideri. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Quello che descrivi è comune quando si ha un’autostima fragile: un costante dialogo interiore critico e il timore del giudizio esterno. È importante lavorare su due aspetti: imparare a osservare i tuoi pensieri senza giudicarli (per esempio con tecniche di mindfulness) e sostituire il bisogno di approvazione esterna con un dialogo interno più incoraggiante.
La psicoterapia breve strategica può aiutarti a spezzare questo circolo vizioso di pensieri negativi e a costruire una base più solida per sentirti più serena e autentica, anche in situazioni di confronto come i colloqui di lavoro. Con il supporto giusto, puoi ritrovare la fiducia in te stessa e vivere con maggiore leggerezza.
Buongiorno, dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia. L'autostima è uno dei nuclei più profondi ed importanti che abbiamo, nel senso che influenza a cascata la nostra personalità, emozioni, sensazioni, comportamenti, ecc. Diventa difficile pensare di poterla aggiustare seguendo qualche consiglio. Una delle caratteristiche è ad esempio che non dipende dall'esterno, anche se lei trovasse una persona che la possa rassicurare, questa sensazione non durerebbe.
Buona sera, in quello che descrivi sembra ci siano diversi vissuti interiori molti dei quali ancora non ben definiti e riconosciuti con chiarezza. Quando viviamo tante emozioni contrastanti e pensieri negativi, la mente può sentirsi sopraffatta e il nostro valore e la nostra autostima possono essere messi in discussione. È normale, in periodi come questo, sentirsi come se non ci fosse via d'uscita o che nessuno possa davvero comprendere come ci sentiamo. Tuttavia, è fondamentale ricordare che questi pensieri, anche se dolorosi e ingombranti, non sono la verità assoluta su chi sei come persona. Sei molto di più che questi disagi che riporti e che ti fanno stare male.
La vera sfida, per essere e sentirsi, come dici tu, autentici, è cercare di vivere in modo che i nostri pensieri e azioni riflettano ciò che siamo davvero, senza cercare costantemente approvazione esterna. Bisogna imparare a fidarsi di se stessi e accettarsi, anche nelle proprie imperfezioni.
Il bisogno di sentirsi apprezzati e compresi dagli altri, è universale. E’ qualcosa che chiede accoglimento e cittadinanza sin da quando nasciamo. Solo se c’è qualcuno (la figura di riferimento) che ci contiene e ci rimanda un’immagine positiva possiamo costruire un senso del Sé stabile e auto efficace. Tornare indietro, guardare al passato relazionale per comprendere, ri-definire, significare consentirebbe di andare avanti con maggiori consapevolezze
Le tue amiche ti vogliono bene, ma il lavoro interiore per migliorare l’autostima richiede anche tempo e pazienza. Non è facile, ma è possibile. Puoi provare a scrivere i tuoi pensieri e sentimenti su carta, per dar loro forma e allontanarti dal peso mentale. Un’altra opzione potrebbe essere rivolgerti a uno psicoterapeuta che possa aiutarti a comprendere meglio te stessa e affrontare le difficoltà che stai vivendo.
Infine, ricordati che tutti attraversano momenti difficili, e non sei da sola. Il fatto che tu stia cercando una soluzione e che tu voglia migliorare è un segno di forza, non di debolezza. Ogni passo che fai, anche piccolo, è un progresso. Sei molto più forte di quanto pensi. Non è facile, ma con il tempo e l’autoconsapevolezza, le cose possono migliorare
La vera sfida, per essere e sentirsi, come dici tu, autentici, è cercare di vivere in modo che i nostri pensieri e azioni riflettano ciò che siamo davvero, senza cercare costantemente approvazione esterna. Bisogna imparare a fidarsi di se stessi e accettarsi, anche nelle proprie imperfezioni.
Il bisogno di sentirsi apprezzati e compresi dagli altri, è universale. E’ qualcosa che chiede accoglimento e cittadinanza sin da quando nasciamo. Solo se c’è qualcuno (la figura di riferimento) che ci contiene e ci rimanda un’immagine positiva possiamo costruire un senso del Sé stabile e auto efficace. Tornare indietro, guardare al passato relazionale per comprendere, ri-definire, significare consentirebbe di andare avanti con maggiori consapevolezze
Le tue amiche ti vogliono bene, ma il lavoro interiore per migliorare l’autostima richiede anche tempo e pazienza. Non è facile, ma è possibile. Puoi provare a scrivere i tuoi pensieri e sentimenti su carta, per dar loro forma e allontanarti dal peso mentale. Un’altra opzione potrebbe essere rivolgerti a uno psicoterapeuta che possa aiutarti a comprendere meglio te stessa e affrontare le difficoltà che stai vivendo.
Infine, ricordati che tutti attraversano momenti difficili, e non sei da sola. Il fatto che tu stia cercando una soluzione e che tu voglia migliorare è un segno di forza, non di debolezza. Ogni passo che fai, anche piccolo, è un progresso. Sei molto più forte di quanto pensi. Non è facile, ma con il tempo e l’autoconsapevolezza, le cose possono migliorare
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto. Capisco quanto possa essere doloroso e frustrante sentirsi intrappolati in un circolo vizioso di pensieri e emozioni negative che le impediscono di vivere serenamente. Il suo desiderio di trovare una via d'uscita è legittimo e importante.
Riguardo alla sua scelta professionale, è comprensibile che la preoccupazione di mostrarsi falsa per farsi accettare possa creare un conflitto interno, ma la sua autostima non dipende dall'approvazione degli altri, sebbene le relazioni interpersonali siano importanti. Il primo passo potrebbe essere esplorare come le sue emozioni e pensieri si intrecciano con le sue esperienze passate, per comprendere come questi schemi si siano consolidati nel tempo. Lavorare sulla consapevolezza e sul riconoscimento dei propri valori personali potrebbe aiutarla a sentirsi più autentica e meno dipendente dal giudizio altrui.
Con il giusto supporto potrà sicuramente intraprendere un percorso di crescita che le permetta di gestire meglio l’ansia e di vivere con maggiore fiducia in sé stessa. Se lo desidera, potremmo esplorare insieme le strategie per affrontare questi pensieri e trovare modi per rallentare il flusso di angoscia che descrive.
Dott. Casciano Emanuel
Riguardo alla sua scelta professionale, è comprensibile che la preoccupazione di mostrarsi falsa per farsi accettare possa creare un conflitto interno, ma la sua autostima non dipende dall'approvazione degli altri, sebbene le relazioni interpersonali siano importanti. Il primo passo potrebbe essere esplorare come le sue emozioni e pensieri si intrecciano con le sue esperienze passate, per comprendere come questi schemi si siano consolidati nel tempo. Lavorare sulla consapevolezza e sul riconoscimento dei propri valori personali potrebbe aiutarla a sentirsi più autentica e meno dipendente dal giudizio altrui.
Con il giusto supporto potrà sicuramente intraprendere un percorso di crescita che le permetta di gestire meglio l’ansia e di vivere con maggiore fiducia in sé stessa. Se lo desidera, potremmo esplorare insieme le strategie per affrontare questi pensieri e trovare modi per rallentare il flusso di angoscia che descrive.
Dott. Casciano Emanuel
Salve, non si é firmata per cui non conosco il suo nome. Mi domando quanti anni ha e da quanto tempo porta dentro cosí tante emozioni e così tanta difficoltà nel gestirle. Parla di autostima e cita molto spesso la paura, la tristezza e la difficoltà nel "rilassarsi". Aveva mai chiesto un aiuto prima, anche solo mandando un messaggio? Sarebbe importante provare a capire come mai accade proprio ora questa sua richiesta. Dice che cerca un nuovo lavoro e forse questo adesso la spaventa ancora di più percependo piú nitidamente il grande blocco, la valanga…non attenda ancora, si fermi un attimo, si consenta di mettere ordine e di trovare le sue risorse per uscire da questo circolo vizioso.
Forse ha giá svolto dei percorsi terapeutici dato che parla di "voi psicologi"; trovi l’ambiente e il contesto giusti in grado di farla sentire davvero accolta e di supportarla nel dare voce e credito a questo suo valore.
Forse ha giá svolto dei percorsi terapeutici dato che parla di "voi psicologi"; trovi l’ambiente e il contesto giusti in grado di farla sentire davvero accolta e di supportarla nel dare voce e credito a questo suo valore.
Salve,
la psicoterapia potrebbe aiutarla sicuramente a stare meglio. Nel caso volesse iniziare un percorso psicologico, non esiti a contattarmi, sono disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
la psicoterapia potrebbe aiutarla sicuramente a stare meglio. Nel caso volesse iniziare un percorso psicologico, non esiti a contattarmi, sono disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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