Buona sera, in seguito a un emorragia cerebrale avvenuta il 9 marzo mia moglie è diventata afasica..

6 risposte
Buona sera, in seguito a un emorragia cerebrale avvenuta il 9 marzo mia moglie è diventata afasica.. dopo un mese di logopedia intensiva presso un centro specializzato di riabilitazione settimana prossima incomincerà delle sedute in un ospedale vicino casa.. lei capisce quello che gli si dice ma fa fatica a riconoscere gli oggetti, e a volte dice frasi di senso compiuto e a volte no. Sta incominciando a leggere piano piano.
Ha 33 anni.. è in una condizione irreversibile? Potrà migliorare con il tempo? Sono consapevole che non avete la sfera di cristallo ma siccome la logopedista fin qui avuta diceva.. piccoli passi ma non ha mai accennato alla reale condizione neanche glielo si chiedeva..
Buona serata
Daniel
Salve, nella mia esperienza ultra trentennale di studio e lavoro con pazienti Afasici, le posso assicurare che ogni anno di terapia sua moglie (vista anche la giovane età non sarà poco ! ) conquisterà sempre qualcosa e andrà sempre avanti. La famiglia dovrà essere istruita sui mezzi comunicativi da attuare al fine di potenziare la riabilitazione. E nonostante il danno sia irreversibile i miglioramenti non mancheranno , mi creda. Un caro saluto Daniela Barberini

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Gentile Daniel, con obbiettivi ben chiari e costanza trattamento diretto ed indiretto (in contesto ecologico), suo moglie potrebbe veramente fare dei passi da gigante. A suo favore va la giovane età e la buona comprensione linguistica. Non mollate e vedrete che la terapia logopedica darà i suoi frutti!
Buonasera,
i primi mesi post emorragia si dice siano quelli più produttivi dal punto di vista linguistico e motorio,ma anche nei mesi e negli anni successivi ci possono essere dei progressi importanti.
La terapia ovviamente deve seguire degli obiettivi emersi da una buona valutazione funzionale logopedica e va ripetuta ogni 3/4 mesi in congiunto con esami strumentali.
La stimolazione quotidiana adeguata,cioè su consiglio del professionista , è’ fondamentale .
Personalmente ho lavorato con persone con una sintomatologia simile o peggiore rispetto a quella di sua moglie a distanza di anni dall’evento scatenante con buoni risultati.
Buonasera,
Vista la giovane età della moglie, i miglioramenti conseguiti e i mesi trascorsi dall' evento non parlerei affatto di condizione irreversibile. Ho trattato diversi pazienti afasici che con impegno costante nel mettere in pratica le attività proposte (in ambiente ecologico) son riusciti a migliorare il decorso clinico anche dopo un anno dall ' insorgenza dell ' ictus.
Nel caso di eventuale condizione irreversibile (anche in malattie neurodegenerative) posso confermare che le terapie logopediche si sono rilevate molto efficaci nel stabilizzare o addirittura recuperare in parte le competenze precedentemente apprese. Non sottovaluti il potere della plasticità cerebrale.
Le consiglio di far proseguire il percorso riabilitativo fidandosi del professionista e collaborando attivamente alle attività che verranno proposte, da svolgere sia in ambiente ospedaliero che nella vita quotidiana.

In caso di dubbi non esiti a porre ulteriori domande
Cordiali saluti
Francesca Nasuti


Buonasera
i primi mesi dopo l'evento si dice siano quelli più produttivi per una ripresa dell'ambito comunicativo, sia in produzione che in comprensione. è importante continuare le stimolazioni logopediche: grazie alla plasticità cerebrale abbiamo la possibilità di agire e implementare le possibilità comunicative. centrale il ruolo della famiglia, nella quale è importante impostare in maniera costante le strategie comunicative consigliate dai professionisti che vi hanno in carico.
Salve Daniel,
la situazione che descrive è comprensibilmente delicata e porta con sé molte incertezze. È positivo che sua moglie abbia già iniziato un percorso riabilitativo logopedico e che stia facendo progressi, sebbene graduali. La difficoltà che ha nel riconoscere gli oggetti e nel produrre frasi di senso compiuto, alternata a momenti di miglior comunicazione, è una caratteristica comune nelle persone che stanno recuperando da un'afasia.
Come logopedista, posso dirle che il recupero da un'emorragia cerebrale, specialmente nei soggetti più giovani come sua moglie, può continuare per mesi o persino anni. Il cervello ha una grande capacità di riorganizzarsi e compensare le funzioni perse, un processo noto come neuroplasticità. Questo significa che, con una riabilitazione costante e mirata, ci sono buone probabilità di vedere ulteriori miglioramenti, anche se questi spesso avvengono gradualmente.
Per quanto riguarda la natura "irreversibile" della condizione, è difficile dare una risposta definitiva. Ogni caso di afasia è unico, e il recupero dipende da diversi fattori, tra cui l'estensione e la localizzazione del danno cerebrale, la rapidità con cui è stata iniziata la riabilitazione, e l’impegno nel continuare gli esercizi. Sebbene non sia possibile prevedere con esattezza l'entità del recupero, molti pazienti vedono miglioramenti significativi nel tempo, specialmente se continuano a ricevere una terapia logopedica regolare.
È comprensibile desiderare delle risposte più precise, ma purtroppo, come lei ha detto, non abbiamo la "sfera di cristallo". Tuttavia, ciò che posso consigliarle è di mantenere la fiducia nel processo riabilitativo e di discutere apertamente con il logopedista che seguirà sua moglie d'ora in avanti. Se ha domande specifiche o desidera maggiori informazioni sulla condizione di sua moglie, le suggerisco di parlarne con il team medico che la segue, poiché ogni fase del recupero può fornire nuovi spunti sulla sua evoluzione.

Cordiali saluti.

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