Buona sera ho scritto già un pó di richieste, sto trovandomi a vivere un periodo di ricaduta emotiva

18 risposte
Buona sera ho scritto già un pó di richieste, sto trovandomi a vivere un periodo di ricaduta emotiva stavo abbastanza bene 2 settimane fa. Adesso sono sempre in tensione, ho la fronte aggrottata, mi sento sola anche se vado da una psicologa ma sinceramente sento solitudine, non so quanto mi capisce ha un metodo esperienziale ma non mi ci ritrovo per vincere le paure. Poi ho da poco conosciuto un ragazzo e ci stiamo frequentando e queste paure escono più forti. Tanto da rimanerne atterrita. Prendo dei psicofarmaci ma insomma non è che facciano proprio. Potreste darmi qualche consiglio?
Buon pomeriggio, sarebbe utile conoscere la terapia che prende, a che dosaggio e da quanto tempo, per capire se effettivamente sia inefficace o necessiti di alcune modifiche, da valutare chiaramente insieme al suo specialista. Sicuramente il percorso psicoterapico può darle una mano importante. Tuttavia, anche il trattamento psicofarmacologico può esserle di supporto nella situazione attuale, per cui nuovamente le consiglio una visita specialistica per valutare quanto scritto sopra.

Cordialmente

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Buonasera, mi sembra davvero allarmata. A volte ci sentiamo così angosciati che facciamo fatica ad allineare i pensieri e dargli una forma comprensibile. Ho letto, tuttavia, che è in corso un percorso con una collega, parlare in seduta del modo in cui si sente, con una persona che conosce qualche dettaglio in più sulla sua storia potrebbe essere di aiuto. Ascolti se stessa nel modo in cui è in relazione con la collega e provi a lavorare su quello che emerge.
Il modo in cui state insieme in seduta e l'orientamento teorico sono aspetti importanti di cui tenere conto e su cui riflettere rispetto a quanto si sente a suo agio in quella modalità per poter affidarsi. Approfondisca la questione e solo successivamente si interroghi sulla possibilità di ricercare altrove le risposte.
Buonasera mi dispiace per la situazione che vive. Credo sia importante poter parlare con con la psicologa con cui attualmente sta facendo un percorso per condividere con lei come si sente e le difficoltà che vive in modo da poterle approfondire nello specifico e condividere i suoi bisogni.
Le auguro il meglio cordiali saluti Dott.ssa Valentina Biddau
Buonasera, mi dispiace per il periodo complicato che sta vivendo. Ritengo possa essere funzionale parlare apertamente dei suoi vissuti e delle sue sensazioni con la terapeuta che la sta seguendo in modo da circoscrivere i suoi bisogni.
Dott.ssa Nardi Francesca
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
la mia indicazione è quella di affidarsi agli specialisti che la seguono. La psicoterapia richiede del tempo prima di dare i suoi frutti, ma soprattutto necessità della fiducia da parte del paziente nei confronti dello specialista da cui è seguito.
Cordialmente
Dott. Diego Ferrara
Cara utente, grazie per aver condiviso in questo gruppo la sua storia. Il suggerimento che mi sento di darle è di aprirsi sincereamente con la collega che la sta seguendo ed esprimerle ciò che davvero sente senza alcun timore. Riuscire a creare una buona alleanza terapeutica basata sulla lealtà è già un buon passo verso la risoluzione del disagio che vive.
Buon proseguimento.
Gentile utente, cosa è successo due settimane fa, tanto da scompensarla ulteriormente? Tensione e senso di solitudine, come e quando si manifestano? Comprendere gli accadimenti di vita e il relativo impatto che hanno su di noi è fondamentale per mettere a fuoco la problematica e valutare il possibile percorso di cura.
Gli effetti di una terapia psicofarmacologica possono richiedere del tempo, ma se la stessa e il percorso di psicoterapia che sta seguendo non le stanno apportando alcun beneficio, le suggerisco anzitutto di parlarne con chi la segue ed eventualmente scegliere di rivolgersi ad altri professionisti, che rispondano alle sue esigenze. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente, il percorso per ritrovare il proprio benessere psicologico è fatto di alti e bassi. Avere qualche momento di fatica a seguito di settimane positive, può accadere come accade in ogni momento delle vita. Accolga questi giorni faticosi, si chieda cosa la sta attivando (la relazione? altre preoccupazioni?). Condivida tali vissuti con la sua terapeuta, potrebbe anche condividere con lei i suoi dubbi rispetto all'apoccio proposto e ciò che state facendo assieme in terapia. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, è fisiologico avere alti e bassi, non possiamo stare sempre up o down. Poi certo è auspicabile un equilibrio. Sento insicurezza su tutto dalle sue parole. Provi a chiarire i suoi dubbi con tutte le figure che la seguono. le servirà anche per sentire di gestire la sua vita. Certo, frequentare il ragazzo attiva le sue paure, ma anche questo fa parte del "gioco" dell'amore, lo viva a misura sua. Cordiali saluti dott.Silvia Ragni
Salve, è normale vivere momenti di ricaduta, specialmente in periodi di cambiamento, come l'inizio di una nuova relazione. La solitudine che sente, anche in terapia, può essere difficile da affrontare. Le suggerirei di parlarne apertamente con la sua psicologa; la comunicazione è fondamentale per costruire una relazione terapeutica efficace.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, è importante il confronto aperto con lo specialista che li ha prescritti.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Diana Sala
Buongiorno. Potrebbe essere utile contestualizzare l'insorgere di questo momento di difficoltà per poi aprire una direzione: cosa succede in questo momento? Come mai questa tensione? Cosa muove la nuova frequentazione? Quali parti di me e modi di essere sono in gioco? A cosa si riferisce la solitudine che avverto? E' una sensazione che mi appartiene un pò da sempre o si manifesta da poco? E' normale sentirsi in empasse in un percorso terapeutico e le ragioni posso essere molte: parlarne con la terapeuta potrebbe essere utile per chiarire quali aspetti e modalità relazionali sono in gioco e per ritrovare benessere all'interno della relazione terapeutica.
Buongiorno, non chiarisce bene quali siano le sue paure, (nell'inizio di una nuova storia possono essere molte e diversissime), da quanto tempo fa sedute con questa psicologa, se riceve delle prescrizioni da attuare nella vita quotidiana, quanto era durato il periodo in cui "stava abbastanza bene" e cosa faceva di diverso allora, cosa è cambiato da quando c'è stata la ricaduta, ecc. ecc. Le devo anche dire francamente che delle ricadute sono normali e quasi inevitabili nel percorso, l'importante è che però il trend sia di crescita, di risalita, di miglioramento. Neppure possiamo sapere (e questo qui è inevitabile, è giusto non poterlo aggiungere) quanti e quali farmaci prende, e da quanto tempo. Alcuni hanno bisogno di un qualche settimana per avere degli effetti. E d'altra parte ci sono anche degli effetti collaterali. Mi scriva. Avrei bisogno di saperne e di capirne di più per dare un parere più oculato.
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Buongiorno.

È importante riconoscere che, nei percorsi di crescita personale e di gestione dell'ansia, possono esserci dei momenti di ricaduta, e questo non significa che il progresso fatto finora sia vano o che non ci saranno miglioramenti.

La solitudine che descrive, nonostante vada da una psicologa, potrebbe essere un indicatore che il tipo di approccio utilizzato non sia quello più adatto a lei. Il metodo esperienziale può funzionare per molte persone, ma è fondamentale che il percorso terapeutico la faccia sentire compresa e supportata in modo efficace. Potrebbe essere utile discutere apertamente con la sua terapeuta delle difficoltà che sta riscontrando nel sentirsi capita e del fatto che il metodo utilizzato non risponde alle sue esigenze attuali. Se non si sente ascoltata o in sintonia, potrebbe valutare di cambiare terapeuta e provare un approccio diverso, come la terapia psicodinamica o la terapia cognitivo-comportamentale, che potrebbe aiutarla meglio a lavorare sulle paure che si manifestano in modo così intenso.

Le paure che emergono più forti ora che ha conosciuto un nuovo ragazzo sono comprensibili. Entrare in una nuova relazione può risvegliare molte insicurezze e paure legate alla vulnerabilità, all'intimità e alla possibilità di essere feriti. Queste emozioni possono far riaffiorare ansie che magari erano rimaste latenti. È importante prendersi il tempo necessario per capire da dove nascono queste paure, senza giudicarsi, ma cercando di esplorarle con curiosità e compassione. Anche solo condividere con il suo nuovo compagno come si sente, in modo graduale e in base a quanto si sente a suo agio, potrebbe aiutarla a ridurre il peso emotivo che sta portando.

L'uso dei farmaci può essere di supporto, ma spesso non è sufficiente da solo. È il lavoro combinato tra terapia, eventualmente farmaci, e pratiche di autocura quotidiana che può fare la differenza. Potrebbe essere utile aggiungere delle attività che la aiutano a scaricare la tensione, come la meditazione, la respirazione profonda, l'esercizio fisico o attività creative che trova piacevoli. Queste possono aiutarla a ridurre il livello generale di tensione e a sentirsi più in controllo.

Infine, ricordi che è normale e umano avere dei momenti di ricaduta, e non deve vederli come un fallimento, ma piuttosto come parte del percorso. Ogni passo che fa, anche quelli che sembrano piccoli, la stanno portando verso una maggiore consapevolezza e, col tempo, verso il benessere che merita.

Le auguro di trovare il sostegno di cui ha bisogno e di continuare a prendersi cura di sé con gentilezza e pazienza.
D.ssa Raileanu
Buonasera,

grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo. Capisco quanto possa essere difficile affrontare una fase di ricaduta emotiva, soprattutto quando ti sentivi meglio fino a poco tempo fa. A volte, situazioni nuove, come l’inizio di una relazione, possono far emergere paure e insicurezze più intense, ed è assolutamente normale sentirsi sopraffatti.

Hai menzionato che ti stai seguendo con una psicologa, ma che ti senti ancora sola e fai fatica a risuonare con il metodo esperienziale che utilizza. È importante che tu ti senta compresa e a tuo agio nel percorso terapeutico. Se non ti senti in sintonia con l’approccio, potrebbe essere utile parlarne apertamente con la tua terapeuta. In terapia, il rapporto di fiducia è fondamentale e, a volte, modificare il metodo o esplorare insieme nuove modalità di lavoro può fare la differenza. Esprimi il tuo bisogno di sentirti più capita, potrebbe aiutarvi a trovare un punto d’incontro più efficace per affrontare le tue paure.
Salve, la sua ricaduta in concomitanza della nuova relazione può raccontare alcune aspetti di lei.
Non conoscendo la natura precisa delle terapie farmacologiche che sta assumendo la rimando al medico che le ha prescritte.
La invito ad affrontare il tema del terrore che prova con la sua terapeuta. Ne potrebbe scaturire una evoluzione interessante per la sua terapia e la sua crescita personale.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, difficile aiutarla con così pochi elementi, tuttavia le ricadute mi fanno pensare che ci sia del situazioni peculiari che arrivano determinati scompensi emotivi. Credo dovrebbe affrontare ora, che sta vivendo di nuovo questa ricaduta, il suo vissuto con uno specialista. Cordialmente giada di veroli
Buonasera, mi spiace per la sua situazione. Cosa non le piace dell'approccio della collega? In generale se comunque ne ha già parlato con la sua psicologa di questi suoi vissuti di solitudine può darsi un altro po' di tempo per vedere se la situazione migliora o tentare un confronto con un altro collega. Un caro saluto

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