Buona sera . Egregio Dott.3 mesi fa ho subito un intervento per colicisti. Prima dell'operazione pe
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Buona sera
. Egregio Dott.3 mesi fa ho subito un intervento per colicisti. Prima dell'operazione pensavo di fare una dieta tipo Keto.Immagino che ora non potrei più farlo in quanto credo che questa dieta favorisce l'uso di grassi che non posso senza cistifellea.,Potrebbe per favore darmi qualche indicazione su che tipo di dieta seguire? Mille grazie.
. Egregio Dott.3 mesi fa ho subito un intervento per colicisti. Prima dell'operazione pensavo di fare una dieta tipo Keto.Immagino che ora non potrei più farlo in quanto credo che questa dieta favorisce l'uso di grassi che non posso senza cistifellea.,Potrebbe per favore darmi qualche indicazione su che tipo di dieta seguire? Mille grazie.
Buongiorno
Innanzitutto bisognerebbe sapere per quale motivo voleva seguire una dieta chetogenica: calo ponderale, emicrania ecc., in generale un modello mediterraneo è sempre consigliato: proporzione tra carboidrati, proteine e grassi. Quindi olio extravergine di oliva nelle giuste quantità, cotture semplici come vapore, griglia o cartoccio. Evitare insaccati, formaggi grassi e grassi di origine animale
Questi consigli di base, ma il consiglio di rivolgersi ad un dietista
Cordiali saluti
Paola Resasco
Innanzitutto bisognerebbe sapere per quale motivo voleva seguire una dieta chetogenica: calo ponderale, emicrania ecc., in generale un modello mediterraneo è sempre consigliato: proporzione tra carboidrati, proteine e grassi. Quindi olio extravergine di oliva nelle giuste quantità, cotture semplici come vapore, griglia o cartoccio. Evitare insaccati, formaggi grassi e grassi di origine animale
Questi consigli di base, ma il consiglio di rivolgersi ad un dietista
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Paola Resasco
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Salve,
Una dieta di tipologia mediterranea, con alcuni accorgimenti, quindi un'alimentazione che non preveda eccessi o estremi a livello di carichi di macronutrienti da un lato o dall'altro. Le consiglio di affidarsi ad una figura come la mia nella sua zona per poter intraprendere un corretto piano alimentare e di educazione a questa nuova pagina della sua vita.
Cordiali saluti Dr. Riccardo Barioni
Una dieta di tipologia mediterranea, con alcuni accorgimenti, quindi un'alimentazione che non preveda eccessi o estremi a livello di carichi di macronutrienti da un lato o dall'altro. Le consiglio di affidarsi ad una figura come la mia nella sua zona per poter intraprendere un corretto piano alimentare e di educazione a questa nuova pagina della sua vita.
Cordiali saluti Dr. Riccardo Barioni
Buongiorno,
la dieta Mediterranea (patrimonio mondiale immateriale dell'UNESCO), è sempre ottima sia come risposta ai problemi di salute e/o sovrappeso o obesità, sia come elemento di prevenzione per le cosiddette patologie del benessere. Per approfondire può cercare sul sito del Ministero della salute.
Come indicato sul sito dell'UNESCO:
"La Dieta Mediterranea è molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale. È uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo. Mangiare insieme è la base dell’identità culturale e della continuità delle comunità nel bacino Mediterraneo, dove i valori dell’ospitalità, del vicinato, del dialogo interculturale e della creatività, si coniugano con il rispetto del territorio e della biodiversità. In questo senso il patrimonio culturale della dieta mediterranea svolge un ruolo vitale nei riti, nei festival, nelle celebrazioni, negli eventi culturali, riunendo persone di tutte le età e classi sociali. Si tratta di una vita comunitaria che valorizza anche l’artigianato e le vocazioni locali, come la produzione di contenitori per la conservazione e il consumo di cibo, le manifatture artistiche di piatti e bicchieri di ceramica e vetro, l’arte del ricamo e della tessitura. Da secoli le donne giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione delle conoscenze della Dieta Mediterranea in quanto si prendono cura dei famigliari e dei conoscenti preparando sia il cibo quotidiano che quello festivo e tramandano i loro segreti culinari a figli e nipoti, facendo dei banchetti festivi un’autentica celebrazione della vita.
La denominazione Dieta Mediterranea è una etichetta nuova per una tradizione antica. È stata coniata a metà degli anni Settanta dagli scienziati americani Ancel e Margaret Keys per identificare uno stile di vita tradizionale che avevano scoperto e studiato nel Mediterraneo fin dagli anni Cinquanta. Le loro ricerche epidemiologiche sulle malattie cardiovascolari avevano rivelato per la prima volta nella storia della medicina che la longevità delle popolazioni del Meridione italiano, in particolare di Napoli, del Cilento e del resto della Campania, ma anche della Calabria, della Sardegna e delle Marche, si spiegavano con le abitudini alimentari, i costumi sociali, le produzioni locali. A loro avviso serviva però una etichetta di facile comprensione per identificare con semplicità un insieme complesso di pratiche e di tradizioni che meritavano di essere divulgate poiché potevano garantire in qualsiasi parte del mondo elevatissimi standard di salute anche ai ceti meno abbienti. Così i Keys puntarono sull’associazione della parola dieta, dal greco diaìta che significa stile di vita, con il prestigio delle antiche civiltà del Mediterraneo. E hanno fatto centro, perché oggi Dieta Mediterranea è sinonimo di buona salute e creatività gastronomica.
In perfetto equilibrio tra cultura umanistica e scientifica, la Dieta Mediterranea ha contribuito alla costruzione di un'identità che è ormai andata ben oltre i confini territoriali o alimentari. È diventata un modello per affrontare concretamente i prossimi anni, rispondendo alle sfide che gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e la nuova strategia Farm to Fork Europea per la riduzione degli impatti ambientali dell'agroalimentare ci pongono di fronte. In più essa viene da più parti riconosciuta come un vero e proprio sistema per costruire un futuro davvero “informato”, che parte dal locale per agire su scala globale avendo come caposaldo sempre l’educazione e le nuove generazioni.
I grandi cambiamenti sociali e climatici in atto rappresentano una grande sfida per il Mediterraneo e l’interdipendenza tra il cibo e la crisi climatica deve passare attraverso una partecipazione inclusiva ed estesa, in cui abitudini alimentari sostenibili siano accessibili e comprese da tutti.
Nel corso degli anni la rilevanza della Dieta Mediterranea viene testimoniata anche dal sostegno che riceve non solo dall’UNESCO, ma anche dalla FAO e dall’OMS, in quanto strumento per una agricoltura sostenibile ed elemento irrinunciabile per una dieta alimentare che aiuti a prevenire le malattie cardio- cerebrovascolari.
In questo senso la Dieta Mediterranea è una filosofia di vita che nasce dal passato e può traghettarci verso un futuro sano, sostenibile e inclusivo."
Cordiali saluti.
Claudia Lo Conte
la dieta Mediterranea (patrimonio mondiale immateriale dell'UNESCO), è sempre ottima sia come risposta ai problemi di salute e/o sovrappeso o obesità, sia come elemento di prevenzione per le cosiddette patologie del benessere. Per approfondire può cercare sul sito del Ministero della salute.
Come indicato sul sito dell'UNESCO:
"La Dieta Mediterranea è molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale. È uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni concernenti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e soprattutto la condivisione e il consumo di cibo. Mangiare insieme è la base dell’identità culturale e della continuità delle comunità nel bacino Mediterraneo, dove i valori dell’ospitalità, del vicinato, del dialogo interculturale e della creatività, si coniugano con il rispetto del territorio e della biodiversità. In questo senso il patrimonio culturale della dieta mediterranea svolge un ruolo vitale nei riti, nei festival, nelle celebrazioni, negli eventi culturali, riunendo persone di tutte le età e classi sociali. Si tratta di una vita comunitaria che valorizza anche l’artigianato e le vocazioni locali, come la produzione di contenitori per la conservazione e il consumo di cibo, le manifatture artistiche di piatti e bicchieri di ceramica e vetro, l’arte del ricamo e della tessitura. Da secoli le donne giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione delle conoscenze della Dieta Mediterranea in quanto si prendono cura dei famigliari e dei conoscenti preparando sia il cibo quotidiano che quello festivo e tramandano i loro segreti culinari a figli e nipoti, facendo dei banchetti festivi un’autentica celebrazione della vita.
La denominazione Dieta Mediterranea è una etichetta nuova per una tradizione antica. È stata coniata a metà degli anni Settanta dagli scienziati americani Ancel e Margaret Keys per identificare uno stile di vita tradizionale che avevano scoperto e studiato nel Mediterraneo fin dagli anni Cinquanta. Le loro ricerche epidemiologiche sulle malattie cardiovascolari avevano rivelato per la prima volta nella storia della medicina che la longevità delle popolazioni del Meridione italiano, in particolare di Napoli, del Cilento e del resto della Campania, ma anche della Calabria, della Sardegna e delle Marche, si spiegavano con le abitudini alimentari, i costumi sociali, le produzioni locali. A loro avviso serviva però una etichetta di facile comprensione per identificare con semplicità un insieme complesso di pratiche e di tradizioni che meritavano di essere divulgate poiché potevano garantire in qualsiasi parte del mondo elevatissimi standard di salute anche ai ceti meno abbienti. Così i Keys puntarono sull’associazione della parola dieta, dal greco diaìta che significa stile di vita, con il prestigio delle antiche civiltà del Mediterraneo. E hanno fatto centro, perché oggi Dieta Mediterranea è sinonimo di buona salute e creatività gastronomica.
In perfetto equilibrio tra cultura umanistica e scientifica, la Dieta Mediterranea ha contribuito alla costruzione di un'identità che è ormai andata ben oltre i confini territoriali o alimentari. È diventata un modello per affrontare concretamente i prossimi anni, rispondendo alle sfide che gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e la nuova strategia Farm to Fork Europea per la riduzione degli impatti ambientali dell'agroalimentare ci pongono di fronte. In più essa viene da più parti riconosciuta come un vero e proprio sistema per costruire un futuro davvero “informato”, che parte dal locale per agire su scala globale avendo come caposaldo sempre l’educazione e le nuove generazioni.
I grandi cambiamenti sociali e climatici in atto rappresentano una grande sfida per il Mediterraneo e l’interdipendenza tra il cibo e la crisi climatica deve passare attraverso una partecipazione inclusiva ed estesa, in cui abitudini alimentari sostenibili siano accessibili e comprese da tutti.
Nel corso degli anni la rilevanza della Dieta Mediterranea viene testimoniata anche dal sostegno che riceve non solo dall’UNESCO, ma anche dalla FAO e dall’OMS, in quanto strumento per una agricoltura sostenibile ed elemento irrinunciabile per una dieta alimentare che aiuti a prevenire le malattie cardio- cerebrovascolari.
In questo senso la Dieta Mediterranea è una filosofia di vita che nasce dal passato e può traghettarci verso un futuro sano, sostenibile e inclusivo."
Cordiali saluti.
Claudia Lo Conte
Salve, concordo con ciò che hanno detto i colleghi in merito al modello mediterraneo correttamente bilanciato e modellato sulle sue esigenze.
Rimane comunque importante capire il motivo dietro la scelta della dieta chetogenica al fine di ragionare insieme verso la scelta migliore per la sua salute.
Il consiglio è quello di affidarsi ad unə dietista della sua zona per affrontare il tutto nel migliore dei modi.
Cordiali Saluti. Dr.ssa Chiara Lagorio
Rimane comunque importante capire il motivo dietro la scelta della dieta chetogenica al fine di ragionare insieme verso la scelta migliore per la sua salute.
Il consiglio è quello di affidarsi ad unə dietista della sua zona per affrontare il tutto nel migliore dei modi.
Cordiali Saluti. Dr.ssa Chiara Lagorio
Salve,
come qualche collega ha fatto notare la differenza la fa non tanto il tipo di dieta che vuole fare... ma il perchè vuole fare questa dieta.
La chiave fondamentale è questa, il motivo per cui uno vuole fare una dieta più o meno restrittiva. Ovviamente va poi considerato cosa fa e qual'è il suo stile di vita.
Se per esempio mi fa uno stile di vita molto attivo (magari con attività fisica regolare ed un lavoro molto pesante) una ketogenica comunque non sarebbe la soluzione migliore, anzi la gestione dei vari alimenti fra cui i carboidrati e la quota proteica (ed ovviamente anche dei grassi) può farle comunque perdere peso o farle raggiugere l'obiettivo da lei desiderato.
Se invece ha uno stile di vita tranquillo e poco attivo con un lavoro sedentario le dosi dei vari nutrienti andranno modulate e gestite in relazione a quello che uno fa e anche in base ai vari obiettivi
Quindi a prescindere da mediterranea o meno la dieta migliore è quella che si avvicina alle sue esigenze, nel maggior dei punti di vista possibili
Resto disponibile per qualsiasi domanda o chiarimento
Buona giornata
come qualche collega ha fatto notare la differenza la fa non tanto il tipo di dieta che vuole fare... ma il perchè vuole fare questa dieta.
La chiave fondamentale è questa, il motivo per cui uno vuole fare una dieta più o meno restrittiva. Ovviamente va poi considerato cosa fa e qual'è il suo stile di vita.
Se per esempio mi fa uno stile di vita molto attivo (magari con attività fisica regolare ed un lavoro molto pesante) una ketogenica comunque non sarebbe la soluzione migliore, anzi la gestione dei vari alimenti fra cui i carboidrati e la quota proteica (ed ovviamente anche dei grassi) può farle comunque perdere peso o farle raggiugere l'obiettivo da lei desiderato.
Se invece ha uno stile di vita tranquillo e poco attivo con un lavoro sedentario le dosi dei vari nutrienti andranno modulate e gestite in relazione a quello che uno fa e anche in base ai vari obiettivi
Quindi a prescindere da mediterranea o meno la dieta migliore è quella che si avvicina alle sue esigenze, nel maggior dei punti di vista possibili
Resto disponibile per qualsiasi domanda o chiarimento
Buona giornata
Salve, le consiglio in ogni caso di seguire un'alimentazione sana e bilanciata in quanto ad apporto di macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi), personalizzandola in base alle sue necessità attuali quindi ponendo attenzione sicuramente al carico di grassi che non deve essere esagerato nella giornata.
Le consiglio di porre attenzione a grassi da condimento (prediliga l'olio evo in corrette quantità), gli alimenti fritti, gli insaccati e i formaggi.
Le suggerisco infine di consultare privatamente una figura che si occupa dell'elaborazione di un piano alimentare che possa tenere in considerazioni eventuali sue richieste che l'avevano portata a considerare una dieta chetogenica!
a disposizione!
Cordiali saluti
Le consiglio di porre attenzione a grassi da condimento (prediliga l'olio evo in corrette quantità), gli alimenti fritti, gli insaccati e i formaggi.
Le suggerisco infine di consultare privatamente una figura che si occupa dell'elaborazione di un piano alimentare che possa tenere in considerazioni eventuali sue richieste che l'avevano portata a considerare una dieta chetogenica!
a disposizione!
Cordiali saluti
Buonasera, attualmente può tranquillamente seguire una dieta bilanciata con un apporto calorico adeguato in funzione dei suoi obiettivi. Una dieta chetogenica non è migliore di una dieta mediterranea e nel suo caso, un elevato apporto di grassi potrebbe essere meno tollerato. La incoraggio a seguire un'alimentazione più completa e che preveda anche un adeguato apporto di carboidrati. Spero di esserle stato utile.
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