Buona sera, è da un pò di tempo che non trovo più soddisfazione nel vivere. Non ho la forza ne la mo

17 risposte
Buona sera, è da un pò di tempo che non trovo più soddisfazione nel vivere. Non ho la forza ne la motivazione per rendermi attiva durante la giornata. Non ci trovo più un senso, mi sento in balia degli eventi, e niente mi sembra più realizzabile. Vorrei poter essere libera , ma il corpo stesso, questa esistenza me lo impedisce. L'unico momento in cui mi sento meglio è la sera, ma purtroppo il sonno è tormentato. La sera mi addormento guardando documentari sugli animali selvatici, che per me sono l'incarnazione della vita libera e selvaggia, non soggetta a pressioni di tipo culturale, sociale ecc tutte caratteristiche della dimensione umana. Spesso fantastico e penso che non ci penserei due volte a scambiare la mia vita con quella di un animale, specialmente con quella di un gatto o di un lupo, o di un gabbiano. Vorrei essere libera, ma questa esistenza mi schiaccia sotto la morsa di un'insoddisfazione e una rassegnazione perenne. Come posso ritrovare la forza e l'entusiasmo? La speranza... non lo so, sento proprio di aver perso la speranza. Vi chiedo aiuto, grazie.
Balzac diceva che la rinuncia é un suicidio quotidiano. Quindi, per evitare di autocommiserarsi e lamentarsi di questa valle di lacrime, provi oltre che a fantasticare di essere un gatto, anche a comportarsi come un gatto.
Come mi comporterei, come camminerei, come guarderei, cosa farei se fossi libera come un gatto?
Un caro saluto

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Gentile Utente, dal suo racconto emerge la confusione e il disagio che sta vivendo in questo periodo. Ci vorrebbero altre informazioni per avere un quadro più chiaro della situazione, ma in ogni caso le consiglio di contattare un professionista e analizzare la situazione all'interno di uno spazio terapeutico. Un atteggiamento accogliente e non giudicante potrebbero aiutarla a identificare le cause del suo malessere e a trovare le risorse di cui dispone e che ora fa fatica a riconoscere. Resto a disposizione per domande e chiarimenti, Dott.ssa Marina Colangelo
Buonasera gentile utente, dalle sue parole, sembra che lei sia in una fase di stallo, in cui non riesce a trovare soddisfazione nelle attività quotidiane e si sente demotivata. Se si sente sopraffatta e ha difficoltà a gestire la situazione da sola, le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia, un professionista potrà aiutarla a comprendere le cause del suo malessere e a sviluppare strategie per ritrovare la motivazione e la gioia di vivere. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio, sono disponibile anche per terapie online, un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buonasera, lei descrive dettagliatamente cosa sente e prova, ma dice poco di sé. Un percorso psicoterapeutico le permetterebbe di analizzare senza giudizi di merito o altro, ciò che l ha portata all'insoddisfazione profonda e alla mancanza di motivazione che stanno alla base del suo malessere. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, non conoscendo la sua storia, posso solo riconoscere il suo malessere attuale, dove è insoddisfatta, demotivata e senza speranza. Rimanda ad un periodo dove erano presenti la forza e la speranza. Il supporto di uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla ad uscire dalla sofferenza che sta sperimentando. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

 Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,

il malessere di cui parla sembrerebbe l'inizio di una problematica depressiva. Sarebbe opportuno iniziasse un percorso di psicoterapia prima che questi vissuti possano allargarsi a macchia d'olio.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, sono proprio questi i momenti in cui è utile intraprendere un percorso di psicoterapia, anche per trovare il coraggio di seguire le proprie aspirazioni e smettere di provare ad adattarci ad una realtà che non ci soddisfa.
Buongiorno gentile utente.
A volte affrontare un momento di blocco e insoddisfazione in autonomia è più difficile. Potrebbe essere quindi utile richiedere il supporto di un professionista che possa approfondire le tematiche sottese a questo stato di sofferenza così da poterla aiutare a superarlo.
Mi auguro possa trovare il collega più giusto per le sue esigenze.
Un caro saluto.
Veronica Vanerio
Buon pomeriggio, dalle sue parole e' chiara e tangibile la sofferenza che prova in questo periodo della sua vita. Il desiderio di essere un animale selvatico, mi fa pensare a quanto invece lei non si senta libera nella sua vita attuale, ma schiacciata, oppressa. Quali sono le condizioni che vive per cui si sente senza alternative ? Da quanto tempo si sente così? Dove ha imparato a subire le pressioni interne ed esterne? Credo che un percorso di terapia possa darle degli strumenti utili a comprendere e risolvere le sue difficoltà.
Un caro saluto
La risposta è nelle sue affermazioni. Immagini ad occhi chiusi di essere un animale. Che animale vede? Come è fatto? Ogni giorno, mentre è alle prese con il suo disagio, si chieda "Cosa farebbe adesso quell'animale?" Poi agisca! Senza azione siamo preda dei nostri pensieri, il più delle volte ridondanti ed inefficaci nell'aiutare il nostro benessere. Faccia quello che farebbe il suo animale. I pellerossa parlavano dell'animale TOTEM. Buona Vita
Buongiorno. Ho percepito un senso di oppressione e costrizione nelle sue parole. La mia domanda è: percepisce un senso di vuoto, apatia durante le sue giornate? Come se non riuscisse né ad "attaccare", né a "fuggire"? In tal caso, l'alternativa di sentirsi in trappola puó essere la disconnessione da sé ricercando i suoi bisogni di esplorazione paragonandoli a animali selvaggi, liberi. Da quanto prova questo disagio? Sono domande fondamentali per capire come aiutarla e per aiutare se stessa a riconnettersi col proprio corpo e la propria mente, ritrovando l'energia e il senso di agency e libertà che mi pare si sia perso in lei. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia anche per ritrovare un senso senso di connessione e consapevolezza.
Sono disponibile a riguardo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Buongiorno, mi suona come un circolo vizioso: tanto più lei rifiuta sé stessa tanto più rifiuta questa vita, e questo a sua volta le fa desiderare di essere diversa da ciò che è. Mi duole farle sapere che non troverà la sua libertà divenendo altro da sé, ma accettando liberamente ciò che è, con tutti i suoi mali e tutti i suoi dolori. La libertà non ha forme e non ha corpi. Un gatto finisce sotto l'auto e muore, era libero un attimo prima, dopo è solo un gatto morto. Allo stesso modo di come noi decidiamo di morire ogni giorno, scegliendo di non vivere, in questo modo siamo come il gatto che muore, senza bisogno di diventarlo. Il dono che abbiamo è vivere questa vita, la nostra felicità corrisponde ad aver accettato pienamente questo dono. Il rifiuto di questo dono o parte di esso, costituiscono sfumature diverse della nostra infelicità. Tanto più lei si estranea da sé, tanto più sarà infelice. La sua mente la sta ingannando. Potrà perdonare il tono diretto, ma assecondarla sarebbe tutto fuorché ciò che lei chiede davvero. Perché lei è meravigliosamente libera così com'è.

Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Salve, sembrerebbe essere finito dentro un circolo vizioso che si autoalimenta e genera sofferenza.
Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale per acquisire nuovi strumenti per gestire la sua emotività.
Resto a disposizione per eventuali dubbi p approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, il suo dolore in questo periodo di vita lo racconta molto dettagliatamente e si percepisce tutta la fatica che sta affrontando. Quando si hanno questi sintomi depressivi risulta difficile ogni piccolo sforzo e ogni presa di responsabilità e si lotta contro se stessi per ogni cosa che si vorrebbe provare a fare. Spesso quello che provoca questi sintomi sono eventi (anche più di uno) che attivano una profonda vulnerabilità. Nella descrizione del suo problema si legge molto bene un forte bisogno di libertà che è uno dei bisogni primari di ogni essere umano. Credo che le sia successo qualcosa che l’ha portata a sentirsi profondamente ingabbiata sentendo di non avere nessuna via d’uscita. Attraverso un percorso di terapia si può indagare con un professionista come riacquisire il senso di libertà che merita e capire come ritrovarla mantenendo il valore di sé e riscoprendo come alimentarla nella sua vita.
Gent. Utente, le sue parole colpiscono molto così come la mancanza quasi di speranza e il desiderio profondo di evasione o trasformazione. Non abbiamo molte notizie su di lei (quando è iniziato il malessere, cosa fa nella vita, ecc ecc) ed è difficile consigliare qualcosa. Forse però sente il bisogno di chiedere aiuto e pertanto le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia che possa iniziare a sostenerle e a farle ritrovare le sue passioni. Se desidera io sono disponibile. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Gentile utente, questa sofferenza così profonda e pervasiva può e dovrebbe essere curata. Non so la sua età, se è maggiorenne o meno ma le suggerisco di chiedere aiuto prima possibile. Un intervento psicoterapeutico le sarà di grande aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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