Buona sera dottori vi ringrazio della pazienza. Io non riesco a trovare un equilibrio stabile ci son
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risposte
Buona sera dottori vi ringrazio della pazienza. Io non riesco a trovare un equilibrio stabile ci sono giorni che sto più serena altri ho un senso di apatia vorrei solo stare a letto. Io so che non ho tanta autostima mi vengono dei pensieri strani come se io ce l'avessi con gli altri e quindi poi mi difendo da un possibile rifiuto li vedo cattivi, o che mi giudicano (e poi mi sento cattiva nel giudicare gli altri)provo anche vergogna sentimenti di inadeguatezza. E in tutto questo io sto cercando un lavoro... E non so perché sto così io mi continuo a dire che nessuno mi obbliga a stare così. Poi mi viene il nervoso perché mi comporto per farmi accettare (non sono più spontanea). Sempre mi continuo a dire che sono io che devo avere autostima di me che nessuno mi obbliga a comportarmi come non voglio. Vi giuro che è davvero demenziale quello che io provo. E parlandovene spero di trovare il bandolo della matassa. Poi nemmeno mi va di incominciare una psicoterapia perché spesso non mi sento subito capita o quello di cui ho bisogno. Che Dio mi aiuti davvero.
Grazie
Cristina
Grazie
Cristina
Buonasera, può avere un razionale valutare la possibilità di un consulto specialistico per inquadrare approfonditamente il suo quesito e considerare il possibile ricorso ad un adeguato trattamento, considerata la situazione da lei descritta e l'impatto sulla sua globale serenità.
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Salve Cristina,
grazie per aver condiviso la sua esperienza e i suoi sentimenti in modo così aperto. Capisco quanto possa essere complesso e frustrante gestire queste emozioni e trovare un equilibrio stabile nella vita quotidiana.
Riflessioni sulla Situazione
Oscillazioni Emotive: è comune sperimentare giorni in cui ci si sente più sereni e altri in cui prevale un senso di apatia. Queste oscillazioni possono essere influenzate da vari fattori, inclusi lo stress, le circostanze esterne e i propri pensieri interni.
Autostima e Pensieri Negativi: la bassa autostima può spesso portare a pensieri negativi e di autosabotaggio. È importante riconoscere questi pensieri e cercare di affrontarli in modo costruttivo. Consideri di adottare un dialogo interno più compassionevole e positivo verso se stessa.
Percezione degli Altri: sentirsi giudicata o vedere gli altri in modo negativo può essere una difesa contro il rifiuto. Tuttavia, queste percezioni possono alimentare un circolo vizioso di isolamento e inadeguatezza. Lavorare sulla fiducia nelle proprie capacità e sui confini personali può aiutare a mitigare queste sensazioni.
Cercare Lavoro: la ricerca di un lavoro può essere una fonte significativa di stress e ansia, soprattutto se accompagnata da dubbi sulle proprie capacità. È importante affrontare questo processo con pazienza e autoregolazione emotiva, cercando di mantenere una visione realistica e incoraggiante delle proprie competenze.
Strategie di Gestione
Mindfulness e Consapevolezza: praticare la mindfulness può aiutare a mantenere la calma e a essere più presenti nel momento, riducendo l'impatto delle oscillazioni emotive. Esercizi di respirazione e meditazione possono essere utili.
Scrittura Riflessiva: tenere un diario dove annotare i propri pensieri e sentimenti può aiutare a chiarire e organizzare le emozioni, facilitando la comprensione dei propri stati d'animo e dei trigger.
Attività Fisica e Salute: mantenere una routine di esercizio fisico regolare può contribuire a migliorare l'umore e a ridurre lo stress. Anche una dieta equilibrata e un sonno adeguato sono fondamentali per il benessere mentale.
Comunicazione: cercare di esprimere i propri sentimenti e bisogni in modo assertivo può migliorare le relazioni interpersonali e ridurre il senso di inadeguatezza e la paura del giudizio altrui.
Conclusione
È evidente che sta facendo del suo meglio per trovare un equilibrio e migliorare il proprio benessere. Non sottovaluti l'importanza di prendersi cura di sé stessa e di cercare supporto quando necessario. La terapia può offrire strumenti preziosi, e trovare un terapeuta con cui si sente compresa è essenziale per il successo del percorso terapeutico.
Le auguro il meglio nel suo percorso di crescita e guarigione.
Cordiali saluti.
grazie per aver condiviso la sua esperienza e i suoi sentimenti in modo così aperto. Capisco quanto possa essere complesso e frustrante gestire queste emozioni e trovare un equilibrio stabile nella vita quotidiana.
Riflessioni sulla Situazione
Oscillazioni Emotive: è comune sperimentare giorni in cui ci si sente più sereni e altri in cui prevale un senso di apatia. Queste oscillazioni possono essere influenzate da vari fattori, inclusi lo stress, le circostanze esterne e i propri pensieri interni.
Autostima e Pensieri Negativi: la bassa autostima può spesso portare a pensieri negativi e di autosabotaggio. È importante riconoscere questi pensieri e cercare di affrontarli in modo costruttivo. Consideri di adottare un dialogo interno più compassionevole e positivo verso se stessa.
Percezione degli Altri: sentirsi giudicata o vedere gli altri in modo negativo può essere una difesa contro il rifiuto. Tuttavia, queste percezioni possono alimentare un circolo vizioso di isolamento e inadeguatezza. Lavorare sulla fiducia nelle proprie capacità e sui confini personali può aiutare a mitigare queste sensazioni.
Cercare Lavoro: la ricerca di un lavoro può essere una fonte significativa di stress e ansia, soprattutto se accompagnata da dubbi sulle proprie capacità. È importante affrontare questo processo con pazienza e autoregolazione emotiva, cercando di mantenere una visione realistica e incoraggiante delle proprie competenze.
Strategie di Gestione
Mindfulness e Consapevolezza: praticare la mindfulness può aiutare a mantenere la calma e a essere più presenti nel momento, riducendo l'impatto delle oscillazioni emotive. Esercizi di respirazione e meditazione possono essere utili.
Scrittura Riflessiva: tenere un diario dove annotare i propri pensieri e sentimenti può aiutare a chiarire e organizzare le emozioni, facilitando la comprensione dei propri stati d'animo e dei trigger.
Attività Fisica e Salute: mantenere una routine di esercizio fisico regolare può contribuire a migliorare l'umore e a ridurre lo stress. Anche una dieta equilibrata e un sonno adeguato sono fondamentali per il benessere mentale.
Comunicazione: cercare di esprimere i propri sentimenti e bisogni in modo assertivo può migliorare le relazioni interpersonali e ridurre il senso di inadeguatezza e la paura del giudizio altrui.
Conclusione
È evidente che sta facendo del suo meglio per trovare un equilibrio e migliorare il proprio benessere. Non sottovaluti l'importanza di prendersi cura di sé stessa e di cercare supporto quando necessario. La terapia può offrire strumenti preziosi, e trovare un terapeuta con cui si sente compresa è essenziale per il successo del percorso terapeutico.
Le auguro il meglio nel suo percorso di crescita e guarigione.
Cordiali saluti.
Buongiorno Cristina. Lei non fa fatica a esprimere la confusione in cui si trova.
La descrizione dei suoi stati d'animo ed emozioni sono informazioni utili ma purtroppo non sufficienti per poterle dare risposte esaustive o soddisfacenti, ossia il bandolo della matassa.
Senza dare maggiori informazioni su di sé, sulle sue condizioni circostanti, sulla sua storia personale, eventi presenti o passati importanti per lei, risorse affettive, contesti familiari, reti sociali, è estremamente difficile esserle d'aiuto in modo preciso.
Le risposte che si potrebbero dare, in simili casi, avrebbero la stessa validità di chi cerca suggerimenti in una sfera di vetro.
Mi permetto quindi di esortarla a trovare una persona (o più) di cui lei ha sufficiente fiducia per condividere ciò che si sente di dire, avere un confronto almeno delle sue emozioni e stati d'animo.
Parlare con chi è in grado di darle un buon ascolto (non necessariamente uno Psicologo/a) produce un dibattito capace già di per sé di produrre piccoli cambiamenti dell'immagine di se stessa, piccoli spunti di riflessione.
Se nella sua sfera sociale ritiene di non avere nessuno/a, si faccia coraggio e a partire dai suoi genitori cerchi nella famiglia qualcuno con cui ammettere che ha bisogno d'aiuto e di un confronto aperto.
Infine, se dovesse non avere nessuno nemmeno all'interno della famiglia (fratelli, sorelle, cugini, zie) può andare in un centro di ascolto, può trovarlo nei Servizi Sociali.
E' un primo passo, ma fondamentale. Buona giornata
La descrizione dei suoi stati d'animo ed emozioni sono informazioni utili ma purtroppo non sufficienti per poterle dare risposte esaustive o soddisfacenti, ossia il bandolo della matassa.
Senza dare maggiori informazioni su di sé, sulle sue condizioni circostanti, sulla sua storia personale, eventi presenti o passati importanti per lei, risorse affettive, contesti familiari, reti sociali, è estremamente difficile esserle d'aiuto in modo preciso.
Le risposte che si potrebbero dare, in simili casi, avrebbero la stessa validità di chi cerca suggerimenti in una sfera di vetro.
Mi permetto quindi di esortarla a trovare una persona (o più) di cui lei ha sufficiente fiducia per condividere ciò che si sente di dire, avere un confronto almeno delle sue emozioni e stati d'animo.
Parlare con chi è in grado di darle un buon ascolto (non necessariamente uno Psicologo/a) produce un dibattito capace già di per sé di produrre piccoli cambiamenti dell'immagine di se stessa, piccoli spunti di riflessione.
Se nella sua sfera sociale ritiene di non avere nessuno/a, si faccia coraggio e a partire dai suoi genitori cerchi nella famiglia qualcuno con cui ammettere che ha bisogno d'aiuto e di un confronto aperto.
Infine, se dovesse non avere nessuno nemmeno all'interno della famiglia (fratelli, sorelle, cugini, zie) può andare in un centro di ascolto, può trovarlo nei Servizi Sociali.
E' un primo passo, ma fondamentale. Buona giornata
iao Cristina, capisco quanto possa essere frustrante e confuso vivere in questo stato di altalena emotiva. È importante dirti che non sei "demenziale" per quello che provi: le emozioni che descrivi sono comuni e fanno parte dell’essere umano, anche se al momento sembrano difficili da gestire.
Quello che descrivi sembra essere un ciclo: ti senti insicura → temi il giudizio altrui → ti comporti per farti accettare → ti senti ancora meno spontanea e autentica → aumentano vergogna e senso di inadeguatezza → e il ciclo si ripete. Riconoscere questo schema è già un primo passo.
La tua mente è intrappolata in una lotta contro i tuoi pensieri: "Non dovrei pensare così", "Devo avere più autostima". Questo ti mette sotto pressione, peggiorando il senso di inadeguatezza. Proviamo invece a fare amicizia con questi pensieri, anziché combatterli. Ogni volta che pensi di essere giudicata o di comportarti per farti accettare, chiediti:
Cosa succederebbe se accettassi questo pensiero senza giudicarlo?
E se non cercassi di cambiarlo subito, cosa cambierebbe nel mio comportamento ?
La tua resistenza a iniziare una terapia è comprensibile, soprattutto se temi di non essere capita. Forse è il momento di accettare che non esiste il terapeuta perfetto o la sessione perfetta. Iniziare potrebbe essere più utile di aspettare la "condizione ideale".
TiRicordati che non sei sola,quello che provi non è raro e ci sono strategie efficaci per uscirne.
Un caro saluto
Quello che descrivi sembra essere un ciclo: ti senti insicura → temi il giudizio altrui → ti comporti per farti accettare → ti senti ancora meno spontanea e autentica → aumentano vergogna e senso di inadeguatezza → e il ciclo si ripete. Riconoscere questo schema è già un primo passo.
La tua mente è intrappolata in una lotta contro i tuoi pensieri: "Non dovrei pensare così", "Devo avere più autostima". Questo ti mette sotto pressione, peggiorando il senso di inadeguatezza. Proviamo invece a fare amicizia con questi pensieri, anziché combatterli. Ogni volta che pensi di essere giudicata o di comportarti per farti accettare, chiediti:
Cosa succederebbe se accettassi questo pensiero senza giudicarlo?
E se non cercassi di cambiarlo subito, cosa cambierebbe nel mio comportamento ?
La tua resistenza a iniziare una terapia è comprensibile, soprattutto se temi di non essere capita. Forse è il momento di accettare che non esiste il terapeuta perfetto o la sessione perfetta. Iniziare potrebbe essere più utile di aspettare la "condizione ideale".
TiRicordati che non sei sola,quello che provi non è raro e ci sono strategie efficaci per uscirne.
Un caro saluto
Gentilissima
Ringrazio per aver condiviso ciò che stai vivendo. È normale avere alti e bassi emotivi, e il fatto che tu stia cercando di comprendere le tue emozioni è un passo importante. I pensieri sugli altri e la paura del giudizio spesso derivano da una bassa autostima e dal desiderio di proteggerti da un possibile rifiuto. Questi pensieri possono creare un circolo vizioso che alimenta ansia e sentimenti di inadeguatezza.
Il nervosismo che descrivi, legato al tuo comportamento per cercare di essere accettata, è un'altra manifestazione di un conflitto interno, che ci porta spesso a non essere spontanei con gli altri. Il fatto che tu stia cercando lavoro in questo periodo, nonostante le difficoltà emotive, dimostra la tua voglia di cambiamento e crescita.
Capisco anche la tua esitazione riguardo alla psicoterapia, ma ti invito a non essere troppo severa con te stessa. Ogni percorso terapeutico è unico, e trovare un professionista con cui ti senti a tuo agio potrebbe essere un passo importante. Il tuo impegno nel cercare di capire te stessa è già un grande segno di forza.
Non sei sola, e il supporto giusto può aiutarti a superare questo momento difficile.
Rimango a disposizione
Dott.ssa De Roni Silvia
Ringrazio per aver condiviso ciò che stai vivendo. È normale avere alti e bassi emotivi, e il fatto che tu stia cercando di comprendere le tue emozioni è un passo importante. I pensieri sugli altri e la paura del giudizio spesso derivano da una bassa autostima e dal desiderio di proteggerti da un possibile rifiuto. Questi pensieri possono creare un circolo vizioso che alimenta ansia e sentimenti di inadeguatezza.
Il nervosismo che descrivi, legato al tuo comportamento per cercare di essere accettata, è un'altra manifestazione di un conflitto interno, che ci porta spesso a non essere spontanei con gli altri. Il fatto che tu stia cercando lavoro in questo periodo, nonostante le difficoltà emotive, dimostra la tua voglia di cambiamento e crescita.
Capisco anche la tua esitazione riguardo alla psicoterapia, ma ti invito a non essere troppo severa con te stessa. Ogni percorso terapeutico è unico, e trovare un professionista con cui ti senti a tuo agio potrebbe essere un passo importante. Il tuo impegno nel cercare di capire te stessa è già un grande segno di forza.
Non sei sola, e il supporto giusto può aiutarti a superare questo momento difficile.
Rimango a disposizione
Dott.ssa De Roni Silvia
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