Buona sera dottori, mi trovo a dover combattere con dei pensieri che ho. Ho paura di dipendere dagli

18 risposte
Buona sera dottori, mi trovo a dover combattere con dei pensieri che ho. Ho paura di dipendere dagli altri di vedere che l'altro non può entrare nelle mie paure. Gli altri non possono fare questo per me. Però mi spaventa il pensiero che è soli la mia volontà che può scacciare le paure. Dentro di me poi do la colpa agli altri e questo mi fa un pó vergognare, proietto sugli altri la colpa.
Non so perché io ho questo meccanismo che mi produce molta angoscia.
Come può essere spezzato?
Grazie
Buona sera,

grazie per aver condiviso i tuoi pensieri. È comprensibile sentirsi spaventati dal vissuto di sentirsi emotivamente dipendenti dagli altri e dalle paure che ne derivano. Riconoscere che nessuno può colmare completamente le nostre insicurezze è un passo importante, ma può generare angoscia.

Potresti beneficiare di una terapia individuale per esplorare questi meccanismi e lavorare sulla gestione delle emozioni. Non sei solo nel tuo percorso; affrontare queste sfide è parte della crescita personale. Ti incoraggio a continuare a esplorare i tuoi sentimenti e a cercare supporto quando necessario.

Resto a disposizione per ulteriori riflessioni.

Un saluto,
Dott. Giuseppe Saracino

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Buonasera, capisco quanto possa essere faticoso convivere con questo ciclo di pensieri e con il senso di angoscia che ne deriva. La terapia breve strategica potrebbe aiutarla a individuare e interrompere il meccanismo che la porta a proiettare sugli altri la colpa, permettendole di affrontare la paura della dipendenza in modo più sereno. Attraverso tecniche specifiche e concrete, lavoreremo insieme per esplorare e “spezzare” questi schemi, fornendole strumenti per gestire l’ansia e costruire maggiore autonomia emotiva.
Gentile Utente, grazie per aver condiviso con fiducia le sue preoccupazioni. Ci chiede come può essere spezzato questo meccanismo, prima di poter interrompere questo circolo che le genera vergogna, angoscia dovremmo conoscerlo più a fondo. Nasce certamente per rispondere ad un bisogno più profondo che al momento non riesce a riconoscere. La psicoterapia la aiuterà ad approfondire e cambiare tutti i "meccanismi " che le generano sofferenza. Resto disponibile, saluti :)
Gentile utente grazie per aver condiviso i suoi pensieri. Le consiglio di approfondire tale tematica in psicoterapia al fine di poter comprendere l’origine dei suoi pensieri , delle sue paura , della vergogna che a volte sente .
Saluti
Buonasera, il meccanismo di proiettare la colpa sugli altri è più comune di quanto possa sembrare, e spesso si sviluppa come una risposta di difesa per affrontare emozioni che ci fanno sentire vulnerabili, come la paura o l'insicurezza.

Per spezzare questo ciclo, può essere utile esplorare alcuni aspetti in profondità: riconoscere le emozioni di base, accettare la responsabilità senza giudizio, lavorare sulla volontà come risorsa interna, esplorare il supporto relazionale perchè aprirsi a qualcuno di fiducia può aiutare a sentirsi meno soli in questo percorso.

Spezzare questo meccanismo richiede tempo e pazienza, ed è un processo che spesso si esplora più a fondo in terapia. Il fatto che lei sia consapevole di questi schemi e che li osservi già con occhio critico è un segnale positivo, che indica il desiderio di lavorare su sé stessa e la capacità di riconoscere le proprie dinamiche interne.

Le auguro di trovare presto un equilibrio che le permetta di sentirsi più serena e autonoma nel gestire queste emozioni.
Buonasera,
Capisco che Lei in questo momento si trova in una grande confusione, soprattutto tra i pensieri e le emozioni, e in particolare tra paura e rabbia. Una psicoterapia con il Modello strutturale integrato La aiuterà a prendere consapevolezza del Suo funzionamento e a trovare un equilibrio sano tra le emozioni e una maggiore capacità di valutazione dei Suoi pensieri.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluto
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
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Buonasera, sono molto complesse e profonde le domande che pone e non si può essere banali dandole una risposta qui. Sarebbe interessante parlarne in un contesto psicoterapico, con esempi concreti che permettano una contestualizzazione. Sicuramente un lavoro del genere le sarebbe utile per alleggerire il malessere che sente. Rimango a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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salve, la descrizione del suo problema che lei definisce angoscioso rimanda al consiglio di affidarsi ad un professionista che possa, insieme a lei, andare questi suoi pensieri. Sono a sua disposizione se vuole approfondire la questione.
ricevo a Roma in prati ed effettuo colloqui Online.
cordialmente
carlo Benedetti Michelangeli
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, concentrarsi su aspetti del pensiero o pensieri stessi disfunzionali può generare molta angoscia anche per il circolo vizioso che si crea da cui non si riesce più ad uscire da soli. La cosa che le consiglio è di intraprendere un percorso psicologico per poterne parlare in modo più esaustivo e trovare strategia per non ricaderci.
Buongiorno sicuramente è difficile gestire le paure e l'angoscia per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Se vuole sono a sua disposizione . Buona giornata
Certo che inconsciamente dipendi dagli altri! Il tuo è un meccanismo che porta a non volerti assumere le responsabilità. Devi lavorare sulla crescita personale
Gentile utente, il racconto da lei fornito è alquanto impreciso e confuso, pertanto non è possibile poterle dare una risposta esaustiva.
Agli altri, delega la colpa delle sue paure o la loro risoluzione?
Quello che si evince è una chiara difficoltà a farsi carico della propria condizione; intraprendere un percorso di psicoterapia potrebbe essere la scelta migliore per fare chiarezza e aiutarla a risolvere il meccanismo instauratosi. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente di mio dottore,
la problematica di cui parla potrebbe risolversi con l' aiuto della psicoterapia. Si affidi uno specialista, la aiuterà ad uscire dalla morsa di questi pensieri.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, comprendo il senso di angoscia che prova di fronte al timore di dipendere dagli altri, e il disagio che emerge quando sente di proiettare su di loro responsabilità che forse riconosce come sue. È umano cercare negli altri un rifugio dalle proprie paure, e altrettanto umano provare delusione quando ci rendiamo conto che non possono sostituirsi a noi nell’affrontarle. Questa vulnerabilità può renderci più propensi a proiettare la responsabilità o la colpa sugli altri, poiché in un certo senso ci solleva momentaneamente dal peso di ciò che temiamo. Spezzare questo meccanismo richiede uno sforzo graduale: inizi a riconoscere quando scatta, senza giudicarsi, semplicemente osservando. Imparare a identificare questi momenti può già alleggerire l’angoscia e aiutarla a separare le sue paure dal modo in cui le relaziona con l'altro. Con il tempo, può diventare un esercizio di consapevolezza che restituisce autonomia e pace interiore. Sono a sua disposizione anche online, se volesse approfondire questo percorso. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Gentile utente innanzitutto la ringrazio per aver condiviso questo suo malessere. Credo che un buon percorso di conoscenza sia importante da intraprendere per fare chiarezza e per lavorare sulle motivazioni che innescano questo meccanismo. Penso che il fatto che lei si renda conto che è un meccanismo che non le va più bene e che non sintonico con il suo modo di essere sia già un buon punto di partenza. Le auguro di ritrovare la serenità che si merita e di trovare un professionista che possa aiutarla. Resto a disposizione un cordiale saluto dott.ssa Valeria Sicari
Carissimo, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza
Buonasera, le difficoltà emotive non possono essere superate con la sola forza di volontà. Ci sono dinamiche interiori che le hanno generate e che vanno ascoltate, accudite e risolte in contesti adeguati. Corrette le domande che lei si pone ma è davvero difficile risponderle, non conoscendo la sua storia personale. Chieda un aiuto e vedrà che troverà le risposte che, giustamente, cerca. Prendersi cura di sé è un bel regalo per il presente e soprattutto per il suo futuro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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