Buona sera, disturbo in quanto sono reduce dal secondo intervento per emorroidectomia. Premetto che
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risposte
Buona sera, disturbo in quanto sono reduce dal secondo intervento per emorroidectomia.
Premetto che sono un uomo di 47 anni alto cm 175 e peso kg 89,8.
Mi spiego meglio, nel febbraio 2019 ho effettuato il primo con la speranza di risolvere il mio disturbo invalidante legato all'alterazione dell'emorroidi, in quel caso la diagnosi era emorroidi di 3° grado il consiglio dello specialista era l'intervento per emorroidectomia sec.Longo.
Come scrivevo in precedenza appunto in febbraio 2019 mi sottoponevo all'intervento per prolassectomia meccanica sec.Longo.
Il post operatorio in questo caso fu quasi indolore, esclusa la prima defecazione non credevo fosse possibile una cosa del genere.
Purtroppo però a distanza di neanche 7 mesi ebbi un chiaro episodio di recidiva, in quell'occasione soffrii davvero tanto, non riuscivo a muovermi dal letto, durò solo una notte ma fu veramente dura.
Dopo di che fino ad Aprile 2020 non successe più nulla, speravo di aver risolto il mio problema e che quello fu un evento straordinario di origine sconosciuta.
Purtroppo ad Aprile di quest'anno riesplose il mio problema alla stragrande, dolori post evacuazione assurdi, emorroidi che venivano fuori sempre, in estate poi la cosa precipitò e contattai uno specialista il quale mi disse che c'era un prolasso retto-anale sintomatico residuo a trattamento chirurgico.
Mi consigliò, in previsione di intervento STARR, una defecografia.
Non mi richiese la colonscopia ma io l'avevo fatta un paio di settimane prima per capire se il mio problema fosse ancora legato alle emorroidi.
Esito defecografia(con opacizzazione del tenue): sensibilità soggettiva ammollare nella norma a 100 cc, piano perineale in sede a riposo e sotto sforzo, valida la variazione dell'angolo retto anale in contrazione volontaria.
In ponzamento si osserva dinamica evacuativa con parziale sincrono rilasciamento sfinterale anale e conseguente difficoltosa.
Nelle fasi dinamiche evacuative si osserva minima provvidenza anale di prolasso mucoso anale per scivolamento per circa 1 cm.
Non apprezzabile enterocele incidente sulla dinamica evacuativa.
Il referto della colonscopia era il seguente:
Nulla all’ispezione della regione anale ed alla esplorazione digitale del retto, esame condotto fino al cieco, buona pulizia intestinale, non alterazioni della mucosa o lesioni organiche, esito di emorroidopessi sec.Lungo con agraphes metalliche visibili, emorroidi interne congeste.
A questo punto vista anche la professionalità trasmessa dal Proctologo e la balorda estate passata a soffrire tantissimo decido di sottopormi ad un nuovo intervento.
Intervento che effettuo il 29/09/2020 senza particolari problemi a parte la prima notte che allo svanire dell'effetto dell'epidurale accusavo un forte dolore che svaniva dopo che l'infermiera mi somministrava della morfina.
Vengo dimesso e dopo una settimana faccio la visita di controllo con il seguente esito:
"Giunge a controllo programmato riferendo progressivo miglioramento. Modesto residuo di sangue in corso di evacuazione, regolare rispettivamente la regione ano perianale, esplorazione rettale ben tollerata non sangue in ampolla, anastomosi edematosa ben pervia. Da rivedere al bisogno"
Arrivo al dunque, a distanza di 21 giorni dall'intervento l'unico vero inconveniente è che mi capita che quando ho lo stimolo di andare in bagno devo correre e non riesco a trattenere le feci, anche più di una volta al giorno, oggi per esempio ho evacuato 4 volte, con conseguente dolore intenso che generalmente mi porto dietro tutto il giorno.
Inoltre ho notato che faccio molta meno aria di prima, per cui ho defeco o niente.
Non mi disturba tanto il fatto di andare in bagno ma quanto il dolore che provo durante e dopo.
Per quanto riguardano le cure farmacologiche attualmente sto seguendo le indicazioni del chirurgo prendendo al mattino il pantoprazolo da 20mg, al bisogno un antidolorifico(mi consigliò l'ibuprofene da 600mg), il PlurilacTrio, Daflon da 500 mg due cp x die, e la pomata Emoflon da applicare nella zona perinanale.
Quello che non capisco è se tale disturbo a distanza di tanti giorni rientra nella norma della convalescenza.
Mi era stato detto che nel giro di una decina di giorni sarei tornato in piena forma.
Sbaglio a fare qualcosa? C'è un modo per rimediare questa situazione imbarazzante e invalidante?
Con la speranza di essere stato più chiaro possibile circa la mia problematica ringrazio anticipatamente tutti coloro che valuteranno quanto da me riportato.
Cordiali saluti.
Premetto che sono un uomo di 47 anni alto cm 175 e peso kg 89,8.
Mi spiego meglio, nel febbraio 2019 ho effettuato il primo con la speranza di risolvere il mio disturbo invalidante legato all'alterazione dell'emorroidi, in quel caso la diagnosi era emorroidi di 3° grado il consiglio dello specialista era l'intervento per emorroidectomia sec.Longo.
Come scrivevo in precedenza appunto in febbraio 2019 mi sottoponevo all'intervento per prolassectomia meccanica sec.Longo.
Il post operatorio in questo caso fu quasi indolore, esclusa la prima defecazione non credevo fosse possibile una cosa del genere.
Purtroppo però a distanza di neanche 7 mesi ebbi un chiaro episodio di recidiva, in quell'occasione soffrii davvero tanto, non riuscivo a muovermi dal letto, durò solo una notte ma fu veramente dura.
Dopo di che fino ad Aprile 2020 non successe più nulla, speravo di aver risolto il mio problema e che quello fu un evento straordinario di origine sconosciuta.
Purtroppo ad Aprile di quest'anno riesplose il mio problema alla stragrande, dolori post evacuazione assurdi, emorroidi che venivano fuori sempre, in estate poi la cosa precipitò e contattai uno specialista il quale mi disse che c'era un prolasso retto-anale sintomatico residuo a trattamento chirurgico.
Mi consigliò, in previsione di intervento STARR, una defecografia.
Non mi richiese la colonscopia ma io l'avevo fatta un paio di settimane prima per capire se il mio problema fosse ancora legato alle emorroidi.
Esito defecografia(con opacizzazione del tenue): sensibilità soggettiva ammollare nella norma a 100 cc, piano perineale in sede a riposo e sotto sforzo, valida la variazione dell'angolo retto anale in contrazione volontaria.
In ponzamento si osserva dinamica evacuativa con parziale sincrono rilasciamento sfinterale anale e conseguente difficoltosa.
Nelle fasi dinamiche evacuative si osserva minima provvidenza anale di prolasso mucoso anale per scivolamento per circa 1 cm.
Non apprezzabile enterocele incidente sulla dinamica evacuativa.
Il referto della colonscopia era il seguente:
Nulla all’ispezione della regione anale ed alla esplorazione digitale del retto, esame condotto fino al cieco, buona pulizia intestinale, non alterazioni della mucosa o lesioni organiche, esito di emorroidopessi sec.Lungo con agraphes metalliche visibili, emorroidi interne congeste.
A questo punto vista anche la professionalità trasmessa dal Proctologo e la balorda estate passata a soffrire tantissimo decido di sottopormi ad un nuovo intervento.
Intervento che effettuo il 29/09/2020 senza particolari problemi a parte la prima notte che allo svanire dell'effetto dell'epidurale accusavo un forte dolore che svaniva dopo che l'infermiera mi somministrava della morfina.
Vengo dimesso e dopo una settimana faccio la visita di controllo con il seguente esito:
"Giunge a controllo programmato riferendo progressivo miglioramento. Modesto residuo di sangue in corso di evacuazione, regolare rispettivamente la regione ano perianale, esplorazione rettale ben tollerata non sangue in ampolla, anastomosi edematosa ben pervia. Da rivedere al bisogno"
Arrivo al dunque, a distanza di 21 giorni dall'intervento l'unico vero inconveniente è che mi capita che quando ho lo stimolo di andare in bagno devo correre e non riesco a trattenere le feci, anche più di una volta al giorno, oggi per esempio ho evacuato 4 volte, con conseguente dolore intenso che generalmente mi porto dietro tutto il giorno.
Inoltre ho notato che faccio molta meno aria di prima, per cui ho defeco o niente.
Non mi disturba tanto il fatto di andare in bagno ma quanto il dolore che provo durante e dopo.
Per quanto riguardano le cure farmacologiche attualmente sto seguendo le indicazioni del chirurgo prendendo al mattino il pantoprazolo da 20mg, al bisogno un antidolorifico(mi consigliò l'ibuprofene da 600mg), il PlurilacTrio, Daflon da 500 mg due cp x die, e la pomata Emoflon da applicare nella zona perinanale.
Quello che non capisco è se tale disturbo a distanza di tanti giorni rientra nella norma della convalescenza.
Mi era stato detto che nel giro di una decina di giorni sarei tornato in piena forma.
Sbaglio a fare qualcosa? C'è un modo per rimediare questa situazione imbarazzante e invalidante?
Con la speranza di essere stato più chiaro possibile circa la mia problematica ringrazio anticipatamente tutti coloro che valuteranno quanto da me riportato.
Cordiali saluti.
Buongiorno, l'urgenza defecatoria è una complicanza transitoria molto comune nei pazienti sottoposti a STARR. Essa si risolve al massimo nel giro di sei mesi dall'intervento.
Cerchi di evitare gli alimenti grassi, alcolici e tutti gli alimenti che peggiorano questo problema.
Per quanto riguarda il dolore può essere ancora legato all'intervento chirurgico, per cui continui a seguire la terapia che le ha prescritto il proctologo.
Ripeta tra un mese e mezzo un controllo proctologico o prima se i disturbi dovessero peggiorare.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
Cerchi di evitare gli alimenti grassi, alcolici e tutti gli alimenti che peggiorano questo problema.
Per quanto riguarda il dolore può essere ancora legato all'intervento chirurgico, per cui continui a seguire la terapia che le ha prescritto il proctologo.
Ripeta tra un mese e mezzo un controllo proctologico o prima se i disturbi dovessero peggiorare.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
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