Buona sera a tutti io sono di Roma. Sto avendo un periodo ancora di forte stress dentro di me è come

17 risposte
Buona sera a tutti io sono di Roma. Sto avendo un periodo ancora di forte stress dentro di me è come se non riuscissi a controllare i miei stati interiori, a dirmi cose buone, a incoraggiarmi. sto per finire un corso di operatore socio sanitario il 5 ho l'esame e questo mi mette agitazione. Ho da poco finito un percorso di psicoterapia che ha dato pochi frutti non è andato nel profondo a sciogliere le mie convinzioni, ma è stato più un percorso che si basa sull'esperienza ma io non ci faccio niente, sono anni che faccio esperienze di ansie e ultimamente dal 2019 capita di avere momenti anche lunghi in cui penso ormai non si può fare più niente. Ho provato tanti psicologi è veramente tosta. io ho poca autostima poca grinta e ho paura di vivere la vita a volte la vedo così difficile e mi spaventa dipendere dagli altri, spesso ho anche pensieri ossessivi.
Non so a voi che approccio può essere più adatto per me. ciao a tutti grazie
La psicoterapia è un'arte, un incontro prezioso tra due persone. Il paziente chiede aiuto per un motivo che disturba profondamente la sua vita, il terapeuta accoglie e cerca di dare nuovi strumenti, letture più ampie, rivisitazioni di sè e della propria storia. Nella domanda è racchiusa la sua difficoltà di prendere il meglio dall'esperienza di psicoterapia "non mi fido".
Per un buon percorso di terapia , qualunque sia l'indirizzo, il punto è esattamente quello di creare un ambiente sicuro in cui il paziente possa fidarsi ed affidarsi.
Maria Grazia Antinori, Roma

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Salve, mi dispiace che le esperienze che ha avuto non siano state positive.Questo indubbiamente rafforza la sua diffidenza ed alza le sue difese. Più che qual è l'approccio adatto, è importante la persona adatta, quella con la quale si sente scaldare il cuore e sente tornare la speranza, di stare bene, di non tormentarsi. Le tecniche, anche le migliori, se non c'è un'alleanza terapeutica non servono a niente. Ora affronti l'esame di OSS. Questa è una figura chiave nelle equipe sociosanitarie multidisciplinari. Sta a contatto del paziente, lo osserva e stabilisce una relazione significativa, intima e affettiva. E' un lavoro tosto, ma può dare molte soddisfazioni, perchè è all'interno della relazione d'aiuto. Tra non molto anche lei sarà un curante, nel senso che si prenderà cura di persone e questo potrebbe anche fare bene al suo stato d'animo. Passato l'esame pensi un attimo che vuole fare, se iniziare una psicoterapia nuova, basandosi sull'affinità che sente con la persona, a prescindere dall'approccio. Potrebbe fare due o tre colloqui di conoscenza con terapeuti diversi e poi decidere in base all'esperienza fatta. Resto a disposizione, cordiali saluti e in bocca al lupo per l'esame, dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,
Il percorso per la guarigione implica impegno reciproco e motivazione al cambiamento, se certi presupposti non ci sono, o sono affievoliti, non si produce un benessere duraturo e profondo. Non bisogna delegare la causa dell'insuccesso ad una parte o all'altra, deve essere altresì analizzata e sicuramente apprenderemmo informazioni importanti come ad esempio che il cambiamento è bloccato da qualcosa o qualcuno. Ci sono anche i tempi di ognuno che vanno rispettati per un reale cambiamento.
Salve, mi dispiace che stia attraversando un brutto periodo e che le esperienze terapeutiche precedenti non la abbiano aiutata. È vero, è difficile dipendere dagli altri, ma questo ha sicuramente delle radici più profonde che vanno analizzate affinché ci possa essere un cambiamento. Inoltre, la professione che ha scelto, quella di OSS è una strada sicuramente molto gratificante, ma anche difficile. Le consiglio di non rinunciare e di affidarsi ad un/una psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico con cui lavorare ad un livello più profondo. Per qualsiasi cosa non esisti a contattarmi, sono anch'io a Roma. Cari saluti
Buongiorno, è positivo che tu sia consapevole delle tue emozioni e desideri trovare un percorso adatto a te.

Data la tua esperienza e le sfide che hai descritto, potresti considerare diversi approcci terapeutici:

Terapia cognitivo-comportamentale (TCC) : Si concentra su come i pensieri influenzano le emozioni ei comportamenti, aiutando a identificare e modificare schemi di pensiero negativi.

Terapia psicodinamica : Mira a esplorare i conflitti inconsci e le esperienze passate che possono discutere il tuo stato attuale, permettendoti di comprendere meglio te stesso.

Terapia focalizzata sulla compassione : Aiuta a sviluppare un atteggiamento più gentile verso te stesso, migliorando l'autostima e riducendo l'autocritica.

Mindfulness e tecniche di rilassamento : possono aiutare a gestire l'ansia e a vivere il presente con maggiore serenità.

Le metodologie attive, come lo Psicodramma : Lo psicodramma è un approccio terapeutico che utilizza la drammatizzazione e l'azione per esplorare situazioni emotive e relazionali. Può aiutarti ad esprimere emozioni represse, a comprendere meglio te stesso e a sviluppare nuove prospettive.

Potrebbe essere utile cercare un professionista con cui ti senti veramente a tuo agio e con cui puoi instaurare una relazione di fiducia. A volte, il legame terapeutico è fondamentale per il successo del percorso.

Prenditi il ​​tempo necessario per trovare l'approccio giusto per te e non esitare a chiedere supporto quando ne senti il ​​bisogno.

Ti auguro tutto il meglio per il tuo esame e per il tuo percorso personale.

Un caro saluto.
Salve,
Capisco quanto possa essere difficile vivere un periodo di stress così intenso, soprattutto quando sembra che i percorsi terapeutici provati finora non siano riusciti a portarti il sollievo che cerchi. L'ansia e la bassa autostima, insieme alla pressione per l'esame imminente e il peso dei pensieri ossessivi, possono far sembrare tutto più complesso e spaventoso.

La tua consapevolezza di ciò che stai attraversando è già un passo importante. Riconoscere che alcune esperienze terapeutiche non sono andate nel profondo e che senti il bisogno di lavorare sulle tue convinzioni più radicate significa che sei pronta per un tipo di approccio che possa davvero toccare quegli aspetti fondamentali della tua vita interiore.

In un percorso terapeutico futuro, potrebbe essere utile esplorare approcci che lavorino sulle radici profonde dei tuoi pensieri e delle tue emozioni, ad esempio la terapia psicodinamica, che si concentra proprio su ciò che è alla base delle tue difficoltà attuali. Questo tipo di terapia mira a comprendere i modelli inconsci e a sciogliere quei nodi emotivi che, come hai detto, sembrano ancora bloccati.
Un'altra opzione che potrebbe essere adatta per il tuo caso è la terapia sistemico-relazionale. Questo approccio considera l'individuo all'interno del suo contesto relazionale e familiare, cercando di comprendere come le dinamiche interpersonali influenzano i tuoi stati d'animo e le tue convinzioni. Spesso, le difficoltà che affrontiamo sono strettamente legate alle relazioni con gli altri e al modo in cui comunichiamo o interpretiamo i comportamenti delle persone intorno a noi.

Questo tipo di terapia potrebbe aiutarti a esplorare meglio come i tuoi legami e le tue esperienze passate influenzano la tua autostima e il tuo modo di affrontare le sfide, come il corso che stai per concludere o i pensieri ossessivi.

Se senti che potresti beneficiare di un approccio che vada più in profondità e che tenga conto delle relazioni significative della tua vita, possiamo valutare insieme se questa strada può essere la più giusta per te. Sono a disposizione per supportarti e aiutarti a trovare un percorso che ti permetta di sentirti più forte e in controllo della tua vita.
Buongiorno, da come scrive mi viene in mente che possa intraprendere un percorso ad orientamento psicodinamico che si occupa di esplorare dimensioni più profonde, ma è importante anche poter instaurare una buona relazione col professionista, di qualunque orientamento sia.
Cordiali saluti e buona fortuna,

Giada Bruni
Non valuti l'approccio ma il singolo professionista. Ad ogni modo, gli psicoterapeuti non sono dei maghi, e non esiste la pillola magica.
Esiste sicuramente la possibilità di cambiamento innescata da persone competenti.
Crede di averne trovata qualcuna nel suo percorso? È ancora motivato a cercare, se pensa di non averne ancora incontrati?
Resto a disposizione
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Buongiorno e grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo.
Capisco quanto sia difficile sentirsi bloccati, specialmente dopo esperienze che non sembrano aver portato il cambiamento sperato.

Credo che in questo caso sia molto importante valutare come ti senti anche nel rapporto con il terapeuta, non solo l'orientamento. È essenziale trovare qualcuno con cui ti senti abbastanza sicuro da dire apertamente: 'questa cosa per me non funziona'.

Personalmente, ci sono tre approcci validi e supportati da studi ed evidenze scientifiche che potrebbero fare la differenza per te:

Psicoterapia Metacognitiva: ti aiuta a riconoscere e modificare il modo in cui pensi e reagisci ai tuoi pensieri, specialmente quelli che alimentano l'ansia e i pensieri ossessivi.

Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale: lavora direttamente sui pensieri disfunzionali e sui comportamenti che mantengono l'ansia, insegnandoti strategie pratiche per affrontare le difficoltà quotidiane.

Emotionally Focused Therapy (EFT): esplora in profondità le emozioni che provi, aiutandoti a capire meglio come le tue relazioni e le tue esperienze influenzano il modo in cui vivi l’ansia e i pensieri negativi.

Ognuno di questi approcci ha dimostrato di essere efficace per molte persone, e trovare quello giusto per te potrebbe davvero fare la differenza

personalemnete 3 sono gli approci validi supportati anche da evidenze e studi:
Psicoterapia Metacognitiva :
psicoterapia cognitivo comportaentale:
emotionally focuse therapy:

La Emotionally Focused Therapy lavora in profondità sulle emozioni, aiutandoti a comprenderle e a gestirle in modo più sicuro. Dall'altro lato, la Terapia Metacognitiva ti insegna a riconoscere come i tuoi pensieri e convinzioni influenzano il modo in cui vivi le tue emozioni, aiutandoti a interrompere i cicli di pensieri negativi e ossessivi.

Non è facile, ma ci sono strumenti che possono fare la differenza. Insieme possiamo costruire una maggiore fiducia in te stesso e trovare nuove modalità per affrontare la vita con più serenità e sicurezza."**
Buongiorno
comprendo il suo momento di confusione e di sfiducia nei confronti della psicoterapia, ma non demorda. A mio avviso riuscirà a trovare un professionista empatico e competente con il quale iniziare una relazione terapeutica utile in questo momento della sua vita perché è lei che ne sente la necessità. Sapere che non si è soli e trovare insieme le risposte a dubbi e incertezze le sarà sicuramente d'aiuto. Se lo desidera può contattarmi anche on line. Luciana De Paola
Gentile utente, di solito, a prescindere dall' approccio terapeutico quello che è significativo in una relazione terapeutica è la costruzione di una buona alleanza. Il mio approccio consiste in una prima call dove avviene una prima definizione del problema a cui segue un percorso terapeutico online oppure in presenza. Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
salve, leggendo il suo resoconto emerge molta sfiducia nei confronti della psicoterapia.
la sua descrizione forse non rende completamente la complessità dei suoi stati emotivi.
i tanti approcci d psicoterapia hanno modi di lavorare diversi ma tutti hanno una loro efficacia se si sviluppa una buona alleanza tra terapeuta e paziente e ci sia da parte del paziente una decisa e soprattutto costante motivazione a cl cambiamento. ho una formazione di gestalt ma tanti altri colleghi hanno formazioni consolidate.
le consiglierei di riporre ancora fiducia nella psicoterapia .. magari proponga di poter fare 3-5 colloqui e veda come si trova.. penso che quando troverà un professionista che sentirà "vicino" trarrà giovamento dal percorso.
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione. il mio studio è a roma in zona Prati. cordialmente
carlo benedetti michelangeli
Ciao! Grazie per aver condiviso quello che stai vivendo: è comprensibile sentirsi stressati di fronte a un esame importante specialmente con tutte le emozioni che si muovono dentro di te. È anche normale che dopo un percorso psicoterapeutico che non ha funzionato come speravi tu possa sentirti demoralizzato, specialmente se hai già provato più strade.
Hai già fatto molti passi in avanti, e questo mostra quanto sei disposto a lavorare su di te, anche quando sembra difficile vedere i risultati. Il fatto stesso che tu stia cercando risposte e condividendo il tuo vissuto è un segno di una grande resilienza, anche se in questo momento ti senti sopraffatto. Dentro di te, ci sono sicuramente risorse che ti hanno aiutato ad affrontare i momenti di difficoltà e a non arrenderti, anche quando hai avuto la sensazione che fosse tutto troppo complicato. Hai già dimostrato molta forza e determinazione cercando di comprendere cosa ti serva per stare meglio, nonostante le difficoltà e le esperienze passate. Dentro di te c’è una parte resiliente, che non si arrende, ed è proprio quella che ti ha permesso di continuare a cercare un aiuto.
La cosa importante da ricordare è che, in terapia, non è sempre l'approccio specifico a fare la differenza, ma la relazione che si costruisce con il terapeuta. Quando si riesce a trovare un terapeuta con cui si sente una vera connessione, che accoglie senza giudizio, diventa più facile far emergere quelle risorse interne che già possiedi.
Questa relazione di fiducia può aiutarti a scoprire nuove modalità per affrontare lo stress e per entrare in contatto con il tuo valore e la tua resilienza. Hai già dentro di te la capacità di affrontare le difficoltà, e un ambiente terapeutico sicuro e accogliente può essere lo spazio giusto per riscoprirla e rafforzarla.
Un saluto
Buonasera.
Sono molto d’accordo con la collega che le ha risposto che ciò che conta non è tanto la metodologia o la tecnica (quale forma di psicoterapia fa più al caso suo?), ma la persona che incontrerà, ovvero il/la suo/a terapeuta e la relazione di fiducia che sarete capaci di costruire nel tempo. E’la relazione che cura. Perciò si preoccupi di costruire una buona relazione. Il resto verrà da sé. Leggendo quello che ha scritto io partirei proprio con il lavorare sulle sue convinzioni, perché sono queste che la stanno ostacolando, bloccandola o creandole disagio. Da dove vengono? Quando si è sentito così la prima volta? Sono tutte domande che preparano un piano di lavoro possibile. Un saluto.
S. L.
Gentile utente, ho letto con attenzione le sue parole. La psicoterapia ha un valore intrinseco che richiede un affidarsi e lasciarsi guidare in un viaggio interiore con una guida che conosce la strada ma non può fare i passi al posto tuo. E' molto difficile fare qui passi, ma anche uno solo porta i suoi frutti che alle volte maturano con il tempo. Non è l'indirizzo teorico che cura ma il rapporto terapeuta paziente che si viene a instaurare. Se ha bisogno di consigli mi può contattare anche on line. Dott.ssa Lucia Giammattei
Salve. Capisco che debba essere molto faticoso per lei stare in questo stato di empasse con la convinzione che in fondo nulla possa aiutarla davvero..credo che la psicoterapia possa essere un potente strumento a prescindere dell'orientamento del professionista, ciò che promuove la cura è la relazione, una relazione in cui sente profondamente di potersi affidare. A tal proposito mi ha colpito la sua paura di dipendere dagli altri, può essere in qualche modo correlata alle difficoltà che avuto fino ad ora nella psicoterapia? Ha mai affrontato apertamente la sua sfiducia verso il percorso con i colleghi con cui ha lavorato?

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