Buon pomeriggio, vi scrivo perché devo essere operato per ricanalizzazione colon sinistro(procedura
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Buon pomeriggio, vi scrivo perché devo essere operato per ricanalizzazione colon sinistro(procedura hartman) adenocarcinoma T3 e mi hanno asportato il sigma, ho fatto la colonscopia e mi hanno detto che mi è rimasto 35 cm di retto , a giorni mi dovrebbero chiamare per ricanalizzare e togliere la colonstomia, che percentuale c'è che va tutto bene che non mi ritrovo con la ileostomia a destra? COMPLICANZE DOPO LA PRIMA L'OPERAZIONE NON CE LO MAI AVUTE, SONO STATO SEMPRE BENE,volevo da voi se possibile una risposta, Grazie Cordiali saluti Riccardo.
Buongiorno,
in genere nel momento in cui il chirurgo decide per la ricanalizzazione ha valutato i pro e i contro dell'intervento quindi la percentuale di probabilità di avere una ileostomia a destra è bassa. Non si puo però escludere con sicurezza in quanto in corso di intervento si possono valutare eventuali condizioni intraoperatorie o condizioni generali come diabete, sovreppeso, età ed altre che possono condizionare la tenuta della anastomosi intestinale. Il quel caso prudenzialmente il chirurgo potrebbe optare per una ileostomia tempranea in attesa della completa cicatrizzazione dei monconi intestinali ricollegati.
Buona giornata
Dr. Ascenzi
in genere nel momento in cui il chirurgo decide per la ricanalizzazione ha valutato i pro e i contro dell'intervento quindi la percentuale di probabilità di avere una ileostomia a destra è bassa. Non si puo però escludere con sicurezza in quanto in corso di intervento si possono valutare eventuali condizioni intraoperatorie o condizioni generali come diabete, sovreppeso, età ed altre che possono condizionare la tenuta della anastomosi intestinale. Il quel caso prudenzialmente il chirurgo potrebbe optare per una ileostomia tempranea in attesa della completa cicatrizzazione dei monconi intestinali ricollegati.
Buona giornata
Dr. Ascenzi
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Buongiorno,
purtroppo non c'è una percentuale sicura di non esecuzione di un'ileostomia di protezione durante un'intervento di ricanalizzazione, perchè dipende dai tessuti che si trovano al momento dell'intervento, ma da quello che descrive non dovrebbe essere necessaria. Nel caso venisse confezionata un'ileostomia di protezione all'anastomosi colo-rettale, tenga presente che l'intervento di chiusura di ilesotomia avviene direttamente andando a praticare un'incisione intorno all'ileostomia e non più dalla laparotomia mediana.
In bocca al lupo
Dr.ssa Cavallo
purtroppo non c'è una percentuale sicura di non esecuzione di un'ileostomia di protezione durante un'intervento di ricanalizzazione, perchè dipende dai tessuti che si trovano al momento dell'intervento, ma da quello che descrive non dovrebbe essere necessaria. Nel caso venisse confezionata un'ileostomia di protezione all'anastomosi colo-rettale, tenga presente che l'intervento di chiusura di ilesotomia avviene direttamente andando a praticare un'incisione intorno all'ileostomia e non più dalla laparotomia mediana.
In bocca al lupo
Dr.ssa Cavallo
In linea di massima, con 35cm di moncone di colon-retto a disposizione per la ricanalizzazione, il rischio di ritrovarsi con l'ileostomia dovrebbe essere piuttosto basso. Tutto dipenderà dalla situazione locale che troverà il chirurgo in corso dell'intervento
Buongiorno,
il retto di solito è anatomicamente lungo 12-15 cm, qualora le abbiano asportato il sigma e le debbano recentare una parte del moncone rettale ( cioe' tagliarne un tratto per prepararlo all'anastomosi ovvero alla sutura intestinale) la lunghezza e la vascolarizzazione potrebbero far aumentare le possibilita' di dover confezionare un'ileostomia di protezione della suddetta sutura. Durante l'intervento si eseguono prove di tenuta, si valuta l'integrita' degli anelli di sezione e si utilizza ( almeno nel nostro centro) un colorante specifico ( il verde di indocianina) per valutare la corretta vascolarizzazione dei monconi. Qualora tutte queste "prove" fossero negative e quindi sicure per la corretta tenuta dell'anastomosi ed in assenza di ulteriori fattori di rischio del paziente (Diabete, vasculopatie) si puo' evitare di eseguire l'ileostomia di protezione. In ogni caso dopo 1-2 mesi dall'intervento, previa esecuzione di clisma opaco con mezzo di contrasto idrosolubile trans rettale per escludere fistole, si puo' procedere alla chiusura dell'ileostomia praticando un taglio a losanga attorno alla stomia stessa, sicuramente meno invasivo della laparotomia mediana.
Sperando di essere stata chiara ed esaustiva,
la saluto cordialmente
il retto di solito è anatomicamente lungo 12-15 cm, qualora le abbiano asportato il sigma e le debbano recentare una parte del moncone rettale ( cioe' tagliarne un tratto per prepararlo all'anastomosi ovvero alla sutura intestinale) la lunghezza e la vascolarizzazione potrebbero far aumentare le possibilita' di dover confezionare un'ileostomia di protezione della suddetta sutura. Durante l'intervento si eseguono prove di tenuta, si valuta l'integrita' degli anelli di sezione e si utilizza ( almeno nel nostro centro) un colorante specifico ( il verde di indocianina) per valutare la corretta vascolarizzazione dei monconi. Qualora tutte queste "prove" fossero negative e quindi sicure per la corretta tenuta dell'anastomosi ed in assenza di ulteriori fattori di rischio del paziente (Diabete, vasculopatie) si puo' evitare di eseguire l'ileostomia di protezione. In ogni caso dopo 1-2 mesi dall'intervento, previa esecuzione di clisma opaco con mezzo di contrasto idrosolubile trans rettale per escludere fistole, si puo' procedere alla chiusura dell'ileostomia praticando un taglio a losanga attorno alla stomia stessa, sicuramente meno invasivo della laparotomia mediana.
Sperando di essere stata chiara ed esaustiva,
la saluto cordialmente
Buongiorno. Non sono 35 centimetri di retto, perché il retto anatomico è di per sé più corto. Per sua grande fortuna, sono 35 centimetri di moncone distale, che comprende sicuramente un tratto di sigma e il retto. Questa spiegazione non è per essere pignoli, è proprio per spiegarle che è in una condizione molto buona, con abbondante tessuto residuo, quindi meno difficile da ricanalizzare. Se persistono dubbi, non stia in pensiero, facciamo due chiacchiere così la posso rassicurare e correttamente informare. Cordialità dr.ssa Laura Torselli
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