Buon pomeriggio. Sono una ragazza di 31 anni e sono una studentessa. Dopo anni e anni di lavoro ho

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Buon pomeriggio.
Sono una ragazza di 31 anni e sono una studentessa. Dopo anni e anni di lavoro ho infatti deciso di intraprendere un percorso universitario per migliorare la mia situazione ed avere un futuro più brillante. Io ed il mio compagno ci siamo conosciuti poco più di 6 mesi fa, mi sono innamorata follemente di lui perché ho visto in lui una persona attenta, affettuosa, rispettosa, divertente, in gamba, protettiva. (La mia ultima relazione era stata con una persona manipolatrice ed abusante che mi aveva portata alla totale svalutazione di me stessa). Quando ho conosciuto il mio compagno ho visto in lui un regalo meraviglioso che la vita mi stava finalmente donando. Nel mese di luglio ho scoperto di essere incinta, ora sono di 12 settimane (preciso che il bambino è stato voluto, lui era entusiasta di cercare una gravidanza).
Nel frattempo io stavo vivendo un periodo un po' complicato perché era abbastanza difficile trovare un'attività lavorativa che potessi conciliare con lo studio molto impegnativo nel campo del diritto. Il mio compagno mi aveva sempre incoraggiata nel continuare con lo studio dicendo che pian piano avrei trovato anche un lavoretto idoneo e che comunque lui poteva tranquillamente prendersi cura di me, che mi ero trasferita da lui.
Per me è complicatissimo accettare di essere aiutata in generale, ma non so perché di lui mi sono fidata, pensando non mi avrebbe mai rinfacciato nulla.

Da subito il mio compagno mi ha fatto conoscere sua sorella, sempre sottolineando l'importanza che questa figura avesse nella sua vita. Sua sorella inizialmente si è dimostrata entusiasta, presente, felicissima di questa relazione e sembrava volermi coinvolgere in mille cose.
Dopo qualche mese la situazione è degenerata, sua sorella ha iniziato ad essere molto invadente, a rivelarmi dettagli sul passato amoroso del mio compagno, ad umiliarmi, a farmi battutine, a farmi sentire inadeguata. Il mio compagno purtroppo non mi ha mai creduta quando gli raccontavo l'accaduto e lei ha iniziato a dire che io sono una persona bugiarda e cattiva, che la mia intenzione è quella di dividerli e che io con il mio atteggiamento di sicuro lo perderò, perché il loro è un legame di sangue indissolubile.
La situazione è peggiorata ulteriormente quando sono rimasta incinta perché ho avuto delle settimane complicate con molte nausee e molta stanchezza. Ovviamente mia cognata ha iniziato ad elencare tutte le attività che lei svolgeva durante la gravidanza, che non è una malattia e perciò va affrontata in un'altra maniera. Non sono stata capita né appoggiata ed ho iniziato a sentirmi inadeguata, sbagliata, come se fossi un peso.
Ho passato le prime settimane di gravidanza a casa, occupandomi delle faccende domestiche nei limiti del possibile, visti i forti sintomi che avevo ed il malumore per i litigi col mio compagno causati da sua sorella. Non riuscivo più a trovare la forza neanche per studiare. Mi era difficile anche solo trovare la forza di alzarmi dal letto la mattina. Mi trascinavo da una stanza all'altra senza forze. La mia sensazione di essere un peso cresceva sempre di più.
Il mio compagno ha iniziato ad essere completamente non collaborativo in casa, lasciando fare tutto a me, trattandomi come se io dovessi occuparmi di tutto da sola non avendo un lavoro, ma non dicendolo esplicitamente. Mi diceva di riposarmi e intanto lasciava tutto in disordine, aspettandosi che facessi tutto io. Poi il lavoro l'ho trovato da pochissimo ed ho iniziato un'attività in smartworking, cosa che continuo a fare (preciso che sono sempre stata una ragazza indipendente e che non amo chiedere nulla agli altri, ma purtroppo stavolta ho sbagliato ed ho lasciato che qualcuno mi aiutasse).
Sua sorella ha continuato a creare situazioni strane, a mettere tensione nella coppia, a farmi dispetti di ogni tipo in maniera molto subdola senza che il mio compagno dicesse nulla. Se provavo a parlare con lui di questo argomento lui diventava distaccato ed evitante, quasi protettivo nei confronti della sorella che in realtà non era vittima ma carnefice. Qualche giorno fa il mio compagno è esploso al telefono con me solo perché gli avevo fatto una domanda, urlando e dicendo che non ne poteva più di me, che avremmo parlato in un altro momento perché non aveva tempo per me perché "lui lavora" e attaccandomi il telefono in faccia. Ha aggiunto che devo finirla di ricattarlo col bambino perché queste cose non attaccano più.
Io mi sono sentita offesa, umiliata, derisa, ferita, tradita, inutile. Ho deciso di prendere tutte le mie cose, portarle via da casa sua e togliere il disturbo.
Sono passati giorni e non ha mai cercato neanche un contatto.
Non so cosa pensare.
Sono in un momento di fragilità assoluta e non so come uscirne.
Quello che so è che devo essere forte per il mio bambino/a, perché lo/la amo infinitamente e sono convinta che sarò una brava madre.
Mi dispiace molto sentire di quello che stai attraversando. La tua situazione è chiaramente molto complessa e carica di emozioni forti. È evidente che hai affrontato diverse sfide e che sei in un momento di grande vulnerabilità. La tua determinazione di essere una madre amorevole e presente per il tuo bambino/a è molto ammirabile e mostra la tua forza e il tuo impegno.

Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a orientarti in questo momento difficile:

Focalizzati su Te Stessa e sul Tuo Benessere: È importante che tu trovi un modo per prenderti cura di te stessa, sia fisicamente che emotivamente. La gravidanza può essere un periodo estenuante e stressante, e avere una rete di supporto è cruciale. Cerca di dedicare del tempo a te stessa e a fare attività che ti facciano sentire bene, anche se sono piccole cose.

Cerca Supporto Professionale: Potrebbe essere utile parlare con un terapeuta o un consulente, sia per affrontare i tuoi sentimenti riguardo alla relazione con il tuo compagno e sua sorella, sia per gestire lo stress e l'ansia che stai vivendo. La terapia può fornirti strumenti utili per affrontare le difficoltà e per ritrovare la tua serenità.

Rifletti sulla Relazione: Considera se la relazione con il tuo compagno e la sua famiglia è compatibile con i tuoi bisogni e il tuo benessere. Il modo in cui lui ha reagito potrebbe essere indicativo di una mancanza di compatibilità o di supporto, che è fondamentale in una relazione sana, specialmente in una situazione così delicata.

Stabilisci Confini: Se possibile, cerca di stabilire confini chiari con la sorella del tuo compagno e con il tuo compagno stesso. Se senti che la sua famiglia sta influenzando negativamente la tua vita e il tuo benessere, potrebbe essere necessario fare chiarezza sui limiti che sei disposta a tollerare.

Considera la Tua Indipendenza: La tua indipendenza è importante e può darti la forza di cui hai bisogno. Se hai trovato un lavoro in smartworking, cerca di mantenerlo e di costruire una tua rete di sostegno, sia professionale che personale.

Comunica con Chiarezza e Onestà: Quando ti senti pronta, potrebbe essere utile esprimere i tuoi sentimenti e bisogni in modo chiaro e assertivo al tuo compagno. La comunicazione aperta è essenziale per qualsiasi relazione, e affrontare le difficoltà insieme può aiutare a trovare soluzioni e a migliorare la situazione.

Riflettiti su Opzioni Future: Considera il futuro della tua relazione e se è in linea con i tuoi valori e le tue aspettative. A volte, allontanarsi da una situazione che non è salutare può essere un passo necessario per trovare una maggiore felicità e stabilità.

Il tuo benessere e quello del tuo bambino/a sono la priorità. Assicurati di avere il supporto di cui hai bisogno e di prendere decisioni che ti aiutino a costruire un ambiente positivo e sano per te e per il tuo futuro bambino/a.

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Gentile utente buonasera.
La sua storia è davvero particolare e piena di sentimenti contrastanti. Da una relazione che sembrava soddisfarla tantissimo con un felicissimo esito nella gravidanza e da un momento di vita ricco di motivazioni sul piano del lavoro e dello studio, è passata a vivere una situazione di grande difficoltà, isolamento e profonde incomprensioni proprio con la persona che più stimava e a cui si era aggrappata in questo periodo così impegnativo.
Lei ha una forza interiore straordinaria: lo dimostra la sua capacità di affrontare tutte le difficoltà, anche contemporaneamente, senza perdersi d'animo, con il coraggio di chi riesce a stabilire delle priorità fondamentali, come il suo benessere e quello della piccola vita che porta in grembo.
A volte, però, anche le persone più forti hanno bisogno di chiedere aiuto e lei si è sentita di farlo con il suo partner, non c'è nulla di male, non è stato affatto un errore.
Provi anche a individuare la giusta rete di supporto familiare o sociale per non trovarsi completamente da sola e per trovare gli spazi di condivisione essenziali per il suo equilibrio psicologico.
Può svolgere attività lavorativa, ovviamente, e persino studiare, senza venir meno alla cura della sua salute, fondamentale in questo periodo. Ma, adesso, deve concedersi l'opportunità di affidarsi a un aiuto, di tipo professionale che la possa supportare nei prossimi bellissimi ma anche difficili mesi di gravidanza.
Se la sua stabilità emotiva e cognitiva sarà preservata, le sarà più facile anche gestire tutti i tipi di comunicazione e relazione con le persone in qualche modo coinvolte nelle sue vicende.

Le auguro davvero il meglio. Se ha bisogno di supporto, non esiti a scrivermi senza impegno.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buonasera cara utente, leggendo la tua storia mi sento profondamente toccata dalla tua situazione. Purtroppo il momento che stai attraversando è molto difficile e doloroso. Considerando le circostanze che stai vivendo, penso che tu abbia bisogno di parlare e di sfogarti con qualcuno, anche perchè nel tuo racconto mi mancano alcuni elementi che mi impediscono di avere un quadro completo della situazione. Spero che tu voglia iniziare un percorso di psicoterapia nel quale io possa aiutarti e sostenerti. Sono disponibile per qualsiasi informazione, anche per terapie online. Un caro saluto, dssa Cristina Sinno
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, credo che in questo momento, come giustamente scrive, sia importante concentrarsi su se stessa e sul suo bambino/a. Capisco che si stia ponendo delle domande in merito a come sono andate le cose, ma in questo momento vedo prioritario che si concentri sullo stare bene perchè sta affrontando un periodo molto delicato e si sta preparando per diventare mamma. So che è difficile per lei farsi aiutare, ma credo in questo momento sia importante. Oltre al sostegno di persone intorno a lei (familiari, amiche...) credo che un percorso psicoterapeutico la aiuterà a essere sostenuta in questo periodo difficile, esplorare la sua nuova identità di mamma e rielaborare quanto accaduto. La aiuterà a riprendere in mano la sua vita, per lei e per il suo piccolo/a. Le auguro di stare bene. Un caro saluto. SV
Buongiorno, sento molta sofferenza nella tua richiesta, sicuramente è un momento della tua vita molto delicato così come hai sottolineato, credo sia importante che tu riesca a prenderti cura di te e del/lla tuo/a bambino/a, ti suggerirei di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che possa supportarti nel percorso della gravidanza. Se non lo hai già fatto potresti contattare il consultorio famigliare della ASL di residenza così da ricevere un supporto anche da li. Io sono disponibile anche online se fosse possibile per te. Un caro saluto a entrambi!
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Mi dispiace molto per il momento che sta vivendo. La gioia della gravidanza è stata smorzata dai dissidi con il suo compagno e con la sua famiglia e questo, sicuramente, le provoca dolore e senso di fragilità. Andare via da casa del suo compagno per riprendersi la sua autonomia dimostra una grande forza e la nuova vita che porta in grembo gliene sta dando e gliene darà ancora di più. Sicuramente starà facendo una riflessione sulla sua relazione ma non si colpevolizzi. Cerchi di pensare e di fare ciò che la fa stare bene (il lavoro e lo studio in primis). Si circondi di una rete di affetti e di amici che le possano realmente dare aiuto e sostegno in questo momento. Cerchi anche il supporto di un professionista che possa aiutarla ad affrontare i sentimenti e a gestire lo stress che sta vivendo e che la appesantiscono molto e che sono difficili da gestire da soli. Spero di esserle stato di aiuto e resto a disposizione. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Buon pomeriggio Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso la sua storia così dettagliatamente. Posso capire quanto debba essere difficile affrontare una situazione come quella che ha descritto, specialmente in un momento delicato come una gravidanza. Ci sono molti aspetti importanti in ciò che ha raccontato, e vorrei affrontarli insieme, con l'obiettivo di offrirle una prospettiva e un supporto utili.

1. La dinamica relazionale con il suo compagno:
da quanto racconta, sembra che il rapporto con il suo compagno sia iniziato in modo molto positivo, pieno di amore, fiducia e sostegno reciproco. Tuttavia, è evidente che le dinamiche sono cambiate con il tempo, soprattutto dopo l'ingresso in scena di sua cognata e la scoperta della gravidanza. Quando i rapporti iniziano con una forte base di fiducia e poi subiscono una frattura, è naturale sentirsi disorientati, traditi e confusi. È importante riconoscere che i cambiamenti che ha notato nel comportamento del suo compagno (da un atteggiamento di supporto a uno di distanza e poca collaborazione) possono avere un impatto significativo sul suo benessere emotivo.

2. L'Influenza della cognata: l'intromissione della cognata e il suo comportamento ostile sono problematici e sembrano aver creato una divisione tra lei e il suo compagno. La percezione che lui non le creda e che invece difenda la sorella può aver minato ulteriormente la fiducia nella relazione. È doloroso non sentirsi compresi o appoggiati dal proprio partner, specialmente quando si attraversa una fase già vulnerabile come quella della gravidanza. È essenziale che in una coppia ci sia un dialogo aperto e rispettoso, e sembra che questo sia venuto meno. Questo ha inevitabilmente portato a un’escalation di tensione e a un senso crescente di isolamento.

3. Le sue emozioni e le sue reazioni: comprendo il senso di inadeguatezza e il peso emotivo che ha provato, soprattutto quando si è sentita abbandonata o non considerata. Sentirsi giudicati, non sostenuti o addirittura manipolati in una situazione così delicata può davvero influenzare la propria autostima e portare a sentimenti di solitudine e disperazione. La sua scelta di prendere le sue cose e lasciare la casa può essere vista come un atto di protezione di sé stessa e del suo bambino/a da un ambiente che percepisce come tossico.

4. Riscoprire la propria indipendenza: mi sembra che una parte di lei desideri ritrovare quella forza e indipendenza che ha sempre caratterizzato la sua vita. Il fatto che sia riuscita a trovare un lavoro in smartworking e che abbia riconosciuto la necessità di allontanarsi da un contesto negativo mostra che è capace di prendere decisioni difficili per il suo benessere e per quello del suo bambino/a. Questa è una qualità importante e un segnale del suo desiderio di agire in modo costruttivo.

5. L'importanza del supporto emotivo e sociale: in questo momento, potrebbe essere molto utile cercare un sostegno emotivo attraverso una rete di persone di fiducia: amici, familiari o un professionista della salute mentale. Parlare con qualcuno che può ascoltarla senza giudizio e aiutarla a navigare tra le sue emozioni potrebbe fornirle una prospettiva più chiara e un ulteriore supporto. Non deve affrontare tutto questo da sola, e il fatto di cercare aiuto è un segno di forza, non di debolezza.

6. Riflettere sul futuro della relazione: la sua descrizione suggerisce che il comportamento del suo compagno e della sua famiglia è stato dannoso per il suo benessere. Sarebbe importante valutare se questo è un momento di crisi che può essere risolto con un dialogo aperto e sincero, eventualmente con l'aiuto di un mediatore familiare o di un terapeuta di coppia, o se invece questi comportamenti rivelano una dinamica di coppia che potrebbe continuare a farla soffrire. Riconoscere i propri limiti e decidere di non accettare più determinati comportamenti è una forma di auto-cura e di protezione, soprattutto in vista del bambino/a in arrivo.

7. Pensare al bambino/a e alla sua felicità: come ha giustamente sottolineato, il suo amore per il suo bambino/a è una forza motrice che la spinge a voler trovare la migliore soluzione possibile per entrambi. Questa consapevolezza e questo amore sono già indicatori che sarà una brava madre, capace di prendere decisioni che mettono al primo posto la sicurezza e il benessere del suo bambino/a.

La invito a riflettere su cosa ritiene sia meglio per sé e per il suo futuro. Prendersi del tempo per capire cosa vuole dalla sua vita e da una relazione può aiutarla a orientarsi in questa fase delicata. Indipendentemente dal percorso che sceglierà, sappia che merita di essere trattata con rispetto, amore e comprensione. Continui a coltivare la fiducia in sé stessa e nelle sue capacità di affrontare le sfide che la vita le pone davanti.

Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione o supporto. Le auguro di trovare la serenità e la forza che cerca per sé e per il suo bambino/a.

Un caro saluto,
Dott. Luca Vocino
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Gentile utente, mi rattrista sentire la sua storia, immagino che stia vivendo un momento di sofferenza notevole. credo che le sue aspettative che all'inizio erano molto alte, si siano infrante, in dinamiche familiari disfunzionali con ricadute su di te e sul tuo compagno.
credo che il suo atteggiamento non sia arrivato improvvisamente ma quando si è molto innamorati è difficile notare comportamenti e pensieri che si discostano da quanto ci si aspetta.
Sicuramente avrai molto da elaborare, io ti consiglio di farti supportare dal servizio pubblico e se fosse carente nella tua zona mi rendo disponibile per un supporto online. cordiali saluti. Dott.ssa Paola Baldo
Cara utente, mi dispiace profondamente per la situazione difficile e dolorosa che sta attraversando. Gli eventi che ha descritto devono aver messo a dura prova la sua autostima e creato un ambiente poco supportivo, proprio in un momento così delicato come la gravidanza. È comprensibile che, date le circostanze, possa sentirsi sopraffatta da pensieri negativi su di sé, percependosi come un peso o inadeguata. Tuttavia, è importante ricordare che questi pensieri non rispecchiano la realtà e possono essere estremamente dannosi per il suo benessere in questo momento. Da ciò che racconta, infatti, emergono invece segni di grande forza e determinazione. La decisione coraggiosa di intraprendere un nuovo percorso di studi, il desiderio di costruire un futuro migliore e la scelta di diventare madre sono indicativi di una persona che, nonostante le difficoltà, è capace di prendere decisioni difficili per il proprio benessere e quello del proprio bambino. Consideri l’idea di parlare con un terapeuta, che potrebbe aiutarla a gestire lo stress attuale e a sviluppare strategie efficaci per affrontare le difficoltà. Il percorso che sta affrontando è indubbiamente impegnativo, ma è evidente che sta facendo del suo meglio per proteggere se stessa e il suo futuro bambino. In bocca al lupo.
Gentile utente, leggo tanto dolore dalle sue parole. Credo che sia importante intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott Luca Rochdi
Salve gentile ragazza, la situazione da te descritta è carica di emozioni negative e di questo sono molto dispiaciuta. Sarebbe necessario approfondire la situazione per aiutarti a reperire gli strumenti utili a fronteggiare questa condizione indubbiamente complicata. La gravidanza rappresenta un periodo particolarmente delicato, dal punto di vista fisico ed emotivo. Non di rado la prima gravidanza può essere costellata da emozioni intense e nuove che non sempre sono gestibili da soli. Ti invito innanzitutto a richiedere un supporto professionale, specialmente considerando la difficile situazione relazionale che stai vivendo. Inoltre, Hai una rete familiare o amicale che possa fornirti sostegno? Resto a disposizione
Un affettuoso saluto
Dott.ssa Aurora Furma
Gentile utente, grazie per la condivisione di questa sua difficoltà. Mi sembra che la situazione sia alquanto conflittuale con una sorella a dir poco invadente, che vede forse in lei, una "nemica" che vuole portarle via il fratello. Scrive di essere andata a vivere da sola, ha pensato anche di rivolgersi ad un legale per capire come muoversi nel caso di una separazione ? Le consiglio inoltre, se non lo ho già fatto, di intraprendere un percorso terapeutico, per affrontare più serenamente la sua gravidanza. Un abbraccio. dott. Gaetano Marino
Gentilissima, mi dispiace veramente tanto per quello che sta passando. Lei è una donna forte, determinata e questo l’aiuterà. Anche la gravidanza, per quanto gravosa fisicamente, la sosterrà. C’è una specie di forza innata nelle donne incinte, che le spinge in avanti a proteggere e crescere i piccoli. Si dia tempo per metabolizzare. Da un lato la sua indipendenza come risorsa, dall’altro una vulnerabilità e il sogno a due andato in fumo. Ma come si dice dalle mie parti “meglio soli che male accompagnati”. Se dovesse risentire o vedere il suo compagno, pensi bene a quello che è successo e si faccia valere. E’ molto importante in questo momento che attivi la rete amicale/parentale perché siano d’aiuto soprattutto gli ultimi due mesi e poco dopo la nascita. Un ulteriore aspetto è quello sociale e legale. Prima della nascita si informi con un’assistente sociale se ci fossero delle agevolazioni e con un legale sull’aspetto del riconoscimento/mantenimento del nascituro/a. Se ne sente bisogno, e ci potrebbe stare, potrebbe seguire un supporto psicologico per affrontare questo periodo che è molto complesso, difficile ma anche molto bello perché una creatura ti cambia la vita. Io ci sono. Tantissimi auguri, dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, gentile paziente.
Comprendo quanto sia difficile ciò che stai attraversando. È naturale che ti senta confusa e ferita, specialmente dopo aver vissuto momenti di tensione e mancanza di sostegno dal tuo compagno e da sua sorella.
Voglio dirti che le tue emozioni sono valide: è normale desiderare comprensione e sostegno, soprattutto in un momento delicato come la gravidanza. Hai già dimostrato grande forza prendendo la decisione di allontanarti da una situazione che ti faceva sentire umiliata e non rispettata.
Adesso, è importante concentrarti su ciò che puoi controllare e su ciò che ti fa sentire al sicuro e sostenuta. Non sei sola: cercare il sostegno di amici, familiari o professionisti può aiutarti a navigare questa fase difficile. Permettiti di chiedere aiuto e prenditi cura di te stessa; questo è essenziale, soprattutto ora.
Riconosci la tua forza e il tuo valore: sei già una madre che sta facendo il meglio per proteggere e amare suo figlio, e questo è un grande segno di coraggio.
Rimani gentile con te stessa, e ricorda che stai costruendo un futuro migliore per te e il tuo bambino.
Buongiorno e grazie per aver condiviso questo vissuto pieno di sofferenza. Mi dispiace molto leggere le difficoltà che stai attraversando e della conseguente vulnerabilità.
Nonostante il rapporto conflittuale con la sorella del tuo compagno, che porta a svalutazione e umiliazione, il tuo racconto dimostra quanto tu sia una donna forte.
È molto positivo che tu abbia scelto di allontanarti da casa per concentrarti sul tuo benessere e su quello del* bambin* che aspetti. È essenziale che tu possa recuperare i tuoi spazi e la tua autonomia, ascoltando i tuoi bisogni e ciò che ti fa stare bene.
La situazione che stai affrontando è senza dubbio complessa e potrebbe ostacolare una gravidanza serena. Potrebbe essere utile valutare il supporto di uno specialista che possa affiancarti in questo delicato periodo, così da prevenire che l'autonomia si trasformi in solitudine.
Un caro saluto, Dott.ssa Federica Tilotta
Cara utente, Il momento che sta attraversando é delicato; leggere le sue attente considerazioni e descrizioni di situazioni di invischiamento, mancanza di confini e incomprensioni fanno intendere una grande fatica fisica e psicologica, in un periodo che già di per sé rappresenta un gigantesco cambiamento. Avere una persona con cui poter parlare di quello che sente e pensa, delle domande che si pone, dei dubbi che sta scoprendo e delle emozioni, anche contrastanti, che vive in questo momento credo sia fondamentale. La paura, la preoccupazione, la gioia, la curiosità e le fantasie sono un grande motore per tutte le cose che il suo corpo e la sua mente sono chiamati, in questo momento, ad affrontare. Si prenda uno spazio e un tempo per prendersi cura di sé e del bambino che si sta preparando ad accogliere. La invito a fare una riflessione anche sui suoi diritti, come madre e donna e su quelli del bambino, rispetto a temi quali il riconoscimento/mantenimento/affidamento.
La relazione che sceglierà di avere con il padre del bambino é sicuramente qualcosa da affrontare.
Le faccio i miei migliori auguri.
Si abbracci,
La abbraccio.
Cara futura mamma, è triste sentire le tue parole.
Il tuo compagno non si è rivelata la persona che speravi, fatti coraggio e vai avanti. Cerca di affrontare al meglio questa gravidanza per il bene del nascituro. Hai iniziato un viaggio che, vedrai, sarà fonte di gioia.
Continua a lavorare e circondati di persone fidate, se non hai nessuno fatti sostenere da qualche professionista (magari all'asl se non puoi permetterti il privato). Se e quando il padre si farà vivo allora valuterai la situazione con un alleato che saprà accompagnarti e consigliarti.
Ti abbraccio, dott.ssa Barbara Merciari
La tua situazione è emotivamente complessa e delicata. È fondamentale prenderti cura di te stessa in questo momento di vulnerabilità. Riconoscere le tue emozioni è il primo passo per guarire e proteggere te stessa e il tuo bambino. Cerca supporto da persone di fiducia e professionisti per affrontare questa situazione con forza e determinazione. Ricorda, sei degna di amore e rispetto. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, mi dispiace tanto per la situazione difficile e dolorosa che stai attraversando, e voglio innanzitutto dirti che è comprensibile sentirsi così, vista la complessità del momento che stai vivendo. Sei in un periodo delicato, sia fisicamente che emotivamente, e l’assenza di supporto da parte del tuo compagno, unita alla tensione causata dalla sorella, ti ha lasciato senza il sostegno di cui avresti davvero bisogno. Sentirsi offesa e abbandonata da chi ami, soprattutto in un periodo delicato come la gravidanza, può farti sentire sola e impotente, ma il fatto che tu sia consapevole della tua forza interiore e dell’amore che provi per il tuo bambino dimostra una grande resilienza. È importante ricordare che meriti un partner che ti sostenga, ti rispetti e condivida con te le difficoltà, soprattutto in un momento così speciale e delicato come l’attesa di un bambino. Il fatto che tu abbia deciso di prendere le tue cose e allontanarti dimostra una grande forza, anche se probabilmente ti senti confusa e smarrita. Con il supporto necessario che ti aiuterà a riflettere su ciò che desideri in futuro, le cose andranno meglio. Non sei sola in questa situazione, anche se può sembrare così. Prendersi il tempo per capire ciò che vuoi e di cui hai bisogno è fondamentale. Sei una persona forte, e la decisione di allontanarti, pur difficile, dimostra che metti te e il tuo bambino al primo posto.
Un saluto

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