Buon pomeriggio, sono una donna di 37 anni e da settembre 2023 soffro di crisi di panico e ansia che
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Buon pomeriggio, sono una donna di 37 anni e da settembre 2023 soffro di crisi di panico e ansia che scaturiscono dal nulla. Tutto è iniziato durante una cena con amici in cui nel bel mezzo della cena sono stata colta da una crisi di panico preceduta da un senso di ansia che è sfociato poi in sincope. Erroneamente ho pensato fosse un episodio isolato, invece da quel momento l'ansia è diventata una situazione quotidiana mentre per le crisi di panico ho il terrore ogni qual volta esco di casa. In più, ho sempre sofferto un pò delle altezze, ma ultimamente faccio fatica a salire in luoghi al di sopra del secondo piano (premesso che io lavoro in un ufficio posto al quinto piano quindi lascio immaginare). Oltretutto da circa un mesetto, iniziano a darmi ansia e panico i luoghi chiusi di qualsiasi genere.
Come o cosa posso fare per ritornare alla mia quotidianità? Questa situazione si ripercuote sulla mia vita privata e inizia a diventare ingestibile.
Come o cosa posso fare per ritornare alla mia quotidianità? Questa situazione si ripercuote sulla mia vita privata e inizia a diventare ingestibile.
Buon pomeriggio,
La tua esperienza con l'ansia e le crisi di panico è comprensibilmente molto difficile e può avere un impatto significativo sulla tua vita quotidiana. È importante riconoscere che queste sensazioni sono reali e che cercare aiuto è un passo fondamentale verso il recupero.
Le crisi di panico possono essere innescate da vari fattori, e la paura di avere un altro attacco può portare a evitare situazioni specifiche, come uscire di casa o salire in luoghi alti. Questo ciclo di paura e evitamento può diventare debilitante.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire e affrontare questa situazione:
1. Comprendere il Panico: Spesso, solo capire che le crisi di panico non sono pericolose, anche se molto spaventose, può aiutare a ridurre l'ansia associata.
2. Tecniche di Respirazione: Imparare e praticare regolarmente tecniche di respirazione profonda può aiutare a calmare il sistema nervoso durante un attacco di panico. La respirazione diaframmatica è particolarmente utile.
3. Mindfulness e Meditazione: La mindfulness può aiutarti a rimanere nel presente e a gestire meglio le sensazioni di ansia. Praticare la meditazione quotidianamente può ridurre i livelli di ansia nel tempo.
4. Attività Fisica: L'esercizio regolare può aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il tuo umore generale. Anche una breve passeggiata quotidiana può fare una grande differenza.
5. Affrontare le Paure: Lavorare gradualmente per affrontare le situazioni che ti causano ansia può aiutare a ridurre la paura.
6. Supporto Psicologico: Parlare con un professionista della salute mentale può fornirti strumenti e strategie per gestire l'ansia e le crisi di panico.
7. Farmaci: In alcuni casi, il medico potrebbe suggerire l'uso di farmaci ansiolitici o antidepressivi per aiutare a gestire i sintomi. Questo dovrebbe essere discusso attentamente con il tuo medico.
Se desideri esplorare ulteriormente queste strategie e ricevere supporto personalizzato, sarei felice di aiutarti in un percorso terapeutico. Affrontare queste difficoltà con l'assistenza di un professionista può fare una grande differenza nel ritrovare la tua serenità quotidiana.
Ti incoraggio a non esitare a cercare aiuto e a prendere in considerazione la possibilità di un percorso terapeutico che possa supportarti nel superare queste sfide.
Cordiali saluti.
La tua esperienza con l'ansia e le crisi di panico è comprensibilmente molto difficile e può avere un impatto significativo sulla tua vita quotidiana. È importante riconoscere che queste sensazioni sono reali e che cercare aiuto è un passo fondamentale verso il recupero.
Le crisi di panico possono essere innescate da vari fattori, e la paura di avere un altro attacco può portare a evitare situazioni specifiche, come uscire di casa o salire in luoghi alti. Questo ciclo di paura e evitamento può diventare debilitante.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire e affrontare questa situazione:
1. Comprendere il Panico: Spesso, solo capire che le crisi di panico non sono pericolose, anche se molto spaventose, può aiutare a ridurre l'ansia associata.
2. Tecniche di Respirazione: Imparare e praticare regolarmente tecniche di respirazione profonda può aiutare a calmare il sistema nervoso durante un attacco di panico. La respirazione diaframmatica è particolarmente utile.
3. Mindfulness e Meditazione: La mindfulness può aiutarti a rimanere nel presente e a gestire meglio le sensazioni di ansia. Praticare la meditazione quotidianamente può ridurre i livelli di ansia nel tempo.
4. Attività Fisica: L'esercizio regolare può aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il tuo umore generale. Anche una breve passeggiata quotidiana può fare una grande differenza.
5. Affrontare le Paure: Lavorare gradualmente per affrontare le situazioni che ti causano ansia può aiutare a ridurre la paura.
6. Supporto Psicologico: Parlare con un professionista della salute mentale può fornirti strumenti e strategie per gestire l'ansia e le crisi di panico.
7. Farmaci: In alcuni casi, il medico potrebbe suggerire l'uso di farmaci ansiolitici o antidepressivi per aiutare a gestire i sintomi. Questo dovrebbe essere discusso attentamente con il tuo medico.
Se desideri esplorare ulteriormente queste strategie e ricevere supporto personalizzato, sarei felice di aiutarti in un percorso terapeutico. Affrontare queste difficoltà con l'assistenza di un professionista può fare una grande differenza nel ritrovare la tua serenità quotidiana.
Ti incoraggio a non esitare a cercare aiuto e a prendere in considerazione la possibilità di un percorso terapeutico che possa supportarti nel superare queste sfide.
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Gentile utente, mi dispiace tanto per quanto ha raccontato, leggo tanta sofferenza dalle sue parole. Ma posso anche dirle che è nel posto giusto, se vuole andare oltre. L'aver compreso che c'è qualcosa di problematico è già un primo passo per un miglioramento, il secondo in questo caso è l'intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire le cause.
Le auguro il meglio!!!
Se ne avesse voglia, può scrivermi per una prima seduta completamente gratuita.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buona sera, è molto importante che lei si affidi ad un professionista che conosca come trattare il panico. Molte persone di trovano nella sua stessa situazione, prima interviene maggiori sono le possibilità di guarigione, e meno tempo dovrà impiegare per raggiungere uno stato di benessere psicologico. Leggendo le linee-guida internazionali NICE scoprirà che le tecniche cognitivo-comportamentali hanno dimostrato un'ottima efficacia sul disagio del quale scrive.
Le auguro di trovare la forza per iniziare un percorso psicologico, tante volte il passo più difficile è il primo.
Le auguro di trovare la forza per iniziare un percorso psicologico, tante volte il passo più difficile è il primo.
Buongiorno,
mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che intraprendere un percorso terapeutico possa aiutarla a comprendere cosa sta accadendo e a trovare gli strumenti per gestirlo dandole la possibilità di ritornare gradualmente alla sua quotidianità.
Un saluto,
Dott.ssa Elisa Rizzotti
mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che intraprendere un percorso terapeutico possa aiutarla a comprendere cosa sta accadendo e a trovare gli strumenti per gestirlo dandole la possibilità di ritornare gradualmente alla sua quotidianità.
Un saluto,
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Gentile utente buongiorno.
Il panico è una manifestazione acuta dell'ansia e, nel suo caso, sembra essere questa una condizione generalizzata e sottostante a molti momenti della sua giornata, che poi sfocia in episodi più salienti e drammatici, che lei vive come attacchi di panico.
La situazione è certamente invalidante e sta condizionando gli aspetti più importanti della sua vita: la vita sociale, il lavoro, l'essere libera di uscire di casa. E' importante intervenire tempestivamente. Il supporto psicologico è, senza dubbio alcuno, il primo aiuto che deve cercare.
Il trattamento dell'ansia e del panico può essere affrontato in modi diversi, e altrettanto efficaci.
Quello che le propongo io è l'approccio della Psicologia Positiva e della Mindfulness, discipline che si sono rivelate avere ottimi risultati nei casi di ansia generalizzata e annessi episodi di panico. Si lavora principalmente nell'acquisire consapevolezza degli stati ansiogeni e di cominciare a gestirli come eventi mentali, piuttosto che come pericoli reali. Come lei ha sottolineate questi attacchi d'ansia sembrano nascere dal nulla, senza motivo evidente: ed è esattamente quello che succede, nella realtà non c'è nulla di minaccioso, eppure la preoccupazione e la paura che qualcosa di tremendo possa accadere è molto vivida.
Con le opportune strategie, si impara a ridefinire l'ansia da un punto di vista oggettivo, analizzando da vicino, ma senza giudizio, il contesto o il momento della giornata, le persone presenti oppure i pensieri solitamente associati all'emergenza dello stato ansiogeno.
Comprendendo l'ansia da vicino, progressivamente, si possono utilizzare strumenti efficaci per circoscriverla a episodio mentale ed elaborare risposte comportamentali migliori, basate sulle emozioni positive, sulla fiducia in sé stessi e nelle proprie potenzialità.
Le tecniche di Mindfulness facilitano il radicamento alla realtà, e la capacità di mettere l'attenzione dove serve, invece che su paure infondate. Gli esercizi meditativi della mindfulness allenano la mente a stare nel momento presente con consapevolezza, creando quello spazio mentale sufficiente a percepire la libertà di poter scegliere se stare dalla parte della realtà, oppure abbandonarsi in balia dei sintomi ansiogeni.
Se lo desidera possiamo approfondire questo tipo di percorso psicologico, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Il panico è una manifestazione acuta dell'ansia e, nel suo caso, sembra essere questa una condizione generalizzata e sottostante a molti momenti della sua giornata, che poi sfocia in episodi più salienti e drammatici, che lei vive come attacchi di panico.
La situazione è certamente invalidante e sta condizionando gli aspetti più importanti della sua vita: la vita sociale, il lavoro, l'essere libera di uscire di casa. E' importante intervenire tempestivamente. Il supporto psicologico è, senza dubbio alcuno, il primo aiuto che deve cercare.
Il trattamento dell'ansia e del panico può essere affrontato in modi diversi, e altrettanto efficaci.
Quello che le propongo io è l'approccio della Psicologia Positiva e della Mindfulness, discipline che si sono rivelate avere ottimi risultati nei casi di ansia generalizzata e annessi episodi di panico. Si lavora principalmente nell'acquisire consapevolezza degli stati ansiogeni e di cominciare a gestirli come eventi mentali, piuttosto che come pericoli reali. Come lei ha sottolineate questi attacchi d'ansia sembrano nascere dal nulla, senza motivo evidente: ed è esattamente quello che succede, nella realtà non c'è nulla di minaccioso, eppure la preoccupazione e la paura che qualcosa di tremendo possa accadere è molto vivida.
Con le opportune strategie, si impara a ridefinire l'ansia da un punto di vista oggettivo, analizzando da vicino, ma senza giudizio, il contesto o il momento della giornata, le persone presenti oppure i pensieri solitamente associati all'emergenza dello stato ansiogeno.
Comprendendo l'ansia da vicino, progressivamente, si possono utilizzare strumenti efficaci per circoscriverla a episodio mentale ed elaborare risposte comportamentali migliori, basate sulle emozioni positive, sulla fiducia in sé stessi e nelle proprie potenzialità.
Le tecniche di Mindfulness facilitano il radicamento alla realtà, e la capacità di mettere l'attenzione dove serve, invece che su paure infondate. Gli esercizi meditativi della mindfulness allenano la mente a stare nel momento presente con consapevolezza, creando quello spazio mentale sufficiente a percepire la libertà di poter scegliere se stare dalla parte della realtà, oppure abbandonarsi in balia dei sintomi ansiogeni.
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Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, posso solo immaginare la fatica che devi provare.
Quello che posso dirti è che potresti parlare in una sede opportuna, andando a capire come mai da settembre e come mai la cosa sia stata ampliata anche ai luoghi chiusi.
Un caro saluto
Lavinia
Quello che posso dirti è che potresti parlare in una sede opportuna, andando a capire come mai da settembre e come mai la cosa sia stata ampliata anche ai luoghi chiusi.
Un caro saluto
Lavinia
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Salve, grazie per la richiesta. Deve essere difficile affrontare la sofferenza di questa situazione. Credo che possa essere importante intraprendere un percorso psicologico per capire le cause di questa problematica e lavorare con un professionista per raggiungere una maggior consapevolezza di quello che sta attraversando.
A disposizione, cordialmente.
Dottoressa Sara Mallamaci
A disposizione, cordialmente.
Dottoressa Sara Mallamaci
Buonasera, quando il sintomo diventa così invalidante, è opportuno seguire un percorso psicologico. L'attacco di panico, una volta arrivato, genera la paura della paura che torni l'attacco di panico. Più si ha paura, più l'ansia cresce. Di conseguenza, l'attenzione che lei ci mette nella vita di tutti i giorni non fa che aumentare la paura, quindi l'ansia. Nel seguire un percorso psicologico, potrà innanzi tutto imparare a gestire questa paura nell'immediato e a capire da dove è nato l'attacco di panico.
Se dovesse avere bisogno, può contattami. Saluti, Dott.ssa Michela Cinti
Se dovesse avere bisogno, può contattami. Saluti, Dott.ssa Michela Cinti
Buongiorno,
e sì, non dev'essere facile il quotidiano per lei. Da quello che leggo, quella cena deve avere riattivato qualcosa che era comunque già lì. Secondo me deve farsi aiutare da un professionista a riconoscere il problema e e risolverlo.
Non esiti a contattarmi
Buona giornata
Dr. Grazia Chianetta
e sì, non dev'essere facile il quotidiano per lei. Da quello che leggo, quella cena deve avere riattivato qualcosa che era comunque già lì. Secondo me deve farsi aiutare da un professionista a riconoscere il problema e e risolverlo.
Non esiti a contattarmi
Buona giornata
Dr. Grazia Chianetta
Gentile utente, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo.
Ritengo che un consulto psicologico potrebbe aiutarla a indagare la causa della sua ansia e a trovare un modo per gestirla.
Resto a disposizione, anche online, in caso volesse approfondire.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Ritengo che un consulto psicologico potrebbe aiutarla a indagare la causa della sua ansia e a trovare un modo per gestirla.
Resto a disposizione, anche online, in caso volesse approfondire.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Gentile utente, grazie per la condivisione e mi dispiace per la sua condizione attuale.
L'attacco di panico, una volta arrivato, genera la paura della paura che torni l'attacco di panico. Più si ha paura, più l'ansia cresce. Di conseguenza, l'attenzione che lei ci mette nella vita di tutti i giorni non fa che aumentare la paura, quindi l'ansia.
La situazione è certamente invalidante e sta condizionando gli aspetti più importanti della sua vita: la vita sociale, il lavoro, l'essere libera di uscire di casa. E' importante intervenire tempestivamente. Il supporto psicologico è, senza dubbio alcuno, il primo aiuto che deve cercare.
L'attacco di panico, una volta arrivato, genera la paura della paura che torni l'attacco di panico. Più si ha paura, più l'ansia cresce. Di conseguenza, l'attenzione che lei ci mette nella vita di tutti i giorni non fa che aumentare la paura, quindi l'ansia.
La situazione è certamente invalidante e sta condizionando gli aspetti più importanti della sua vita: la vita sociale, il lavoro, l'essere libera di uscire di casa. E' importante intervenire tempestivamente. Il supporto psicologico è, senza dubbio alcuno, il primo aiuto che deve cercare.
Buonasera le crisi di panico e l’ansia non scaturiscono mai dal nulla ma sono sintomi di un malessere profondo. Per curare il sintomo ossia l’ansia, bisogna indagarne la causa scatenante. Resto a disposizione per iniziare un percorso e ti invito ad una consulenza conoscitiva gratuita online.
Grazia
Grazia
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Buongiorno.
La sua richiesta di aiuto è chiara e più che comprensibile.
Credo che sia utile approfondire attraverso un dialogo circa i sintomi e le situazioni in viene a trovarsi, un dialogo che possa spaziare anche su altri livelli eventualmente interconnessi al suo stato.
Se ritiene, possiamo incontrarci tramite un colloquio online, poi decideremo insieme se e come continuare.
La sua richiesta di aiuto è chiara e più che comprensibile.
Credo che sia utile approfondire attraverso un dialogo circa i sintomi e le situazioni in viene a trovarsi, un dialogo che possa spaziare anche su altri livelli eventualmente interconnessi al suo stato.
Se ritiene, possiamo incontrarci tramite un colloquio online, poi decideremo insieme se e come continuare.
Buonasera, mi spiace sentire la sua situazione. Prima di tutto vorrei rassicurarla circa gli attacchi di panico, che possono essere si spaventosi, ma in realtà non sono pericolosi. L'attacco di panico non è altro che una risposta di difesa, che il nostro cervello mette in moto quando sente che qualcosa non va, sarebbe assurdo quindi che fosse proprio la nostra mente a recarci danno quando in realtà vuole difenderci. Detto ciò c'è da capire cosa scaturisce questi attacchi e in quali situazioni si manifestano solitamente. Gli effetti di ritiro possono essere comuni, la paura di avere un attacco di panico mentre si trova fuori casa può far salire il livello d'ansia. Potrei consigliarle, di iniziare un percorso di tipo cognitivo comportamentale, è l'orientamento che eccelle nel campo dei disturbi d'ansia, con tecniche cognite volte al controllo del pensiero e del pensiero disfunzionale, e tecniche comportamentali per il controllo proprio dei comportamenti in risposta a tali pensieri. Oltre che all'uso di tecniche di rilassamento, di respirazione, e l'esposizione in vivo o in immaginato della situazione ansiosa che permette via via di affrontarla e superarla.
Spero di esserle stato utile, e resto a sua disposizione , anche online, qualora avesse bisogno di altro, o anche per un consulto. Cordialmente Dott. Antonino Genova
Spero di esserle stato utile, e resto a sua disposizione , anche online, qualora avesse bisogno di altro, o anche per un consulto. Cordialmente Dott. Antonino Genova
Gent.le, il panico è una condizione di terrore che coglie l'individuo proprio come dice lei, ovvero all'improvviso, gettandolo nello sgomento. Occorre occuparsi di siffatte manifestazioni d'ansia in seno a dei colloqui specifici ed eventualmente nell'ambito di una psicoterapia vera e propria. Sarebbe importante, infatti, sia collocare i singoli episodi cui lei fa riferimento in una valutazione ampia delle sue modalità emotive tipiche di risposta agli eventi; sia cogliere il significato simbolico che tali sintomi assumono in questo specifico periodo della sua vita. Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti. Frasca dott.ssa Amelia
Gentile utente, l'ansia è un sintomo che funge da campanello d'allarme, mette in evidenza aspetti che prima erano inascoltati.
L'ansia e il panico bloccano e limitano e in qualche modo tutto ciò ha una funzionalità.
Occorre comprendere come mai sia stata necessaria questa manifestazione, quale è il reale disagio che cerca di far emergere e tutto ciò è possibile attraverso un percorso psicologico.
Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti, Dott.ssa Simona Spiezia
L'ansia e il panico bloccano e limitano e in qualche modo tutto ciò ha una funzionalità.
Occorre comprendere come mai sia stata necessaria questa manifestazione, quale è il reale disagio che cerca di far emergere e tutto ciò è possibile attraverso un percorso psicologico.
Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti, Dott.ssa Simona Spiezia
Buongiorno, mi dispiace molto per la sua situazione. La invito a rivolgersi ad uno psicologo per iniziare un percorso di sostegno. In questo modo potrà trovare uno spazio sicuro entro cui poter narrare la sua storia ed individuare strategie utili a fronteggiare momenti difficili. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che lei descrive. Personalmente credo sia importante che inizi a valutare la possibilità di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per esplorare le cause che le generano ansia e per imparare a fronteggiarla. Parallelamente se i suoi vissuti di ansia e panico sono tali da impattare significativamente sulla sua quotidianità, rivolgersi anche ad uno psichiatra potrebbe sostenerla ad abbassare gli stati di agitazione.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dottoressa Erika Castagneri
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dottoressa Erika Castagneri
Buongiorno, la situazione che descrive è sicuramente difficile e comprensibilmente molto frustrante. Voglio però rassicurarla: ciò che sta vivendo, sebbene intenso, è qualcosa di comune e affrontabile con i giusti strumenti. La sua consapevolezza del problema e il fatto che cerchi supporto sono già un passo importante verso il miglioramento. Le crisi di panico, e l'ansia che spesso le accompagna, possono apparire improvvise e ingiustificate, ma dietro di esse ci sono sempre dei meccanismi psicologici ben precisi. È possibile che quella prima crisi durante la cena abbia lasciato un'impronta emotiva molto forte, e che da quel momento il suo corpo e la sua mente siano entrati in uno stato di "allerta". Questo stato di ipervigilanza può far sì che si manifesti un circolo vizioso: il timore che si verifichi nuovamente una crisi può scatenare ansia, e questa stessa ansia può innescare i sintomi fisici del panico. Un fenomeno simile può essere alla base anche delle sue difficoltà con i luoghi chiusi e le altezze. È come se il suo sistema di allarme interno fosse diventato ipersensibile, percependo potenziali pericoli dove non ce ne sono realmente. Per affrontare questa situazione e ritrovare la sua quotidianità, ci sono diversi approcci che possono aiutarla: In primo luogo, è fondamentale lavorare sulla comprensione e sulla gestione dei sintomi. Le tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica, possono essere estremamente utili per contrastare i sintomi fisici dell'ansia. Ad esempio, potrebbe provare a fare respiri lenti e profondi, inspirando per 4 secondi, trattenendo il respiro per 2, ed espirando per 6 secondi. Questo tipo di respirazione aiuta a calmare il sistema nervoso. Un altro aspetto su cui lavorare è il modo in cui percepisce e interpreta i segnali del suo corpo. Spesso, nelle crisi di panico, i normali sintomi fisiologici (come il battito cardiaco accelerato o il respiro corto) vengono percepiti come pericolosi, alimentando la paura. Lavorare per reinterpretare questi segnali come normali reazioni di ansia, e non come segnali di pericolo reale, può ridurre il loro impatto. È anche importante affrontare gradualmente le situazioni che ora teme. Questo processo, chiamato *esposizione graduale*, consiste nel riprendere a confrontarsi con i contesti che le creano disagio, partendo dai meno difficili, per abituare il cervello a "disinnescare" la risposta di panico. Per esempio, potrebbe iniziare a passare qualche minuto in un luogo chiuso che le genera ansia, uscendo non appena lo ritiene necessario, per poi aumentare progressivamente il tempo di esposizione. Un altro passo utile potrebbe essere riflettere sui fattori di stress che hanno preceduto l'insorgere delle crisi. L'ansia è spesso una risposta del nostro corpo a situazioni di sovraccarico o a emozioni non affrontate. Parlare con un professionista, come uno psicologo cognitivo-comportamentale, potrebbe aiutarla a individuare e affrontare eventuali cause sottostanti. Questo tipo di terapia è particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia, poiché combina l'esplorazione dei pensieri disfunzionali con tecniche pratiche per gestire i sintomi. Infine, voglio rassicurarla sul fatto che questi problemi sono risolvibili. Molte persone che hanno vissuto esperienze simili alle sue sono riuscite a riprendere il controllo della propria vita con il giusto supporto. Consideri questa fase come un'opportunità per imparare nuovi strumenti e conoscersi meglio. Non deve affrontare tutto da sola: chiedere aiuto, come ha già iniziato a fare, è segno di grande forza. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
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