Buon pomeriggio. Ho un bambino di 16 mesi che non dice ancora nessuna parola se non “bau” quando ved
6
risposte
Buon pomeriggio. Ho un bambino di 16 mesi che non dice ancora nessuna parola se non “bau” quando vede il nostro cane o “dadda” quando vuole indicare il papà. Però è da quando ha 5 mesi che ha il “vizio” di fare pernacchie e quando sembra che voglia fare un discorso fa solo pernacchie alternate con “eee” “ooo” e suoni del genere. Devo preoccuparmi?
Buongiorno!
Parto dicendole che lo sviluppo del linguaggio si caratterizza per una forte variabilità interindividuale. Ogni bambino, infatti, sviluppa il linguaggio secondo i propri tempi e le proprie capacità.
Tuttavia, tendenzialmente, si individuano delle tappe da raggiungere per uno sviluppo armonico delle competenze comunicativo-linguistiche.
Un aspetto importante da considerare è che lo sviluppo del linguaggio non si ferma solo alla produzione del linguaggio, inteso come quello che il bambino sa dire.
Esso riguarda una serie di prerequisiti comunicativi quali contatto oculare, attenzione congiunta, triangolazione con l’oggetto ecc, nonché abilità di ascolto, riconoscimento di suoni, competenze motorie, cognitive ed emozionali.
Tendenzialmente si parla di ritardo del linguaggio e/o disturbo specifico del linguaggio a partire dai tre anni. Nulla toglie che si possa intervenire precocemente a scopo preventivo
e/o di potenziamento. Consiglio di consultare un logopedista affinché vengano raccolti i dati anamnestici, fatta una valutazione e impostato, se necessario, un piano di intervento.
Cordialmente,
Dr.ssa Alba Majolo
Parto dicendole che lo sviluppo del linguaggio si caratterizza per una forte variabilità interindividuale. Ogni bambino, infatti, sviluppa il linguaggio secondo i propri tempi e le proprie capacità.
Tuttavia, tendenzialmente, si individuano delle tappe da raggiungere per uno sviluppo armonico delle competenze comunicativo-linguistiche.
Un aspetto importante da considerare è che lo sviluppo del linguaggio non si ferma solo alla produzione del linguaggio, inteso come quello che il bambino sa dire.
Esso riguarda una serie di prerequisiti comunicativi quali contatto oculare, attenzione congiunta, triangolazione con l’oggetto ecc, nonché abilità di ascolto, riconoscimento di suoni, competenze motorie, cognitive ed emozionali.
Tendenzialmente si parla di ritardo del linguaggio e/o disturbo specifico del linguaggio a partire dai tre anni. Nulla toglie che si possa intervenire precocemente a scopo preventivo
e/o di potenziamento. Consiglio di consultare un logopedista affinché vengano raccolti i dati anamnestici, fatta una valutazione e impostato, se necessario, un piano di intervento.
Cordialmente,
Dr.ssa Alba Majolo
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Salve, a sedici mesi dovrebbe già dire qualche parolina ma da quello che dice l'intenzione comunicativa è presente (anche se con pernacchie!). Ogni bambino fa (ed esprime) quello che può con quello che ha a disposizione quindi le consiglio, anche a 20 mesi di effettuare una valutazione Logopedica che possa individuare o escludere fattori che possano essere determinanti per un ritardo del linguaggio. Un caro saluto Daniela Barberini
Buonasera ,mi sembra evidente che suo figlio ha l’intenzione di comunicare e questo è un buon segnale.
Che faccia delle pernacchie significa che si sta sforzando e che sta incominciando a prendere consapevolezza che ha una bocca una lingua e che con questi può fare dei giochi e dei suoni.
Con qualche accorgimento da parte di voi genitori potete aiutarlo a rinforzare le abilità apprese e a guidarlo verso una sempre maggiore conoscenza del suo apparato orale e che con i suoni ed i gesti può apportare dei cambiamenti nell’ambiente che lo circonda,motivandolo a fare di più.
Probabilmente con una chiacchierata con una/un logopedista potreste avere dei suggerimenti concreti con cui stimolare il piccolo ed aiutarlo nella comunicazione e nel linguaggio.
Che faccia delle pernacchie significa che si sta sforzando e che sta incominciando a prendere consapevolezza che ha una bocca una lingua e che con questi può fare dei giochi e dei suoni.
Con qualche accorgimento da parte di voi genitori potete aiutarlo a rinforzare le abilità apprese e a guidarlo verso una sempre maggiore conoscenza del suo apparato orale e che con i suoni ed i gesti può apportare dei cambiamenti nell’ambiente che lo circonda,motivandolo a fare di più.
Probabilmente con una chiacchierata con una/un logopedista potreste avere dei suggerimenti concreti con cui stimolare il piccolo ed aiutarlo nella comunicazione e nel linguaggio.
Buonasera
le consiglio di rivolgersi, intorno ai 20/24 mesi del suo bimbo, ad un logopedista in modo da poter fare un'osservazione ed una valutazione della dinamica comunicativa. Inoltre potrebbe essere utile per voi genitori avere un primo colloquio con un professionista per comprendere le strategie più utili per stimolare il linguaggio del vostro bambino.
le consiglio di rivolgersi, intorno ai 20/24 mesi del suo bimbo, ad un logopedista in modo da poter fare un'osservazione ed una valutazione della dinamica comunicativa. Inoltre potrebbe essere utile per voi genitori avere un primo colloquio con un professionista per comprendere le strategie più utili per stimolare il linguaggio del vostro bambino.
Salve, le tappe di evoluzione del linguaggio prevederebbero una maggiore produzione linguistica per l'età del suo bimbo, ma non è l'unico dato su cui basarsi e occorre tenere conto della variabilità individuale di ogni bambino. Il mio consiglio è di non allarmarsi, ma di rivolgersi a un logopedista per una consulenza. il logopedista potrà valutare, oltre alla produzione di suoni e parole, se ci sono i vari prerequisiti del linguaggio e potrà darle qualche consiglio per stimolare il linguaggio del suo bimbo. Questo le consentirà di vivere questa fase con più serenità. Martina Cavazzuti
Salve,
a 16 mesi, ogni bambino segue il proprio ritmo nello sviluppo del linguaggio, e ci possono essere grandi variazioni nei tempi in cui i bambini iniziano a parlare. Il fatto che suo figlio utilizzi alcune espressioni come "bau" per il cane o "dadda" per indicare il papà è un segnale positivo. Questi sono già primi tentativi di comunicazione verbale.
Le pernacchie e i suoni come "eee" o "ooo" fanno parte del normale sviluppo pre-linguistico, in cui il bambino esplora i suoni che è in grado di produrre e impara a modulare la propria voce. È importante considerare altri aspetti del suo sviluppo, come la comprensione di ciò che gli si dice, la capacità di rispondere al proprio nome, e l’uso di gesti o indicazioni per comunicare desideri o emozioni. Se in queste aree lo sviluppo è regolare, potrebbe semplicemente aver bisogno di più tempo per iniziare a usare un linguaggio più strutturato.
A questa età, è importante stimolare il linguaggio in modo naturale, parlando spesso con il bambino, descrivendo ciò che si fa, leggendo libri insieme e incoraggiandolo a imitare i suoni che sente. Se, tuttavia, tra qualche mese noterà che il vocabolario non si arricchisce o che ci sono difficoltà nella comprensione delle parole, potrebbe essere utile fare una valutazione logopedica per avere un quadro più chiaro della situazione.
Per ora, non c’è motivo di preoccuparsi eccessivamente, ma se sente di avere dubbi, confrontarsi con il pediatra potrebbe essere un buon primo passo.
Cordialità
a 16 mesi, ogni bambino segue il proprio ritmo nello sviluppo del linguaggio, e ci possono essere grandi variazioni nei tempi in cui i bambini iniziano a parlare. Il fatto che suo figlio utilizzi alcune espressioni come "bau" per il cane o "dadda" per indicare il papà è un segnale positivo. Questi sono già primi tentativi di comunicazione verbale.
Le pernacchie e i suoni come "eee" o "ooo" fanno parte del normale sviluppo pre-linguistico, in cui il bambino esplora i suoni che è in grado di produrre e impara a modulare la propria voce. È importante considerare altri aspetti del suo sviluppo, come la comprensione di ciò che gli si dice, la capacità di rispondere al proprio nome, e l’uso di gesti o indicazioni per comunicare desideri o emozioni. Se in queste aree lo sviluppo è regolare, potrebbe semplicemente aver bisogno di più tempo per iniziare a usare un linguaggio più strutturato.
A questa età, è importante stimolare il linguaggio in modo naturale, parlando spesso con il bambino, descrivendo ciò che si fa, leggendo libri insieme e incoraggiandolo a imitare i suoni che sente. Se, tuttavia, tra qualche mese noterà che il vocabolario non si arricchisce o che ci sono difficoltà nella comprensione delle parole, potrebbe essere utile fare una valutazione logopedica per avere un quadro più chiaro della situazione.
Per ora, non c’è motivo di preoccuparsi eccessivamente, ma se sente di avere dubbi, confrontarsi con il pediatra potrebbe essere un buon primo passo.
Cordialità
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.