Buon pomeriggio, ho 44 anni. La mia è una curiosità, per così dire in ambito "socio
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Buon pomeriggio, ho 44 anni. La mia è una curiosità, per così dire in ambito "sociologico".. al netto dei difetti, mi ritengo una persona gentile, altruista, posata (non eccessivamente loquace eccetto con chi mi trovo bene), particolarmente scherzosa nonostante l'età (magari non quella simpatia trainante da strappalacrime), molto disponibile sia sul lavoro che nella vita privata agli stessi colleghi, né brutto né bellissimo.
Detto questo, nel corso degli anni non mi sono mai mancati i complimenti personali. Da quando ho iniziato a lavorare in ambienti grandi, una decina di anni circa, gli attestati di stima da parte delle colleghe si sono intensificati. Soprattutto in privato, dalle persone più inaspettate, ti arriva il messaggio "coraggio" come lo chiamo io, ovvero in cui si riesce a manifestare ciò che di persona si fa più fatica.
Senza esagerare, sono state decine le colleghe che, prima o poi, prendono coraggio e ti fanno l'apprezzamento di stima, non ultima una collega 30enne (fidanzata) che, dopo aver cambiato ambiente lavorativo, di rado mi scrive per sfogare la sua ansia nel nuovo ambiente e un mesetto fa tra una cosa e un'altra mi ha detto che per lei sono una bellissima persona, la cosa mi ha spiazzato anche perché ancora non si era mai creato un rapporto così confidenziale. Un'altra collega (con famiglia), attualmente in pensione, una volta mi rimproverò pubblicamente (con ilarità dei presenti) perché "devi credere più in te stesso! sei uno che vale e non vedi che ti stanno attaccate?". Un'altra ancora (sempre fidanzata) a volte torna a salutarci ma lo fa sostanzialmente solo se trova anche me in ufficio. Un'altra più grandicella di me e con famiglia (che conosco) dirmi sempre privatamente "se solo avessi qualche anno in meno, non ti farei scappare.." Altre ci hanno provato un po' più direttamente ma con le quali si è raggiunto un rapporto di amicizia e rispetto reciproco, ma voglio focalizzare su quelle che manifestano ammirazione e senza l'intento di stabilire rapporti sentimentali (o magari sono io sciocco da non vederlo, non lo so). Evito di prolungarmi, comunque ottengo tanto affetto e ammirazione nei rapporti interpersonali.
La domanda però è un'altra.
Vedo che nonostante tutto ciò, alla fine della giostra, nessuna di loro mi ingloba nelle loro vite. Ovvero, all'interno dello stesso ufficio, si creano i gruppetti (anche misti maschi e femmine, a volte coi rispettivi compagni) che si frequentano anche fuori dal contesto lavorativo ma nessuna di loro che le faccia piacere vedersi anche con me.. l'altro giorno ad esempio mi scrisse la 30enne mostrandomi la foto con un collega poco più che 20enne, erano venuti nel mio paese a cenare dicendomi ti stiamo pensando, ma nemmeno l'ombra di un invito, anzi sembrava quasi che si aspettasse che le dicessi dove siete che vi raggiungo. Ancora in un'altra occasione, due colleghi e una collega (una di quelle che si mostra positiva nei miei confronti) pubblicano una foto di un aperitivo coi rispettivi compagni/e praticamente a 1km da casa mia ma nessuno a chiamarti per dirti vedi che stiamo venendo dalle tue parti ci sei?
Eppure quando in passato è successo non mi sono mai tirato indietro. Anzi a me piace stare eccome stare in compagnia e divertormi.
Cosa può spingere le persone, in particolar monto il mondo femminile, da pensar bene di te, esternare privatamente le loro opinioni positive, a volte malizione a volte meno, pensarti, fartelo sapere virtualmente ma al tempo stesso tenerti fuori dai loro giri?
Detto questo, nel corso degli anni non mi sono mai mancati i complimenti personali. Da quando ho iniziato a lavorare in ambienti grandi, una decina di anni circa, gli attestati di stima da parte delle colleghe si sono intensificati. Soprattutto in privato, dalle persone più inaspettate, ti arriva il messaggio "coraggio" come lo chiamo io, ovvero in cui si riesce a manifestare ciò che di persona si fa più fatica.
Senza esagerare, sono state decine le colleghe che, prima o poi, prendono coraggio e ti fanno l'apprezzamento di stima, non ultima una collega 30enne (fidanzata) che, dopo aver cambiato ambiente lavorativo, di rado mi scrive per sfogare la sua ansia nel nuovo ambiente e un mesetto fa tra una cosa e un'altra mi ha detto che per lei sono una bellissima persona, la cosa mi ha spiazzato anche perché ancora non si era mai creato un rapporto così confidenziale. Un'altra collega (con famiglia), attualmente in pensione, una volta mi rimproverò pubblicamente (con ilarità dei presenti) perché "devi credere più in te stesso! sei uno che vale e non vedi che ti stanno attaccate?". Un'altra ancora (sempre fidanzata) a volte torna a salutarci ma lo fa sostanzialmente solo se trova anche me in ufficio. Un'altra più grandicella di me e con famiglia (che conosco) dirmi sempre privatamente "se solo avessi qualche anno in meno, non ti farei scappare.." Altre ci hanno provato un po' più direttamente ma con le quali si è raggiunto un rapporto di amicizia e rispetto reciproco, ma voglio focalizzare su quelle che manifestano ammirazione e senza l'intento di stabilire rapporti sentimentali (o magari sono io sciocco da non vederlo, non lo so). Evito di prolungarmi, comunque ottengo tanto affetto e ammirazione nei rapporti interpersonali.
La domanda però è un'altra.
Vedo che nonostante tutto ciò, alla fine della giostra, nessuna di loro mi ingloba nelle loro vite. Ovvero, all'interno dello stesso ufficio, si creano i gruppetti (anche misti maschi e femmine, a volte coi rispettivi compagni) che si frequentano anche fuori dal contesto lavorativo ma nessuna di loro che le faccia piacere vedersi anche con me.. l'altro giorno ad esempio mi scrisse la 30enne mostrandomi la foto con un collega poco più che 20enne, erano venuti nel mio paese a cenare dicendomi ti stiamo pensando, ma nemmeno l'ombra di un invito, anzi sembrava quasi che si aspettasse che le dicessi dove siete che vi raggiungo. Ancora in un'altra occasione, due colleghi e una collega (una di quelle che si mostra positiva nei miei confronti) pubblicano una foto di un aperitivo coi rispettivi compagni/e praticamente a 1km da casa mia ma nessuno a chiamarti per dirti vedi che stiamo venendo dalle tue parti ci sei?
Eppure quando in passato è successo non mi sono mai tirato indietro. Anzi a me piace stare eccome stare in compagnia e divertormi.
Cosa può spingere le persone, in particolar monto il mondo femminile, da pensar bene di te, esternare privatamente le loro opinioni positive, a volte malizione a volte meno, pensarti, fartelo sapere virtualmente ma al tempo stesso tenerti fuori dai loro giri?
Gentilissima, mi mancano alcuni elementi importanti per risponderle a questo suo quesito personale. In passato le era già successo di essere/sentirsi escludere da frequentazioni esterne da altri posti di lavoro o scuola/palestra ecc? È una cosa limitata in questo momento a questo luogo? Questo mi farebbe capire se dietro la sua richiesta ci può essere un problema di calo di autostima causata da una causa esterna o interna. Un consiglio provi a fare lei il primo passo e ad invitare le sue colleghe per un aperitivo e provi a vedere cosa cambia. Buona fortuna, dott.ssa Sgrosso
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Cara utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia.
In tutta sincerità, rispondere alla tua domanda non è facile in quanto non conosco approfonditamente la tua storia e i tuoi vissuti.
Un consulto psicologico potrebbe essere un modo efficace per lavorare insieme e trovare delle soluzioni.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza psicologica attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
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È interessante notare la dinamica sociale descritta nell'ambiente lavorativo dell'interlocutore. Le relazioni umane possono essere complesse e influenzate da diversi fattori. È importante tenere presente che le persone hanno motivazioni, preferenze e dinamiche personali che possono influire sulle loro scelte sociali.
Ci possono essere diverse ragioni per cui l'interlocutore riceve complimenti e apprezzamenti personali, ma allo stesso tempo non è coinvolto attivamente nei gruppi sociali delle sue colleghe. Alcuni fattori possibili includono:
1. Interessi comuni: Le persone tendono a formare legami e connessioni più forti con coloro con cui condividono interessi simili o attività ricreative. Se i suoi interessi non coincidono con quelli dei gruppi esistenti, potrebbe essere più difficile essere coinvolto attivamente nelle loro attività sociali.
2. Dinamiche preesistenti: È possibile che i gruppi sociali si siano formati in base a dinamiche preesistenti o legami più stretti, come amicizie o relazioni personali sviluppate al di fuori dell'ambiente lavorativo. Queste dinamiche possono influenzare la formazione di gruppi e attività sociali.
3. Differenze di età e stadio di vita: Le differenze di età e situazione familiare possono contribuire a creare distanze o differenze nelle attività sociali. Le persone possono preferire trascorrere il tempo con altre persone che condividono un'età simile o una fase di vita simile.
4. Personalità e affinità: Nonostante i complimenti e l'apprezzamento ricevuti, potrebbe essere che le personalità o le interazioni dell'interlocutore non abbiano ancora creato un legame abbastanza forte per essere inclusi attivamente nei giri sociali delle sue colleghe. Le dinamiche sociali richiedono tempo per svilupparsi e consolidarsi.
È importante ricordare che le relazioni e le dinamiche sociali sono complesse e variano da persona a persona. Ogni individuo ha il proprio modo di formare amicizie e connessioni, e non sempre è possibile controllare o prevedere queste dinamiche.
Se l'interlocutore desidera essere più coinvolto nelle attività sociali delle sue colleghe, potrebbe considerare di prendere l'iniziativa e organizzare qualche evento o uscita informale in cui invitare le persone. Potrebbe anche essere utile partecipare attivamente alle conversazioni e alle attività di gruppo quando se ne presenta l'opportunità.
Tuttavia, è altrettanto importante accettare che non tutti i legami sociali saranno uguali e che è possibile godere di stima e apprezzamento senza necessariamente far parte dei gruppi sociali più stretti. È consigliabile concentrarsi sull'autostima e sull'apprezzamento ricevuti, sia sul piano personale che professionale, e continuare a coltivare le relazioni che fanno sentire soddisfatto e apprezzato.
Ci possono essere diverse ragioni per cui l'interlocutore riceve complimenti e apprezzamenti personali, ma allo stesso tempo non è coinvolto attivamente nei gruppi sociali delle sue colleghe. Alcuni fattori possibili includono:
1. Interessi comuni: Le persone tendono a formare legami e connessioni più forti con coloro con cui condividono interessi simili o attività ricreative. Se i suoi interessi non coincidono con quelli dei gruppi esistenti, potrebbe essere più difficile essere coinvolto attivamente nelle loro attività sociali.
2. Dinamiche preesistenti: È possibile che i gruppi sociali si siano formati in base a dinamiche preesistenti o legami più stretti, come amicizie o relazioni personali sviluppate al di fuori dell'ambiente lavorativo. Queste dinamiche possono influenzare la formazione di gruppi e attività sociali.
3. Differenze di età e stadio di vita: Le differenze di età e situazione familiare possono contribuire a creare distanze o differenze nelle attività sociali. Le persone possono preferire trascorrere il tempo con altre persone che condividono un'età simile o una fase di vita simile.
4. Personalità e affinità: Nonostante i complimenti e l'apprezzamento ricevuti, potrebbe essere che le personalità o le interazioni dell'interlocutore non abbiano ancora creato un legame abbastanza forte per essere inclusi attivamente nei giri sociali delle sue colleghe. Le dinamiche sociali richiedono tempo per svilupparsi e consolidarsi.
È importante ricordare che le relazioni e le dinamiche sociali sono complesse e variano da persona a persona. Ogni individuo ha il proprio modo di formare amicizie e connessioni, e non sempre è possibile controllare o prevedere queste dinamiche.
Se l'interlocutore desidera essere più coinvolto nelle attività sociali delle sue colleghe, potrebbe considerare di prendere l'iniziativa e organizzare qualche evento o uscita informale in cui invitare le persone. Potrebbe anche essere utile partecipare attivamente alle conversazioni e alle attività di gruppo quando se ne presenta l'opportunità.
Tuttavia, è altrettanto importante accettare che non tutti i legami sociali saranno uguali e che è possibile godere di stima e apprezzamento senza necessariamente far parte dei gruppi sociali più stretti. È consigliabile concentrarsi sull'autostima e sull'apprezzamento ricevuti, sia sul piano personale che professionale, e continuare a coltivare le relazioni che fanno sentire soddisfatto e apprezzato.
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Gent.mo, l’unica realistica risposta che potrebbe ottenere da un lavoro psicoterapeutico concerne la sua ricerca di ammirazioni o conferme e la simultanea esperienza di sentirsi respinto o escluso a cui accenna. Qualora ritenesse che questa esperienza personale intralci la possibilità di vivere rapporti soddisfacenti con le persone, potrebbe prendere in considerazione l’idea di una psicoterapia individuale. SG
Caro Utente, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto. Per rispondere alla sua domanda sarebbe utile conoscerla, esplorare il suo modo di stare in relazione, in particolare con le persone significative della sua vita. Ci direbbe molto su cosa si aspetta dagli altri e come, di conseguenza, ci entra in relazione. Sono a sua disposizione per una consulenza psicologica.
Un caro saluto, Dott.ssa Mariagiulia Sacco
Un caro saluto, Dott.ssa Mariagiulia Sacco
Caro Utente, grazie per la sua condivisione. Non è semplice rispondere alla sua domanda in quanto sarebbe necessario approfondire alcuni punti.
Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Salve gentile Utente. La sua esposizione è molto chiara, lucida e ricca di consapevolezza. Sicuramente non avverte benessere nel suo vissuto "sociale" e questo può essere fonte di sentimenti negativi. Le emozioni negative hanno un forte potere di ancoraggio, cioè installano come un rumore emotivo di sottofondo, e una delle loro conseguenze tipiche è il pensiero ripetitivo, la cosiddetta ruminazione. Lei è sicuramente una persona riflessiva e colta, noterà come questi pensieri sulla sua apparente incapacità di tessere legami di relazione soddisfacenti, oppure sul sembrare non in grado di attirare l'interesse delle altre persone, la distraggano continuamente e in modo invasivo. Come un radiolina in testa che continua a tramettere sempre la stessa cantilena. C'è un modo per uscire da questa impasse: creare il disincanto, ovvero ammettere che continuare a pensare e ripensare ai suoi problemi (se è così che li percepisce) sociali non risolva la situazione ma anzi tende a peggiorarla. Deve, senz'altro, sostituire questa tendenza alla ruminazione con comportamenti e pensieri più soddisfacenti, anche uscendo dalla sua zona di comfort, rischiando di essere anche giudicato, valutando l'opportunità di selezionare le persone con cui frequentarsi, senza per questo far torto alle altre. Le consiglio di avvicinarsi alla Psicologia Positiva, un approccio che valorizza le Potenzialità individuali. Potrebbe scoprire quali sono i lati del suo carattere in equilibrio che possono aiutarla a migliorare il modo di relazionarsi. Se desidera, sono a sua disposizione per ulteriori informazioni sull'argomento, senza alcun impegno, anche online. Dott. Antonio Cortese
Buonasera,
mi collego a quanto detto dai colleghi.
Mancano troppe informazioni per poter dare una opinione, sarebbe presuntuoso darle una risposta.
Qualora volesse approfondire, resto a sua disposizione.
Un saluto,
Dott. Alessandro D'Agostini
mi collego a quanto detto dai colleghi.
Mancano troppe informazioni per poter dare una opinione, sarebbe presuntuoso darle una risposta.
Qualora volesse approfondire, resto a sua disposizione.
Un saluto,
Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, è bene non dare mai la "colpa" al "fuori", agli altri. E' bene sempre sentire di poter trovare dentro di noi la soluzione ad una situazione che si è creata, ma che non ci piace. Nel suo caso non mi dedicherei a scoprire il perché le cose vadano così, mi preoccuperei di più di come farle andare diversamente, facendo lei stesso quello che si aspetterebbe dagli altri. Non conoscendola magari il consiglio che le sto dando potrebbe risultarle superfluo, ma resta comunque valido.
Vuole essere più coinvolto? Lo faccia a sua volta, inviti gli altri a cena. Vuole essere scelto, accolto, avvicinato? Faccia lei stesso queste azioni, con amore, verso gli altri ed è possibile che le acque si smuovano. Non possiamo aspettare che le cose arrivino da fuori belle e pronte, dobbiamo crearle.
In bocca al lupo!
Vuole essere più coinvolto? Lo faccia a sua volta, inviti gli altri a cena. Vuole essere scelto, accolto, avvicinato? Faccia lei stesso queste azioni, con amore, verso gli altri ed è possibile che le acque si smuovano. Non possiamo aspettare che le cose arrivino da fuori belle e pronte, dobbiamo crearle.
In bocca al lupo!
Gentile utente i rapporti interpersonali sono sempre complicati e anche le dinamiche sottostanti. Mi sembra che lei stia vivendo un periodo in cui ricerca ammirazione dai colleghi e che la sua autostima risenta molto da ciò che arriva dall'esterno. Sarebbe forse il caso di approfondire alcuni aspetti della sua storia personale per cercare di stare meglio. Può contattarmi anche online se vuole. Cordiali saluti. Dr. Roberto Clemenza
Buon pomeriggio. Mi risulta evidente la tua apertura e la tua sincerità nel cercare di comprendere le dinamiche dei tuoi rapporti interpersonali. È importante ricordare che ciascuna persona è unica e complessa, e le ragioni dietro il comportamento delle persone possono essere molteplici e variabili. Tuttavia, ci sono alcuni possibili fattori che potrebbero spiegare ciò che stai sperimentando. Innanzitutto, potrebbe essere possibile che tu stia interpretando il comportamento delle tue colleghe come esclusione quando, in realtà, potrebbero non rendersi conto di come il loro comportamento ti stia influenzando. Potrebbero anche aver assunto che tu preferisca mantenere i tuoi rapporti lavorativi e personali separati. Inoltre, le tue colleghe potrebbero sentirsi a proprio agio nel condividere i loro pensieri e sentimenti con te in un contesto uno-a-uno, ma potrebbero non includerti nei loro gruppi sociali per una varietà di motivi. Ad esempio, potrebbero preoccuparsi di come questo potrebbe influenzare la dinamica del gruppo, o potrebbero semplicemente non aver considerato l'idea. Tuttavia, mi sembra che tu stia facendo una riflessione più profonda che riguarda la tua autostima e il tuo senso di appartenenza. Le tue relazioni con le altre persone possono essere un riflesso di come ti vedi e di come ti senti riguardo a te stesso. Se hai la sensazione di non essere abbastanza buona o di non essere degna di essere incluso, potresti inconsciamente trasmettere queste convinzioni alle persone intorno a te. Ti consiglierei di riflettere su queste questioni e, se ti senti a tuo agio, di parlarne con le persone coinvolte. Esprimi i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in modo aperto e onesto. Potrebbe essere che semplicemente non si rendano conto di come il loro comportamento ti stia influenzando. Tuttavia, ricorda che non puoi controllare il comportamento degli altri, ma puoi controllare come reagisci ad esso. Cerca di concentrarti su ciò che puoi fare per migliorare la tua autostima e il tuo senso di appartenenza. Potrebbe anche essere utile cercare il supporto di uno psicologo, che può aiutarti a navigare in queste questioni complesse e a sviluppare strategie efficaci per affrontarle.
Se ritieni che questo possa essere utile, ti invito a prenotare una sessione di terapia individuale con me o con un altro professionista. Potrebbe essere un passo importante nel tuo percorso verso la comprensione di te stessa e del tuo posto nel mondo. Non esitare a contattarmi se hai ulteriori domande o se desideri discutere ulteriormente di queste questioni.
Cordiali saluti.
Se ritieni che questo possa essere utile, ti invito a prenotare una sessione di terapia individuale con me o con un altro professionista. Potrebbe essere un passo importante nel tuo percorso verso la comprensione di te stessa e del tuo posto nel mondo. Non esitare a contattarmi se hai ulteriori domande o se desideri discutere ulteriormente di queste questioni.
Cordiali saluti.
Gentile Utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto. Le relazioni umane sono sempre complesse, in aggiunta a ciò, nonostante sia stato molto chiaro nella descrizione di alcune dinamiche relative al suo ambiente lavorativo, mancano diversi elementi per poter avanzare ipotesi ed opinioni. Sarebbe molto utile, ad esempio, capire se nelle sue esperienze passate le era già successo di sentirsi escluso; se è un fatto che si limita al solo ambiente di lavoro o a questo momento storico. Queste informazioni sarebbero molto preziose per comprendere se il problema è relativo ad un abbassamento dell'autostima e se ciò trova una causa esterna o interna. Detto questo, è bene ricordare che ciascun individuo è assolutamente unico e complesso, e, va da sé, che le motivazioni che guidano il suo comportamento e le sue azioni possono essere diverse e variabili. Cionondimeno, è possibile individuare alcune possibili spiegazioni a ciò che sta sperimentando: ad esempio, potrebbe essere possibile che lei stia interpretando questi atteggiamenti da parte delle sue colleghe come mirati ad escluderla quando, nella realtà dei fatti, potrebbero non rendersi conto di come il loro comportamento sia da lei percepito. Le sue colleghe potrebbero, ancora, pensare che lei preferisca tenere ben separate la vita lavorativa e quella personale/sociale. Le spiegazioni, come può vedere, potrebbero essere diverse.
Detto ciò, mi sento di darle un consiglio: provi a fare lei il primo passo invitando le sue colleghe per un caffè o un aperitivo per verificare se e cosa cambia.
Resto a disposizione anche online qualora volesse approfondire.
Le auguro buona fortuna.
Dott.ssa LM
Detto ciò, mi sento di darle un consiglio: provi a fare lei il primo passo invitando le sue colleghe per un caffè o un aperitivo per verificare se e cosa cambia.
Resto a disposizione anche online qualora volesse approfondire.
Le auguro buona fortuna.
Dott.ssa LM
Buongiorno, mi ha colpito la sua riflessione sul tema e il desiderio che ha espresso di affrontare lo stesso. Leggo da ciò che dice anche una certa perplessità nell'osservare il comportamento dei suoi colleghi e in particolare modo delle sue colleghe e nel non capirne le scelte. Mi sembra che dica: "nonostante gli apprezzamenti espliciti, poi avverto una distanza che viene posta tra di noi". Trovo che potrebbe essere interessante approfondire questa tematica in sede di seduta poiché potrebbe essere utile per lei andare a mettere in luce quelli che sono i meccanismi del suo relazionarsi con gli altri e della gestione dei rapporti interpersonali e anche, non da meno, provare ad esplorare come questo la fa sentire.
Qualora dovesse essere interessato ad affrontare questo tipo di tematica, possiamo concordare la possibilità di un percorso di supporto psicologico.
Cordialmente,
Adele De Giuli
Qualora dovesse essere interessato ad affrontare questo tipo di tematica, possiamo concordare la possibilità di un percorso di supporto psicologico.
Cordialmente,
Adele De Giuli
Gentile Utente, la cosa migliore da fare, a mio avviso, è porre queste domande alle persone di cui ci ha parlato nella sua lettera. Soltanto loro, infatti, possono darle le risposte che cerca. Esporre le sue perplessità alle persone direttamente interessate le consentirà di conoscere le reali motivazioni dei loro comportamenti.
Le faccio i miei migliori auguri, e resto a disposizione per eventuali approfondimenti o necessità. Distinti saluti
Dott.ssa Vanessa Tribuzi
Le faccio i miei migliori auguri, e resto a disposizione per eventuali approfondimenti o necessità. Distinti saluti
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Da quello che scrive mi sembra che il tema principale della questione sia la solitudine. Se lei ha voglia di frequentare queste persone e di costruire delle relazioni che vadano oltre il lavoro, perché non propone lei? perché non invita lei? Mi sembra che lei stia molto nella testa, cercando di analizzare chi, cosa e come. Se ha voglia di vedere una persona può sempre provare a fare un invito e vedere che succede. Un sì e un no non sono indicativi di un intero rapporto. Mi sento di suggerirle di stare nel presente e in quello che succede davvero. Ha ricevuto molte manifestazioni di affetto, provi a farne anche lei e veda che succede. Le relazioni profonde si costruiscono poco alla volta, passo dopo passo e reciprocamente. Se vuole approfondire il discorso, mi può contattare per una seduta. Come dice lei, "coraggio".
Buonasera, la sua narrazione è molto circostanziata e precisa. Si direbbe che ci sia un certo ripetersi di queste dinamiche, un susseguirsi di eventi che oggi la interroga. È bene che abbia messo in questione questo tema. La sua domanda apre, adesso, le porte ad un percorso più articolato. Rifletta sull’opportunità di fruire di un professionista che la affianchi in questo. Un saluto cordiale
È interessante notare che ricevi apprezzamenti e gesti di stima da parte delle tue colleghe, ma sembrano restare principalmente a livello superficiale o limitati al contesto lavorativo. Questa dinamica può essere influenzata da diversi fattori:
Differenze generazionali: Potrebbe esserci una differenza generazionale tra te e alcune delle tue colleghe. Se hai ricevuto complimenti da colleghe più giovani o molto più giovani, potrebbe esserci una differenza di interessi, prospettive o stili di vita che influisce sulla natura delle interazioni sociali.
Differenze di personalità: Anche le differenze di personalità possono giocare un ruolo significativo nelle dinamiche sociali. Se sei una persona più riservata o introspettiva, potresti non essere visto come la prima scelta per eventi sociali o uscite. D'altra parte, se alcune delle tue colleghe sono più estroverse, potrebbero preferire trascorrere il tempo con persone con cui condividono interessi simili o che hanno personalità più simili alle loro.
Conflitto di ruolo: In un ambiente lavorativo, potrebbe esserci una certa dinamica di ruolo che influenza le interazioni sociali. Le persone potrebbero vederti principalmente come un collega piuttosto che come un amico, il che può limitare le attività sociali al contesto lavorativo.
Segnali ambigui: Potrebbe essere che le tue colleghe, nonostante gli apprezzamenti, non riescano a interpretare in modo chiaro il tuo interesse nell'essere coinvolto nelle loro attività sociali. Potresti voler essere più esplicito nell'indicare il tuo interesse a partecipare o a organizzare incontri sociali.
Coinvolgimento attivo: Se desideri essere più coinvolto nella vita sociale dei tuoi colleghi, potresti considerare l'opportunità di organizzare tu stesso alcune attività o uscite. Questo potrebbe aiutarti a creare un legame più forte con le persone che conosci.
In generale, le dinamiche sociali possono essere complesse e influenzate da molti fattori diversi. Se desideri maggiori interazioni sociali al di fuori del lavoro con le tue colleghe, potresti prendere l'iniziativa nel pianificare eventi o semplicemente esprimere il tuo interesse a partecipare quando ricevi inviti. Inoltre, non dimenticare di essere te stesso e di seguire i tuoi interessi e le tue passioni, poiché questo potrebbe portarti a conoscere persone con cui condividere attività e tempo libero.
Differenze generazionali: Potrebbe esserci una differenza generazionale tra te e alcune delle tue colleghe. Se hai ricevuto complimenti da colleghe più giovani o molto più giovani, potrebbe esserci una differenza di interessi, prospettive o stili di vita che influisce sulla natura delle interazioni sociali.
Differenze di personalità: Anche le differenze di personalità possono giocare un ruolo significativo nelle dinamiche sociali. Se sei una persona più riservata o introspettiva, potresti non essere visto come la prima scelta per eventi sociali o uscite. D'altra parte, se alcune delle tue colleghe sono più estroverse, potrebbero preferire trascorrere il tempo con persone con cui condividono interessi simili o che hanno personalità più simili alle loro.
Conflitto di ruolo: In un ambiente lavorativo, potrebbe esserci una certa dinamica di ruolo che influenza le interazioni sociali. Le persone potrebbero vederti principalmente come un collega piuttosto che come un amico, il che può limitare le attività sociali al contesto lavorativo.
Segnali ambigui: Potrebbe essere che le tue colleghe, nonostante gli apprezzamenti, non riescano a interpretare in modo chiaro il tuo interesse nell'essere coinvolto nelle loro attività sociali. Potresti voler essere più esplicito nell'indicare il tuo interesse a partecipare o a organizzare incontri sociali.
Coinvolgimento attivo: Se desideri essere più coinvolto nella vita sociale dei tuoi colleghi, potresti considerare l'opportunità di organizzare tu stesso alcune attività o uscite. Questo potrebbe aiutarti a creare un legame più forte con le persone che conosci.
In generale, le dinamiche sociali possono essere complesse e influenzate da molti fattori diversi. Se desideri maggiori interazioni sociali al di fuori del lavoro con le tue colleghe, potresti prendere l'iniziativa nel pianificare eventi o semplicemente esprimere il tuo interesse a partecipare quando ricevi inviti. Inoltre, non dimenticare di essere te stesso e di seguire i tuoi interessi e le tue passioni, poiché questo potrebbe portarti a conoscere persone con cui condividere attività e tempo libero.
Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Le riflessioni e domande che pone sono di natura psicologica e relazionale, non sociologica.
Mi colpisce molto che al contempo lei si senta ammirato e anche escluso. Penso che questi vissuti influenzino la sua capacità di relazionarsi con gli altri.
Le suggerisco di attivare uno spazio psicoterapeutico in cui interrogarsi, contattare i suoi bisogni e vissuti e comprendere come gestire la frustrazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Le riflessioni e domande che pone sono di natura psicologica e relazionale, non sociologica.
Mi colpisce molto che al contempo lei si senta ammirato e anche escluso. Penso che questi vissuti influenzino la sua capacità di relazionarsi con gli altri.
Le suggerisco di attivare uno spazio psicoterapeutico in cui interrogarsi, contattare i suoi bisogni e vissuti e comprendere come gestire la frustrazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Carissimo dal suo racconto mi sembra di percepire che lei sia felice di ricevere attenzioni e manifestazioni di stima ma vorrei chiederle in quali circostanze lei altruista, gentile e posato ha occasione di esprimere le sue rimostranze nei confronti dei colleghi quando non la coinvolgono. Ovvero quale è il suo ruolo nelle relazioni? come si implica quando le signore e signorine manifestano interesse? Le capita di proporre uscite fuori dal contesto lavorativo? Credo sia importante valutare il suo comportamento nel contesto che descrive per porsi l'obiettivo di migliorare le relazioni in ambito lavorativo anzichè porsi come sociologo che osserva fenomeni esterni al suo coinvolgimento. Un caro saluto. Sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
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