Buon pomeriggio Dottori, chiedo scusa se non posso presentarmi come si deve, ma il sito mi impartis
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Buon pomeriggio Dottori, sono un ragazzo e ho 23 anni. Un lungo percorso di psicoterapia mi ha permesso di portare a galla i miei problemi: alcuni risolti, di altri ho ora piena consapevolezza ma non posso permettermi piu’ terapie perché la condizione economica della mia famiglia è, in una sola parola, proibitiva.
Ho problemi di identità e di sessualità: identità nel senso che non so chi sono o cosa mi piace (in termini di hobby e preferenze); sessualità, banalmente, non so chi mi piace, se maschi o femmine, ma non riesco nemmeno a innamorarmi. (Questo a causa di una rigidità di fondo che si è sbloccata parecchio grazie alla terapia, ma evidentemente non al punto da farmi liberare di questo mio cruccio).
Insomma, non ho una personalità. A 23 anni, ho difficoltà a riconoscere cosa mi piace e cosa no.
Vedere una coppia di ragazzi per la strada mi angoscia, perché io invece sono incapace di innamorarmi e di stringere relazioni, il che è un paradosso, visto che ho (avevo, almeno) l’abilità innata di attirare le persone a me in modo del tutto naturale. Avvicinarmi agli altri era la mia seconda natura. Il non avere amici poi mi fa impazzire e piango tutto il tempo, né voglio buttarmi a pietà con gli altri.
Concludo dicendo che sono esattamente l’opposto di una persona apatica: sono iper sensibile, ritengo le altre persone estremamente importanti, ma io non mi piaccio affatto. Odio il mio aspetto fisico e mi ritengo incapace mentalmente (il che è ridicolo visto che ho la media del 28 all’università e le ragazze mi hanno sempre detto che sono bono). Non ho autostima, ho tentato di escogitare cose per piacermi, ma non hanno funzionato. E non piacendomi io, automaticamente non posso nemmeno piacere agli altri.
Quindi, chiedo due cose ai Dottori: uno, come posso approcciare i miei problemi senza la psicoterapia, visto che non ho soldi? (Fra l’altro, trovo assurdo che mi sono messo così a lungo in discussione e stia ancora al punto di partenza su queste cose, e inoltre mi dà fastidio l’idea che ci sia solo la terapia come mezzo per aiutarmi, visto che ragazzi adolescenti con dubbi uguali ai miei ce la fanno da soli. Perché ho bisogno di chi mi accompagni mentre altri ce la fanno da soli? Sono furioso per questo).
Due, come posso fare a capire cosa mi piace? Come sviluppo la mia personalità?
Grazie a tutti per l’attenzione.
Ho problemi di identità e di sessualità: identità nel senso che non so chi sono o cosa mi piace (in termini di hobby e preferenze); sessualità, banalmente, non so chi mi piace, se maschi o femmine, ma non riesco nemmeno a innamorarmi. (Questo a causa di una rigidità di fondo che si è sbloccata parecchio grazie alla terapia, ma evidentemente non al punto da farmi liberare di questo mio cruccio).
Insomma, non ho una personalità. A 23 anni, ho difficoltà a riconoscere cosa mi piace e cosa no.
Vedere una coppia di ragazzi per la strada mi angoscia, perché io invece sono incapace di innamorarmi e di stringere relazioni, il che è un paradosso, visto che ho (avevo, almeno) l’abilità innata di attirare le persone a me in modo del tutto naturale. Avvicinarmi agli altri era la mia seconda natura. Il non avere amici poi mi fa impazzire e piango tutto il tempo, né voglio buttarmi a pietà con gli altri.
Concludo dicendo che sono esattamente l’opposto di una persona apatica: sono iper sensibile, ritengo le altre persone estremamente importanti, ma io non mi piaccio affatto. Odio il mio aspetto fisico e mi ritengo incapace mentalmente (il che è ridicolo visto che ho la media del 28 all’università e le ragazze mi hanno sempre detto che sono bono). Non ho autostima, ho tentato di escogitare cose per piacermi, ma non hanno funzionato. E non piacendomi io, automaticamente non posso nemmeno piacere agli altri.
Quindi, chiedo due cose ai Dottori: uno, come posso approcciare i miei problemi senza la psicoterapia, visto che non ho soldi? (Fra l’altro, trovo assurdo che mi sono messo così a lungo in discussione e stia ancora al punto di partenza su queste cose, e inoltre mi dà fastidio l’idea che ci sia solo la terapia come mezzo per aiutarmi, visto che ragazzi adolescenti con dubbi uguali ai miei ce la fanno da soli. Perché ho bisogno di chi mi accompagni mentre altri ce la fanno da soli? Sono furioso per questo).
Due, come posso fare a capire cosa mi piace? Come sviluppo la mia personalità?
Grazie a tutti per l’attenzione.
Salve, chiaramente gli aspetti che descrive sono importanti e meriterebbero un'attenzione clinica particolare al fine di poter rispondere in maniera esauriente alla sua domanda. Se ne ha la possibilità, cerchi di contattare un professionista o si rivolga presso centri terapia solidale al fine di ricevere il supporto adeguato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Buongiorno,
le domande e i vissuti di cui ci fa partecipi, si pone sono estremamente importanti, complessi e delicati. Una continuità psicoterapeutica, sarebbe utile. Valuti la possibilità di rivolgersi presso servizi consultoriali o presso associazioni dove si pratica la psicoterapia volontaria.
Confrontare la propria situazione personale con" quella altrui, ha senso fino a un certo punto, ognuno è diverso, ha vissuti diversi, storie diverse, vede il mondo in modo diverso. In linea generale, nessuno "si salva da solo", neanche quando ci sembra che sia così.
Forza e coraggio. EP
le domande e i vissuti di cui ci fa partecipi, si pone sono estremamente importanti, complessi e delicati. Una continuità psicoterapeutica, sarebbe utile. Valuti la possibilità di rivolgersi presso servizi consultoriali o presso associazioni dove si pratica la psicoterapia volontaria.
Confrontare la propria situazione personale con" quella altrui, ha senso fino a un certo punto, ognuno è diverso, ha vissuti diversi, storie diverse, vede il mondo in modo diverso. In linea generale, nessuno "si salva da solo", neanche quando ci sembra che sia così.
Forza e coraggio. EP
Salve. Come già detto da altri colleghi, si rivolga a un servizio pubblico, dia continuità al percorso. Il suo, come giustamente dice, è un blocco. Un blocco che le impedisce di attivare la fiducia in sé. Nonostante le conferme che le arrivano dal mondo esterno, lei si sente incapace. Si giudica negativamente nel sentire di poter avere bisogno di aiuto. Tutti abbiamo bisogno di aiuto. Per questo esistono varie figure professionali: idraulico, meccanico, medico, insegnante, operaio, ecc. Ognuno ha le sue competenze e capacità. Quando abbiamo bisogno di qualcosa che non possiamo fare da soli ci rivolgiamo al professionista che ci può aiutare a risolvere il problema. Si confronti con le sue capacità e le sue incapacità, accetti l'umana fragilità che appartiene a tutti e potrà scoprire che dietro le fragilità esiste la vera forza. Nella mia esperienza personale e professionale l'ho sperimentato e lo sperimento continuamente, è nella fragilità più profonda che si attiva la fiducia in se stessi e la vitalità che sono alla base del processo di identificazione ed autonomia. Distinti saluti
Comprendo la sua rabbia e la sua fatica .Necessità ancora un percorso psicologico importante per la sua identità e la sua autostima persa.Chieda ancora una prosecuzione ,non so dove abiti ma si rivolga ai servizi pubblici della sua zona.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera,
Mi trovo d'accordo con i colleghi, può far riferimento al consultorio ad esempio vista la sua età.
Certamente la terapia non è l'unica strada per il cambiamento..ma molto spesso è così.. perché ciò che è necessario è risignificare la propria storia e aprire la mente a nuove possibilità e raramente riusciamo a farlo da soli.
Le do uno spunto.. forse azzardo perché non posso permettermi di interpretare nulla da queste poche righe.. la mia intenzione è solo di darle qualcosa su cui riflettere, fosse anche per escludere la mia ipotesi:
il definirsi in ambito sessuale può avere a che fare con l'autonomia dalle figure genitoriali... e anche cercare un terapeuta nei servizi pubblici, un terapeuta privato volontario o accessibile nei prezzi, sarebbe un'azione sua, un primo passo verso l'autonomia e la definizione di sé che tanto la preoccupa.
Spero di averle fatto accedere una lampadina
Mi trovo d'accordo con i colleghi, può far riferimento al consultorio ad esempio vista la sua età.
Certamente la terapia non è l'unica strada per il cambiamento..ma molto spesso è così.. perché ciò che è necessario è risignificare la propria storia e aprire la mente a nuove possibilità e raramente riusciamo a farlo da soli.
Le do uno spunto.. forse azzardo perché non posso permettermi di interpretare nulla da queste poche righe.. la mia intenzione è solo di darle qualcosa su cui riflettere, fosse anche per escludere la mia ipotesi:
il definirsi in ambito sessuale può avere a che fare con l'autonomia dalle figure genitoriali... e anche cercare un terapeuta nei servizi pubblici, un terapeuta privato volontario o accessibile nei prezzi, sarebbe un'azione sua, un primo passo verso l'autonomia e la definizione di sé che tanto la preoccupa.
Spero di averle fatto accedere una lampadina
Quello che scrive indica la presenza di disagio e confusione, ma anche risorse che segnalano che la sua identità c'è ed è probabilmente molto ricca , ma tanti irrisolti non le consentono di esprimerla pienamente. Non sia duro con se stesso solo perchè non ce la fa da solo. Accolga la sua vulnerabilità e la sua confusione, è il primo passo per potersi dare aiuto. Come i colleghi già le hanno suggerito può cercare aiuto nel servizio pubblico. Io posso metterle a disposizione una risorsa gratuita che potrebbe aiutarla. Può ascoltare gratuitamente il Podcast Le stanze Della Paura. disponibile su Spotify, Google Cast, Breakers, Pocket Cast e seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura Podcast. Troverà anche alcune risorse per aiutarsi nei momenti più difficili, di maggiore disagio emotivo. Non si giudichi e non si arrenda! Ha davanti il tempo e dentro le risorse per trovare la serenità e l'equilibrio! Faccia di tutto per essere felice. Bruno Ramondetti
Gentile Utente, ti ringrazio per aver condiviso questi temi così delicati e importanti che indicano la tua consapevolezza in merito a te stesso.
Ciò che scrivo vuole essere solamente degli spunti e stimoli di riflessioni.
Quando dici che non sai cosa ti piace significa che quando fai qualcosa non capisci se ti piace o no? E se vedi un ragazzo e/o una ragazza non sei mai attratto da qualcuno di loro, mai? Se avessi una personalità come te ne accorgeresti? Da che cosa?
L'effetto che fai a me quando scrivi è come se vivessi sempre da fuori di te invece che da dentro....e se scrivo questo che effetto ti fa a te? Fino ad adesso come hai fatto a scegliere? Hai percorso la strada che altri hanno scelto per te o quello che gli altri si aspettavano da te?
Rispondo alla tua prima domanda con un pensiero di Krishnamurti: se cominciate a capire chi siete senza cercare di cambiare, allora ciò che siete subisce una trasformazione.
Alla seconda rispondo: provando e ascoltandoti. Su alcune cose puoi riflettere se le eventuali conseguenze delle azioni ti possono andare bene.
Oltre a professionisti, puoi cercare video, corsi, libri che ti possono aiutare nel tuo percorso.
Un caro saluto Elisabetta
Ciò che scrivo vuole essere solamente degli spunti e stimoli di riflessioni.
Quando dici che non sai cosa ti piace significa che quando fai qualcosa non capisci se ti piace o no? E se vedi un ragazzo e/o una ragazza non sei mai attratto da qualcuno di loro, mai? Se avessi una personalità come te ne accorgeresti? Da che cosa?
L'effetto che fai a me quando scrivi è come se vivessi sempre da fuori di te invece che da dentro....e se scrivo questo che effetto ti fa a te? Fino ad adesso come hai fatto a scegliere? Hai percorso la strada che altri hanno scelto per te o quello che gli altri si aspettavano da te?
Rispondo alla tua prima domanda con un pensiero di Krishnamurti: se cominciate a capire chi siete senza cercare di cambiare, allora ciò che siete subisce una trasformazione.
Alla seconda rispondo: provando e ascoltandoti. Su alcune cose puoi riflettere se le eventuali conseguenze delle azioni ti possono andare bene.
Oltre a professionisti, puoi cercare video, corsi, libri che ti possono aiutare nel tuo percorso.
Un caro saluto Elisabetta
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Gentile utente di mio dottore,
come già detto da altri colleghi, si rivolga a un servizio pubblico, dia continuità al percorso. Il suo, come giustamente dice, è un blocco. Un blocco che le impedisce di attivare la fiducia in sé. Nella continuazione del percorso di cura troverà la sicurezza e l'autostima di cui necessita per poter vivere serenamente.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
come già detto da altri colleghi, si rivolga a un servizio pubblico, dia continuità al percorso. Il suo, come giustamente dice, è un blocco. Un blocco che le impedisce di attivare la fiducia in sé. Nella continuazione del percorso di cura troverà la sicurezza e l'autostima di cui necessita per poter vivere serenamente.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera Gentile Utente, per quanto riguarda la terapia può rivolgersi ad un Consultorio della sua zona. Tendenzialmente offrono pacchetti di colloqui a prezzi calmierati. Per quanto riguarda l'altra sua domanda, purtroppo non esiste una risposta standard: si tratta di una domanda piuttosto complessa che andrebbe analizzata in terapia. Una risposta in questo spazio sarebbe sicuramente sbrigativa e probabilmente fuorviante. Cordialmente, dott. Simeoni
Caro utente, si sente dalle sue parole, la sua sofferenza e la sua rabbia, soprattutto verso se stesso. Come detto da colleghi ha bisogno di un supporto, ma nel frattempo smetterei di farmi domande che spesso mettono in crisi, pur non avendo le risposte, continuiamo a cercarle. Cordialmente Dott. Borrelli
Gentile utente, le domande che pone non hanno una risposta generica che può andare bene per tutti. La sua storia è unica e come tale va trattata. Il fatto che gli altri siano in un modo o in un'altro purtroppo non è un punto da cui partire. La personalità si forma attraverso l'esperienza e non è determinata una volta per sempre ma si evolve. Mi colpisce molto che si descrive al passato come una persona socievole. Come in tutte le storie ci sono dei momenti di svolta in cui qualcosa cambia ed è li che dobbiamo andare per ritrovare le nostre tracce così da sapere quali passi fare per andare avanti in un'altra direzione. Se ha problemi per il costo della terapia ci sono consultori o professionisti che possono sicuramente venirle incontro.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Dott.ssa Camilla Ballerini
Caro utente, capisco la sua situazione ma ci sono alcuni professionisti che propongono prezzi agevolati oppure si può rivolgere ai consultori dove propongono percorsi gratuiti (brevi), ma magari può essere un aiuto momentaneo in attesa di una ripresa economica. Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Dott.ssa Antonella Abate
Salve, non deve essere "furioso" per i disagi descritti perché sono tantissime le persone giovani che li vivono come lei. Comprendo perfettamente che a volte alcuni periodi non consentono alle famiglie di affrontare le spese per un percorso terapeutico e per questo motivo le consiglio vivamente di rivolgersi a centri di ascolto psicologici gratuiti offerti sicuramente nella sua zona. Saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno. Concordo con i colleghi, le consiglio di rivolgersi al servizio pubblico o enti di volontariato dove svolgono psicoterapia. Risulta più che mai importante dare continuità al suo percorso. Non si abbatta, se alcuni aspetti di sé stesso ancora non li comprende è normale, vuol dire che il suo percorso psicologico ha raggiunto un ulteriore step, cosa che potrebbe essere indice di crescita.
Cordialmente. Dott. Saber Sassi
Cordialmente. Dott. Saber Sassi
Buongiorno, da quello che ha scritto, e da come lo ha scritto, si capisce che è una persona con una grande capacità introspettiva. Le domande che si pone sono giuste. "Cosa mi piace" è un po' come dire "chi sono io"? I filosofi giapponesi direbbero che sta cercando il suo Ikigai, cioè il suo perchè. Ed è per questo che le consiglio, se non può continuare un percorso psicologico, di leggere qualche libro a riguardo. Potrebbe aiutarla nel suo percorso di scoperta e crescita personale. Una volta che avrà trovato il suo scopo in questa vita, vedrà che si sentirà molto più sollevato e saprà esattamente chi è. Per qualsiasi chiarimento o curiosità, rimango a disposizione.
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al servizio pubblico e di continuare il percorso terapeutico. La risoluzione di problemi richiede un periodo lungo di cambiamento, non è possibile in poche settimane. Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Buonasera
Se si rende conto che la sua necessita' e' quella di ricominciare un percorso di psicoterapia, può' usare la sua rabbia e trasformarla in motivazione per rendersi indipendente economicamente dalla sua famiglia e pagarsi cio' di cui ha bisogno.
Resto a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Se si rende conto che la sua necessita' e' quella di ricominciare un percorso di psicoterapia, può' usare la sua rabbia e trasformarla in motivazione per rendersi indipendente economicamente dalla sua famiglia e pagarsi cio' di cui ha bisogno.
Resto a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buonasera, ha ottenuto dei miglioramenti con la terapia e quindi ha potuto constatare che ha solo bisogno di aiuto. Se non può permettersi uno psicoterapeuta, può sempre rivolgersi al servizio pubblico. I confronti con altri ragazzi lasciano il tempo che trova perché le problematiche non saranno mai identiche, ognuno ha la sua storia e le sue risorse. I suoi blocchi minano probabilmente, molti punti su cui potrebbe fare leva quindi un aiuto esterno potrebbe darle il sostegno necessario per stare bene. Può comunque cercare libri con tecniche pratiche per migliorare l'autostima, può provarci. Inoltre può utilizzare fiori di bach o fiori australiani.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, prima di tutto la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Leggendo le sue parole mi sembra di capire che ci sia una grossa confusione che meriterebbe uno spazio altro per riuscire a trovare insieme le risposte. In goni caso, proverò a darle parzialmente il mio punto di vista.
Da quello che scrive, c'è un urgenza nel dover dare per forza una risposta, nel doversi indentificare in una scelta, mi chiedo in relazione all'orientamento sessuale, se al momento non fosse pronto a scegliere o le piacessero entrambi i generi, sarebbe un problema?
Rispondere alla domanda: "cosa mi piace?" Non è mai facile solo attraverso l'esperienza e il vivere posiamo capire realmente cosa fa per noi e cosa no. Dalle sue parole credo che la sua difficoltà nasca dal non riuscire del tutto ancora a ri-conoscersi, vivendo, nelle relazioni con gli altri e negli altri ambiti della sua vita.
Credo che potrebbe riuscire a mettere ordine nel caos in un percorso psicologico e se al momento non può permettersi una terapia nel privato, potrebbe fare richiesta tramite il suo medico di base per accedere al servizio pubblico.
Nella speranza di essere riuscita a rispondere almeno in parte, le auguro di stare bene.
Un caro saluto.
Da quello che scrive, c'è un urgenza nel dover dare per forza una risposta, nel doversi indentificare in una scelta, mi chiedo in relazione all'orientamento sessuale, se al momento non fosse pronto a scegliere o le piacessero entrambi i generi, sarebbe un problema?
Rispondere alla domanda: "cosa mi piace?" Non è mai facile solo attraverso l'esperienza e il vivere posiamo capire realmente cosa fa per noi e cosa no. Dalle sue parole credo che la sua difficoltà nasca dal non riuscire del tutto ancora a ri-conoscersi, vivendo, nelle relazioni con gli altri e negli altri ambiti della sua vita.
Credo che potrebbe riuscire a mettere ordine nel caos in un percorso psicologico e se al momento non può permettersi una terapia nel privato, potrebbe fare richiesta tramite il suo medico di base per accedere al servizio pubblico.
Nella speranza di essere riuscita a rispondere almeno in parte, le auguro di stare bene.
Un caro saluto.
Buongiorno, mi sembra che le sue domande abbiano a che fare con la sua interiorità profonda e la sua specificità come singolo individuo; ritengo che qualsiasi risposta data senza conoscerla bene rischierebbe di diventare qualcosa di general generico piuttosto che assomigliare ad una ricetta priva di spessore. Nelle sue parole mi sembra di capire che la psicoterapia ha consentito dei progressi ma il lavoro deve proseguire, quindi la risposta su cosa occorre fare le è già chiara; comprendo il problema economico, la terapia è un investimento anche "doloroso" di energie mentali, emotive ed ovviamente anche economiche. Cerchi nella sua zona se esistono dei terapeuti privati disponibili a lavorare con un onorario ridotto oppure, se anche queste proposte risultassero per lei proibitive, si rivolga ad un consultorio (pubblico o privato); in genere nei consultori esiste una pacchetto di sedute (in genere attorno alla decina) di tipo gratuito e poi, sei si vuole continuare, con una spesa ridotta (attorno alle 40 euro a seduta). Gli incontri in genere sono più diradati ma è comunque una modalità che le consentirebbe di lavorare su di sé. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto, qualora lo ritenesse opportuno. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
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