Buon pomeriggio, da ormai troppo tempo mi chiedo: ma è mai poi possibile avere nella propria vita un

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Buon pomeriggio, da ormai troppo tempo mi chiedo: ma è mai poi possibile avere nella propria vita una madre orribile, che vuole sempre avere ragione lei, che invece di aiutare i figli, li tratta come se fossero i pazzi e come pochi di buono?? Non è nemmeno il fatto che ogni tanto sbagliamo a fare una cosa. Ma anche se capita un PICOLISSIMO errore, si comporta come una pazza e ci umilia e non vuole nemmeno ammetterlo che è lei quello che crea litigi e casini in realtà.
Non credo ci sia altro da dire se non che è una pazza che non vuole ragionare. Potrei chiedere come farla smettere di essere una pazza, ma ormai lei è irrecuperabile, peró una cosa sono ancora in tempo per chiedere ovvero: Come posso uscirne IO da questa situazione?
Gentile utente buongiorno, è una bella domanda la sua e bellissima la conclusione. Non avendo il potere di cambiare gli altri, per migliorare la situazione possiamo perlomeno cambiare l'approccio nei confronti della stessa. E questo si può fare. Richiede un paziente lavoro su noi stessi, su ciò che ci infastidisce e del perché lo fa, sulle nostre reazioni automatiche e sui nostri obiettivi e su ciò che siamo disposti a fare per raggiungerli. Sul rafforzamento della nostra tolleranza alla frustrazione ma anche sulla possibilità di depotenziare la forza di stimoli che oggi viviamo come insopportabili. Insomma un lavoro che ci permette di cambiare prospettiva rispetto a ciò che ci fa soffrire. In tutto ciò l'aiuto di un terapeuta diventa importante. Se desiderasse approfondire resto a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa

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Salve ! Giusta la sua conclusione. Complimenti! Proviamo a lavorare su come può diventare autonomo lei ed accrescere la sua autostima perché sua madre non cambierà! Mi dispiace però ce la può fare!
Gentile utente,
Il problema di cui parla (i conflitti familiari) sono piuttosto frequenti e proprio con le persone a noi più care, spesso si creano conflitti. Non possiamo cambiare gli altri, ma abbiamo potere su noi stessi, su come reagiamo nelle situazioni della vita, quello assolutamente si e dice bene alla fine volendo lavorare su sé stesso. Se vuole ne possiamo parlare insieme.
Gentile utente, la sua consapevolezza le sarà di grande supporto nel prendere le distanze dalle cose che la feriscono di sua madre. I genitori non li scegliamo, è questa è la prima grande cosa che dobbiamo accentare nelle nostra vita. Loro non cambiano, ma noi possiamo decidere come vogliamo gestire quelle dinamiche, possiamo prendere le distanze, possiamo capire come a fare a non attivarci, possiamo comprendere quale sia la strada più protettiva e tutelante per noi. Rimango a sua disposizione dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, capisco che la sua situazione sia molto difficile e che lei si senta ferita e frustrata. È normale sentirsi così quando si ha una madre che si comporta in modo manipolatorio e abusante.
È importante ricordare che lei non è sola. Ci sono molte persone che hanno vissuto esperienze simili e che sono riuscite a superarle.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili:
- Parlare con qualcuno di cui si fida. Parlare con un amico, un familiare o un terapista può aiutarla a elaborare le sue emozioni e a trovare il sostegno di cui ha bisogno. In particolare, potrebbe parlare con un terapista specializzato in abusi familiari. Un terapista può aiutarla a capire il comportamento della sua madre e a sviluppare strategie per gestirlo.
- Imparare a stabilire dei confini.È importante imparare a dire di no alle richieste di sua madre e a stabilire dei confini sani nella sua relazione con lei. Ad esempio, potrebbe stabilire che non parlerà con lei di determinati argomenti o che non la vedrà più di una volta alla settimana.
- Cercare un aiuto professionale. Se la situazione è grave, può essere utile rivolgersi a un professionista che la aiuti a gestire lo stress e l'ansia causati dal comportamento della sua madre. Uno psicologo può aiutarla a sviluppare strategie per coping e a migliorare la sua salute mentale.
Spero che questi suggerimenti le siano utili. Mi contatti senza problemi se ha bisogno di un supporto ulteriore o di chiarificazioni.
Gentile utente, la sua rabbia è tanta nei confronti di una mamma che probabilmente non riesce a comunicare come dovrebbe la sua preoccupazione e le sue paure riversandole in lei, sua figlia, nel modo in cui ci sta riportando e che lei sente. Le consiglio di fare un percorso con un terapeuta che l’aiuterà ad affrontare questo suo malessere e capire effettivamente come uscirne. In bocca al lupo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, può scegliere come gestire la relazione con sua madre e mettere dei confini. I confini li si può tracciare con le parole e con le azioni. Lei può scegliere, ha potere di scegliere come gestire le sue relazioni anche se si tratta di un familiare. E' importante per il suo benessere psicologico sia tracciare confini relazionali sia esprimere e valorizzare ciò che sente se qualcosa la fa star male. Ad esempio, gestisca lei il tempo della relazione. Se qualcosa che dice sua madre può ferirla, chiarisca in modo fermo che non se la sente in quel momento di affrontare una discussione e preferisce andarsene o parlare di altro o non vuole parlarle se continua a comportarsi in quel modo. Ogni volta che sente minacciosa la situazione può uscire da quello spazio, selezionare il tempo da trascorrere con lei, comunicare il suo sentire e scegliere cosa può fare in quel momento. Inoltre, in queste situazioni è molto importante imparare ad auto-osservarsi. Nelle situazioni che descrive quali emozioni prova? il comportamento di sua madre le evoca delle memorie passate di sofferenza nella relazione con lei (ad esempio, rabbia)? Questi vissuti possono essere accolti e ascoltati in un percorso di sostegno psicologico, soprattutto se si porta dietro una sofferenza che le evoca tutt'ora delle emozioni intense e quindi può esserle utile uno spazio di ascolto ed elaborazione. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buongiorno,
grazie della condivisione.
La sua ultima domanda è proprio il punto di partenza per capire come poter tutelarsi da una situazione così dolorosa come quella che descrive. La risposta positiva è che si può fare, attraverso un paziente lavoro di conoscenza si sè e del proprio funzionamento. Solo così sarà possibile prendere le distanze da alcune dinamiche e soprattutto accettare le persone a noi vicine che, in particolare se genitori, come ha scritto anche lei non possiamo cambiare.
Resto a disposizione se lo desiderasse.
Un caro saluto;
Dott.ssa Giorgia Colombo
Buongiorno! Comprendo che la situazione che ha descritto sia difficoltosa da gestire.
E' importante in questo momento che lei si concentri su se stessa e sulle emozioni che emergono nei contesti che lei descrive, partendo da quelli per riposizionarsi e guardare verso nuove possibilità.
Rimango a sua disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Giulia Doni
Buongiorno, la sua rabbia traspira fortemente dalle sue parole e mi spiace stia vivendo un momento così intenso, che, a quanto riporta và avanti da molto tempo. Usa delle parole molto forti per descrivere la mamma e riporta un'alta conflittualità relazionale che non vive sola, poichè parla al plurale. Lei stessa vorrebbe uscire da questa situazione, per cui credo sia giunto il momento di pensare ad un percorso che la possa aiutare a stare meglio in questa relazione e che possa farle osservare modalità differenti così da respirare un'aria nuova e diversa. Un grande in bocca al lupo, e se vuole sono disponibile.
Dott.ssa Nicolucci Tania.
Gentile utente, quello che lei può fare, come giustamente chiede, è trovare un suo personale equilibrio indipendentemente da sua madre per poi capire a quale distanza collocarsi nel rapporto con lei, per riuscire a stare bene ed essere meno coinvolto nelle dinamiche che ha descritto e che le causano sofferenza. Uno psicologo potrebbe sicuramente accompagnarla in questo percorso. Un caro saluto
Un genitore brusco lascia segni indelebili. Cicatrici profonde. Nel mio lavoro vedo molte persone che vivono questo disagio. La prima cosa che dico loro é: "bene trasformiamo queste ferite in tatuaggi". E poi lavoriamo su una solida cassetta degli attrezzi per non ricevere più.
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Buongiorno, sono abituata a fornire io le domande più utili e son contenta che in questo caso sia lei a fare la domanda più utile: come può uscire lei da questa situazione? Il lavoro da fare è su due strade, che possono sembrare parallele ma si incrocio più volte: autostima e indipendenza. Non siamo obbligati a vivere con i nostri genitori per sempre, anzi, è auspicabile che a un certo momento della vita si esca di casa, ma questo non basta, nonostante sia necessario! Serve anche riparare o arginare i danni che, in questo caso, si son creati in famiglia. Qui è ora di iniziare, lei è pronto?
Buongiorno, purtroppo su sua madre non può intervenire direttamente, soprattutto se non si rende conto di ciò che fa attribuendo la causa a chi la circonda. Può però lavorare sull'impatto che questa situazione le crea a livello emotivo e rispondere in modo diverso. Comprendo che trattandosi di sua madre ciò non può che generare rabbia e sofferenza e questo aspetto rende più difficile, se non ci si lavora, reagire in modo diverso. Sarebbe importante discuterne con uno psicoterapeuta per approfondire i vissuti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno gentile utente. Penso che la cosa importante su cui lei debba focalizzarsi e rispetto alla quale dirigere tutte le sue energie e risorse sia: "Come posso uscirne IO da questa situazione?"
È una domanda importante perché non richiede che gli altri cambino ma che sia lei il cambiamento.A questo proposito penso che le sia di grande aiuto rivolgersi ad uno psicoterapeuta che l'accompagni nella ricerca di questa domanda.
Dott. Iacopo Curzi
Carissimo, mi dispiace per la sofferenza che traspare dalle sue parole e le sono vicino. Difficilmente abbiamo la possibilità di cambiare gli altri, tuttavia quando siamo noi a cambiare o mettere in campo nuove strategie spesso accade che gli altri, inevitabilmente, debbano a loro volta assumere nuovi posizionamenti. Ecco perché sarebbe a mio avviso utile lavorare attorno alla sua domanda di cambiamento, una domanda che prima di tutto coinvolge lei. Le suggerisco di avviare un percorso psicologico nel quale spiegare bene il problema che sta affrontando e comprendere quali possibilità potrebbe generare per risolverlo. Resto ovviamente a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione così difficile con tua madre. È comprensibile che desideri trovare una soluzione che ti permetta di affrontare questa situazione in modo sano e costruttivo. Ecco alcuni suggerimenti su come puoi gestire questa situazione e proteggere il tuo benessere emotivo:

Crea dei confini: Impara a stabilire confini chiari e sani con tua madre. Questo potrebbe significare comunicare apertamente ciò che ti fa sentire a disagio e quali sono i tuoi limiti personali. Ad esempio, potresti dirle che non accetterai più di essere trattato con mancanza di rispetto o che non parteciperai a discussioni che portano solo a litigi.
Mantieni la calma: Quando interagisci con tua madre, cerca di mantenere la calma e di non farti trascinare dalle sue reazioni emotive o provocazioni. Respira profondamente e cerca di rispondere in modo calmo e ragionato, anche se lei si comporta in modo irrazionale.
Cerca sostegno: Cerca sostegno da amici, altri membri della famiglia o professionisti della salute mentale. Parlare con qualcuno di fiducia può aiutarti a elaborare i tuoi pensieri e le tue emozioni, nonché a ricevere consigli su come affrontare la situazione.
Prenditi cura di te stesso: Assicurati di dedicare del tempo a te stesso e alle tue esigenze. Fai attività che ti piacciono, praticare lo sport, leggi, medita o fai qualsiasi altra cosa che ti aiuti a rilassarti e a ricaricare le energie.
Considera la terapia: Se la situazione con tua madre sta avendo un impatto significativo sulla tua salute mentale, potresti voler considerare di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista della salute mentale può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a sviluppare strategie di coping e a trovare modi per gestire meglio la situazione.
Pianifica il futuro: Se ritieni che la situazione con tua madre non sia sana o sostenibile a lungo termine, potresti voler pianificare il tuo futuro in modo da ridurre al minimo il contatto con lei. Questo potrebbe includere la ricerca di una nuova residenza, la creazione di una rete di supporto più ampia o l'indipendenza finanziaria, se non l'hai già raggiunta.
Ricorda che è importante prendere decisioni che proteggano il tuo benessere emotivo e che ti permettano di vivere una vita soddisfacente e appagante. Se ti trovi in una situazione di emergenza o in cui hai bisogno di assistenza immediata, non esitare a contattare le autorità competenti o a chiedere aiuto a un professionista della salute mentale.
Buongiorno, comprendo quanto possa essere difficile vivere una situazione così carica di tensione emotiva e relazionale con una figura importante come la madre. Quello che descrive riguarda un'esperienza di frustrazione profonda, dove si sente trattato ingiustamente e non rispettato nei suoi sentimenti e nei suoi errori, anche minimi. Questo tipo di dinamica, in cui ci si sente continuamente messi in discussione o umiliati, può avere un impatto significativo sul proprio benessere emotivo. Una prima riflessione importante è che, purtroppo, non abbiamo il controllo diretto sul comportamento degli altri, compresa sua madre. Cambiare un comportamento radicato in un'altra persona, soprattutto quando non c'è apertura al dialogo o consapevolezza di ciò che sta accadendo, può essere estremamente difficile, se non impossibile. Quindi, la vera domanda da porsi, come lei giustamente intuisce, è: come può proteggere se stesso e il suo equilibrio emotivo in questa situazione? Uno dei primi passi potrebbe essere quello di mettere dei confini emotivi. Questo significa riconoscere che, anche se sua madre si comporta in un modo che la ferisce o la destabilizza, lei ha il diritto di proteggere il suo benessere e di stabilire delle regole per se stesso su quanto e come farsi coinvolgere in queste dinamiche. I confini possono essere sia fisici che emotivi, come scegliere di ridurre il tempo passato insieme o limitare le discussioni su determinati argomenti che finiscono sempre in conflitti. Un altro passo potrebbe essere cercare il supporto di qualcuno che la ascolti e la aiuti a elaborare questi sentimenti. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla a riflettere su come gestire al meglio le emozioni che emergono quando si trova in situazioni di conflitto con sua madre e a sviluppare delle strategie per non farsi coinvolgere emotivamente in modo dannoso. Potrebbe anche valutare l'opzione di esprimere, in un momento di calma, i suoi sentimenti in modo assertivo ma non accusatorio, spiegando come si sente senza cercare di incolpare (anche se ritengo che abbia già imboccato questa strada). Tuttavia, è importante capire che la risposta dell'altra persona potrebbe non cambiare, anche se lei comunica in modo chiaro ed equilibrato. In questo caso, è ancora più essenziale concentrarsi su come mantenere il proprio benessere emotivo indipendentemente da come si comporta sua madre. Il focus principale dovrebbe essere su come proteggere se stesso e trovare strategie per vivere meglio la situazione, anche se sua madre non cambia. Questo potrebbe significare imparare a distaccarsi emotivamente dalle sue reazioni o a ridurre le interazioni che provocano maggiore sofferenza, sempre mantenendo la consapevolezza che non può controllare il comportamento altrui, ma può lavorare sul suo modo di gestire l’impatto che ha su di lei. Dott. Andrea Boggero

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